Setup tastierista

  • tsuki
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24-09-16 18.05

Mah,a prescindere dalla preferenza per questa o quella marca,ci sono esigenze diverse:premesso che una volta che fai l'abitudine puoi fare tutto con tutto,una sola o due o tre tastiere,dipende,io come esigenze ideali avrei bisogno di una piano 88/76 note splittabile e layerabile,una WS generalista con buoni suoni di base,i soliti brass,strings,Pad,sinth etc,ed un hammond con drawbars.Il mio prossimo set up ideale sarebbe es. un Vivo S3,una Kronos 61,un Hammond sk1.Ma se queste mie esigenze riesco a soddisfarle con un altro mezzo,ad es. le faccio con una sola master 88 splittabile,una 76 oppure 2 tastiere da 61 è uguale,basta che mi sia preparato le mie cosette;ovvio che con una sola tastiera per potente che sia,qualche compromesso esecutivo si deve accettare...Ma per come la vedo io,parlando di Live ci sono impegni ed impegni,a volte un set up troppo performante rappresenta un vero spreco di soldi,e di fatica nel trasporto e nella programmazione;il problema nasce dal fatto che nel genere diciamo cosi' commerciale il tastierista non è piu' solo pianista od organista,come una volta; è un'orchestra ambulante,con archi,fiati,tappeti,sinth solo,hammond,pifferini e pifferetti,eccheppalle!!!
Son cosi' fascinosi i trii jazz:batteria ,basso,ed il pianista che usa il piano,appena di hammond,al massimo qualche suono di sinth per qualcosa di particolare....Cosi' sarebbe il massimo....Ma se fai cover pop o rock non ti bastera'.
  • kurz4ever
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24-09-16 18.27

se hai tempo da dedicare alla programmazione secondo me un kronos x usato 61 + master pesata (anche una sl 88 studio) , oppure un forte 8 (o 7 se non ti servono 88 tasti) più master non pesata.
  • zerinovic
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24-09-16 19.11

@ Synth10
Salve ragazzi, volevo chiedervi un'opinione su quale potrebbe essere un set up tastieristico per musica pop composto da tre tastiere: uno stage piano, un clone organo e un synth.Avendo un budget di 3000 euro quale potrebbe essere la configurazione ideale?
Grazie
Studiologic Numa stage+Numa organ 2+studiologic sledge 2.0
Arrivi a 2700€ e ti fai chiedere lo sconto e che caxxo...emo
  • Synth10
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24-09-16 19.42

Grazie mille delle risposte, un set up che mi è piaciuto molto è stato quello che ho visto al tastierista di Elisa nel concerto ad expo.Prevedeva un nord stage 2 88, lo potrei prendere usato, una piccola master collegata ad un mac( ce l'ho già) e un hammond di cui non so dirvi molto perchè era posto lateralmente e si intravedeva appena.Secondo voi, considerando che per l'hammond potrei usare lo stage visto che non suono l'organo con tecniche dedicate ma eseguo tappeti e poco più, nord stage 2 88 + master collegata al mac per i synth sarebbe sufficiente?
  • SimonKeyb
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24-09-16 19.43

Setup generalista per me indica un setup che mi permetta di sonare quanti più generi possibile, ma che che non mi serva un impresa di trasporti per portarlo in giro.

Un 88 tasti generalista con ottimi suoni di piano acustico, elettrico, e solita wavetable da WS tipo la mia S90es o un Roland FA08 o Kronos73 o Dexibell S3
Una tastiera secondaria che può essere un VA o comunque un sintetizzatore dedicato, come il nuovo system 8 della Roland per dire. O se sei ricco un Prophet6 o OB6

Se uno è anche hammondista e ha bisogno di tirare drawbars ogni tot note sennò non è contento, allora può scegliere tra il synth e un clone hammond a un manuale (tanto nel pop non servono 2 manuali). Cosniglio NE3-4-5 e Mojo61

Anche se sono un hammondista velleitario, devo dire che se suonassi pop mi farei bastare gli hammond del motif o di S90. Meglio avere un bel synth piuttosto.

