Crumar Seven

  • garubi
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15-10-19 13.00

@ giosanta
ziokiller ha scritto:
senti il CP70 anche qui?


Sento un bel pianoforte, che però sta suonando all'interno di una stanza e l'ascolto fuori dalla finestra.
Scusate ma è difficile spiegare la sensazione di un suono limpido ma un po "chiuso".
Ho installato ieri Il Venice Open sul Gemini e l'ho suonato per un po'.
A mio gusto è certamente il timbro di pianoforte più suonabile e versatile tra quelli ad ora disponibile sul Gemini.
Suonando il preset fornito a corredo, con attenzone alla dinamica, si "tira fuori" un suono che si adatta molto bene ad essere suonato "live" in contesti e per generi molto vari.
Lavorando un po' sull'engine del piano poi ho notato che è facile far emergere caratteristiche differenti che con poco lo possono "dirottare" su usi più specifici (rock, pop, accompagnamento voce, ecc): la versatilità -mi ripeto- è la caratteristca che ho notato al primo ascolto.

Personalmente mi soddisfa molto, per i miei gusti è "un bel suono", non mi interessa quanto rispondente ad una tipologia precisa di pianoforte ed è molto usabile.

Una menzione di onore infine alla politica di continuo aggiornamento dei prodotti Crimar/GSI: certo non è l'unica azienda a perseguirla, ma considerandone le dimensioni e la "fetta di mercato" è davvero encomiabile (ed è vincente, secondo me). Quindi Grazie Andrea, grazie Guido!
  • filigroove
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16-10-19 19.43

L'ho caricato sul Seven. Nell'uso che ne faccio io, cioè live mono, preferisco sempre il primo Venice dall'uscita L, lo trovo più equilibrato lungo la tastiera e meno nasale, però ringrazio per il gentile omaggio, magari avrò modo di esplorarne meglio le qualità più in là.
ciao
  • WhiskyLiscio

16-10-19 20.57

domanda per i possessori , il seven ha la meccanica simil avorio "ruvida" oppure è liscia ?
  • filigroove
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17-10-19 14.36

@ WhiskyLiscio
domanda per i possessori , il seven ha la meccanica simil avorio "ruvida" oppure è liscia ?
Liscia e pesante, però se rilassi l'avambraccio e stai calmo cercando di usare l'inerzia del tasto, te la cavi.
  • marcoballa
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17-10-19 14.58

garubi ha scritto:
Quindi Grazie Andrea, grazie Guido!

e grazie al c...
ah no, scusate emoemoemoemoemoemo

PS non ho ancora avuto il tempo di caricare nuovo sample!
uffaaaaaaaa!!!!!!!
  • marcoballa
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17-10-19 15.02

@ WhiskyLiscio
domanda per i possessori , il seven ha la meccanica simil avorio "ruvida" oppure è liscia ?
è la solita TP100 che trovi sui 73 tasti dexibell, nord, ecc. ecc.
forse non il top per gli acustici (considerando come paragone la TP40 di Kurzweil o degli 88 tasti dexibell o studiologic, ecc.) ma se il riferimento (come deve essere per questo strumento) sono le meccaniche dei Fender Rhodes o dei Wurlitzer anni '70 allora siamo già oltre la fantascienza emoemoemo

diciamo che il 95% della dinamica la fa il modello fisico, indipendentemente dalla meccanica, grazie al super lavoro di Guido emoemoemoemo

gli acustici campionati si suonano comunque gradevolmente, anche per chi non è un pianista classico...

diciamo che è la meccanica giusta al posto giusto, per peso e funzionalità.
  • filigroove
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17-10-19 22.28

marcoballa ha scritto:
diciamo che il 95% della dinamica la fa il modello fisico, indipendentemente dalla meccanica

Già
  • maxpiano69
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18-10-19 08.20

@ filigroove
marcoballa ha scritto:
diciamo che il 95% della dinamica la fa il modello fisico, indipendentemente dalla meccanica

Già
Ni, perché il modello fisico risponde al valore di velocity che gli arriva e se la meccanica fosse troppo dura/morbida influirebbe anche sulla risposta del modello stesso, limitandola.
Nulla che non si possa correggere, in buona parte, con una adeguata curva di velocity.

