Yamaha moxf gestione sequencer

  • victory63
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16-06-21 09.41

Salve a tutti,sarei interessato all'acquisto della Yamaha moxf6 ,vuoi perché mi ricordo dei bei suoni del motif rack ( avuto e venduto parecchi anni fa') e soprattutto per i prezzi molto abbordabili che si trovano nell'usato.
Ora ,visto che mi è tornata la voglia di divertirmi a comporre un po' di musica ,intendiamoci per puro diletto ,senza nessuna pretesa di chissà cosa...volevo sapere da voi se la gestione del sequencer è abbastanza semplice oppure rimane ostica,lo chiedo perché ho visto scritto parecchie volte della difficoltà gestionale della suddetta tastiera.
Vi ringrazio anticipatamente.
  • michelet
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16-06-21 12.42

@ victory63
Salve a tutti,sarei interessato all'acquisto della Yamaha moxf6 ,vuoi perché mi ricordo dei bei suoni del motif rack ( avuto e venduto parecchi anni fa') e soprattutto per i prezzi molto abbordabili che si trovano nell'usato.
Ora ,visto che mi è tornata la voglia di divertirmi a comporre un po' di musica ,intendiamoci per puro diletto ,senza nessuna pretesa di chissà cosa...volevo sapere da voi se la gestione del sequencer è abbastanza semplice oppure rimane ostica,lo chiedo perché ho visto scritto parecchie volte della difficoltà gestionale della suddetta tastiera.
Vi ringrazio anticipatamente.
Volendo, prima di fare l'investimento, potresti acquistare il videocorso dove vengono affrontate tutte le sezioni dello strumento QUI.
Se dopo aver visionato il videocorso ritieni che sia troppo complesso, avrai sprecato solo una trentina di €, se invece pensi che la complessità sia affrontabile, ti servirà come guida operativa.
Per inciso, il sequencer ed i pattern vengono affrontati in modo più esteso nella guida per MOX QUI
  • victory63
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16-06-21 17.39

@ michelet
Volendo, prima di fare l'investimento, potresti acquistare il videocorso dove vengono affrontate tutte le sezioni dello strumento QUI.
Se dopo aver visionato il videocorso ritieni che sia troppo complesso, avrai sprecato solo una trentina di €, se invece pensi che la complessità sia affrontabile, ti servirà come guida operativa.
Per inciso, il sequencer ed i pattern vengono affrontati in modo più esteso nella guida per MOX QUI
Ehm..certo che se bisogna acquistare un video corso allora credo che non sia tra i più facili da usare!!!
Grazie comunque.
  • michelet
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16-06-21 18.29

@ victory63
Ehm..certo che se bisogna acquistare un video corso allora credo che non sia tra i più facili da usare!!!
Grazie comunque.
Gli strumenti Yamaha sono, notoriamente, complicati.
Non c'è nessun obbligo di acquistare videocorsi o altro. S90ES, TG77, Motif Rack ES, FS1R, Motif XF e da ultimo Montage li ho imparati ad usare con impegno, dedicando tempo a documentarmi sui forum internazionali, interagendo sui vari gruppi di discussione.
Se vuoi acquistare strumenti più semplici da usare, rivolgi l'attenzione a Korg Krome, Roland FA e similari.
  • MicheleJD
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16-06-21 19.08

@ michelet
Gli strumenti Yamaha sono, notoriamente, complicati.
Non c'è nessun obbligo di acquistare videocorsi o altro. S90ES, TG77, Motif Rack ES, FS1R, Motif XF e da ultimo Montage li ho imparati ad usare con impegno, dedicando tempo a documentarmi sui forum internazionali, interagendo sui vari gruppi di discussione.
Se vuoi acquistare strumenti più semplici da usare, rivolgi l'attenzione a Korg Krome, Roland FA e similari.
Io ho recentemente avuto una Motif XS7. Suoni splendidi ma l architettura era troppo complessa per me e tutto così poco intuitivo. Leggendo i forum internazionali ho poi scoperto che solo usando l editor di John Melas si potevano fare determinate cose (mi sembra riguardasse avere più suoni ognuno con i suoi effetti, ma non ci giurerei). questo mi ha totalmente scoraggiato e l ho venduta poco dopo…. ma mi rendo anche conto che è un limite mio.. ho poco tempo per suonare e le funzioni base devono essere intuitive. Non ho grandi pretese di programmazione avanzata, ma almeno le cose semplici devono essere intuitive. Capisco anche che sia soggettivo, quindi non facilissimo.
Credo che il fatto che le nuove generazioni (montage/modx) abbiano solonla modalità’ performance possa aiutare. Io la trinità di motif patch/performance/song a cui si aggiungeva qualcosa chiamato “mix” o simile proprio non sono riuscito a digerirli. Posso ammettere ancora due modalita, ma tre o quattro proprio no.
ps comunque i suoni erano spettacolari 👍
  • michelet
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16-06-21 19.17

