Yamaha P-45: prime impressioni.

  • d_phatt
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08-10-21 00.36

Alla fine, l'ho preso, a "parametro zero", con i soldi ricavati dalla cessione di altri strumenti.
Per quel che vale, scrivo completamente di getto le mie impressioni, dopo un'oretta di prove; è chiaro che le valutazioni che seguono sono rapportate alla bassa fascia di prezzo di questo pianoforte digitale.
  • d_phatt
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08-10-21 00.37

Pro (secondo me):

- prezzo irrisorio per un pianoforte digitale (qualche settimana fa stava a 377 euro, ora si è assestato sui 400);
- compatto e estremamente leggero (11 kg credo, praticamente niente);
- chassis più solido di quello che mi aspettavo e ricordavo; è di plastica, ma mi pare decente;
- connessioni basiche, ma si può sopperire alla mancanza di uscire L/R con un cavo a Y;
- interfaccia USB/MIDI class compliant incorporata, testata con Musescore e con la DAW, il software vede tutto correttamente;
- elegante se guardato da sopra (senza leggio, il leggio non è un granché esteticamente, ma pazienza);
- assenza totale di display e controlli ridotti al minimo possibile;
- è possibile selezionare il canale di trasmissione MIDI e selezionare una curva di velocity fixed (utile se si vuole lavorare con synth e organi al computer);
- metronomo incorporato molto comodo (FINALMENTE un metronomo impostato di default senza campanello sul primo movimento!);
- possibilità di fare layer tra due suoni scelti a piacimento (piano + archi (manca un pad), piano 2 più Rhodes, Rhodes e DX, giocando con le dinamiche e con le altezze delle note si ottengono colori e variazioni molto carini, vabbè è un "di più" ludico;
- la meccanica è la solita GHS, la conosco bene, molto leggera, anche entrando con la mano dentro i tasti, per nulla affaticante. Personalmente preferisco meccaniche leggere in generale, ma questa è un po' troppo poco consistente. Comunque si fa suonare senza fatica e senza troppi patemi.
È abbastanza rumorosa e so già che col tempo peggiorerà, per esperienza col P-35. In ogni caso, ricordando che stiamo parlando di uno strumento compatto di pochi kg, direi meccanica buona o molto buona.
  • d_phatt
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08-10-21 00.40

Contro (ancora secondo me):

- sono presenti curve di velocity che non siano normal o fixed (penso di poter dire che la curva di velocity dovrebbe stare nelle mani e nel cervello del pianista, e questo non è un "secondo me");
- non elegante se guardato da sotto (se si suona su un palco rialzato, la cosa può essere notata);
- connessioni basiche (assenza di MIDI out, non il massimo se lo si vuole usare come master prestatasti);
- non è possibile disattivare l'invio via USB di program e control change (poco male, tanto non sarebbe comunque possibile memorizzare questa impostazione e comunque filtrare tali messaggi da computer è un gioco da ragazzi);
- in assenza di USB audio, sarebbe stato comodo avere un line in stereo, anche minijack;
- Rhodes anche carino sulle medie, ma mi è parso veramente loffio sulle note alte e basse, non ha punch, non ha presenza, manca di suono (ma venendo dal Rhodes modellato da ziokiller, che è un miracolo di software, sono viziato...).
  • d_phatt
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08-10-21 00.42

Né pro né contro (sempre secondo me):

- suoni di contorno: alcuni decenti, altri carini, gustoso il clavicembalo;
- il suono di pianoforte. Il piano numero due è più aperto e brillante per uscire maggiormente in un mix dal vivo, per cui non mi esprimo, il numero uno, quello principale, invece lo definirei "povero e onesto al tempo stesso".
Povero perché, malgrado dei bassi autorevoli, sulla (qui) celeberrima ottava che canta il decay delle singole note è quello che è, non processa le risonanze simpatetiche (che in verità forse aiuterebbero a mascherare un po' il problema precedente), i campionamenti non hanno il dettaglio profondo che ci siamo abituati a sentire sugli stage di fascia alta (penso a Nord, Dexibell, Yamaha stessa, e anche ai Venice del mio Gemini), inoltre essendo il classico suono da pianoforte digitale precisino e perfettamente accordato non "soprende" come fanno certi campionamenti con piccole (e volute) imperfezioni.
Onesto perché, malgrado tutto, mi ha dato l'impressione di seguirmi nelle mie intenzioni, in maniera ben connessa con la meccanica, le variazioni dinamiche e i colori (almeno quei pochi colori sonori disponibili) si ottengono con facile controllo e senza particolare sforzo, senza gesti innaturali. Insomma si fa suonare in maniera piuttosto naturale.
Se è più "onesto ma povero" o più "povero ma onesto", lo lascio decidere a voi.
In ogni caso mi è sembrato che il suono di pianoforte renda meglio con le casse integrate che non in cuffia.
Mi riservo di fare ulteriori prove per vedere se riesco a farmi un'idea più precisa su questo suono, devo ancora provare a registrarlo e ad ascoltarlo dai miei monitor.
  • d_phatt
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08-10-21 00.46

