Sondaggio: tocca al Mellotron!

  • anonimo

14-10-11 17.03

E' facile parlare di Hammond, di Minimoog... quelli ce l'hanno tutti emo

Ma quanti, qua sul forum, hanno un caro, vecchio, commovente, urlante, pomposo... ma soprattutto progressivissimissimo Mellotron? emo
Per curiosità, apro questo piccolo sondaggio, al quale sono ammessi anche i modelli moderni, sia a nastro che cloni dedicati (tipo il 4000D di Stoccolma...)

Io ho l'Ellatron (2,39 €) sull'iPhone emo


Consiglio come sottofondo del sondaggio: In The Wake Of Poseidon (remasterizzazione 40esimo anniversario!) emo
Edited 14 Ott. 2011 15:04
  • maxpiano69
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14-10-11 17.22

Io ho installato un paio di VST free di Mellotron (Redtron e un altro che non ricordo adesso), che non suonano poi così male emo
Edited 14 Ott. 2011 15:24
  • HammonDan
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14-10-11 17.29

mmm mi sa tanto che sarà difficile trovare un possessore di un vecchio mellotron....
a priscindere dal costo comunque non indifferente di circa 4000, 5000 euro
è di difficilissima reperibilità e la manutenzione e spostamento veramente ardua.
Inoltre credo che oggi esistano alternative di emulazione molto molto buone anche con i campioni originali,
essendo il mellotron una sorta di campionatore preistorico e non genera suoni lui stesso come fa un moog o un hammond.
Certo la riproduzione di quei campioni tramite "nastro" ne fa uscire un suono comunque unico e particolare,
diverso in sfumature e calore rispetto alle riproduzioni digitali dei medesimi campioni originali digitalizzati.
Credo che al giorno d'oggi sarebbe ancora bello averne uno ed esiste ancora un GAP con le emulazioni,
ma credo anche che non sia minimamente "accessibile" come prodotto, a differenza di tanti altri vintage da te citati.
  • pentatonic
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14-10-11 17.38

i campioni del mio Nord Wave mi soddisfano pienamente...
oltretutto non suonando (purtroppo...) prog inglese di quel periodo non è che abbia tutta 'sta necessità di flautini/archi/cori!
  • HammonDan
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14-10-11 17.46

Una domanda più che lecita per i più esperti.
Ora tra il Mellotron 4000d versione digitale e le librerie digitali Clavia che importano i stessi campioni originali digitali, che differenza sussiste in termini di qualità e fedeltà?
Premesso sempre che appunto ci sarà in tutti e due i casi un GAP con la versione meccanica a nastro necessariamente....
  • ruggero
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14-10-11 18.09

penso che non ci sia grossa differenza tra i campioni e i tape originali perché l'originale è facilissimo da replicare... essendo uno strumento che replica lui stesso dei suoni!
Io uso dei campioni caricati sul Fantom e in un brano sono riuscito ad inserire un bel coro gagliardo!
Il gruppo è rimasto entusiasta: non aveva mai sentito dei suoni del genere!
  • HammonDan
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14-10-11 18.24

Io invece credo che ci sia differenza eccome.
Poichè un conto è riprodurre il campione tramite un nastro analogico un conto è riprodurlo da fonti digitali.
Come ascoltare lo stesso brano in vinile o in cd.
Il campione è il medesimo ma la fonte di riproduzione completamente diversa, per cui pur ascoltando lo stesso identico suono, il corpo, l'atmosfera ed il calore dello stesso cambiano radicalmente.
Poi non sta a me dire quale sia migliore o peggiore, de gustibus.
Non voglio fare nè polemiche nè aprire dibatiti tra meglio il digitale o il nastro, vinile o cd o cavolate varie.
Però l'asserzione che i due risultati siano comunque "Diversi" è inopinabile.
La riproduzione di un campione tramite nastro restituisce un suono e delle sfumature semplicemente "diverse" rispetto ad una riproduzione digitale.
Poi non so se dentro il Mellotron digitale questi campioni sono passati attraverso una simulazione di nastro per cui il campione originale è accuratamente riprodotto attraverso una tecnica simile, il che potrebbe aiutare a far suonare il campione (che ricordiamo è il medesimo) con un pò di quel colore che poteva assumere se riprodotto tramite nastro.
E' un discorso un pò contorto lo ammetto, ma credo sia valido.
  • HammonDan
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14-10-11 18.33

