Ha senso continuare a suonare?

  • stesgarbi
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12-01-25 14.24

Raptus ha scritto:
è che il nuovo non lo volete

E chi te lo ha detto?
E chi ti dice che io non ascolti le produzioni degli altri forumers?
Magari non le commento, ma ti assicuro che le ascolto.
Dopodichè, la musica è bella perchè è varia, come le persone che ascoltano, e le "corde" di ciascuno di noi vengono toccate maggiormente da alcuni generi o autori, piuttosto che da altri.
E poi la musica è anche naturalmente legata al vissuto di ogni singola persona, ai suoi ricordi, alle sue esperienze di vita.
E più si invecchia, più il "vissuto" cresce.

Dunque non si tratta di un "atteggiamento", bensì del naturale corso della vita, laddove da sempre accade che le giovani generazioni siano più innovatrici.
E, come sempre accade, nel corso della Storia emergono generazioni di giovani maggiormente capaci di innovare di altre, più "conformiste".
La Storia, si sa, non procede mai come una linea retta, sempre uguale a sè stessa.
  • Raptus
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12-01-25 14.28

@ stesgarbi
Raptus ha scritto:
è che il nuovo non lo volete

E chi te lo ha detto?
E chi ti dice che io non ascolti le produzioni degli altri forumers?
Magari non le commento, ma ti assicuro che le ascolto.
Dopodichè, la musica è bella perchè è varia, come le persone che ascoltano, e le "corde" di ciascuno di noi vengono toccate maggiormente da alcuni generi o autori, piuttosto che da altri.
E poi la musica è anche naturalmente legata al vissuto di ogni singola persona, ai suoi ricordi, alle sue esperienze di vita.
E più si invecchia, più il "vissuto" cresce.

Dunque non si tratta di un "atteggiamento", bensì del naturale corso della vita, laddove da sempre accade che le giovani generazioni siano più innovatrici.
E, come sempre accade, nel corso della Storia emergono generazioni di giovani maggiormente capaci di innovare di altre, più "conformiste".
La Storia, si sa, non procede mai come una linea retta, sempre uguale a sè stessa.
Era solo una piccola autocritica, mi ci metto anche io in mezzo, anche io a volte ascolto gli altri (siano essi forumer o solo amici) con una certa diffidenza.

Penso sia normale, è una devianza professionale se si conosce un po' la musica o la si apprezza tanto.

Secondo me è un bene anche riconoscerlo, anche perché non ne parla nessuno, ma lo fanno (quasi) tutti.
  • stesgarbi
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12-01-25 14.47

Raptus ha scritto:
Era solo una piccola autocritica

Guardiamo anche il lato positivo.... il solo fatto che esista ancora un Forum come questo, dove ci si confronta e si discute anche di questi temi, indica che il "fuoco musicale" in molti arde ancora.
emo
  • anonimo
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12-01-25 16.27

intervista

si sente male ma credo sia in linea col topic
  • anonimo
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12-01-25 16.42

stesgarbi ha scritto:
Il vero motivo è che in quegli anni (come per la verità credo più o meno in qualsiasi epoca) dovevi "adeguare" la tua musica a certi "gusti preconfezionati" dal produttore, tagliando, modificando, "alleggerendo"....scendendo a compromessi ecc. ecc. ..
La musica mi ha sempre accompagnato nell'anima fin da quando all'asilo trovavo da solo (con un ditino) le note delle canzoncine che ci insegnavano, su quel bellissimo piano a coda che le suorine tenevano in un salone.
Giusto o sbagliato che fosse, non volevo "commercializzare" la mia anima.



Quoto perche' mi trovo nella situazione opposta;quando mercury diceva che era una prostituta io capivo il senso e non ci vedevo nulla di male[se prostituirsi vuol fare l'album a kind of magic..evviva le lucciole!]
Ovviamente rispetto la tua posizione ma mi sento "colpevole"..una p&ttana disposta a tutto per avere fama.
attenzione non soldi,FAMA.
Potrei continuare a essere povero ma riconosciuto per strada e invitato in tv..è solo noterieta',poi chiaramente mi reputo discreto come musicista..ma davvero non ho mai pensato ai soldi..
Comunque non volevo darti fastidio ma solo dire la mia..mi ha colpito cio che hai detto
  • 1paolo
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12-01-25 16.53

@ Raptus
chi ha parlato del nuovo mainstream?

Io parlavo proprio del nuovo che avete sotto gli occhi tutti i giorni... molto spesso noi musicisti quando uno ci propone di sentire un brano lo snobbiamo.