Se ti avanzano soldi spendili in birra o comprati un pantalone decente e una camicia nera con una bella scarpa da signore, perchè se ti vesti come i Righeira e poi speri di cuccare, o che ti chiamino a suonare in qualche gruppo dignitoso, devi essere almeno un frontman per compensare una mancanza di gusto così grave emo

Se ne vedono ancora di tizi così, mi sembrava giusto dirlo emo
  • SimonKeyb
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24-09-16 19.44

Setup generalista per me indica un setup che mi permetta di sonare quanti più generi possibile, ma che che non mi serva un impresa di trasporti per portarlo in giro.

Un 88 tasti generalista con ottimi suoni di piano acustico, elettrico, e solita wavetable da WS tipo la mia S90es o un Roland FA08 o Korg Krome o Kronos
Una tastiera secondaria che può essere un VA o comunque un sintetizzatore dedicato, come il nuovo system 8 della Roland o un Nord Lead a caso. Se sei ricco un Prophet6 o OB6

Se uno è anche hammondista e ha bisogno di tirare drawbars ogni tot note sennò non è contento, allora può scegliere tra il synth e un clone hammond a un manuale (tanto nel pop non servono 2 manuali). Consiglio NE3-4-5 e Mojo61

Anche se sono un hammondista velleitario, devo dire che se suonassi pop mi farei bastare gli hammond del motif o di S90. Meglio avere un bel synth piuttosto.

Se ti avanzano soldi spendili in birra o comprati un pantalone decente e una camicia nera con una bella scarpa da signore, perchè se ti vesti come i Righeira e poi speri di cuccare, o che ti chiamino a suonare in qualche gruppo serio, devi essere almeno un frontman per compensare una mancanza di gusto così grave emo

Se ne vedono ancora di tizi così, mi sembrava giusto dirlo emo
Edited 24 Set. 2016 17:45

25-09-16 15.08

SimonKeyb ha scritto:
ma che che non mi serva un impresa di trasporti per portarlo in giro.

Verissimo. La gioventù e la volonta di portarsi scafandri da 40 chili dura un anno esatto, il tempo di capire che non ne vale mai la pena emo

SimonKeyb ha scritto:
WS tipo la mia S90es o un Roland FA08 o Korg Krome o Kronos

O Moxf aggiungerei emo

SimonKeyb ha scritto:
Una tastiera secondaria che può essere un VA o comunque un sintetizzatore dedicato, come il nuovo system 8 della Roland o un Nord Lead a caso

Concordo in pieno emo

SimonKeyb ha scritto:
Anche se sono un hammondista velleitario, devo dire che se suonassi pop mi farei bastare gli hammond del motif o di S90. Meglio avere un bel synth piuttosto

Che poi, a pensarci, con un po di magagne e creatività (in mancanza di sliders) si possono creare set di drawbars prestabiliti da richiamare alla bisogna con un singolo tasto. Per capirci passare da un 808000000 ad un 848000000 ad un 888800000 senza slider :) Limitante magari, ma nel pop tanto basta solitamente.

  • zerinovic
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25-09-16 15.25

CoccigeSupremo ha scritto:
Che poi, a pensarci, con un po di magagne e creatività (in mancanza di sliders) si possono creare set di drawbars prestabiliti da richiamare alla bisogna con un singolo tasto. Per capirci passare da un 808000000 ad un 848000000 ad un 888800000 senza slider :) Limitante magari, ma nel pop tanto basta solitamente.


emo

25-09-16 15.34

Edit: Io comunque credo che suonare in ambito pop con una singola 88 tasti (workstation) sia molto più snervante e complicato di averne 2 diverse e dedicate ad un ruolo.

a)Ricordarsi i punti di split su una 88, nel caso si hanno più progetti, o non si suona in giro cosi tanto da avere la mente fresca sulla programmazione fatta, diventa snervante.
b)Creare un layer, e ritrovarsi in live a dover modificare al volo i volumi di una patch piuttosto che di un'altra, può essere complicato durante determinati pezzi dove non puoi concederti un secondo di stop, e il fonico, avendo una singola main out da controllare, non può aiutarti e si ritrova ad alzare o abbassare l'intero layer.
c)Solitamente nel pop si usano in un singolo brano anche 5-6 suoni diversi, e bisogna livellare per bene i suoni di ognuno a casa e in prova,pena non riuscire a livellarli in live,con il rischio di far danno sugli altri suoni.


