27-10-24 19.36
@ tsuki
Io nonostante sia sempre stato fruitore di diversi prodotti Roland che ritengo sempre per certi versi interessanti,sono assolutamente in disaccordo a questa politica suoni a pagamento mediante abbonamenti e simili.Al limite meglio la scelta di Nord che ti fa' pagare l'hardware forse troppo ma poi i suoni son scaricabili dal sito gratuitamente.Le tastiere sono macchine fatte per suonare,ed a certi livelli di costo dovrebbero avere gia' tutto on board,ed avere da scaricare dal sito solo il "di piu' " o qualche correzione di carenze sonore.Se si deve ricorrere ad abbonamenti e similari,bhè allora uno si rivolge ai VST,no?
La piega che ha preso Roland è abbastanza insopportabile, nel senso che, pur capendo l'esigenza di voler proteggere il proprio lavoro dalla pirateria, hanno creato un sistema davvero dalla assurda complessità... o meglio, continuano a rivendere la stessa minestra in forme diverse, ma sempre la stessa minestra rimane.
Sottoscrivendo un abbonamento Pro a Roland Cloud, che peraltro non è quello di livello più elevato, dopo un anno ti fanno la "carità pidocchiosa" di regalarti la licenza perpetua di un virtual instrument a scelta. Oppure ci sono i pacchetti cumulativi da quasi 500€ che durano... fino a che uno dei prossimi aggiornamenti di sistema operativo di Windows o OSX li metterà fuori uso.
Non parliamo poi dei pacchetti suoni, dal costo di 4.99, 9,99 o 19,99 dollari l'uno (più il 22% di IVA, non dimentichiamolo) che hanno qualità molto variabili e si devono acquistare a scatola chiusa. Il sistema Roland Cloud è stato pensato bene, nel senso che con Zenology Pro ed un abbonamento Pro annuale, si ha accesso a tutti i pacchetti suoni, ma non è possibile scaricarli nella loro interezza, ma solo un suono alla volta. E questo è stato fatto appositamente per obbligare l'utente a comperarli, oppure a perdere giornate intere a scaricarli uno ad uno per poi convertirli nel formato del proprio strumento. Inoltre, e mi sembrava di averlo già detto in altra sede, Roland ha perso una grandissima occasione per non aver trasformato Zenology Pro in un editor librarian per Fantom EX, Fantom 0 e Jupiter X, oltre a tutti gli strumenti che condividono il motore di sintesi Zen Core. Questo, a mio modesto avviso, significa fare le cose a metà. Non posso pensare che non ci abbiano pensato, ritengo piuttosto sia stata una precisa scelta, ovviamente non condivisibile come utente finale.
In ultima analisi, penso che il sistema Roland Cloud possa avere senso per un professionista che fa della musica il suo lavoro, che investe in un sistema da utilizzare con continuità, che gli offra una palette di suoni pressoché sterminata. Per un hobbista, al cambio di oggi, investire 112,33€ all'anno e rimanere con poco più di un pugno di mosche, direi che è un po' troppo poco.