Se noi per primi snobbiamo il nuovo, poi non lamentatevi dei Manneskin.

La PFM e Banco hanno rotto le palle emo
Parla per te. Pfm Banco Orme & c. sono nella storia del prog.,
Come i grandi della musica classica del medioevo ..
  • paolo_b3
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12-01-25 16.56

stesgarbi ha scritto:
E tuttavia non è questo il motivo per cui nel 1987 dissi un chiaro "NO" a chi mi spingeva perchè divenissi un musicista di professione.
Il vero motivo è che in quegli anni (come per la verità credo più o meno in qualsiasi epoca) dovevi "adeguare" la tua musica a certi "gusti preconfezionati" dal produttore, tagliando, modificando, "alleggerendo"....scendendo a compromessi ecc. ecc. .


Anche io come forse molti di noi avevo avuto delle modeste offerte per poter approcciare il mondo della professione musicale, rifiutai perchè mi spaventava l'idea di dover suonare per ore e ore al giorno coercitivamente. Magari era una patturnia insensata, ma non sono pentito.
  • Raptus
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12-01-25 17.04

@ 1paolo
Parla per te. Pfm Banco Orme & c. sono nella storia del prog.,
Come i grandi della musica classica del medioevo ..
Non ce l'ho con te eh, dico solo che restare fermi ad una certa idea di musica (peraltro di nicchia pure per l'epoca) non aiuta il clima quotidiano di come dovremmo comportarci noi musicisti.

Come cavolo fai ad ascoltare qualcosa di nuovo o a giudicare qualcosa di nuovo se come paradigma hai solo Bach oppure la PFM?

E' chiaro che qualsiasi cosa che sfugga da quei parametri tu la definiresti inferiore e non degna di nota.

Poi però non lamentatevi che la IA sostituirà tutti i musicisti, che la Trap sia l'unico genere ascoltato da chi ha meno di 20 anni e che nessuno voglia più fare il musicista o l'artista vero...

Cioè se il mondo va a rotoli secondo me dovremmo fare anche noi della sana autocritica per iniziare a migliorare qualcosa, quoto il messaggio di stesgarbi che è davvero valido.

Invece, da buoni italiani, restiamo ancorati e fermi alle nostre individualità, solo noi abbiamo la ragione assoluta ed è più facile lamentarsi sui forum che fa tutto schifo e i giovani non vogliono lavorare emo
  • stesgarbi
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12-01-25 17.12

Edicola ha scritto:
mi sento "colpevole"..una p&ttana disposta a tutto per avere fama.
attenzione non soldi,FAMA.


Perchè ti senti "colpevole"?
Perchè cerchi solo Fama? ..... Beh, non ci vedo nulla di male.
Ciascuno di noi è fatto a modo suo e nessuno credo abbia il diritto di ergersi a "giudice" dell'altro.

Siamo esseri umani, con le nostre svariate "pulsioni", tra cui il desiderio di essere famosi.
E se vuoi saperlo, neppure io sono immune da tale desiderio, solo che per inclinazione personale non lo vivo come una priorità
Ma, come ho già detto, ciascuno è fatto a modo suo ed in ciò sta la meravigliosa (e a volte terribile) straordinarietà del genere umano.

Mercury.... lui diceva di sè stesso di essere una "prostituta", ma chissà se lo pensava veramente....a mio parere quella sua genialità era talmente multiforme, da risultare "imperscrutabile".

E chi può dire con certezza quanto il desiderio di fama abbia pesato - per fare solo un esempio - su Michelangelo Buonarroti nel realizzare i suoi capolavori?
Con ciò intendo dire che certe pulsioni umane, generalmente criticate come esempi di "virtù negative" (ad esempio l'ambizione o, appunto, il desiderio di fama o di ricchezza) hanno anche contribuito a far raggiungere ad alcune persone - siano essi artisti, inventori, personaggi politici, filosofi o scienziati - vette di eccellenza positiva che hanno illuminato il genere umano .

Edicola ha scritto:
se prostituirsi vuol fare l'album a kind of magic..evviva le lucciole!

Mi associo emo
  • stesgarbi
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12-01-25 18.16

Raptus ha scritto:
dico solo che restare fermi ad una certa idea di musica

Guarda che essere legati ad una certa musica non significa "rimanere fermi" ad essa..

Raptus ha scritto:
Come cavolo fai ad ascoltare qualcosa di nuovo o a giudicare qualcosa di nuovo se come paradigma hai solo Bach oppure la PFM?

Credo che nessuno, ragionevolmente, confronti un Tiziano Ferro o un Cesare Cremonini con la PFM o con Bach.