Io ad esempio con Moxf8 ho trovato difficoltà a livellare al volo determinati volumi in live (la mole di interventi era tanta, non avevo pausa durante determinati brani).
Pensavo di aver fatto un buon lavoro a casa e in sala prove,
ma una volta sul palco scopri dove magari dovevi togliere un pò di effettistica, o dovevi livellare meglio volume di Pad/pianoforte/campanellino,e li ti ritrovi pieno di stress e insicurezza.

Ora invece, con l'accoppiata Moxf/Nord Lead, mi sono ritrovato tranquillamente a dividere i compiti tra le tastiere;
Il processo di creazione è diventato molto più fluido (soprattutto per pad/lead ed effetti, la nord lead è perfetta e spinge qualsiasi smanettone a creare nuovi suoni o percorrere nuove vie di layer/split).
Il processo di "accoppiamento" tra suoni acustici ed elettronici (che so, pad+piano) è diventato molto più rapido e soddisfacente, e in generale,sapere di avere 2 macchine indipendenti mi rende molto più tranquillo. Ho soli 2 volumi indipendenti da gestire, e ora il fonico ha più controllo per aiutarmi nel bilanciamento dei volumi in sede live :)

Certo, con un mojo61 sarei ancora più tranquillo,dato che bilanci il suo volume ad inizio soundcheck e lo lasci bene o male li,indipendente nella sua potenza,però per adesso, con 2 tastiere sono molto soddisfatto :)
  • SimonKeyb
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25-09-16 17.14

Se hai delle parti fisse lo split point non è un problema, perchè li fa in funzione del brano e della parte che devi suonare.

Ho suonato sia con due tastiere che con una, il vantaggio di avere una sola workstation potente è che hai tutto lì e sotto occhio, invece con 2 devi gestire due situazioni diverse oltre ad avere diversi pedali per cambio suono, sustain, expression, ecc. Io a suo tempo facevo molta programmazione e ogni brano era ordinato con i suoni in sequenza, al massimo se dovevo cambiare qualche parametro assegnavo la funzione alla mod wheel senza dovermi ricordare cosa fare su ogni pezzo (quindi poco uso dei controlli real time).

Se hai molti suoni e arrangiamenti complessi dove sei l'unico tastierista che deve riempire bene, credimi che due tastiere sono dispersive se il discorso di avere due generatori diversi (una WS e un Va, o due WS, ecc...) non è più di tanto importante per te. Certo, c'è chi usa solo suoni singoli e li gestisce in due tastiere invece di fare split, però hai due suoni da cambiare e un lavoro di programmazione su due tastiere, a meno che uno non usa due o tre suoni per tastiera (una cosa un pò miserabile per il pop).

Invece altre situazioni in cui mi sono trovato, avevano già sequenze con suoni di contorno e riempimento, soprattutto synth e FX, quindi le parti tastieristiche suonate prevedevano per lo più suoni classici tipo piano, hammond, rhodes, qualche pad e synth. Tra Motif e S90 ho usato una decina di suoni che richiamavo al volo da pannello, senza crearmi dei setup ordinati.
Quindi in questa situazione me la sarei cavata con un Piano digitale, un Va e un clone hammond (setup tastieristico classico) e cmq credimi che tra motif e S90 e supporto e cavetteria e mixerino e pedali ho riempito una macchina... per carità.
Edited 25 Set. 2016 15:14

25-09-16 18.20

SimonKeyb ha scritto:
Se hai delle parti fisse lo split point non è un problema, perchè li fa in funzione del brano e della parte che devi suonare

io mi sono trovato (anche se poche volte) a splittare 4 suoni su 88 tasti, e mi sono confuso se magari non provavo per 2 mesi e d'improvviso spuntava un live. Mi toccava praticamente ristudiarmi quanto fatto, una sofferenza.

SimonKeyb ha scritto:
invece con 2 devi gestire due situazioni diverse oltre ad avere diversi pedali per cambio suono, sustain, expression

Per il sustain sono d'accordo, per l'expression io non lo uso, o se proprio devo lo limito alla nord lead 4.
Gli archi li apro con un knob della moxf.

