(MERCATINO) Moog Voyager

  • stesgarbi
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19-03-25 12.03

Ci riprovo.... ha rimesso sul mercatino il Voyager, a 2600 euro.
Per i Forumers scenderei a 2500 inclusa spedizione.
Qui l'Annuncio

Grande è il desiderio di acquistare il Muse.

Sperando che il prezzo di vendita non sia ancora troppo alto....emo
  • orange1978
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19-03-25 12.38

@ stesgarbi
Ci riprovo.... ha rimesso sul mercatino il Voyager, a 2600 euro.
Per i Forumers scenderei a 2500 inclusa spedizione.
Qui l'Annuncio

Grande è il desiderio di acquistare il Muse.

Sperando che il prezzo di vendita non sia ancora troppo alto....emo
noooo ma non venderloooo, poi per il muse???

dammi retta tienilo, ok muse carino, suona bene si può comprare, ma qualitativamente ha un hardware assai peggiore, come la maggior parte degli strumenti oggi, anche io ho un voyager versione XL, strumento favoloso, a me piace di più del model D, diciamo mi piacciono entrambi allo stesso livello, suonano diversi, voyager più moderno ma con un forte spirito vintage.

ok avrà 1000 difetti tecnici sul midi etc....ma lo strumento è favoloso, rischi di pentirtene un giorno, queste meraviglie non si vendono! se non per una necessità impellente che trascende la musica, capirei vendere un montage o kronos dopo essersi innamorati di un moog one o di un dave smith, capirei anche vendere un kurzweil o tre preziosi expander vintage...ma una macchina analogica così pregiata no!

capisco il desiderio di avere un cosa nuova, ma io ho imparato sbagliando negli anni che non bisogna farsi prendere dalla frenesia, salvo casi rari, in cui vi è un occasione ghiotta e irripetibile, ma se si può meglio aspettare e pianificare le cose con calma.
  • stesgarbi
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19-03-25 17.22

orange1978 ha scritto:
dammi retta tienilo, ok muse carino, suona bene si può comprare, ma qualitativamente ha un hardware assai peggiore, come la maggior parte degli strumenti oggi, anche io ho un voyager versione XL, strumento favoloso, a me piace di più del model D, diciamo mi piacciono entrambi allo stesso livello, suonano diversi, voyager più moderno ma con un forte spirito vintage.

Dirti GRAZIE è poco! emo
Proprio stamattina mi ha chiamato un tipo interessato (il quale oltretutto si è detto "stupito del prezzo così basso" chiedendomi se non avesse difetti).
E sono stato assalito da dubbi, dubbi ..... dubbi e preplessità a non finire.... la verità è che il Voyager lo amo....suona DA DIO.
Con un solo oscillatore e senza effetti mette a KO il Take 5 (che suona già molto bene), corposo. profondo... vabbè lo conosci bene anche tu.
Il mio esemplare oltretutto, comprato nel 2004, ha sempre funzionato perfettamente e non ha mai... dico mai avuto problemi di accordatura.
Anzi, la sensazione che ho, ricordando vagamente le prime volte che lo suonavo, è che il suono sia "invecchiato" come un buon vino nella sua botte.... mi sembra addirittura più "caldo". Chissà, magari è solo una mia (sciocca) impressione, ma non sento più tanto il bisogno di usare il trucchetto del ritorno di un'uscita nell'ingresso esterno.
Questo strumento rappresenta il ritorno (alla grande) di Bob nel mondo dei Synth ed un viaggio dal passato dei vecchi minimoog all'epoca moderna.
E non ha neppure il benchè minimo graffio, praticamente è "pari al nuovo"
Non ti dico poi anche solo l'effetto visivo, messo sopra il Crumar Mojo classic...... emoemoemo

Del Muse, in effetti, ho letto che ha problemi di tenuta dell'accordatura e, in effetti, qualche dubbio sulla qualità costruttiva (visti i tempi e la corsa al risparmio dei costi) ci sta tutto.

Mo, sai che faccio?..... tolgo l'annuncio. emo

Grazie ancora, il tuo consiglio è arrivato al momento giusto.

P.S.
quando avrò "racimolato" la somma..... forse mi converrà orientarmi sul Polybrute 12 (più o meno allo stesso prezzo del Muse). Vedremo.
  • paolo_b3
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19-03-25 17.30

@ stesgarbi
orange1978 ha scritto:
dammi retta tienilo, ok muse carino, suona bene si può comprare, ma qualitativamente ha un hardware assai peggiore, come la maggior parte degli strumenti oggi, anche io ho un voyager versione XL, strumento favoloso, a me piace di più del model D, diciamo mi piacciono entrambi allo stesso livello, suonano diversi, voyager più moderno ma con un forte spirito vintage.