In conclusione: è esattamente quello che mi aspettavo quando l'ho ordinato, mi sta simpatico, mi serviva un accendi e suona semplice, economico e leggero e per quello che devo farci va benissimo: trascrivere, studiare quando non posso accedere al mio verticale, nonché cazzeggiare a tempo perso.
Per cui sono pienamente soddisfatto.
  • soicaM
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08-10-21 07.41

Grazie a prescindere.....
Secondo me il p45 non ha senso di esistere.
Yamaha è una potenza e dovrebbe commercializzare solo prodotti che la rappresentino al meglio.
Io partirei col p125/p121 cercando di stare il più possibile sotto i cinquecento euri, perché sono Yamaha e voglio dare a tutti la possibilità di avere un entry-level musicalmente completo, sono Yamaha e voglio fare il brillante, voglio essere inattaccabile, magari aumento i margini di profitto su altro. IMHO è
Idem con patate sulle psr, decentemente musicale e il più possibile sotto i trecento euri.
Comunque se dovessi regalare una pianola a un ragazzino che volesse iniziare col pianoforte prenderei in considerazione il dgx670, esteticamente molto bello e musicalmente completo, da provare.
  • MicheleJD
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08-10-21 08.04

Ciao Dphatt grazie per la bella recensione. Contento che risponda alle aspettative. Hai preso anche il suo “mobiletto”? Io li trovo molto carini con il mobiletto integrato. Un po’ meno sui supporti metallici per via dello spessore che li rende poco armoniosi. (sia il p45 che il 121/125 ma vale anche per altri nella stessa fascia di prezzo o giù di li, tipo Roland e kawai )
per quanto riguarda le casse integrate in generale ho sempre anch’io l impressione che facciano suonare tutto meglio... se fosse per me li metterei anche sugli “stage piano” , i synth e i clone wheel!
  • toniz1
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08-10-21 08.36

anche io normalmente non trovo tanta giustificazione nei p.d. base che piu' base non si può...
ma poi penso che c'e' molta gente che ha un budget limitato e vuole far "studiare" il figlio per vedere se gli piace... e non puo' affrontare spese "serie"... e' vero che c'e' il noleggio.. ma fanno 2 conti e dicono "se lo affitto per 1 anno a 30 euro al mese, alla fine me lo compro e lo rivendo e spendo meno"... poi ci sono marche economiche che li fanno e quindi sono "fette di mercato" e allora capisci perche' la Yamaha fa anche lei ste cose... come Roland... e altri.
E lo fanno con il loro marchio per sfruttarne il nome, piuttosto che usarne uno apposito per la fascia base.

Cmq ... grazie d_phatt per la rece emo... anche io credo che non lo comprerei mai e partirei piuttosto dal P121/125 (che intelligentemente ha 2 versioni)... e io su TUTTI gli strumenti metterei midi in/out e usb... per gli strumenti economici serve il midi perche' chi ha pochi soldi nel caso espande con strumenti vecchi.. e invece chi ha pc e serve integrazione ha la usb.
E inserirei SEMPRE anche un'entrata minijack ... per lo stesso motivo.
poi riduci i suoni ok... (che tanto chi studia pianoforte a 10 anni se ne frega, li usa due volte e poi basta e chi e' esperto ha altri strumenti).

Quindi, a me non piace ma ne capisco l'utilità.
Anche perche' c'e' chi non vuole andare sull'usato (per mille motivi) e non deve così per forza spendere molto se vuole uno strumento "decente" da usare come piano accendi e suona!

ciao a tutti emo
  • giosanta
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08-10-21 08.44

Grazie d_phatt.
Hai operato la tua scelta sulla scorta delle tue esigenze e delle tue competenze, quindi è perfetta a prescindere.
Cio detto, in generale, concordo con soicaM, e del resto mi sono gia espresso in proposito: troppo esigua la differenza di prezzo in rapporto alle dotazioni / prestazioni con 125 / Kawai ES 110 (particolarmente con quest'ultimo, dal mio punto di vista).
Sui Rhodes fai bene a non darti pena perchè, sempre a mio giudizio, diventano buoni solo su strumenti di fascia alta (SV2, CP 88, Legend 70 ecc.).
  • paolo_b3
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08-10-21 09.33

Grazie, molto interessante.
Il mio parere basato sulle tue recensioni è che a quella cifra non puoi pretendere più di tanto, ma Yamaha è sempre valido sui digitali.
  • d_phatt
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08-10-21 11.58

Grazie signori, sono molto felice di aver dato un parere utile.