@ MicheleJD
Io ho recentemente avuto una Motif XS7. Suoni splendidi ma l architettura era troppo complessa per me e tutto così poco intuitivo. Leggendo i forum internazionali ho poi scoperto che solo usando l editor di John Melas si potevano fare determinate cose (mi sembra riguardasse avere più suoni ognuno con i suoi effetti, ma non ci giurerei). questo mi ha totalmente scoraggiato e l ho venduta poco dopo…. ma mi rendo anche conto che è un limite mio.. ho poco tempo per suonare e le funzioni base devono essere intuitive. Non ho grandi pretese di programmazione avanzata, ma almeno le cose semplici devono essere intuitive. Capisco anche che sia soggettivo, quindi non facilissimo.
Credo che il fatto che le nuove generazioni (montage/modx) abbiano solonla modalità’ performance possa aiutare. Io la trinità di motif patch/performance/song a cui si aggiungeva qualcosa chiamato “mix” o simile proprio non sono riuscito a digerirli. Posso ammettere ancora due modalita, ma tre o quattro proprio no.
ps comunque i suoni erano spettacolari 👍
Posso dirti che per capire come funzionava il sistema PLG (motori di sintesi aggiuntivi per Motif, Motif ES e serie S/CS) ho impiegato non poco. Il sistema è veramente contorto, però grazie agli articoli tecnici pubblicati a suo tempo. poco alla volta la logica è diventata comprensibile.
Lo stesso è capitato con Motif XF che, rispetto a XS, ha la FlashRAM per conservare i campioni a strumento spento. Anche lì i software di Melas danno un aiuto sostanziale, però nessuno spiega come gestire la FlashRAM e come differenziare i banchi suoni da caricare con o senza i campioni. La differenza è sostanziale. Visto che la FlashRAM impiega molto tempo per memorizzare i campioni, bisogna fare una scelta molto oculata si quali siano di fondamentale importanza per il lavoro da fare.
Poi, una volta caricati dal file i campioni, lo si fa una volta sola e successivamente si caricano solo i dati di Voice, Performance ecc. in pochissimi secondi.
  • victory63
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16-06-21 19.26

@ michelet
Posso dirti che per capire come funzionava il sistema PLG (motori di sintesi aggiuntivi per Motif, Motif ES e serie S/CS) ho impiegato non poco. Il sistema è veramente contorto, però grazie agli articoli tecnici pubblicati a suo tempo. poco alla volta la logica è diventata comprensibile.
Lo stesso è capitato con Motif XF che, rispetto a XS, ha la FlashRAM per conservare i campioni a strumento spento. Anche lì i software di Melas danno un aiuto sostanziale, però nessuno spiega come gestire la FlashRAM e come differenziare i banchi suoni da caricare con o senza i campioni. La differenza è sostanziale. Visto che la FlashRAM impiega molto tempo per memorizzare i campioni, bisogna fare una scelta molto oculata si quali siano di fondamentale importanza per il lavoro da fare.
Poi, una volta caricati dal file i campioni, lo si fa una volta sola e successivamente si caricano solo i dati di Voice, Performance ecc. in pochissimi secondi.
Capisco,pensare che tanti anni fa con la piccola xp50 mi divertivo un mondo a comporre brani strumentali,che poi riversai tutto in un cd,certo la qualità non era eccelsa ma a me bastava.
Ecco vorrei fare qualcosa di simile,con il vantaggio di mettere anche una ,due tracce audio.
Se veramente la yamaha è così complessa anche solo per questo mi indirizzero' in altri lidi.
E visto il mio striminzito budget a disposizione mi rimane il Krome,o Kross 2.
  • claudio101
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16-06-21 19.39