Diciamo peró che la TP100, per quanto criticata in tanti aspetti, non é affatto insuonabile, puó risultate faticosa e richiede un certo adattamento, ma con i pianoforti elettrici in particolare non é poi male (specie per chi conosce la meccanica di un vero Rhodes, quella si davvero "sfidante" ma che d'altro canto impone un modo di suonarla caratteristico che fa parte del sound e dell'espressività di quello strumento).
  • anonimo

18-10-19 08.22

@ maxpiano69
Ni, perché il modello fisico risponde al valore di velocity che gli arriva e se la meccanica fosse troppo dura/morbida influirebbe anche sulla risposta del modello stesso, limitandola.
Nulla che non si possa correggere, in buona parte, con una adeguata curva di velocity.

Diciamo peró che la TP100, per quanto criticata in tanti aspetti, non é affatto insuonabile, puó risultate faticosa e richiede un certo adattamento, ma con i pianoforti elettrici in particolare non é poi male (specie per chi conosce la meccanica di un vero Rhodes, quella si davvero "sfidante" ma che d'altro canto impone un modo di suonarla caratteristico che fa parte del sound e dell'espressività di quello strumento).
i nuovi piani a modelli fisici monteranno questa tastiera emo
  • maxpiano69
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18-10-19 08.56

Jaam ha scritto:
i nuovi piani per molli fisici monteranno questa tastiera emo

emo
  • marcoballa
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18-10-19 12.10

maxpiano69 ha scritto:
Ni, perché il modello fisico risponde al valore di velocity che gli arriva e se la meccanica fosse troppo dura/morbida influirebbe anche sulla risposta del modello stesso, limitandola.
Nulla che non si possa correggere, in buna parte, con una adeguata curva di velocity.

più sul sì che sul ni emoemo

la stessa TP100 su Nord e su Dexibell NON produce quella dinamica, QUEL COMPORTAMENTO dello strumento.
quindi, SI', col Seven la dinamica (ma tutto il comportamento in generale) la fanno i modelli fisici.

per il resto concordo su tutto! emo

PS: devo provare via midi a comandare il Dexibell e il Seven con la TP40 del Forte (che è attualmente la mia preferita - in qualità di NON pianista - ) per vedere l'effetto che fa emo
  • anonimo

18-10-19 13.54

@ maxpiano69
Jaam ha scritto:
i nuovi piani per molli fisici monteranno questa tastiera emo

emo
I Molli Fisici erano un equipe di acrobati/fantasisti bulgari famosi per il loro approccio particolarmente anticonvenzionale all'arte circense: invece di strenui allenamenti e incessanti esercizi, si preparavano all'esibizione con crapule, pisolini e vita sregolata.

Il loro fondatore, Bogdan Beljinov soprannominato "La Tramoggia Bulgara", poteva sfoggiare queste invidiabili caratteristiche antropometriche: altezza cm 158, peso kg 214, massimale di stacco da terra 25 grammi (ma solo una volta all'anno se no si stancava). Il suo ruolo fondamentale nel trio era quello di "strongman", esibendosi con manubri e bilanceri rigorosamente in balsa e cartapesta. Rimase famosa la sua prestazione al buffet del teatro Mortimpiedov di Sofia, ove trangugiò in soli 2 minuti e 37 secondi 1457 polpette di orso della transilvania e 8 litri di tocai sfuso.

Ivan Savorov, in arte Segalovich, misurava 2 metri e 40 centimetri d'altezza per 47 kilogrammi. Affetto fin dall'infanzia da una rara forma di artrite pietrificante, si dedicò quindi all'arte del contorsionismo, divenendo famoso per un esercizio di rara spettacolarità, ovvero il piegamento a 30 gradi del mignolo della mano sinstra. Piuttosto parco in quanto ad abitudini alimentari, cadeva però in frequenti stati letargici che potevano durare diversi giorni. Era spesso necessario risvegliarlo direttamente sul palco con sguaiate strombazzate, sonori calci un culo e secchiate di ghiaccio liquido in testa.

