19-06-24 14.17
Si vede che qualcuno, non lo dico per privacy, (inizia con Le e finisce con dzep) non "inserisce l'organo"
. Lo stress è duro da combattere senza organo inserito, aumenta la frustrazione, i livelli di cortisolo e questi sono i risultati. Consiglio un buon vecchio B3.
Scherzi a parte, in un mondo strutturato per la produzione continua di qualsiasi cosa, c'è molto poco spazio per l'arte in generale, la gente come potrete vedere voi stessi, non va nei musei, non va alle mostre, e di rado partecipa a qualche concerto minore, spendendo invece per i soliti volti-nomi noti.
Di conseguenza, una delle poche armi a disposizione che rimangono ad un artista è la formazione, perchè tutto il resto è poco apprezzato, non serve alla produzione di massa, ed è poco e mal remunerata.
Oggi sono richiesti medici e ingegneri, le malattie ci sono e si devono curare, e gli ingegneri devono progettare per mandare avanti la produzione, e in un mondo (non solo in Italia) strutturato così, tutte le forme d'arte acquistano un ruolo molto marginale o quantomeno secondario.
Detto questo, in uno studio di registrazione non ci fai più granché, fai tutto a casa, e poi porti il lavoro per il mastering finale, le lezioni private non danno sicurezza, perchè se oggi ti vengono 10 ragazzi, la prossima settimana tra chi è malato e chi non ha voglia ne vengono 5...
rimangono i live, e qui si apre qualche porta: intanto però c'è da dire che per affermarti devi fare a spallate, visto e considerato che nonostante tutto i conservatori continuano a sfornare strumentisti di livello ogni anno, devi crearti un giro, far vedere la tua faccia, il tuo nome... e non è facile, ci vuole molto tempo. Col tempo puoi lavorare con qualche nome interessante, fare qualche tournée, e poi... si vedrà, non si sa nemmeno se si è riconfermati per la prossima, tranne che non ti chiami Stef Burns o Adriano Molinari.
Poi, senza gruppo, ci sono i vari Einaudi, Bollani ecc, e lì le cose cambiano, così come il blasone e di conseguenza anche i prezzi.
Oppure, più in piccolo, ti crei una band, o una tribute di buon livello, e vi fate kilometri su kilometri per andare a suonare chissà dove per un centinaio di euro, e se si ha un buon giro di locali, ci si potrebbe anche uscire il mese.
Oppure ancora, si stipula qualche contrattino qua e là con qualche sala trattenimenti e fare qualche matrimonio, si guadagna bene, ma si lavora bene solo 5 mesi l'anno visto che a ottobre novembre gennaio febbraio non si sposa quasi nessuno.
Non è facile insomma, vivere solo di musica era una cosa che si poteva fare 50 anni fa, quando anche i New Trolls facevano faville senza conoscere la musica. Oggi non è più il tempo, c'è molta concorrenza, e molta gente preparata in giro.
La musica oggi dai più, è vista come una sorta di "impegno hobbistico", qualcosa che rallegra nei momenti di svago, ma quando c'è da fare sul serio non è più considerata. Quindi anche la mentalità è rimasta abbastanza retrograda.
L'ideale, il massimo, secondo me, sarebbe quello di avere un contratto con una scuola SERIA, privata o pubblica, che ti garantisca un'entrata continuativa, se si è di ruolo ancora meglio, e alla sera uscire per degli eventi musicali o matrimoni.