Dirti GRAZIE è poco! emo
Proprio stamattina mi ha chiamato un tipo interessato (il quale oltretutto si è detto "stupito del prezzo così basso" chiedendomi se non avesse difetti).
E sono stato assalito da dubbi, dubbi ..... dubbi e preplessità a non finire.... la verità è che il Voyager lo amo....suona DA DIO.
Con un solo oscillatore e senza effetti mette a KO il Take 5 (che suona già molto bene), corposo. profondo... vabbè lo conosci bene anche tu.
Il mio esemplare oltretutto, comprato nel 2004, ha sempre funzionato perfettamente e non ha mai... dico mai avuto problemi di accordatura.
Anzi, la sensazione che ho, ricordando vagamente le prime volte che lo suonavo, è che il suono sia "invecchiato" come un buon vino nella sua botte.... mi sembra addirittura più "caldo". Chissà, magari è solo una mia (sciocca) impressione, ma non sento più tanto il bisogno di usare il trucchetto del ritorno di un'uscita nell'ingresso esterno.
Questo strumento rappresenta il ritorno (alla grande) di Bob nel mondo dei Synth ed un viaggio dal passato dei vecchi minimoog all'epoca moderna.
E non ha neppure il benchè minimo graffio, praticamente è "pari al nuovo"
Non ti dico poi anche solo l'effetto visivo, messo sopra il Crumar Mojo classic...... emoemoemo

Del Muse, in effetti, ho letto che ha problemi di tenuta dell'accordatura e, in effetti, qualche dubbio sulla qualità costruttiva (visti i tempi e la corsa al risparmio dei costi) ci sta tutto.

Mo, sai che faccio?..... tolgo l'annuncio. emo

Grazie ancora, il tuo consiglio è arrivato al momento giusto.

P.S.
quando avrò "racimolato" la somma..... forse mi converrà orientarmi sul Polybrute 12 (più o meno allo stesso prezzo del Muse). Vedremo.
Ma spendili quei soldi... emoemoemo
  • stesgarbi
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19-03-25 17.33

paolo_b3 ha scritto:
Ma spendili quei soldi...

Intendi dire in altre cose?
  • maxpiano69
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19-03-25 17.41

stesgarbi ha scritto:
P.S.
quando avrò "racimolato" la somma..... forse mi converrà orientarmi sul Polybrute 12 (più o meno allo stesso prezzo del Muse). Vedremo.

li ho provati entrambi e nella stessa ehm "sessione" emo, due bestie diverse ma ugualmente potenti (non so dei problemi del Muse ma come suono è decisamente un "Moog", per me; però concordo con Orange: un Voyager si vende solo per necessità o se davvero non ti appassiona più, ma non mi sembra il tuo caso emo)

A volte mi viene lo stesso pensiero riguardo il mio Little Phatty Tribute, ma poi lo accendo e .. non c'è storia, basta 1 nota di una patch a caso emo
  • orange1978
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19-03-25 18.07

ma infatti quella serie di strumenti moog, fatti dopo anni e anni che il marchio era dormiente e si occupava più che altro di theremin e pedalini (moogerfooger) suona benissimo, oggi poi è tutto marketing, ti fanno credere che qualsiasi cosa esca sia indispensabile, ma non è quasi mai affatto così, poi con tutto il software che oggi abbiamo a disposizione l'hardware deve essere tosto, poca roba ma che faccia davvero la differenza.

Hai fatto benissimo a togliere l'annuncio, non te ne pentirai! ...poi il muse è appena uscito e non scappa, c'è sempre tempo, e magari uscirà anche qualcos'altro di meglio nel frattempo, chissà...
  • paolo_b3
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19-03-25 18.15

@ stesgarbi
paolo_b3 ha scritto:
Ma spendili quei soldi...

Intendi dire in altre cose?
No no, scusa...
  • mima85
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19-03-25 19.36

Mi associo a Orange nel dirti che hai fatto bene a tenere il Voyager. Il Muse al netto dei suoi problemi di giovinezza è bello e suona bene, ma se ti serve un basso spaccaconi o un lead che taglia tutto il mix e si mette in primo piano, un monofonico batte tutti i polifonici perché è pensato proprio per quel tipo di utilizzo. Se è un Moog poi non c'è storia.
  • stesgarbi
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19-03-25 19.43

maxpiano69 ha scritto:
A volte mi viene lo stesso pensiero riguardo il mio Little Phatty Tribute, ma poi lo accendo e .. non c'è storia, basta 1 nota di una patch a caso

Esattamente quello che capita a me.