SimonKeyb ha scritto:
Se hai molti suoni e arrangiamenti complessi dove sei l'unico tastierista che deve riempire bene

Per adesso non ho mai avuto il piacere di lavorare con un collega tastierista, quindi mi sono ritrovato sempre a far tutto io. Sarebbe davvero fantastico dovermi concentrare su meno cose. Il pianista di Elisa/Pausini lo vedo davvero rilassato. Il tastierista pure, considerato che utilizzano sequenze.

Personalmente,con il tempo, ho capito che (se non viene espressamente richiesto dal gruppo, che ha piani diversi dalla tribute band), è inutile provare a riprodurre TUTTO quello che si ascolta nelle versioni cd o nei concerti grossi con 2/3 tastieristi + sequenze.

Gli "originali" (inteso appunto come Elisa/Pausini, tanto per tirare in ballo 2 che usano piano+tastiere+effettistica) riarrangiano o fanno suonare i brani in maniera diversa a seconda della situazione, del gruppo di musicisti a disposizione, del posto.Io mi appoggio sempre alle versioni più ricche per le sonorità, per sperimentare, ma alla fine faccio tutto a modo mio,senza sequenze. :)
SimonKeyb ha scritto:
ogni brano era ordinato con i suoni in sequenza

Anch'io mi comporto cosi. Non devo effettivamente "saltare" da un suono
SimonKeyb ha scritto:
credimi che due tastiere sono dispersive se il discorso di avere due generatori diversi

1 a un suono 7, è tutto in sequenza. :)

25-09-16 18.27

SimonKeyb ha scritto:
credimi che due tastiere sono dispersive se il discorso di avere due generatori diversi

Io in verità mi trovo molto meglio con 2 che con una, perchè miscelo via midi i suoni all'occorrenza, e devo limitarmi a controllare per il 90% del tempo esattamente 3 rotelle e un fader:
Fader volume Moxf,
Knob Volume Nord Lead 4,
2 Mod wheel per aprire filtri et similia.

La mia "confusione" dovuta spesso a luci di palco non adeguate, o i millisecondi di panico dovuti ad un improvviso "campanellino" che squillava troppo situato al "banco 8" con 0 possibilità di abbassarlo in tempo reale (e con il fonico che ti guardava come per dire "non posso farci nulla, se ti abbasso quello, abbasso anche il pianoforte) sono spariti.

SimonKeyb ha scritto:
a meno che uno non usa due o tre suoni per tastiera (una cosa un pò miserabile per il pop).

Ni. Dipende da cosa stai coverizzando o qual'è l'obiettivo della band.
Non uso sequenze, la band (come me del resto) non le sopporta, perchè "lega" tutti ad un qualcosa.

Io ho esattamente una scaletta di 30 canzoni in ordine su moxf.
Su Nord il banco performance parte da B1 e arriva a B30, quindi è tutto estremamente collegato. senza smazzi per i cambi tra una canzone e l'altra.
I suoni su nord che ho creato sono parecchi ( un centinaio credo), quindi effettivamente la parte del leone la fa la nord. Su moxf mi sono limitato a campioni personali importati e modificati, pianoforti,Rhodes, Hammond, archi, e poco altro. emo

Avendo diviso cosi i ruoli, i problemi di settaggi da improvvisare sono totalmente spariti. Credo concorderai con me se dico che: semmai un suono in sede di live dovesse risultare non proprio idoneo, con nord ci metti una guazza a modificarlo del tutto,mentre con moxf sopporti fino alla fine della canzone. :)
  • SimonKeyb
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25-09-16 19.28

oddio, splittare in 4 parti la tastiera è dura, secondo me non conviene, più che altro come dici giustamente, il rischio di cappellare è alto.

Il discorso delle sequenze è legato alla "tranquillità dei tastieristi" non c'è niente di male ad usarle in certi ambiti, certo, se devi sopperire tocca faticare di più in termini di programmazione e in impegno a suonare.

in live non c'è tempo per sistemare i parametri, se hai uno split sbagliato o se devi lavorare di eq puoi farlo comodamente anche da tastiere non proprio user friendly come le yamaha in pochi gesti. Se devi fare editing sul palco non conviene, ma se hai dimestichezza e utilizzi quel suono per tempo prolungato non vedo perchè uno non dovrebbe farcela anche se non ha tutti i parametri fisici. Lo dico perchè mi succede anche a me, e per dire non mi capiterà mai di regolare il detuning degli osc o il rate dell'LFO, sono cose marginali in live a mio avviso, più pippe per noi ;)