Mellotron m400

Mellotron 400 prezzo più umano....ma da metterci le mani

Ora a priscindere dal fatto che sono spuntati come i funghi e che per anni non se ne sono visti in vendita a quanto so, avete idea del peso? emo

I nastri a quanto so s'impicciano solo a guardarlo ed ogni trasporto è di sicuro una croce con problemi vari.
  • doremi58
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14-10-11 20.32

il vero grosso problemone del mellotron è che OGNI VOLTA che premi un tasto e il nastro scorre sulla testina, una parte del nastro si decompone sempre di più, ogni passaggio deteriora il nastro sempre più. Mi chiedo che senso abbia avere uno strumento come quello, se pure magnifico, e sapere che ogni volta che lo suoni suonerà sempre un po' peggio del giorno prima.
  • giosanta
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14-10-11 20.48

Concordo.
E' l'unico caso in cui preferire senza dubbio la moderna versione digitale (parlo naturalmente di uno strumento vero come il 4000D e simili) all'originale.
Fascinosissimo ed inconfondibile quanto rognoso anche 40 anni fa, figuramoci adesso.
Edited 15 Ott. 2011 0:03
  • gabrieleagosta
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14-10-11 22.47

Mah, uno strumento di cui non ho veramente MAI sentito la necessità.....pur apprezzando il progressive.....emo
  • giosanta
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15-10-11 02.18

Ti dico la mia Gabriele (naturalmente solo un opinione personalissima).
Il fascino del suono del Mellotron era, ed è, almeno per me, dato dalla sua "imperfezione", che lo rendeva riconoscibile in quanto tale. In altre parole, pur ottenendo l'effetto di un pieno orchestrale o corale, il timbro dello strumento era sempre riconoscibile, personale quindi, secondo me ripeto, non era un "falso".
Ovviamente è un'analisi fatta col segno di poi, lo scopo era perseguire quanto più possibile la perfezione, con quanto c'era allora; tant'è che appena disponibili, anche alla luce dell'intrinseca rognosità, ARP Solina ed Eminent prima, poi via via con l'avvento del digitale Emulator e successivi, lo hanno fatto presto sparire dai palchi.
Edited 16 Ott. 2011 0:10
  • gabrieleagosta
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15-10-11 02.37

Certamente il timbro (o i timbri) tipici di un Mellotron sarà sempre riconoscibile proprio grazie a queste sue caratteristiche di imperfezione, ma c'è anche da dire che sono timbriche apprezzate soprattutto da chi ascolta progressive et similia, perchè caratterizzanti del genere...ma se il mellotron non fosse stato così usato in quegli anni, o se per realizzare quei formidabili album fossero stati utilizzati strumenti dal timbro diverso, dite che questo strumento godrebbe oggi della stessa considerazione?

Secondo me no, ma chiaramente è solo un mio personale ed opinabilissimo parere emo
  • vin_roma
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15-10-11 05.51

Mah, a mio parere quello che distingueva il mellotron nell' impasto progressive* era il fatto che il suo suono era "dritto", non c' era possibilità di renderlo "vivo" come con le rotelle del MiniMoog, al massimo un ped. del volume.
Il suo suono era lì, fermo, stridendo con l' ambiente emotivo che gli accadeva intorno.

Aldilà dell' innata e accettata incapacità del Mellotron di dinamizzare i suoni, questo stesso fatto si è poi rivelato determinante per il suo fascino portandolo in certe occasioni a preferirlo anche quando si potevano effettuare le stesse escuzioni con fonti reali. (vedi archi o cori dei Genesis o P.F.M.)

Me lo chiedo anch' io, perché questo fascino?

Negli anni '70 era abbastanza comune, in certi ambiti, scrivere musica per quello o quell' altro strumento e...nastro magnetico dove c' erano registrati stralci di accordoni di archi o di cori, corni...

Non bastava farli dal vivo? no! e non era neanche una questione di basso risparmio economico.

Il fascino era in quel nastro, immutabile, "tecnologico", che andava avanti per la sua strada, portando con se, cristallizzata, l' emozione di un suono, magari anche brutto, ma "assoluto", scevro da emotività contingenti e che veniva replicato ogni volta senza che l' ambiente interferisse col suo stato.


