Ambiente ideale per strumenti elettronici?.

  • anonimo
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07-09-16 11.07

Un saluto al forum prima di tutto.

Ho un setup di synth e tastiere (6) che uso in casa da tempo.
Adesso per liberare una stanza, vorrei portare tutto giu' in tavernetta, dove di recente ho fatto una risistemazione dei locali.

Il locale (molto piu' spazioso), e' equipaggiato con stufa a pellett programmabile (per quando fa freddo), e penso di aggiungerci un deumidificatore a controllo igrometrico per tenere sott'occhio l'umidita'.

In passato, senza questi accorgimenti, alcune vecchie tastiere hanno patito l'ambiente, anche se non e' umidissimo (niente fioriture sui muri ecc, pero' se non si ventila, si sente un po' l'aria da cantina).

Il mio quesito al forum e' questo :

quali condizioni ideali di temperatura e umidita' posso tenere sotto controllo, per far si che a lungo termine gli strumenti non patiscano?.

(ho provato a fare ricerche nel forum, ma non ho trovato nulla : se se n'e' gia' parlato, me ne scuso a priori).

  • mima85
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07-09-16 11.40

valenciano ha scritto:
quali condizioni ideali di temperatura e umidita' posso tenere sotto controllo, per far si che a lungo termine gli strumenti non patiscano?.


Temperatura tra i 18 ed i 24 gradi ed umidità che non superi il 40/50% e penso che puoi star tranquillo. Insomma, lo stesso tipo di ambiente in cui staremmo bene noi emo

Anch'io ho il mio studiolo in tavernetta ormai da 6 anni, le condizioni ambientali sono più o meno quelle che ho scritto sopra, e non ho mai avuto problemi.
  • anonimo
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07-09-16 12.38

@ mima85
valenciano ha scritto:
quali condizioni ideali di temperatura e umidita' posso tenere sotto controllo, per far si che a lungo termine gli strumenti non patiscano?.


Temperatura tra i 18 ed i 24 gradi ed umidità che non superi il 40/50% e penso che puoi star tranquillo. Insomma, lo stesso tipo di ambiente in cui staremmo bene noi emo

Anch'io ho il mio studiolo in tavernetta ormai da 6 anni, le condizioni ambientali sono più o meno quelle che ho scritto sopra, e non ho mai avuto problemi.

Grazie Mima.

Proprio in questi giorni trasferiro' tutto l'equipaggiamento giu' (spazio tutto per me),e sto per procurarmi un deumidificatore adatto al volume dell'ambiente, per garantire sane condizioni per gli strumenti, e per l'ambiente stesso.

Immagino che si possano tollerare temperature un po' piu' basse (13° nei periodi di non utilizzo) a patto che non si faccia salire l'umidita' di troppo.

Quello che temo, non riscaldando usualmente l'ambiente, sono gli sbalzi.

Quando tutto sara' allestito, vedro' cosa significa programmare la stufa a pellet, per mantenere i 18 gradi (quanto lavora e quanto consuma), per evitare sbalzi termici (condense ecc..).

Il deumidificatore lo faro' girare in continuo per un po', per assorbire l'umidita' dell'ambiente, e successivamente lo mettero' in controllo igrostatico fisso. (poi col tempo capiro' meglio come gestire l'ambiente).

Grazie per il prezioso consiglio.
  • giulio12
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07-09-16 13.53

A mio avviso non è la temperatura a danneggiare la strumentazione. Sono gli sbalzi della stessa e l'umidità dell'aria a creare problemi... Se la temperatura è costante, anche se bassina e non c'è troppa umidità, l'elettronica non dovrebbe risentirne...
  • anonimo
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07-09-16 14.11

giulio12 ha scritto:
Sono gli sbalzi della stessa e l'umidità dell'aria a creare problemi..


E' cio' che temo, per un locale che non e' costantemente riscaldato ed abitato.

Se pero' si tiene l'umidita' a bassi livelli, magari si riescono ad evitare condense e fenomeni simili, durante gli sbalzi.

Mi spiego meglio : non potendo scaldare il locale h24, magari programmo la stufa (o la caldaia) per pre scaldarlo prima del mio arrivo.

L'ambiente passa da 15 gradi, a 18/20 gradi.