Ho tolto l'annuncio.
  • wildcat80
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19-03-25 20.01

Ci sono strumenti con cui si instaura questo rapporto... Lo vendo perché non lo uso... Lo suono e penso subito "chi me lo fa fare".
Per me è così per Uno Synth Pro.
  • greg
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19-03-25 23.20

@ orange1978
noooo ma non venderloooo, poi per il muse???

dammi retta tienilo, ok muse carino, suona bene si può comprare, ma qualitativamente ha un hardware assai peggiore, come la maggior parte degli strumenti oggi, anche io ho un voyager versione XL, strumento favoloso, a me piace di più del model D, diciamo mi piacciono entrambi allo stesso livello, suonano diversi, voyager più moderno ma con un forte spirito vintage.

ok avrà 1000 difetti tecnici sul midi etc....ma lo strumento è favoloso, rischi di pentirtene un giorno, queste meraviglie non si vendono! se non per una necessità impellente che trascende la musica, capirei vendere un montage o kronos dopo essersi innamorati di un moog one o di un dave smith, capirei anche vendere un kurzweil o tre preziosi expander vintage...ma una macchina analogica così pregiata no!

capisco il desiderio di avere un cosa nuova, ma io ho imparato sbagliando negli anni che non bisogna farsi prendere dalla frenesia, salvo casi rari, in cui vi è un occasione ghiotta e irripetibile, ma se si può meglio aspettare e pianificare le cose con calma.
Io avevo il Performer allestito con CP251 e VX 351. Poi il Moog cominciò a dare problemi (era uno dei primi modelli arrivati in Italia ed il primo rilasciato da Midiware come vendita) e nel 2018 l'ho venduto. Ero già fermocome serate , per non parlare dello studio, per cui non sentivo l'esigenza di provare altro. Da due annni ho ripreso, ma ho asseblato cinque SE 02 Roland in polychain, da sfondare pareti in quanto a decibel . Riguardo ai Moog francamente il Muse non mi fa impazzire. Non potrò accedere al Moog one, ma quello che mi attrae è il Matriarch, ma vorrei prendere prima ( parliamo di usato in entrambi i casi) un Granmother e capire se avrò un buon feeling con uno strumento privo di memorie. L'ultimo in mio possesso fu il Juno 6 Roland. Lo rivendetti con l'idea precisa di passare al Juno 60, ma ormai i prezzi stavano rapidamente lievitando. Ora mi 'accontento' di Jupiter XM che non ha nulla a che vedere con gli originali, con i suoni 'grezzi' ottenibili dagli analogici che 'invecchiano', ma almeno il piccolo gioiellino ha altre qualità non riproducibili con gli analogici, come split e layers potenti, caldi e dinamici. Il Voyager resta un modello storico, non credo diventerà iconico come il Minimoog, ma a livello di completezza e potenza lo reputo superiore.
  • stesgarbi
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20-03-25 09.04

@ paolo_b3
No no, scusa...
Dai!..... Come ai bei tempi! Fazzoletto rosso, eskimo e passamontagna, chiavi inglesi e bastoni da bandiera. Entriamo in un negozio di musica, spacchiamo le vetrine e facciamo un bell'esproprio proletario di sintetizzatori, pedali e quant'altro.
Non è giusto che solo i capitalisti borghesi (al soldo dell'imperialismo americano) possano comprarseli.
E se ci chiedono di pagare, noi risponderemo: "Pagherete caro! Pagherete tutto!".
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo
  • stesgarbi
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20-03-25 09.19

greg ha scritto:
L'ultimo in mio possesso fu il Juno 6 Roland. Lo rivendetti con l'idea precisa di passare al Juno 60, ma ormai i prezzi stavano rapidamente lievitando

Avevo acquistato un Juno 60 per 250 euro, ma ormai lo strumento "non mi diceva più di tanto" e l'ho rivenduto a 550 euro.... oggi ne vale 2-3 mila!
Avevo pure acquistato un CS 80 in mint condition per 1200 euro, rivenduto per disperazione dopo la terza scordatura (niente autotuning e 100Kg di peso...) per 3.000 euro..... recentemente ho letto che un esemplare è stato venduto per 100.000 euro.
emoemoemo

greg ha scritto:
Ora mi 'accontento' di Jupiter XM che non ha nulla a che vedere con gli originali, con i suoni 'grezzi' ottenibili dagli analogici che 'invecchiano', ma almeno il piccolo gioiellino ha altre qualità non riproducibili con gli analogici