Come non darti ragione, Macios? Il P125 ha tutto un altro suono di pianoforte (spero anche di Rhodes) e una scheda audio integrata che può fare molto comodo. Già al suo prezzo è stato un successo mi pare, se l'avessero venduto al posto del P45 e al suo stesso prezzo avrebbero fatto sfracelli secondo me.

Diciamo che a un ragazzino che inizia e che non può spendere tanto, consiglierei per prima cosa il P125, ma se non se lo potesse permettere, lo manderei tranquillamente a colpo sicuro su questo P45 per tutta la serie di motivi che ho elencato.

E qui ci riallacciamo al tuo discorso paolo_b3, la tua sensazione è anche la mia, se parliamo di pianoforti digitali la sensazione è che, al di là dei possibili e sacrosanti confronti, andando su Yamaha non si sbaglia. Magari qua e là, su questa o quella spec non non sarà il top, ma si ha un strumento buono e con solide basi. E questo è un riconoscimento che alla casa giapponese va sicuramente fatto.
  • d_phatt
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08-10-21 12.08

@ MicheleJD
Ciao Dphatt grazie per la bella recensione. Contento che risponda alle aspettative. Hai preso anche il suo “mobiletto”? Io li trovo molto carini con il mobiletto integrato. Un po’ meno sui supporti metallici per via dello spessore che li rende poco armoniosi. (sia il p45 che il 121/125 ma vale anche per altri nella stessa fascia di prezzo o giù di li, tipo Roland e kawai )
per quanto riguarda le casse integrate in generale ho sempre anch’io l impressione che facciano suonare tutto meglio... se fosse per me li metterei anche sugli “stage piano” , i synth e i clone wheel!
Ciao!
No, non ho preso il suo mobiletto (che è lo Yamaha L-85, ho scoperto che non è lo stesso mobile del P125), per il momento l'ho appoggiato sul mio storico supporto a tavolino, certo così facendo spreco un po' di spazio perché il supporto è molto più profondo dello Yamaha (almeno 10 cm abbondanti). In compenso il piano è perfettamente stabile e solido così.
In futuro valuterò altre soluzioni, senz'altro.

Sul discorso casse integrate, le reputo fondamentali per questo tipo di strumenti, ma non mi piace vederle sugli stage, occupano spazio, aggiungono peso, alzano il prezzo, e alla fine non servono a niente perché sul palco ci si monitora o con una spia o con sistemi in ear, e in casa si può ricorrere a un bella coppia di studio monitor separata, ad averne voglia accompagnati da un sub...almeno così la vedo io.
  • d_phatt
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08-10-21 12.13

toniz1 ha scritto:
io su TUTTI gli strumenti metterei midi in/out e usb... per gli strumenti economici serve il midi perche' chi ha pochi soldi nel caso espande con strumenti vecchi.. e invece chi ha pc e serve integrazione ha la usb.
E inserirei SEMPRE anche un'entrata minijack ...

Come non essere d'accordo?
Che poi c'è da dire che, se proprio devo scegliere, preferisco sempre le porte MIDI normali, se non altro perché possono facilmente essere collegate al computer con una semplice interfaccia USB/MIDI (che alla fine non è altro che un cavo a Y digitale e per queste cose funziona esattamente come un cavo USB AB), mentre trasformare la porta USB to host in porta MIDI come ben sappiamo è tutta un'altra storia con tutto un altro costo e un altro impiccio. Sempre imho, eh.
  • d_phatt
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08-10-21 12.16

giosanta ha scritto:
Sui Rhodes fai bene a non darti pena perchè, sempre a mio giudizio, diventano buoni solo su strumenti di fascia alta (SV2, CP 88, Legend 70 ecc.).