Lo sbalzo di temperatura e' piccolo, ma se l'umidita' e' elevata, si rischiano fenomeni di condensa , soprattutto quando il locale si raffredda di nuovo (tenendo conto che anche le apparecchiature, una volta accese si scaldano)

E' questo che mi preoccupa un po' e che voglio gestire al meglio (controllare l'umdita' mantenendo anche valori piu' bassi ecc.)..

Non so : mi attrezzero' di igrometri e termometri, poi raccogliendo i vari consigli mettero' in pratica qualche strategia. emo
  • anonimo

07-09-16 14.17

Io ho un vecchio casio in cantina, e ho notato che tenerlo coperto con una copertina di lana non gli fa male
  • tsuki
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07-09-16 15.19

A mia esperienza,gli strumenti del caldo e del freddo se ne fottono proprio,a meno che non ci troviamo a temperature davvero estreme. Invece da temere davvero sono l'umidita' e la polvere eccessiva:se esposte continuativamente a queste cose,sicuro come il sole uno o piu' passaggi dal tecnico.
Edited 7 Set. 2016 13:19
  • anonimo
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07-09-16 15.57

tsuki ha scritto:
A mia esperienza,gli strumenti del caldo e del freddo se ne fottono proprio,a meno che non ci troviamo a temperature davvero estreme


Se la temperatura e' costante non mi preoccupa.

Pero' un ambiente un po' umido che viene scaldato quando si suona (scaldando anche gli strumenti), e poi lasciato a temperatura da semiterrato, potrebbe facilitare fenomeni di lieve condensa, alla quale si potrebbe aggiungere l'effetto polvere.

Per questo sto pensando (non potendolo scaldare h24) di tenere un deumidificatore allo scopo di limitare l'umidita' ed i conseguenti rischi di velo umido sugli strumenti.
  • tsuki
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07-09-16 16.02

Bhè un deumidificatore un suo senso lo avrebbe...Ma quel minimo di condensa che si forma tra l'on e l'off del riscaldamento,dovrebbe essere davvero minima. E comunque dalle tue parti d'inverno fa molto piu' freddo che dalle mie,dunque magari il fenomeno potrebbe essere piu' accentuato.
Edited 7 Set. 2016 14:04
  • mima85
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07-09-16 16.17

valenciano ha scritto:

Grazie per il prezioso consiglio.


Prego emo

Mi associo anche al consiglio di Cyrano, ovvero di tenere gli strumenti sotto un qualche tipo di telo. Io uso dei banali asciugamani, che oltre ad offrire un ottimo riparo da polvere ed umidità offrono riparo da una quattrozampe tigrata emo che da un paio d'anni imperversa in casa mia, e voglio evitare che mi zampetti direttamente sulle tastiere.
  • michelet
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07-09-16 16.56

Come già detto, è l'umidità e l'eventuale formazione di condensa all'interno degli strumenti che possono danneggiarli.

Per il deumidificatore approvazione totale, perché consente di mantenere un tasso di umidità pressoché costante (anche se dovrai tenerlo acceso molte ore al giorno, facendo felice il gestore che distribuisce l'energia elettrica).

Sulla stufa a pellet avrei qualche perplessità per quanto riguarda la curva di raggiungimento della temperatura prefissata. Magari è troppo brusca, forse sarebbe preferibile un sistema ad aria.
In ogni caso, anche se la stanza dedicata alla musica avesse una temperatura al di sotto dei 20°C ma un'umidità contenuta, potrebbe andare bene lo stesso.
  • anonimo
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07-09-16 23.14

@ Mima,

Sicuramente terro' teli protettivi da polvere, come faccio abitualmente nell'attuale collocazione degli strumenti (in abitazione).

@Michelet..

L'ambiente, se non lasciato chiuso a lungo, ventilato ecc non e' particolarmente umido (e' isolato dal terreno da intercapedine in cemento armato ecc.).

Lo diventa un po' quando viene lasciato per troppo tempo inutilizzato.
I muri non mostrano segni di fioritura, ed i materiali in stoffa (teli ecc) non si presentano troppo umidi da far temere situazioni estreme.

Immagino che il locale in questione, se usato piu' frequentemente, arieggiato a dovere ad intervalli dovuti, e magari corretto con un po' di deumidificazione, dovrebbe raggiungere le condizioni ideali per evitare guai agli strumenti.

