Suonare con ipad, facciamo il punto

  • Raptus
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22-04-19 11.05

Ciao a tutti e buona Pasqua!
Dopo essermi letto quintali di post sull'argomento e averci capito gran poco, credo sia cosa utile poter fare un riassunto di quanto possa servire nel 2019 per poter essere autonomi e sicuri nel suonare con l'ipad in live coprendo un gran numero di situazioni.
Esempio: metti caso volessi passare totalmente al mondo Yamaha prendendo un CP che ha l'audio over usb.. volendo usare l'ipad come modulo esterno per coprire quello che manca, cosa potrei fare?
Ecco quello che ho capito:
- non esiste (ancora) una app "arranger" per Ipad così come un vero e proprio "Mainstage"
- è stra utile una app chiamata Audiobus che collega insieme le varie app creando una specie di workflow
- per dei suoni generalisti Korg module o Garageband stesso vanno bene
- se volessi un rhythm pattern ci sono app con buone recensioni come Soft Drummer così come se volessi un suono di basso (Ibassist), idem per synth (ad es. il classico Korg Im1)

Detto questo potrebbe bastare, senza crash o sorprese varie, per poter stare tranquilli? Che esperienze avete in merito? E' ancora troppo presto per potersi affidare totalmente ad un tablet?
  • Adelo69
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22-04-19 11.22

Manca un altro quesito importante : che modello di IPad serve e con quale configurazione (ram, processore, hd ecc..) ?
Interessa molto anche a me emo
emo
  • zerinovic
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22-04-19 11.31

Un app arranger che mi sembra molto valida é xmure.
Poi ci sono app, come imidipatchbay che anche se non é il mainstage, decisamente aiuta, affidarsi totalmente non credo, almeno per quanto mi riguarda, io lo vedo come un expander perfetto, che aiuta a colmare le mancanze sonore e funzionali della tastiera che usi.
Quindi io lo promuovo ma per un utilizzo promiscuo.
  • michelet
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22-04-19 11.33

Forse è una questione di pigrizia, ormai il mio iPad Air ha già 5 anni, però pur avendolo riempito di applicazioni musicali, non mi sono mai trovato a mio agio.
Potrei usare Cubasis, ma preferisco un computer vero e proprio con interfaccia audio per lavorare più agevolmente.
Ricordo delle improbabili sessioni estive a Jesolo con Roland PCR-M80, Audiocapture 2EX, cuffia AKG, pedale di sustain, cavi e cavetti dappertutto, un tavolo completamente occupato per combinare poco o nulla.
In questi casi, seppur più limitata, una workstation anche economica come Korg Kross 2 Neon, riisulta molto più efficace.
  • WhiskyLiscio

22-04-19 12.08

@ michelet
Forse è una questione di pigrizia, ormai il mio iPad Air ha già 5 anni, però pur avendolo riempito di applicazioni musicali, non mi sono mai trovato a mio agio.
Potrei usare Cubasis, ma preferisco un computer vero e proprio con interfaccia audio per lavorare più agevolmente.
Ricordo delle improbabili sessioni estive a Jesolo con Roland PCR-M80, Audiocapture 2EX, cuffia AKG, pedale di sustain, cavi e cavetti dappertutto, un tavolo completamente occupato per combinare poco o nulla.
In questi casi, seppur più limitata, una workstation anche economica come Korg Kross 2 Neon, riisulta molto più efficace.
io dico, parole sante, ma come si puo pensare di utilizzare un attrezzo simile per suonare in maniera semi-professionale. Ma poi, che differenza ci sarebbe usare un tablet o un computer dove c'è un vero os e dei veri VI ?

boh.
  • zerinovic
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22-04-19 12.13

michelet ha scritto:
cavi e cavetti dappertutto, un tavolo completamente occupato

Questo é il motivo per cui non ho permutato la korg micro x con un ipad.
Uno spazio di 20x60, dove ci sono suoni,editing spinto,tasti,controlli, e ogni tipo di connessione.senza calcolare il potere stimolante di ogni singola combi...
  • anonimo
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22-04-19 13.01

@ Adelo69
Manca un altro quesito importante : che modello di IPad serve e con quale configurazione (ram, processore, hd ecc..) ?
Interessa molto anche a me emo
emo
Sicuramente un ipad pro. Con i predecessori hai poca polifonia.
  • maxpiano69
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22-04-19 14.16

@ WhiskyLiscio
io dico, parole sante, ma come si puo pensare di utilizzare un attrezzo simile per suonare in maniera semi-professionale. Ma poi, che differenza ci sarebbe usare un tablet o un computer dove c'è un vero os e dei veri VI ?

boh.
La portatilitá e rapiditá/immediatezza d'uso maggiore (touch screen nativo e device always on = tempo di boot nullo); ogni caso chiariamo bene che iOS é un sistema operativo vero a tutti gli effetti e le app di iPad sono VI veri tanto quanto quelli su PC.