Raptus ha scritto:
E' chiaro che qualsiasi cosa che sfugga da quei parametri tu la definiresti inferiore e non degna di nota.

Nel mio caso, mi capita di apprezzare anche certe produzioni di oggi. Altre cose che sento in giro, invece, mi paiono un po' delle "cagate pazzesche" a prescindere.... senza bisogno di "raffrontarle" con alcunchè. Ovviamente fermo restando che De gustibus non disputandum est.

Raptus ha scritto:
Poi però non lamentatevi che la IA sostituirà tutti i musicisti,

Proviamo a non essere così pessimisti emo
Confido in uno slancio di dignità ed amor proprio del genere umano, che alla fine si ribellerà e rifiuterà di subire una "sostituzione cibernetica". Lo stesso Isaac Asimov, che concepì letterariamente l'intelligenza positronica giungendo persino ad affermarne i diritti (cfr. "L'Uomo bicentenario"), non arrivò a tanto .

Raptus ha scritto:
e che nessuno voglia più fare il musicista o l'artista vero.

Premetto che è difficile stabilire cosa sia o non sia "Vera Arte".
Esiste certamente una naturale, congenita pulsione umana verso la produzione di qualcosa che esprima il nostro essere interiore, con tutto il bagaglio di sentimenti e problematiche, incluso il disagio sociale..
E poi, la produzione artistica può dipendere anche da fattori sociali e tecnologici: il rapper di una periferia degradata, che non può permettersi di studiare Bach al conservatorio e si sente pure (a ragione o torto) "incazzato con il mondo" magari sviluppa la sua arte, intesa come espressione del suo "io interiore", con quello che ha.... un computer, una scheda audio, una serie di files .Wav un microfono... e persino il famigerato "plugin autotune", comunicando la sua rabbia a soggetti che vivono il suo stesso disagio..
Personalmente il RAP non mi piace affatto, non lo sopporto... ma cerco (per quello che posso) di non "giudicare".
Ad ogni modo, confido nel fatto che l'Arte, come libera espressione del nostro animo umano, sia un qualcosa di ineliminabile almeno fino a quando il genere umano esisterà.
E così il desiderio di fare Arte potrà magari venire "compresso" in qualche modo, ma alla fine è sempre destinato a scaturire prorompente da qualunque fessura, anche la più piccola.
E in fondo, a pensarci bene, si potrebbe giungere alla conclusione che, se l'Intelligenza Artificiale potrà forse aspirare a competere con il nostro intelletto, certamente un genere umano senza pulsioni verso l'Arte finirebbe per essere un coacervo di automi ridotti alla D.I. (ovvero: "deficienza artificiale").

Raptus ha scritto:
secondo me dovremmo fare anche noi della sana autocritica per iniziare a migliorare qualcosa

Anche secondo me.
Pienamente d'accordo.
Aggiungo che, a mio avviso, proprio la capacità di criticare noi stessi costituirà un fattore chiave di salvezza e continuità nel futuro per genere umano.

  • 1paolo
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12-01-25 18.29

@ Raptus
Non ce l'ho con te eh, dico solo che restare fermi ad una certa idea di musica (peraltro di nicchia pure per l'epoca) non aiuta il clima quotidiano di come dovremmo comportarci noi musicisti.

Come cavolo fai ad ascoltare qualcosa di nuovo o a giudicare qualcosa di nuovo se come paradigma hai solo Bach oppure la PFM?

E' chiaro che qualsiasi cosa che sfugga da quei parametri tu la definiresti inferiore e non degna di nota.

Poi però non lamentatevi che la IA sostituirà tutti i musicisti, che la Trap sia l'unico genere ascoltato da chi ha meno di 20 anni e che nessuno voglia più fare il musicista o l'artista vero...

Cioè se il mondo va a rotoli secondo me dovremmo fare anche noi della sana autocritica per iniziare a migliorare qualcosa, quoto il messaggio di stesgarbi che è davvero valido.