La stufa a pellett (d'inverno la temperatura scende non poco), mi preoccupa un po' di piu' per via della rapidita' di sbalzo termico che puo' creare, ma cerchero' di gestire meglio anche questo aspetto.

Purtroppo non ho altra scelta se voglio dedicare uno spazio ben ripartito agli strumenti, pero' sono fiducioso perche' di fatto non sto parlando di una cantina che trasuda, o di un locale particolarmente umido, ma di qualcosa che se utilizzato un po' di piu', puo' facilmente raggiungere i giusti equilibri climatici necessari agli strumenti (almeno credo)...

Grazie amici !!... emoemo

  • anonimo

08-09-16 12.40

ho una stanza per la musica interrata, temperatura costante 16/18 gradi, unico problema in estate essendo la stanza più fresca della casa attira l'umidità e mi ritrovo le fughe delle mattonelle bagnate, ho risolto con un deumidificatore.

se hai un pianoforte ti sconsiglio stufe a legna o pallets.

  • anonimo

08-09-16 12.47

@ anonimo
Io ho un vecchio casio in cantina, e ho notato che tenerlo coperto con una copertina di lana non gli fa male
fagli anche un latte caldo ogni tanto emo
  • anonimo
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08-09-16 12.49

superbaffone ha scritto:
ho una stanza per la musica interrata, temperatura costante 16/18 gradi, unico problema in estate essendo la stanza più fresca della casa attira l'umidità e mi ritrovo le fughe delle mattonelle bagnate, ho risolto con un deumidificatore.


Grazie "baffo".
Il locale dove intendo trasferire il tutto, e' seminterrato, pero' l'abitazione e' in zona collinare dove d'inverno le temperature scendono molto.

Per l'umidita' credo che il deumidificatore dovrebbe compensare quei periodi dove sale troppo e va a rischio condensa.
Per la temperatura, in inverno devo per forza far si che non scenda troppo (oltretutto mi arriva il freddo anche sopra), ed un minimo di calore al locale (circa 40 mq) lo devo dare, magari con un paio di accensioni giornaliere di poche ore (comunque a termostato ecc.).

superbaffone ha scritto:
se hai un pianoforte ti sconsiglio stufe a legna o pallets.


Nessun pianoforte acustico : un digitale, cinque sintetizzator, ed un paio di expanders, che collochero' a debita distanza dalla stufa (c'e' spazio).



  • tsuki
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08-09-16 17.41

Comunque la sensibilita' d'animo si Superbaffone è commovente...Dare il latte caldo al vecchio Casio è una cosa altamente caritatevole....emo
  • anonimo
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12-10-16 13.57

Ho trasferito tutto sotto, ma la gestione dell'ambiente non mi convince.

In questo periodo le condizioni ambientali sono le seguenti :

quando la stufa a pellett e' accesa, il locale si stabilizza sui 20 gradi con 51% di umidita'.

La notte, a causa della forte dispersione della porta del garage, la temperatura del locale scende a 18 gradi, con 54% di umidita', e scenderebbe ancora se non accendessi la stufa a pellett.
Inoltre i muri sospetto (ma lo misurero') siano ancora piu' freddi.

Per contenere problemi di umidita' faccio girare il deumidificatore dopo lo spegnimento della stufa, e da quando ho cominciato a fare cosi', vedo che i teli in stoffa che coprono le tastiere sono belli asciutti.

Non sono convinto sia il modo piu' giusto per gestire un ambiente simile : temo che gli sbalzi di temperatura e di umidita' possano alla lunga far male all'elettronica, e sto studiando altre soluzioni.

Si accettano consigli ovviamente !

ValencianKaiman...emo
  • michelet
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12-10-16 14.00

...Provocatoriamente... emo

Trasferisci gli strumenti in una stanza del piano superiore, dove le condizioni termoigrometriche sono più favorevoli, e tieni la taverna per fare baldoria con gli amici emo
  • BB79
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12-10-16 14.08

bentornato...
Valenciano...emoemoemo
  • anonimo
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12-10-16 14.16

@ michelet
...Provocatoriamente... emo

Trasferisci gli strumenti in una stanza del piano superiore, dove le condizioni termoigrometriche sono più favorevoli, e tieni la taverna per fare baldoria con gli amici emo
Purtroppo lo spostamento e' irreversibile... emo