@ MicheleJD
Io ho recentemente avuto una Motif XS7. Suoni splendidi ma l architettura era troppo complessa per me e tutto così poco intuitivo. Leggendo i forum internazionali ho poi scoperto che solo usando l editor di John Melas si potevano fare determinate cose (mi sembra riguardasse avere più suoni ognuno con i suoi effetti, ma non ci giurerei). questo mi ha totalmente scoraggiato e l ho venduta poco dopo…. ma mi rendo anche conto che è un limite mio.. ho poco tempo per suonare e le funzioni base devono essere intuitive. Non ho grandi pretese di programmazione avanzata, ma almeno le cose semplici devono essere intuitive. Capisco anche che sia soggettivo, quindi non facilissimo.
Credo che il fatto che le nuove generazioni (montage/modx) abbiano solonla modalità’ performance possa aiutare. Io la trinità di motif patch/performance/song a cui si aggiungeva qualcosa chiamato “mix” o simile proprio non sono riuscito a digerirli. Posso ammettere ancora due modalita, ma tre o quattro proprio no.
ps comunque i suoni erano spettacolari 👍
Purtroppo, se uno si basa sulle specifiche dichiarate sulle pagine ufficiali, poi diventa difficoltoso entrare nella logica e vere potenzialità dello strumento.
Nelle specifiche del Fantom, per es., è dichiarato il sequencer a bordo, peccato che 32 battute siano una puttanata, lo stesso tecnico Roland da me interpellato ha ammesso che non è un sequenziatore vero.
Lo stesso per Montage, dove è stato spacciato per sequencer una semplice registrazione live, senza possibilità alcuna di registrare le tracce singolarmente. (Problema poi eliso in parte con gli aggiornamenti seguiti nel tempo).
Per tornare a Fantom, è disponibile in italiano un manualetto risibile giusto per le spiegazioni di massima, per il resto vai con i manuali "seri" rigorosamente in lingua inglese (vaff...).
Vuoi rifarti con i tutorial ? Ciucciati in Inglese pure quelli, ma se io sgancio tremila euro, e compro in Italia da un colosso, avrò diritto di non conoscere il maledetto inglese o no ?
I soldi che pilo, però, debbono essere fino all'ultimo centesimo: ma gradirei pagare per un servizio non per un disservizio, mascherato con un manualetto che lascia il tempo che trova.
Dovere accontentarsi di qualcosa di inferiore per livellare una mancanza strutturale non ha senso e non è nemmeno corretto.
Ricordo i manuali del Tyros, funzionali in lingua del paese di vendita: stiamo andando indietro ? Siamo al " se non conosci l'inglese caxxi tuoi però paga prezzo pieno"'?
Non sarebbe ammissibile nemmeno in una realtà medio piccola, se poi parliamo di colossi industriali ritengo la cosa inaccettabile.
Questo è il mio pensiero.
  • michelet
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16-06-21 21.15

@ claudio101
Purtroppo, se uno si basa sulle specifiche dichiarate sulle pagine ufficiali, poi diventa difficoltoso entrare nella logica e vere potenzialità dello strumento.
Nelle specifiche del Fantom, per es., è dichiarato il sequencer a bordo, peccato che 32 battute siano una puttanata, lo stesso tecnico Roland da me interpellato ha ammesso che non è un sequenziatore vero.
Lo stesso per Montage, dove è stato spacciato per sequencer una semplice registrazione live, senza possibilità alcuna di registrare le tracce singolarmente. (Problema poi eliso in parte con gli aggiornamenti seguiti nel tempo).
Per tornare a Fantom, è disponibile in italiano un manualetto risibile giusto per le spiegazioni di massima, per il resto vai con i manuali "seri" rigorosamente in lingua inglese (vaff...).
Vuoi rifarti con i tutorial ? Ciucciati in Inglese pure quelli, ma se io sgancio tremila euro, e compro in Italia da un colosso, avrò diritto di non conoscere il maledetto inglese o no ?
I soldi che pilo, però, debbono essere fino all'ultimo centesimo: ma gradirei pagare per un servizio non per un disservizio, mascherato con un manualetto che lascia il tempo che trova.
Dovere accontentarsi di qualcosa di inferiore per livellare una mancanza strutturale non ha senso e non è nemmeno corretto.
Ricordo i manuali del Tyros, funzionali in lingua del paese di vendita: stiamo andando indietro ? Siamo al " se non conosci l'inglese caxxi tuoi però paga prezzo pieno"'?
Non sarebbe ammissibile nemmeno in una realtà medio piccola, se poi parliamo di colossi industriali ritengo la cosa inaccettabile.
Questo è il mio pensiero.
Posso dire che si tratta di un problema prettamente italiano, cioè - non prendertela - molto dipende dalla non conoscenza della lingua inglese.
Poi, un manuale tradotto nella nostra lingua, fatto comunque in modo disorganizzato, lacunoso a cosa mai potrà servire?
Per inciso, i manuali in italiano (ed in inglese) di Montage potrebbero anche non esistere, visto che il loro contenuto affronta il 20% si e no di tutta la struttura della macchina.
E come si risolve? Frequentando i forum internazionali, dove si scrive SOLO in inglese, vedendo decine di video e leggendo articoli tematici, sempre in inglese.

