Allocazione voci in sistema modulare

  • anonimo

18-01-10 15.00

per l'amministratore: non so se questo thread va su "tecnico" o su "didattica". Credo "tecnico" perché sono lavori in corso su un synth. ma si parla di diteggiatura. Boh? vedi tu.

Ciao.

proseguo con i miei thread demenziali legati all'assemblaggio di un "synth virtual acoustic polifonico"

(una maniera complicatissima per fare una cosa - un accordo di "brass" - che qualunque workstation fa facilmente. L'unico problema è che "orchestral brass & saxes" di un rompler suona come una scoreggia di caimano a 20 gradi sottozero, non come una sezione di fiati)

In attesa che finisca la costruzione del controller a fiato polifonico, finalmente progettato (ne parliamo a marzo. Accetto prenotazioni dall'esemplare 3 in poi emo. Specifiche: 1 in, 8 out, uscite analogiche e midi),

mi si presenta un interessante problema di tecnica musicale, e specificamente di diteggiatura.

[g]Spero che qualcuno abbia affrontato la cosa prima di me e abbia voglia di discuterne.

Penso che possa essere accaduto a chi ha provato a concatenare diversi analogici mono per ottenere polifonia[/g].

Per chiarezza riporto tutto ai suoi termini elementari, replicabili in ambito analogico

Ecco gli elementi:

* abbiamo a disposizione un sistema modulare costituito da 4 generatori di suono monofonici controllati da tastiera polifonica

(nel mio caso: moduli yamaha serie VL, concatenati in chain),

ciascuno settato per generare un timbo differente

(nel mio caso: gli elementi di una sezione fiati: due sax una tromba e un trombone)

* i limiti tecnologici obbligano a una allocazione LAST delle voci,

* ma consentono di disporre i moduli in sequenza prestabilita

se suono una sola nota suonerà il modulo A, e posso scegliere se generi il timbro di sax1, sax2, tromba, o trombone

e suonerà con effetti di legato (in qualità physical modeling, quindi nel sax e nella tromba rispettando le dinamiche acustiche del salto di ottava, di cambio di nota senza nuovo soffio, eccetera)

se tocco un secondo senza rilasciare il primo tasto la seconda nota sarà sempre del generatore B,

eccetera.

Bene.

A questo punto,

si tratta di mettere giù le dita per emulare un quartetto di fiati.

Ma siccome lavoriamo in "last" - e ci siamo obbligati -

dare una continuità al fraseggio, per esempio, del solista "tromba" facendogli suonare la nota più alta, e relegando sax e trombone alle armonia SOTTO il solista, e evitando che il trombone "schizzi" alla nota più alta interrompendo il fraseggio del solista

E' UN CASINO.

Io adesso mi metterò a studiare la diteggiatura.

Ma qualcuno ci ha per caso già lavorato?

O magari: io non sono un mostro di conoscenze teoriche, e magari mi sfugge che potrebbe bastare qualche conoscenza migliore delle mie in materia di diteggiatura classica:

io so mettere giù le dita in modo "scolastico", ma non ho mai approfondito teoricamente le tematiche connesse, ho usato per decenni la diteggiatura "synth" che sfrutta le priority low o last per "arpeggi", ho imparato a diteggiare "staccato" per non mettere in crisi macchine con 4 note di polifonia,

ma nelle ultime settimane provando a risolvere "a spanne" il problema ho sentito bisogno di aiuto teorico.

A proposito: ho anche capito perché nessuno ha mai costruito una workstation politimbrica in physical modeling.

Edited 18 Gen. 2010 14:14
  • anonimo

21-01-10 15.59

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nessun suggerimento? emo

Dài, raga...