Personalmente ho considerazione per le Nord per quanto riguarda non l'editing sul palco, ma per determinati progetti in cui si sperimenta anche creando suoni da zero o stravolgendoli, anche se mi sono tolto più di qualche sassolino nella scarpa imparando bene tutti i comandi di S90es e motif, tra cui un master effect inseribile in qualunque momento, nella fattispecie ho sempre pronto un ring modulator emo

cmq concordo che avere parametri sotto mano non fa certamente male, però se hai molta confidenza con la tua macchina credimi che puoi sopperire anche a questo. Io uso yamaha dal 2006 e per quanto sia malata per certe cose non farei mai a cambio con altri.
Edited 25 Set. 2016 17:29
  • zerinovic
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25-09-16 19.35

CoccigeSupremo ha scritto:
Ricordarsi i punti di split su una 88, nel caso si hanno più progetti, o non si suona in giro cosi tanto da avere la mente fresca sulla programmazione fatta, diventa snervante.

Può essere ma di solito un paio di prove prima,anche a casa,o con il gruppo.dovrebbe azzerare questo rischio
Compreso il fondamentale sound check.e cmq un promemoria attaccato di carta sulle varie canzoni e relative n.preset. ti da un bel supporto psicologico.
Questo vale anche per b. E c.
A Mio avviso con due tastiere può essere anche più complicato ma giusto all' inizio come programmazione.
Mi é sempre piaciuto molto workstation Piu master. Niente mixer di linea.pochi cavi in Piu.molte possibilità in più.
Però innegabilmente con una sola.se la musica lo consente....é preferibile.
Edited 25 Set. 2016 17:42
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25-09-16 19.54

SimonKeyb ha scritto:
cmq concordo che avere parametri sotto mano non fa certamente male

É bello ma può essere un arma a doppio taglio: Una volta avevo un intro .(la canzone era 1984 suonavo solo io) subito dopo l'inizio
Il bassista fa cenno al fonico che non andava un monitor. Sale sul palco riattacca la spina.inciampa e si arregge alla virus modificando vari parametri trasformandolo in una sega a nastro. Preso dal panico tentai di ripristinare la cosa.poi pensai esco dal preset e rientro.ok. Stacco di almeno tre secondi.applauso ma fulminai con lo sguardo il fonico...da li imparai la differenza da absolut o relativ...belli eh i comandi in vista...
  • SimonKeyb
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25-09-16 20.47

@ zerinovic
SimonKeyb ha scritto:
cmq concordo che avere parametri sotto mano non fa certamente male

É bello ma può essere un arma a doppio taglio: Una volta avevo un intro .(la canzone era 1984 suonavo solo io) subito dopo l'inizio
Il bassista fa cenno al fonico che non andava un monitor. Sale sul palco riattacca la spina.inciampa e si arregge alla virus modificando vari parametri trasformandolo in una sega a nastro. Preso dal panico tentai di ripristinare la cosa.poi pensai esco dal preset e rientro.ok. Stacco di almeno tre secondi.applauso ma fulminai con lo sguardo il fonico...da li imparai la differenza da absolut o relativ...belli eh i comandi in vista...
eh vabè la sfiga è sempre in agguato, ma con tutto il rispetto non mi sembra un argomentazione sufficiente emo

cioè, se ti buttava già le tastiere non è che la figuraccia la facevi tu perchè non era colpa tua, anche se avrei tirato un pò di moccoli al fonico maldestro (come minimo) emo
come se viene giù un meteorite non è che puoi mettere uno scudo missilistico altrimenti la performance viene guastata; nel tuo caso se la manovra del tipo sulle tastiere è stata evidente potevate scherzarci su col pubblico, come si fa di solito davanti a questi inconvenienti, e ti assicuro che lo stacco del suono di un secondo è l'ultimo dei problemi emo
Edited 25 Set. 2016 18:51
  • zerinovic
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25-09-16 20.57

ma si alla fine non ha influito per nulla,applauso due battute e via...un evento fantozziano certo..emo.pero' lo spostamento del knob/fader accidentale, è sempre in agguato.e più ne hai più aumenti questa probabilita'
Edited 25 Set. 2016 19:01
  • Deckard
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25-09-16 21.12