Se aspetti che l’importatore Italiano metta a disposizione tutta una serie di materiali didattici nella nostra lingua, stai fresco. Non solo non ci sono i soldi, ma anche il mercato interno non ne giustifica la produzione.
  • Adelo69
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16-06-21 21.36

@ victory63
Capisco,pensare che tanti anni fa con la piccola xp50 mi divertivo un mondo a comporre brani strumentali,che poi riversai tutto in un cd,certo la qualità non era eccelsa ma a me bastava.
Ecco vorrei fare qualcosa di simile,con il vantaggio di mettere anche una ,due tracce audio.
Se veramente la yamaha è così complessa anche solo per questo mi indirizzero' in altri lidi.
E visto il mio striminzito budget a disposizione mi rimane il Krome,o Kross 2.
Attenzione perché con nessun Motif (e quindi anche Moxf) puoi registrare tracce audio nel sequencer, ma solo tracce midi emo
Io ho sia Moxf8 che Motif XF7: il sequencer è veramente completo (puoi andare a modificare anche la singola nota e/o evento sbagliato) e non è complicatissimo emo
emo
  • claudio101
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16-06-21 22.02

@ michelet
Posso dire che si tratta di un problema prettamente italiano, cioè - non prendertela - molto dipende dalla non conoscenza della lingua inglese.
Poi, un manuale tradotto nella nostra lingua, fatto comunque in modo disorganizzato, lacunoso a cosa mai potrà servire?
Per inciso, i manuali in italiano (ed in inglese) di Montage potrebbero anche non esistere, visto che il loro contenuto affronta il 20% si e no di tutta la struttura della macchina.
E come si risolve? Frequentando i forum internazionali, dove si scrive SOLO in inglese, vedendo decine di video e leggendo articoli tematici, sempre in inglese.

Se aspetti che l’importatore Italiano metta a disposizione tutta una serie di materiali didattici nella nostra lingua, stai fresco. Non solo non ci sono i soldi, ma anche il mercato interno non ne giustifica la produzione.
Molto corretto come ragionamento, ma - ripeto - mi riesce impossibile accettare che una macchina complessa come Montage o Fantom non sia corredata da manuali utente esaustivi e chiari: non sto acquistando una caffetteria ma un affare da tremila e passa euro i cui prezzi non sono sempre giustificati appieno.
Non ho remore nemmeno a rivendicare il diritto di non conoscere una lingua che riesco a leggiucchiare a malapena. Semplicemente non vedo, al di là di ragioni di mercato, (ma q.b.), perché da italiano che non conosce l'inglese debba avete meno diritti di un altro cliente che al contrario ha la padronanza della lingua.
Potei accettarlo se pagassi una cifra inferiore (mi rendo conto che è una mera provocazione), ma sul piano del servizio al cliente resto della mia idea.
A quando i libretti di istruzione e manutenzione per le auto, le caldaie, i bugiardini dei farmaci, le istruzioni per il montaggio delle assi dei water in inglese ?
Fuor di metafora, non penso di essere l'unico che si trovi in difficoltà dinnanzi a questo aspetto...o a 60 anni debbo fare un corso di inglese (idioma che per altro mi sta pure sulle palle) per avere le informazioni che ho pagato per avere?emo
Ciao.
  • michelet
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16-06-21 22.22

@ claudio101
Molto corretto come ragionamento, ma - ripeto - mi riesce impossibile accettare che una macchina complessa come Montage o Fantom non sia corredata da manuali utente esaustivi e chiari: non sto acquistando una caffetteria ma un affare da tremila e passa euro i cui prezzi non sono sempre giustificati appieno.
Non ho remore nemmeno a rivendicare il diritto di non conoscere una lingua che riesco a leggiucchiare a malapena. Semplicemente non vedo, al di là di ragioni di mercato, (ma q.b.), perché da italiano che non conosce l'inglese debba avete meno diritti di un altro cliente che al contrario ha la padronanza della lingua.
Potei accettarlo se pagassi una cifra inferiore (mi rendo conto che è una mera provocazione), ma sul piano del servizio al cliente resto della mia idea.
A quando i libretti di istruzione e manutenzione per le auto, le caldaie, i bugiardini dei farmaci, le istruzioni per il montaggio delle assi dei water in inglese ?
Fuor di metafora, non penso di essere l'unico che si trovi in difficoltà dinnanzi a questo aspetto...o a 60 anni debbo fare un corso di inglese (idioma che per altro mi sta pure sulle palle) per avere le informazioni che ho pagato per avere?emo
Ciao.
Se un problema ha soluzione, non preoccuparti. Se un problema non ha soluzione, non preoccuparti.
  • victory63
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16-06-21 22.29