Invece, da buoni italiani, restiamo ancorati e fermi alle nostre individualità, solo noi abbiamo la ragione assoluta ed è più facile lamentarsi sui forum che fa tutto schifo e i giovani non vogliono lavorare emo
No sei completamente fuori strada..
Io ho fatto in tempo a vivere il periodo dei Beatles, Creedence, Procol harum etc per poi apprezzare il rock psichedelico dei Pink Floyd, tutto il filone del prog (altro che nicchia!), l’hard rock dei Deep Purple, Led Zeppelin etc, inframezzati da Eagles, Csny, Supertramp e, saltando a pie pari il punk, i Police, i Dire Straits, i Toto, gli U2, per arrivare negli anni 80 al jazz rock di Weather report e c, e al Miles Davis di Tutu.
Stiamo parlando di oltre venti anni e penso di aver citato la metà o forse meno degli artisti di quel periodo, di generi più disparati ma con una cosa in comune: l’immensa bravura-creatività-capacità tecnica di tutti loro.
Oggi chi abbiamo, nicchie comprese?
  • giosanta
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12-01-25 18.39

Raptus ha scritto:
Allora non lamentatevi però che non esce più nulla di nuovo... è che il nuovo non lo volete

Rispetto il tuo parere ma, secondo me, la fai troppo semplice.
La musica (ma non solo) non è una componente indipendente della cultura in cui esiste.
Certamente anche ora esiste, e tanta, musica di qualità, ma scordati i prati pieni Woodstock, dell'isola di Man ecc.
Da cui la mia affermazione sull'inesistenza dell'evoluzionismo culturale.
  • d_phatt
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12-01-25 19.00

1paolo ha scritto:
Oggi chi abbiamo, nicchie comprese?

Se comprendiamo le cosiddette "nicchie" (che poi si tratta semplicemente di circoli diversi) abbiamo un sacco di gente.

Premesso che nel mainstream internazionale (non parlo ovviamente di trap ma di musica, quindi pop, pop/rock e cantautorato) ci sono voci e autori di tutto rispetto, il livello medio dei musicisti professionisti (turnisti e "indipendenti") si alza di continuo e in giro ci sono nomi di livello altissimo, assoluto. Mettiamo da parte il progressive che è un genere veramente particolare e in un certo senso esauritosi da solo (anche se ad esempio alcuni lavori di Steven Wilson avrebbero da ridire), ad esempio nel jazz c'è il PIENO di musicisti totalmente mostruosi e che nulla hanno da invidiare alle leggende del passato, anzi...

Poi che la trap e testi di bassa qualità intonati con l'autotune su melodie da celebrolesi vadano per la maggiore siamo d'accordo, ma sul fatto che non esistano più musicisti come "prima" scordatelo, non c'è niente di più lontano dal vero.

Così come esistono un sacco di giovani in grado di apprezzare la bella musica, a partire dalla musica antica fino al jazz.
  • 1paolo
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12-01-25 19.50

@ d_phatt
1paolo ha scritto:
Oggi chi abbiamo, nicchie comprese?

Se comprendiamo le cosiddette "nicchie" (che poi si tratta semplicemente di circoli diversi) abbiamo un sacco di gente.

Premesso che nel mainstream internazionale (non parlo ovviamente di trap ma di musica, quindi pop, pop/rock e cantautorato) ci sono voci e autori di tutto rispetto, il livello medio dei musicisti professionisti (turnisti e "indipendenti") si alza di continuo e in giro ci sono nomi di livello altissimo, assoluto. Mettiamo da parte il progressive che è un genere veramente particolare e in un certo senso esauritosi da solo (anche se ad esempio alcuni lavori di Steven Wilson avrebbero da ridire), ad esempio nel jazz c'è il PIENO di musicisti totalmente mostruosi e che nulla hanno da invidiare alle leggende del passato, anzi...

Poi che la trap e testi di bassa qualità intonati con l'autotune su melodie da celebrolesi vadano per la maggiore siamo d'accordo, ma sul fatto che non esistano più musicisti come "prima" scordatelo, non c'è niente di più lontano dal vero.

Così come esistono un sacco di giovani in grado di apprezzare la bella musica, a partire dalla musica antica fino al jazz.
Così e’ troppo generico!
Gruppi come quelli che ho citato hanno creato pezzi che, a distanza di 50/60 anni, TUTTI conoscono e, ancora oggi si ascoltano in radio, nelle pubblicità, nelle colonne sonore.
Fammi qualche nome analogo di oggi.
I turnisti sono molto bravi ma un conto e’ suonare Celebration, un altro e’ crearla ..

Ps ritornando in tema, alla domanda del post rispondo: se ti gratifica tutto il tran tran delle prove, del procacciarsi le date, del montare smontare l’attrezzatura etc. la risposta e’ sì (anche per 50€ e una birra) altrimenti …
  • paolo_b3
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12-01-25 20.08

1paolo ha scritto:
Gruppi come quelli che ho citato hanno creato pezzi che, a distanza di 50/60 anni, TUTTI conoscono e, ancora oggi si ascoltano in radio, nelle pubblicità, nelle colonne sonore.
Fammi qualche nome analogo di oggi.