L'ho provato e suona davvero bene. Ok non avrà quel feeling analogico, ma ha comunque un suono potente, capace di inserirsi bene un mix (ragione per cui amo i miei due digitali Iridium e Hydrasynth).

greg ha scritto:
non credo diventerà iconico come il Minimoog, ma a livello di completezza e potenza lo reputo superiore.

Il Model D è stato "il primo" (cioè il primo synth ad essere utilizzato dalla generalità dei musicisti) tanto che, all'epoca, lo strumento sintetizzatore di qualsiasi marca veniva chiamato "moog". (un po' come accadeva con le penne, chiamate tutte "BIC").
Penso che rimarrà il synth più iconico.
Il Voyager, credo, è nato in un epoca sbagliata, quando era ancora in atto la sfrenata "corsa al vintage".
  • paolo_b3
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20-03-25 09.43

@ stesgarbi
Dai!..... Come ai bei tempi! Fazzoletto rosso, eskimo e passamontagna, chiavi inglesi e bastoni da bandiera. Entriamo in un negozio di musica, spacchiamo le vetrine e facciamo un bell'esproprio proletario di sintetizzatori, pedali e quant'altro.
Non è giusto che solo i capitalisti borghesi (al soldo dell'imperialismo americano) possano comprarseli.
E se ci chiedono di pagare, noi risponderemo: "Pagherete caro! Pagherete tutto!".
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo
emoemoemo
  • paolo_b3
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20-03-25 09.44

@ stesgarbi
greg ha scritto:
L'ultimo in mio possesso fu il Juno 6 Roland. Lo rivendetti con l'idea precisa di passare al Juno 60, ma ormai i prezzi stavano rapidamente lievitando

Avevo acquistato un Juno 60 per 250 euro, ma ormai lo strumento "non mi diceva più di tanto" e l'ho rivenduto a 550 euro.... oggi ne vale 2-3 mila!
Avevo pure acquistato un CS 80 in mint condition per 1200 euro, rivenduto per disperazione dopo la terza scordatura (niente autotuning e 100Kg di peso...) per 3.000 euro..... recentemente ho letto che un esemplare è stato venduto per 100.000 euro.
emoemoemo

greg ha scritto:
Ora mi 'accontento' di Jupiter XM che non ha nulla a che vedere con gli originali, con i suoni 'grezzi' ottenibili dagli analogici che 'invecchiano', ma almeno il piccolo gioiellino ha altre qualità non riproducibili con gli analogici

L'ho provato e suona davvero bene. Ok non avrà quel feeling analogico, ma ha comunque un suono potente, capace di inserirsi bene un mix (ragione per cui amo i miei due digitali Iridium e Hydrasynth).

greg ha scritto:
non credo diventerà iconico come il Minimoog, ma a livello di completezza e potenza lo reputo superiore.

Il Model D è stato "il primo" (cioè il primo synth ad essere utilizzato dalla generalità dei musicisti) tanto che, all'epoca, lo strumento sintetizzatore di qualsiasi marca veniva chiamato "moog". (un po' come accadeva con le penne, chiamate tutte "BIC").
Penso che rimarrà il synth più iconico.
Il Voyager, credo, è nato in un epoca sbagliata, quando era ancora in atto la sfrenata "corsa al vintage".
Ecco, attenzione perchè vedo tante richieste di prezzi esorbitanti per macchine "d'epoca", mi piacerebbe poi vedere quanti realmente riescono a realizzare al prezzo proposto
  • MarioSynth
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20-03-25 09.49

@ stesgarbi
orange1978 ha scritto:
dammi retta tienilo, ok muse carino, suona bene si può comprare, ma qualitativamente ha un hardware assai peggiore, come la maggior parte degli strumenti oggi, anche io ho un voyager versione XL, strumento favoloso, a me piace di più del model D, diciamo mi piacciono entrambi allo stesso livello, suonano diversi, voyager più moderno ma con un forte spirito vintage.