Già. Aggiungo che se voglio un bel Rhodes, o anche dei pianoforti migliori, posso sempre collegare il mio Gemini via USB. Per cui nessuna pena da parte mia.
  • d_phatt
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08-10-21 12.19

Aggiungo un paio di notevoli dettagli (as always, secondo me) che ieri sera mi sono dimenticato:

- è possibile scegliere fra 5 diversi tipi di riverbero, e regolarne l'amount. Il quinto tipo è off, cioè nessun riverbero. Tuttavia questa impostazione non può essere memorizzata a strumento spento, a differenza di altre (che sarebbero metronomo, curva di velocity, accordatura, spegnimento automatico, attivazione o meno del suono di conferma operazioni, e null'altro).
- è presente il supporto al mezzo pedale, ovviamente solo tramite pedale compatibile FC3A, questo è molto molto buono;
- è presente la possibilità di trasporre di una certa quantità di semitoni la tastiera, questo è molto, molto, male;
- è presente un modo Duo, che secondo me è sostanzialmente inutile anche a fini didattici (ma ammetto che devo approfondirlo, anche sotto l'aspetto MIDI, che in questo caso non è trattato nel manuale);
- nel modo Dual (cioè due suoni in layer) lo strumento trasmette contemporaneamente su due canali MIDI consecutivi e questo è estremamente interessante;
- bella e molto comoda la prima funzione del tasto GRAND PIANO/FUNCTION: se premuto, annulla qualsiasi attività di voices alternative, layer, e metronomo, e riporta immediatamente lo strumento sul suono di Grand Piano principale;
- è letteralmente un accendi e suona: i tempi di caricamento sono praticamente nulli, appena premuto il pulsante di accensione lo strumento è già pronto per suonare. Molto buono.
  • zerinovic
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08-10-21 12.54

io penso più che sia una specie di imprinting...riconosciamo quel suono per il piano digitale, come un riferimento, una confortante abitudine, come il suono di piano lo S&S è un riferimento. ma un fazioli non è peggio, è diverso. yamaha ha fatto lo stesso con i digitali. ci si aspetta quel tipo di riscontro, per un digitale.
  • steeveJ
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08-10-21 21.20

@ zerinovic
io penso più che sia una specie di imprinting...riconosciamo quel suono per il piano digitale, come un riferimento, una confortante abitudine, come il suono di piano lo S&S è un riferimento. ma un fazioli non è peggio, è diverso. yamaha ha fatto lo stesso con i digitali. ci si aspetta quel tipo di riscontro, per un digitale.
il p45 è un eccellente ed economico strumento per essere collegato ad un macbook pro e mainstage con tastiera discreta a mio parere. Non lo utilizzerei da solo e basta MA in emergenza ha un piano istantaneamente suonabile e non male come suono.
  • d_phatt
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08-10-21 21.28

@ zerinovic
io penso più che sia una specie di imprinting...riconosciamo quel suono per il piano digitale, come un riferimento, una confortante abitudine, come il suono di piano lo S&S è un riferimento. ma un fazioli non è peggio, è diverso. yamaha ha fatto lo stesso con i digitali. ci si aspetta quel tipo di riscontro, per un digitale.
Molto interessante questa tua riflessione...in parte la condivido, ma d'altra parte se Yamaha ha segnato degli standard (e questo è innegabile) ci deve pur essere un motivo.

Tra l'altro i miei imprinting con i pianoforti acustici e digitali non sono stati con Yamaha, anzi ho dovuto aspettare parecchio per mettere le mani su un loro strumento.
Che ti devo dire...sicuramente sono tutti strumenti molto ben equilibrati sotto il punto di vista pianistico...forse è quello il segreto.
  • d_phatt
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08-10-21 21.29

@ steeveJ
il p45 è un eccellente ed economico strumento per essere collegato ad un macbook pro e mainstage con tastiera discreta a mio parere. Non lo utilizzerei da solo e basta MA in emergenza ha un piano istantaneamente suonabile e non male come suono.
Sicuramente, ma solo via MIDI, purtroppo non ha audio over usb come i fratelli maggiori (è l'unico dell'intera gamma P/CP Yamaha che non ce l'ha, ora che ci penso).

L'ho suonato ancora, che dire, il pianoforte principale manca di presenza e carattere nelle medio-alte sulle dinamiche che vanno dal pp al mf, almeno nelle mie cuffiette (scrause), devo ancora provalo con i monitor e come già detto dalle sue casse esce meglio.
Tuttavia è molto suonabile, davvero ben calibrato.
  • zerinovic
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08-10-21 21.33

@ steeveJ
il p45 è un eccellente ed economico strumento per essere collegato ad un macbook pro e mainstage con tastiera discreta a mio parere. Non lo utilizzerei da solo e basta MA in emergenza ha un piano istantaneamente suonabile e non male come suono.
a me non piace, ci sono soluzioni migliori a mio avviso.