Ehi... te lo farà tra 50 / 60 anni, "ma noi non ci saremo"...
  • 1paolo
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12-01-25 20.15

@ paolo_b3
1paolo ha scritto:
Gruppi come quelli che ho citato hanno creato pezzi che, a distanza di 50/60 anni, TUTTI conoscono e, ancora oggi si ascoltano in radio, nelle pubblicità, nelle colonne sonore.
Fammi qualche nome analogo di oggi.

Ehi... te lo farà tra 50 / 60 anni, "ma noi non ci saremo"...
Eh no, quelle opere musicali erano tali FIN DA SUBITO..
  • violino999
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12-01-25 20.51

@ paolo_b3
1paolo ha scritto:
Gruppi come quelli che ho citato hanno creato pezzi che, a distanza di 50/60 anni, TUTTI conoscono e, ancora oggi si ascoltano in radio, nelle pubblicità, nelle colonne sonore.
Fammi qualche nome analogo di oggi.

Ehi... te lo farà tra 50 / 60 anni, "ma noi non ci saremo"...
Io sino al 2002/3 ho sempre riscosso per suonare. Poi è cambiato tutto in peggio. Ora ho diverse band attive di vari generi musicali, ma se vuoi fare live si suona per la pizza, oppure se necessita impianto voce, se porto il mio si prende il rimborso spese. La situazione è questa. Sennò si resta tutto l'anno in sala prove oppure suonare da soli a casa propria...
  • d_phatt
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12-01-25 21.44

@ 1paolo
Così e’ troppo generico!
Gruppi come quelli che ho citato hanno creato pezzi che, a distanza di 50/60 anni, TUTTI conoscono e, ancora oggi si ascoltano in radio, nelle pubblicità, nelle colonne sonore.
Fammi qualche nome analogo di oggi.
I turnisti sono molto bravi ma un conto e’ suonare Celebration, un altro e’ crearla ..

Ps ritornando in tema, alla domanda del post rispondo: se ti gratifica tutto il tran tran delle prove, del procacciarsi le date, del montare smontare l’attrezzatura etc. la risposta e’ sì (anche per 50€ e una birra) altrimenti …
Scusa, ma prima mi parli di includere le cosiddette nicchie e poi tiri fuori il discorso "che tutti conoscono"?

Se il parametro è "musica che tutti conoscono", oggi PFM e compagnia navigano in fondo alla classifica.

Se il parametro è qualità musicale e dei musicisti, rileggiti la mia risposta di cui sopra perché io di quello parlavo. E non mi riferisco ai turnisti, o almeno non in particolar modo, anzi.

Musicisti bravi ce ne sono adesso come ce n'erano allora, se non vuoi accettarlo è un tuo limite. Ogni generazione di professionisti va avanti a suo modo perché costruisce sulle spalle di quelli che ci sono stati prima, vale per la scienza e la tecnologia come vale per la musica, e lo stesso vale per quelli degli anni '70 che hanno potuto beneficiare del lavoro dei loro predecessori.

Esempi? Rimanendo in ambiti intorno al rock/fusion senza allargarci troppo?

Chitarra elettrica: Guthrie Govan e Matteo Mancuso, chitarristi analoghi del passato che si salvano al loro cospetto si contano sulle dita di una mano.

Batteria: Marco Minneman, Gavin Harrison, mandagli Di Cioccio a fargli una lezione su come si tengono le bacchette e vediamo come ne esce (ma non c'è bisogno di loro, ce ne sarebbero anche della sua generazione).

Nel merito del jazz non entro nemmeno perché sarebbe ridicolo vista la qualità della scena di oggigiorno.

Fermo restando che
1) la musica non è competizione, altrimenti dopo Bach sarebbe finita
2) sono un grandissimo appassionato di tutto il jazz del '900 e del progressive degli anni '70 (e sì, anche della PFM)
3) è la nuova musica da inventare che man mano si esaurisce, non i musicisti che non hanno nessuna colpa di essere nati in una determinata epoca)
  • paolo_b3
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12-01-25 21.48

d_phatt ha scritto:
Chitarra elettrica: Guthrie Govan e Matteo Mancuso, chitarristi analoghi del passato che si salvano al loro cospetto si contano sulle dita di una mano.

Metti anche batteria Gianluca Pellerito emo
  • paolo_b3
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12-01-25 21.49

@ 1paolo
Eh no, quelle opere musicali erano tali FIN DA SUBITO..
Lo dici dopo 50/60 anni