Dirti GRAZIE è poco! emo
Proprio stamattina mi ha chiamato un tipo interessato (il quale oltretutto si è detto "stupito del prezzo così basso" chiedendomi se non avesse difetti).
E sono stato assalito da dubbi, dubbi ..... dubbi e preplessità a non finire.... la verità è che il Voyager lo amo....suona DA DIO.
Con un solo oscillatore e senza effetti mette a KO il Take 5 (che suona già molto bene), corposo. profondo... vabbè lo conosci bene anche tu.
Il mio esemplare oltretutto, comprato nel 2004, ha sempre funzionato perfettamente e non ha mai... dico mai avuto problemi di accordatura.
Anzi, la sensazione che ho, ricordando vagamente le prime volte che lo suonavo, è che il suono sia "invecchiato" come un buon vino nella sua botte.... mi sembra addirittura più "caldo". Chissà, magari è solo una mia (sciocca) impressione, ma non sento più tanto il bisogno di usare il trucchetto del ritorno di un'uscita nell'ingresso esterno.
Questo strumento rappresenta il ritorno (alla grande) di Bob nel mondo dei Synth ed un viaggio dal passato dei vecchi minimoog all'epoca moderna.
E non ha neppure il benchè minimo graffio, praticamente è "pari al nuovo"
Non ti dico poi anche solo l'effetto visivo, messo sopra il Crumar Mojo classic...... emoemoemo

Del Muse, in effetti, ho letto che ha problemi di tenuta dell'accordatura e, in effetti, qualche dubbio sulla qualità costruttiva (visti i tempi e la corsa al risparmio dei costi) ci sta tutto.

Mo, sai che faccio?..... tolgo l'annuncio. emo

Grazie ancora, il tuo consiglio è arrivato al momento giusto.

P.S.
quando avrò "racimolato" la somma..... forse mi converrà orientarmi sul Polybrute 12 (più o meno allo stesso prezzo del Muse). Vedremo.
Pensa te che stavo valutando di contattarti... magari realizzavo un sogno decennale.

Mi sono detto, vendo il Sirin e faccio la follia. Va beh, meglio così dai... emoemo
  • MarioSynth
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20-03-25 10.08

stesgarbi ha scritto:
tanto che, all'epoca, lo strumento sintetizzatore di qualsiasi marca veniva chiamato "moog". (un po' come accadeva con le penne, chiamate tutte "BIC").


Ahaha, verissimo, pensa che anni fa un amico mi disse: "ho da venderti un Moog della Korg"! emoemo

Alla fine era un MS-10 che ho tuttora.
  • greg
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20-03-25 10.19

@ stesgarbi
greg ha scritto:
L'ultimo in mio possesso fu il Juno 6 Roland. Lo rivendetti con l'idea precisa di passare al Juno 60, ma ormai i prezzi stavano rapidamente lievitando

Avevo acquistato un Juno 60 per 250 euro, ma ormai lo strumento "non mi diceva più di tanto" e l'ho rivenduto a 550 euro.... oggi ne vale 2-3 mila!
Avevo pure acquistato un CS 80 in mint condition per 1200 euro, rivenduto per disperazione dopo la terza scordatura (niente autotuning e 100Kg di peso...) per 3.000 euro..... recentemente ho letto che un esemplare è stato venduto per 100.000 euro.
emoemoemo

greg ha scritto:
Ora mi 'accontento' di Jupiter XM che non ha nulla a che vedere con gli originali, con i suoni 'grezzi' ottenibili dagli analogici che 'invecchiano', ma almeno il piccolo gioiellino ha altre qualità non riproducibili con gli analogici

L'ho provato e suona davvero bene. Ok non avrà quel feeling analogico, ma ha comunque un suono potente, capace di inserirsi bene un mix (ragione per cui amo i miei due digitali Iridium e Hydrasynth).

greg ha scritto:
non credo diventerà iconico come il Minimoog, ma a livello di completezza e potenza lo reputo superiore.