@ Adelo69
Attenzione perché con nessun Motif (e quindi anche Moxf) puoi registrare tracce audio nel sequencer, ma solo tracce midi emo
Io ho sia Moxf8 che Motif XF7: il sequencer è veramente completo (puoi andare a modificare anche la singola nota e/o evento sbagliato) e non è complicatissimo emo
emo
Grazie,non sapevo che il moxf non permette di registrare audio insieme alle tracce del sequencer interno.
Quali macchine lo permettono?
  • afr
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16-06-21 23.24

@ victory63
Grazie,non sapevo che il moxf non permette di registrare audio insieme alle tracce del sequencer interno.
Quali macchine lo permettono?
Korg Kronos e nautilus
  • claudio101
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17-06-21 08.57

@ michelet
Se un problema ha soluzione, non preoccuparti. Se un problema non ha soluzione, non preoccuparti.
Confucio !emo
  • victory63
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17-06-21 09.05

@ afr
Korg Kronos e nautilus
Ho capito!!!! Forse sarebbe meglio sfruttare il PC,prendere una tastiera midi e tutto quello che serve e scordarsi delle workstation,
Il problema è che sono totalmente ignorante in materia.

  • michelet
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17-06-21 11.13

@ victory63
Ho capito!!!! Forse sarebbe meglio sfruttare il PC,prendere una tastiera midi e tutto quello che serve e scordarsi delle workstation,
Il problema è che sono totalmente ignorante in materia.

Comincia ad aumentare le tue conoscenze delle terminologia tecnica, che è principalmente in inglese. Che ti piaccia o no, questo è…
  • suppor6300
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20-06-21 11.43

@ michelet
Comincia ad aumentare le tue conoscenze delle terminologia tecnica, che è principalmente in inglese. Che ti piaccia o no, questo è…
Ho letto le vostre conversazioni e siccome io possiedo la Yamaha MOXF8, non posso fare a meno di esprimere pareri favorevoli. E' uno strumento completo, adatto a tutti i generi musicali, sequencer minuzioso ed efficace, pattern/ arpeggi strepitosi, poi con la flash ROM si completa coi samplers stupendi. Il punto forte sono le chitarre, i bassi, piani elettrici. I suoni generalmente sono buoni, tutti quelli che servono per fare delle cose discrete, certamente usando un multitraccia audio esterno suoni dal vivo senza rendere il tutto cosi' meccanico e perfetto come siamo abituati adesso, con macchine che hanno 1000 suoni , tutti uguali alla fine, per fare parazum shxzz,bambam ueaouuu ecc.La yamaha offre buone possibilità e si trovano i manuali in Italiano,poi una volta capito il meccanismo tutto diventa facile e soddisfacente.E' un mio parere.Ciao.
  • michelet
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20-06-21 17.29

@ suppor6300
Ho letto le vostre conversazioni e siccome io possiedo la Yamaha MOXF8, non posso fare a meno di esprimere pareri favorevoli. E' uno strumento completo, adatto a tutti i generi musicali, sequencer minuzioso ed efficace, pattern/ arpeggi strepitosi, poi con la flash ROM si completa coi samplers stupendi. Il punto forte sono le chitarre, i bassi, piani elettrici. I suoni generalmente sono buoni, tutti quelli che servono per fare delle cose discrete, certamente usando un multitraccia audio esterno suoni dal vivo senza rendere il tutto cosi' meccanico e perfetto come siamo abituati adesso, con macchine che hanno 1000 suoni , tutti uguali alla fine, per fare parazum shxzz,bambam ueaouuu ecc.La yamaha offre buone possibilità e si trovano i manuali in Italiano,poi una volta capito il meccanismo tutto diventa facile e soddisfacente.E' un mio parere.Ciao.
Non è l’arma che fa il buon soldato.
Con questo voglio dire che bisogna avere desiderio e volontà di comprendere le complessità degli strumenti moderni.