16-06-21 19.39
@ MicheleJD
Io ho recentemente avuto una Motif XS7. Suoni splendidi ma l architettura era troppo complessa per me e tutto così poco intuitivo. Leggendo i forum internazionali ho poi scoperto che solo usando l editor di John Melas si potevano fare determinate cose (mi sembra riguardasse avere più suoni ognuno con i suoi effetti, ma non ci giurerei). questo mi ha totalmente scoraggiato e l ho venduta poco dopo…. ma mi rendo anche conto che è un limite mio.. ho poco tempo per suonare e le funzioni base devono essere intuitive. Non ho grandi pretese di programmazione avanzata, ma almeno le cose semplici devono essere intuitive. Capisco anche che sia soggettivo, quindi non facilissimo.
Credo che il fatto che le nuove generazioni (montage/modx) abbiano solonla modalità’ performance possa aiutare. Io la trinità di motif patch/performance/song a cui si aggiungeva qualcosa chiamato “mix” o simile proprio non sono riuscito a digerirli. Posso ammettere ancora due modalita, ma tre o quattro proprio no.
ps comunque i suoni erano spettacolari 👍
Purtroppo, se uno si basa sulle specifiche dichiarate sulle pagine ufficiali, poi diventa difficoltoso entrare nella logica e vere potenzialità dello strumento.
Nelle specifiche del Fantom, per es., è dichiarato il sequencer a bordo, peccato che 32 battute siano una puttanata, lo stesso tecnico Roland da me interpellato ha ammesso che non è un sequenziatore vero.
Lo stesso per Montage, dove è stato spacciato per sequencer una semplice registrazione live, senza possibilità alcuna di registrare le tracce singolarmente. (Problema poi eliso in parte con gli aggiornamenti seguiti nel tempo).
Per tornare a Fantom, è disponibile in italiano un manualetto risibile giusto per le spiegazioni di massima, per il resto vai con i manuali "seri" rigorosamente in lingua inglese (vaff...).
Vuoi rifarti con i tutorial ? Ciucciati in Inglese pure quelli, ma se io sgancio tremila euro, e compro in Italia da un colosso, avrò diritto di non conoscere il maledetto inglese o no ?
I soldi che pilo, però, debbono essere fino all'ultimo centesimo: ma gradirei pagare per un servizio non per un disservizio, mascherato con un manualetto che lascia il tempo che trova.
Dovere accontentarsi di qualcosa di inferiore per livellare una mancanza strutturale non ha senso e non è nemmeno corretto.
Ricordo i manuali del Tyros, funzionali in lingua del paese di vendita: stiamo andando indietro ? Siamo al " se non conosci l'inglese caxxi tuoi però paga prezzo pieno"'?
Non sarebbe ammissibile nemmeno in una realtà medio piccola, se poi parliamo di colossi industriali ritengo la cosa inaccettabile.
Questo è il mio pensiero.