Il Model D è stato "il primo" (cioè il primo synth ad essere utilizzato dalla generalità dei musicisti) tanto che, all'epoca, lo strumento sintetizzatore di qualsiasi marca veniva chiamato "moog". (un po' come accadeva con le penne, chiamate tutte "BIC").
Penso che rimarrà il synth più iconico.
Il Voyager, credo, è nato in un epoca sbagliata, quando era ancora in atto la sfrenata "corsa al vintage".
Sottoscrivo tutto. Pienamente in sintonia. Nel marzo 2003, quando proposi al mio negozio di riferimento a Salerno di vendermi il Voyager, il bravissimo maestro Parisi, zio ed omonimo di Marco, mi fa instretto campano : Cc tenn ià fa?...tradotto, a cosa mai ti può servire? ....cosa ci devi fare?.....in realtà il nostro dialetto assume contorni talmente coloriti ed unici che diventa arduo trovare i sinonimi che si adattino per rendere l'idea.
In ogni caso allora feci il pari e dispari fra l'Alesis Andromeda e il Voyager, naturalmente vinse il Moog, ma Alesis si 'rifece' con il tempo: presi lo ION, fantastico strumento poco apprezzato, poi soppiantato commercialmente dal Miniak Akai; presi il Fusion 6 e il Fusion 8, tanto per non farmi mancare mai più il brand.. In realtà vivevo un periodo florido, dalle mie parti giovani e meno giovani convolavano ancora a nozze e i ristoranti e alberghi avevano accresciuto la richiesta di suonatori più o meno bravi. Gli incassi erano davvero discreti e io potevo permettermi un parco macchine di primo livello per l'epoca. Tyros e G70 come arrangers, Motif es 8 Yamaha, arredato di complementi quali Plug dx, piano, VL; A 5000 campionatore Yamaha per lo studio. V Synth prima serie con schede vocal e D 50 (davvero ottima), Fantom x 6 Roland vers. 2.00 con audiotracks, MicroKorg (strumento ancora validissimo) che suonavo ( chiedo venia per la blasfemìa) in midi sul Voyager e ne tiravo fuori layers da paura e sottolineo....Kawai K 5000 W, anche se avrei preferito la K 5000 S. Nonostante la ES 8 come ottima pesata, io preferivo la mia XV 88 Roland con tante schede SRX e JV condivise col il modulo XV 2080 e con la Fantom X 6. Poi Motif es rack.....incredibile...ora davvero non mi rendo ancora conto come facessi a comprarli tutti in contanti....quando adesso anche per comprare un piccolo softsynth lo faccio tramite scalapay....pazzesco....
  • orange1978
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20-03-25 13.01

stesgarbi ha scritto:
Il Voyager, credo, è nato in un epoca sbagliata, quando era ancora in atto la sfrenata "corsa al vintage".


impossibile paragonarli, il voyager nonostante se ne parli per nulla rispetto al minimoog model d, è stato nei primi anni 2000 ed è tutt'ora usatissimo, e nelle produzione made in usa ci sono synth dei quali MAI si parla ma che sono stati usati forse molto di più del model d originale, essendo la quantità di dischi che uscì tra i 90 e il 2010 spaventosa, sto parlando degli studio electronics atc1, se1 e omega, altro che model d ma non se ne parlava.

il minimoog non fu affatto il primo synth a esser messo nei dischi, da anni già si usavano modulari moog e anche altre cose, però è vero quando uscì moltissimi musicisti rock e anche funky soul etc iniziarono a metterlo nelle canzoni, perche però "si sa"? eh perche se ne parlava molto, ma se ne parlava sopratutto per il fatto che appunto il synth era una cosa nuova! facile diventar famosi quando giochi da solo e sei l'unico (o uno dei pochi che si conta con le dita di una mano) che fa questa cosa.

Invece per esempio gli studio electronics sono usciti negli anni 80 epoca nella quale sentire un suono elettronico era un qualcosa ampiamente già risaputo e metabolizzato, poi gli specialisti magari come noi ne parlano, ma ben diverso rispetto agli anni 70 epoca nella quale se usciva una canzone e sentivi un suono "strano" già ne parlava anche mia nonna magari.
Era anche una cosa rara, io ho un album stupendo "vieni via con me" della goggi, registrato nel 1972, il synth non si sente praticamente, tutta orchestra e poi chitarra elettrica, acustica, classica, basso, batteria, qualche tastiera come hammond e rhodes ma il synth è assente nonostante all'epoca fu una produzione pop piuttosto costosa e registrata già su 16 tracce, quando molte band "prog" ancora erano ferme alle 8 tracce, infatti ha un suono molto superiore a qualsiasi disco prog o dei beatles....

Oggi è diverso, il synth oramai è oltre la normalità, la cosa migliore sarebbe buttarli dalla finestra e fare altro, magari appunto che sò riscoprire il liuto! o altre cose rare....poi non lo facciamo perche chi ne avrebbe poi veramente il coraggio di una scelta così drastica? ma oramai l'elettronica ha completamente perso valore.

Usare il sintetizzatore per condire una situazione già ampiamente funzionante, ecco questa è forse l'unica cosa interessante che è rimasta (come appunto negli anni 60 e 70).