Perché col digitale non è la stessa cosa?
Forse perché si rompe l' incantesimo dell' immutabilità, perché il suono poi lo addomestichiamo per i nostri bisogni emotivi con la dinamica della tastiera, con gli inviluppi, i filtri che ci servono...

Mentre il nastro sta lì, con tutto il suo bagaglio intoccabile e puoi solo attivarlo o disattivarlo.

Per me, anche se non mi fa impazzire, il Mellotron è una scelta filosofica!


* ma quand' è stato coniato 'sto termine (progressive), all' epoca mia, contemporaneamente a Genesis, Banco o E.L.P., non si usava!
  • giosanta
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15-10-11 10.42

Guarda Gabriele che hai perfettamente ragione, ma vale per tanti strumenti.
Sarebbe nato il mito dello ARP 2600 senza Joe Zawinul? Quello del Mini Moog semza Wakeman? E il Rhodes che marca indelebilmente il Jazz Rock?
Certamente senza Banks, Fripp e Wakeman del Mellotron non staremmo neanche a parlarne, e meno male mi permetto di aggiungere, visto che, almeno quegli strumenti li, da soli non suonano.
  • gabrieleagosta
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15-10-11 21.24

@ giosanta
Guarda Gabriele che hai perfettamente ragione, ma vale per tanti strumenti.
Sarebbe nato il mito dello ARP 2600 senza Joe Zawinul? Quello del Mini Moog semza Wakeman? E il Rhodes che marca indelebilmente il Jazz Rock?
Certamente senza Banks, Fripp e Wakeman del Mellotron non staremmo neanche a parlarne, e meno male mi permetto di aggiungere, visto che, almeno quegli strumenti li, da soli non suonano.

D'accordissimo emo
  • anonimo

15-10-11 21.39

Sono d'accordo anch'io emo
Ciononostante, penso proprio che oggi ci sia differenza tra suonare un 4000D(igital) e un M4000, che sarebbe un M400 moderno, con un sistema per lo scorrimento dei nastri corretto e molto meno fragile, 28 suoni disponibili (anche se 3 alla volta, ci puoi infilare dentro un bell'arsenale di nastri), pure una sorta di sistema di aria condizionata dentro, per non danneggiare i nastri emo...

Se ne hanno uno anche gli Arcade Fire, i Radiohead e molte altre band "alternative" moderne, forse proprio morto non è!

Certo, evoca inevitabilmente quel suono terribilmente Lo-Fi di quarant'anni fa...
Ma secondo voi "Epitaph", o il finale di "Seven Stones", sarebbero stati gli stessi con dei veri archi invece che il nastro "3 violins"? emo
  • am0
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16-10-11 01.14

No, ma sarebbero stati altrettanto validi.
Non sei oggettivo, è troppo facile osannare il mellotron portando ad esempio questi pezzi, non è lealeemo

La timbrica di un Mellotron di per se fa schifo, così come quella di un grammofono.
Ma sono entrambi meraviglie del passato che ci fanno gridare al miracoloemo
E' per questo che mi piacerebbe avene uno
Ed è per questo che costano un bottoemo
  • giosanta
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16-10-11 02.05

Ago, onestamente su di un Mellotron non ho mai avuto la possibilità di metterci le mani (di sentirlo però si); cio premesso potendo ( ma non posso putroppo), la versione digitale la comprerei ad occhi chiusi, quello analogica, con tutte le possibili migliorie, francamente no. E' un architettura intrinsecamente troppo delicata ed inoltre, parere ancor più personale, ritengo che quella tipologia di suoni sia la più semplice da riprodurre digitalmente, in altre parole, sempre a mio modestissimo parere, il gioco non vale la candela.
Ovviamente mi rendo conto che come qualsiasi discorso che si astrae dal fattore denaro è pura aria fritta; prendetelo per quello che è: pura divagazione tra appassionati.
Consentitemi poi di citare tra i grandi interpreti di questo strumento, che ho ingiustamente prima dimenticato, il nostro Flavio Premoli. Ci sarebbe anche Michael Pinder dei Moody Blues, ma l'uso che faceva era abbastanza diverso.
Vin: il termine "progressive" in Italia è stato usato solo "dopo" per scopi catalogativi, "durante" lo hanno usato gli inglesi, quasi sempre disgiunto dal termine "rock" che infatti, almeno secondo me, c'entra poco.
Almeno per quello che mi consta.
Edited 16 Ott. 2011 0:09