Il terzo componente di questa squinternata compagine era il nano Stojan Mingajnpjié, famoso per la sua assoluta incapacità di reggersi in posizione eretta, unita al fatto di avere una perfetta sfericità (raggio mt 0,314444444 periodico) appena guastata da un macropene aggettante di 32 centimetri in stato non eretto. Il suo compito era quello di fungere da pallone per le gag atletico-demenziali del gruppo, che purtroppo non riuscivano quasi mai in quanto Stojan, ipersessuale come tutti i nani, si eccitava spesso alla vista delle spettatrici ed il suo enorme fallo in erezione gli impediva di rotolare adeguatamente.

Accompagnati musicalmente nelle loro tournée dal famoso maestro Villoresi, un noto killer del pentagramma, già espulso da diverse università mondiali e poi approdato lì per fame (cit. Squallor), viaggiarono da insuccesso ad insuccesso fino a venir sterminati dalla folla inferocita della fiera del Wizzent di Praticillo Piranha (cit. Elio).

Imbalsamati a cura dell'università di Jena, le loro mummie sono attualmente esposte presso il museo delle stranezze di Stoccolma, ad imperitura memoria di quanto la pigrizia e la genetica combinate possano generare.
  • benjomy
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18-10-19 15.01

@ anonimo
I Molli Fisici erano un equipe di acrobati/fantasisti bulgari famosi per il loro approccio particolarmente anticonvenzionale all'arte circense: invece di strenui allenamenti e incessanti esercizi, si preparavano all'esibizione con crapule, pisolini e vita sregolata.

Il loro fondatore, Bogdan Beljinov soprannominato "La Tramoggia Bulgara", poteva sfoggiare queste invidiabili caratteristiche antropometriche: altezza cm 158, peso kg 214, massimale di stacco da terra 25 grammi (ma solo una volta all'anno se no si stancava). Il suo ruolo fondamentale nel trio era quello di "strongman", esibendosi con manubri e bilanceri rigorosamente in balsa e cartapesta. Rimase famosa la sua prestazione al buffet del teatro Mortimpiedov di Sofia, ove trangugiò in soli 2 minuti e 37 secondi 1457 polpette di orso della transilvania e 8 litri di tocai sfuso.

Ivan Savorov, in arte Segalovich, misurava 2 metri e 40 centimetri d'altezza per 47 kilogrammi. Affetto fin dall'infanzia da una rara forma di artrite pietrificante, si dedicò quindi all'arte del contorsionismo, divenendo famoso per un esercizio di rara spettacolarità, ovvero il piegamento a 30 gradi del mignolo della mano sinstra. Piuttosto parco in quanto ad abitudini alimentari, cadeva però in frequenti stati letargici che potevano durare diversi giorni. Era spesso necessario risvegliarlo direttamente sul palco con sguaiate strombazzate, sonori calci un culo e secchiate di ghiaccio liquido in testa.

Il terzo componente di questa squinternata compagine era il nano Stojan Mingajnpjié, famoso per la sua assoluta incapacità di reggersi in posizione eretta, unita al fatto di avere una perfetta sfericità (raggio mt 0,314444444 periodico) appena guastata da un macropene aggettante di 32 centimetri in stato non eretto. Il suo compito era quello di fungere da pallone per le gag atletico-demenziali del gruppo, che purtroppo non riuscivano quasi mai in quanto Stojan, ipersessuale come tutti i nani, si eccitava spesso alla vista delle spettatrici ed il suo enorme fallo in erezione gli impediva di rotolare adeguatamente.

Accompagnati musicalmente nelle loro tournée dal famoso maestro Villoresi, un noto killer del pentagramma, già espulso da diverse università mondiali e poi approdato lì per fame (cit. Squallor), viaggiarono da insuccesso ad insuccesso fino a venir sterminati dalla folla inferocita della fiera del Wizzent di Praticillo Piranha (cit. Elio).