@ CoccigeSupremo
Edit: Io comunque credo che suonare in ambito pop con una singola 88 tasti (workstation) sia molto più snervante e complicato di averne 2 diverse e dedicate ad un ruolo.

a)Ricordarsi i punti di split su una 88, nel caso si hanno più progetti, o non si suona in giro cosi tanto da avere la mente fresca sulla programmazione fatta, diventa snervante.
b)Creare un layer, e ritrovarsi in live a dover modificare al volo i volumi di una patch piuttosto che di un'altra, può essere complicato durante determinati pezzi dove non puoi concederti un secondo di stop, e il fonico, avendo una singola main out da controllare, non può aiutarti e si ritrova ad alzare o abbassare l'intero layer.
c)Solitamente nel pop si usano in un singolo brano anche 5-6 suoni diversi, e bisogna livellare per bene i suoni di ognuno a casa e in prova,pena non riuscire a livellarli in live,con il rischio di far danno sugli altri suoni.


Io ad esempio con Moxf8 ho trovato difficoltà a livellare al volo determinati volumi in live (la mole di interventi era tanta, non avevo pausa durante determinati brani).
Pensavo di aver fatto un buon lavoro a casa e in sala prove,
ma una volta sul palco scopri dove magari dovevi togliere un pò di effettistica, o dovevi livellare meglio volume di Pad/pianoforte/campanellino,e li ti ritrovi pieno di stress e insicurezza.

Ora invece, con l'accoppiata Moxf/Nord Lead, mi sono ritrovato tranquillamente a dividere i compiti tra le tastiere;
Il processo di creazione è diventato molto più fluido (soprattutto per pad/lead ed effetti, la nord lead è perfetta e spinge qualsiasi smanettone a creare nuovi suoni o percorrere nuove vie di layer/split).
Il processo di "accoppiamento" tra suoni acustici ed elettronici (che so, pad+piano) è diventato molto più rapido e soddisfacente, e in generale,sapere di avere 2 macchine indipendenti mi rende molto più tranquillo. Ho soli 2 volumi indipendenti da gestire, e ora il fonico ha più controllo per aiutarmi nel bilanciamento dei volumi in sede live :)

Certo, con un mojo61 sarei ancora più tranquillo,dato che bilanci il suo volume ad inizio soundcheck e lo lasci bene o male li,indipendente nella sua potenza,però per adesso, con 2 tastiere sono molto soddisfatto :)
2 tastiere sono, secondo me, il numero perfetto...se poi si splittano virtualmente sono 4. Personalmente, per non incappare in errori, mi sono autoimposto delle regole fisse...max tot suoni separati per canzone (non vado oltre i 4), tot split (1 per tastiera) a cui assegno sempre le stesse categorie di suoni e soprattutto evito come la peste cambi di suono durante i brani, a meno che non sia assolutamente inevitabile. In piu' delle patch piu' importanti me ne faccio 2 versioni, una standard ed una piu' brillante (e col minimo di effetti), questo proprio per evitare di dover modificare drasticamente volumi ed effetti delle stesse. Tutto questo in linea di massima, eccezioni inevitabili escluse.
Edited 25 Set. 2016 19:14
  • anonimo

25-09-16 21.37

Però alla fine sta storia delle sequenze...cosa penseremmo se andassimo a sentire il concerto per violino ed orchestra di Mendelhsson e il violinista mandasse in background un disco dei Berliner per fare la "cover"?...non era meglio se si portava un pianista che suonasse una bella riduzione?

Penso che se non abbiamo le risorse umane ed economiche per rifare un brano identico all'originale, meglio riarrangiarlo...

emo
Edited 25 Set. 2016 19:37
  • kurz4ever
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25-09-16 21.44

@ anonimo
Però alla fine sta storia delle sequenze...cosa penseremmo se andassimo a sentire il concerto per violino ed orchestra di Mendelhsson e il violinista mandasse in background un disco dei Berliner per fare la "cover"?...non era meglio se si portava un pianista che suonasse una bella riduzione?

Penso che se non abbiamo le risorse umane ed economiche per rifare un brano identico all'originale, meglio riarrangiarlo...

emo
Edited 25 Set. 2016 19:37
...mi sono perso qualcosa? non si parlava di un setup piano /hammond/synth?