26-04-09 16.53
... Ben Temperato.26-04-09 18.19
Ti posso dire quelle che scelsi io per l'ottavo anno proprio in base alla semplicità, però all'interno di questo elenco non ricordo assolutamente quali erano le più accessibili in assoluto.26-04-09 18.23
A che punto hai mollato? Se eri all'inizio dello studio del programma per l'ottavo, hai considerato di riprendere prima le suite francesi, inglesi e le invenzioni?26-04-09 18.44
Mollai dopo le fughe che ho appunto elencato (do minore e mi maggiore del primo libro), più una mia richiesta (stupidamente temeraria) di poter studiare quella in si bemolle minore del secondo libro (che non sono mai riuscito a "montare" a dovere). Le suites inglesi e le invenzioni filavano abbastanza bene a suo tempo (ma non essendo un contrappuntista "nato" venivano soltanto dopo un lunghissimo studio a mani separate che veniva poi parzialmente ricalibrato nei passaggi in cui il tema era diviso tra le due mani).27-04-09 00.29
Del 1° vol, in ordine crescente di difficoltà (più o meno):30-04-09 07.01
Ciao. x quello che riguarda la facilità d'approccio altri ti hanno già risposto, ma resta il fatto che Bach nn è più facile o difficile, cioè quello che all'apparenza sembra facile in realtà richiede sempre controllo tattile e soprattutto di fraseggio. nelle edizioni originali Urtext nn ci sono segni d'espressione o legature di frase, Bach è così universale che lascia ad ognuno la libertà di esporre i vari incisi, semifrasi, frasi e periodi "portandoli" modi diversi, a seconda dell'analisi dell'esecutore; quello che conta è che sia sempre un'analisi. Quindi se la tua intenzione di studiare Bach, nello specifico dei preludi e fughe del clavicembalo ben temperato è tenace, allora ti posso consigliare :1) di estrapolare tutte le voci cercando di esporle in maniera chiara logica e ritmica, prestando attenzione a nn dare accenti sbagliati per nn rompere l'equilibrio della frase. una volta imparate tutte le voci come se fossero delle melodie di vari cantanti o strumenti, il passo successivo 2) è unirle : un buon sistema, lento ma che ti da grande padronanza è quella eseguire senza nessuna fretta ogni evento sonoro, cioè devi prestare attenzione ad ogni nota che ti passa sotto le dita, cercando di nn contrarre in nessun caso la mano o peggio l'avambraccio, affinchè nel tempo tu riesca a "sentire" ogni nota che ti passa sotto le dita, e ricorda che nel piano 1) si suona muovendo le dita a livello di nocca, 2) meno muovi polso e avambraccio meglio è. insomma quello che cerco di dire è che molto spesso si rovina e si rende inascoltabile Bach perchè nn si ha la pazienza e l'umiltà necessarie. Ovviamente Nn dico sia il tuo caso, ma nn farti ingannare dal facile o difficile, Bach richiede introspezione cura dei dettagli, controllo dei movimenti (fai attenzione a nn contrarre la mano) e ricorda polso fermo e articolazione a livello di nocca, in teoria se anche avessimo bloccate falangine e falangette potremmo suonare benissimo lo stesso. Il polso si alza solo per rinnovare la caduta, per esempio quando inizi una nuova frase, e cmq si alza o si muove quando tu lo ritieni necessario e nn a caso : ogni movimento nn controllato ci allontana da una buona esecuzione. Buona fortuna. PS. una fuga senza preludio è come una pasta senza sugo, Stanlio senza Ollio, Tom senza Jerry ecc.04-05-09 03.16