31-03-21 13.48
Del perché un relazione è diversa dall'amore a prima vista
Il primo impatto, quello visivo, è davvero particolare..
L'impressione che avevo in foto e in video, ma anche che ho avuto d'istinto quel paio di volte che ho avuto davanti agli occhi il fratello maggiore S9, era di un oggetto "simpatico", ma plasticoso, troppo colorato, poco professionale, che fai quasi fatica a vedere su un palco.
Come quel cugino (io, di solito..) ancora giovane ma abbastanza adulto da iniziare a sembrare fuori luogo, che imperterrito continua a presentarsi ai matrimoni in spezzato, giacca chiara, sneakers e senza cravatta, a rompere l'uniforme ed ineccepibile eleganza di completi scuri, o al massimo gessati..
Lui è così, giocherellone ed inusuale nel suo sfacciato vestito bianco e azzurro (accoppiamento cromatico che mi provoca pruriti dovuti a motivazioni tutt'altro che nobili e tutt'altro che musicali, ma comunque più forti di me..).
Ma poi quello che sembrava azzurro si rivela in realtà un bellissimo petrolio, ottimamente accoppiato con la superficie bianca, quasi perla, ruvida e opaca. A vederlo da vicino, niente di plasticoso, niente di "cheap".. Il nome PRO se lo merita eccome!
Anche perché il senso di robustezza è invece indiscutibile. Sembra anche più pesante di quanto sia, a dire il vero, ma toccando tasti, pulsanti, knobs, non c'è davvero niente che faccia storcere il naso.
Accendi e via, dopo un tempo di caricamento più lungo di quanto mi aspettassi, si presenta con Vivo Live.
Steinway (così mi pare di ricordare) bello dinamico, ricco e squillante.
Pure troppo. Si, perché da subito, dal primo suono di piano, ho trovato il primo "difetto" generale dello strumento: l'eq che, ovunque, spinge troppo gli alti. O almeno per il mio gusto, o il mio impianto, vai a sapere. I suoni di piano acustico sono tutti tanto "bright" (e chiaramente se si selezionano quelli che "Bright" lo hanno proprio nel nome, la cosa si accentua). In più ho anche l'impressione che la dinamica apra un po' troppo quando si pesta un pochino di più. Nulla di drammatico, basta equalizzare, fatto sta che anche per questo motivo nella categoria preferisco Japan Grand e Japan Classic, forse meno espressivi ma più rotondi, equilibrati, e familiari al mio orecchio.
Bello l'Upright, invece, anche se non strepitoso.
Tempo un'oretta, e ho preso anche confidenza con la keybed.
Avevo avuto un colpo di fulmine per quella della Yamaha CP88, e non mi era piaciuta affatto la stessa che ho qui, ma in versione precedente, che montava S7 (non pro). Qui siamo nel mezzo. Lontana la vetta della Yamaha, su cui ero subito a casa, stavolta c'è stato bisogno di un minimo di adattamento per apprezzarla. Mi sembra a memoria meno veloce e più faticosa e rumorosa. Ma comunque ottima, soprattutto non c'è più quel ritorno "gommoso" che aveva S7 che tanto mi aveva infastidito. E poi il controllo sulla dinamica del suono è elevatissimo, molto piacevole.
Premendo i tasti da spenta e poi suonandola davvero, ho proprio l'impressione che il tutto si "alleggerisca", e che la forza richiesta sia meno di quanto mi aspetti, da cui appunto la sensazione di aver calibrato la mano, non la tastiera, perché la seconda faccia esattamente quello che chiede la prima.
La curva dinamica di default è Heavy (ce ne sono sette, Light ++, Light +, Light, Normal, Heavy, Heavy +, Heavy ++, più una a dinamica fissa). Ho provato la Normal, la Light e la Heavy +, ma poi sono tornato a quella di default.