15-07-15 14.44
posseggo uno piano digitale della Roland, FP80 ma in precedenza avevo suonato su un p30 della Yamaha. Sarà una mia impressione ma sull'FP80 faccio molta più fatica, sul p30 mi sembrava di essere molto più agile e per questo vic hiedo se ogni musicista, nel mio caso principiante, deve trovare la sua tastiera.15-07-15 14.59
Ovviamente sì, ogni meccanica ha le sue peculiarità, il suo peso, la sua interazione con il suono, ed ogni musicista ha le proprie preferenze a riguardo.15-07-15 15.12
Ce ne sono in legno, non in legno, col doppio scappamento, senza doppio scappamento, a meccanica lineare (come in un vero piano a coda) o a meccanica "ripiegata"...e mille altre varianti15-07-15 15.57
Oltre alla differente pesatura della meccanica considera che per ridurre lo sforzo nel suonare potresti selezionare differenti curve di risposta alla velocità di pressione sul tasto, io ad esempio sul mio Gem Real Piano Pro 2 oltre alle 3 canoniche ( hard -medium- soft ) posso impostare una curva "user" in questo modo basta sfiorare i tasti per ottenere un suono a volume adeguato, certo in questo modo si perde parte dell'escursione dinamica tra pianissimo e fortissimo ( tipo per composizioni classiche ) , ma è l'ideale se suoni ad esempio suoni di tipo organistico o di sintesi oppure in contesti di musica "live" dove sono presenti altri strumenti amplificati singolarmente come chitarre elettriche bassi o fiati.......
15-07-15 16.21
ciao,
15-07-15 16.51
grazie per le vostre preziose risposte. Ma come si fa a scegliere la tastiera giusta tra tante?
15-07-15 16.55
15-07-15 17.13
lo ripeto da quando mi sono iscritto a questo forum. le meccaniche dei digitali sono tutte farlocche, sterili e finte. c'è chi se le fa piacere come me, c'è invece chi crede che realmente alcune siano migliori di altre. la verità è che fanno tutte schifo, certe meccaniche, quelle che costano di più, sono meno finte di quelle che costano di meno, ma sempre finte sono.15-07-15 17.24
sul concetto delle tastiere "pesanti", dure etc15-07-15 17.43
così mi mettete in crisi, ci vorrebbe un musicista esperto che possieda e mi dica come trova la tastiera dell'FP80, io la trovo molto lunga, in termini di corsa e pesante, mentre quella del p30 mi sembra più morbida e quindi più facile. Se non ricordo male anche la FP80 ha il doppio scappamento che, a detta del negoziante, consente di ripremere ed ottenere un suono senza dover risollevare completamente il tasto (quasi si dovesse ricaricare): mi aveva detto giusto?15-07-15 19.23
Beh, se ti capita, prova Yamaha CP33... un macigno da spostare
Quella si che è una tastiera difficile da suonare, perché lenta, pesante.
15-07-15 19.34
ecco, Michelet dice bene: una meccanica lenta e pesante é ben altra cosa da una meccanica solida (anche dura per un principiante) ma reattiva ed efficace15-07-15 22.07
tra l'altro anche diversi pianoforti acustici o elettrici vintage hanno tastiere con "action" sensibilmente differente tra loro....
, e in arrivo un CP70 che (spero) diventerà il pianoforte di riferimento in casa, con i tasti (ri-spero) con la risposta più simile a quella del mio piano acustico verticale.






15-07-15 22.39
grazie per i consigli. A scuola c'è un pianoforte verticale molto usurato dal tempo e quando suono su quello strumento le dita volano rispetto all'FP80, sigifica che quest'ultimo è molto più lento rispetto a quel vecchio pianoforte.ùLa differenza però, almeno, quella che percepisco io, è che è molto più difficile controllare il suono di un piano vero rispetto a quello digitale. Provando invece su uno yamaha verticale non digitale mi trovo veramente bene; prima o poi capirò il perchè, sino ad ora non l'ho capito.
16-07-15 10.42
in realtà anche i vari pianoforti hanno i tasti diversi l'uno dall'altro!