Imbalsamati a cura dell'università di Jena, le loro mummie sono attualmente esposte presso il museo delle stranezze di Stoccolma, ad imperitura memoria di quanto la pigrizia e la genetica combinate possano generare.
riassumo per semplicità in una lista emola composizione dei Molli Fisici:

1)bodgan Beljinov (la tramoggia bulgara)

2) Ivan Savorov (Segalovich)

3)Stoja MingaJnpijè ( nano)
  • cecchino
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18-10-19 15.16

@ benjomy
riassumo per semplicità in una lista emola composizione dei Molli Fisici:

1)bodgan Beljinov (la tramoggia bulgara)

2) Ivan Savorov (Segalovich)

3)Stoja MingaJnpijè ( nano)
Ma stai scherzando? Cyrano non fa MAI liste emo
  • maxpiano69
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18-10-19 16.43

@ anonimo
I Molli Fisici erano un equipe di acrobati/fantasisti bulgari famosi per il loro approccio particolarmente anticonvenzionale all'arte circense: invece di strenui allenamenti e incessanti esercizi, si preparavano all'esibizione con crapule, pisolini e vita sregolata.

Il loro fondatore, Bogdan Beljinov soprannominato "La Tramoggia Bulgara", poteva sfoggiare queste invidiabili caratteristiche antropometriche: altezza cm 158, peso kg 214, massimale di stacco da terra 25 grammi (ma solo una volta all'anno se no si stancava). Il suo ruolo fondamentale nel trio era quello di "strongman", esibendosi con manubri e bilanceri rigorosamente in balsa e cartapesta. Rimase famosa la sua prestazione al buffet del teatro Mortimpiedov di Sofia, ove trangugiò in soli 2 minuti e 37 secondi 1457 polpette di orso della transilvania e 8 litri di tocai sfuso.

Ivan Savorov, in arte Segalovich, misurava 2 metri e 40 centimetri d'altezza per 47 kilogrammi. Affetto fin dall'infanzia da una rara forma di artrite pietrificante, si dedicò quindi all'arte del contorsionismo, divenendo famoso per un esercizio di rara spettacolarità, ovvero il piegamento a 30 gradi del mignolo della mano sinstra. Piuttosto parco in quanto ad abitudini alimentari, cadeva però in frequenti stati letargici che potevano durare diversi giorni. Era spesso necessario risvegliarlo direttamente sul palco con sguaiate strombazzate, sonori calci un culo e secchiate di ghiaccio liquido in testa.

Il terzo componente di questa squinternata compagine era il nano Stojan Mingajnpjié, famoso per la sua assoluta incapacità di reggersi in posizione eretta, unita al fatto di avere una perfetta sfericità (raggio mt 0,314444444 periodico) appena guastata da un macropene aggettante di 32 centimetri in stato non eretto. Il suo compito era quello di fungere da pallone per le gag atletico-demenziali del gruppo, che purtroppo non riuscivano quasi mai in quanto Stojan, ipersessuale come tutti i nani, si eccitava spesso alla vista delle spettatrici ed il suo enorme fallo in erezione gli impediva di rotolare adeguatamente.

Accompagnati musicalmente nelle loro tournée dal famoso maestro Villoresi, un noto killer del pentagramma, già espulso da diverse università mondiali e poi approdato lì per fame (cit. Squallor), viaggiarono da insuccesso ad insuccesso fino a venir sterminati dalla folla inferocita della fiera del Wizzent di Praticillo Piranha (cit. Elio).

Imbalsamati a cura dell'università di Jena, le loro mummie sono attualmente esposte presso il museo delle stranezze di Stoccolma, ad imperitura memoria di quanto la pigrizia e la genetica combinate possano generare.
emoemoemo
  • zaphod
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18-10-19 16.56

benjomy ha scritto:
bodgan Beljinov

questa la capisce solo un ligure emo
  • anonimo

18-10-19 18.25

@ cecchino
Ma stai scherzando? Cyrano non fa MAI liste emo
1) esatto

2) non ne faccio di liste

3) mai
  • marcoballa
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18-10-19 21.45

@ anonimo
1) esatto

2) non ne faccio di liste

3) mai
emoemoemoemoemo
  • anonimo

25-01-20 13.03

Il Balla nell'olimpo
  • greg
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25-01-20 16.25

Bravino, il ragazzo si farà..... emo
Complimenti, scherzo, naturalmente