Io uso occasionalmente il mio iPad (Air2) con 4/5 app in contemporanea (tra pianoforti, piani elettrici, organi e synth) in occasione di qualche jam session, collegato ad una Novation X Station; sta tutto in una sola custodia, monto il tutto in 1 minuto (iPad alimenta la Xstation quindi pochi cavi) e suono senza problemi per ore.

In altri casi porto il Macbook ma li vedo come due "expander" diversi, non uno alternativo all'altro.
  • maxpiano69
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22-04-19 14.19

raptus ha scritto:
- non esiste (ancora) una app "arranger" per Ipad così come un vero e proprio "Mainstage"

Sulla prima ti ha risposto Zerinovic (Xmure), per la seconda c'é Camelot Pro (ma supporta solo AU V3) oppure con iMidiPatchay si riesce a fare una gestione quasi-Mainstage, se non si esagera con il numero di app musicali aperte (che iMPB puó solo indirizzare a livello MIDI ma non attivare/disattivare).
  • anonimo

22-04-19 15.46

raptus ha scritto:
Dopo essermi letto quintali di post sull'argomento e averci capito gran poco


questo dovrebbe farti riflettere, probabilmente non è una soluzione per te emo
  • maxpiano69
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22-04-19 16.22

@ anonimo
raptus ha scritto:
Dopo essermi letto quintali di post sull'argomento e averci capito gran poco


questo dovrebbe farti riflettere, probabilmente non è una soluzione per te emo
Severo ma giusto, in fondo. emo
  • Roberto_Forest
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22-04-19 18.13

Camelot è l'unico vero vst host per iOS. Sei vincolato alle app che hanno versione auv3, che ce ne sono parecchie, però funziona allo stesso modo di mainstage.
  • Adelo69
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22-04-19 19.02

@ anonimo
Sicuramente un ipad pro. Con i predecessori hai poca polifonia.
Grazie Spectrum emo
emo
  • Raptus
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22-04-19 19.29

@ anonimo
raptus ha scritto:
Dopo essermi letto quintali di post sull'argomento e averci capito gran poco


questo dovrebbe farti riflettere, probabilmente non è una soluzione per te emo
In effetti hai proprio ragione, eppure non mi sembra di essere tutto sto caso particolare... a me piacerebbe poter considerare l'ipad come una via di mezzo tra un expander e un portatile, del tipo lo porto in giro (ingombro e peso meno di un mac), mi metto su una bella scaletta con una ventina di "performance" e via...zero cavi e tante funzionalità.. siamo nel 2020 quasi, mi sembra un concetto banale e "live oriented"... perchè dovrei spippolare con app di midi routing diverse... e tutto sto marasma di incompatibilità?
Poi qualcuno mi deve spiegare il senso di usare le DAW su ipad! Producers pendolari? emo
  • Raptus
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22-04-19 19.48

@ Roberto_Forest
Camelot è l'unico vero vst host per iOS. Sei vincolato alle app che hanno versione auv3, che ce ne sono parecchie, però funziona allo stesso modo di mainstage.
Infatti per ora mi sembra l'unico che possa rispondere alle (a quanto pare mie e di pochi) esigenze emo
  • maxpiano69
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22-04-19 19.48

raptus ha scritto:
a me piacerebbe poter considerare l'ipad come una via di mezzo tra un expander e un portatile, del tipo lo porto in giro (ingombro e peso meno di un mac), mi metto su una bella scaletta con una ventina di "performance" e via...zero cavi e tante funzionalità..


Esattamente ed oggi questo lo fai tranquillamente con iMidiPatchbay ed un minimo di app buone, come ti ho scritto, basta non esagerare e saper impostare intelligentemente i canali MIDI (per le App che non supportano porte Virtual MIDI).

(In teoria la app "tutto in uno" che fa la stessa cosa é Sampletank, peccato che a me il 90% dei suoi suoni non piaccia affatto)

Niente "pappa pronta" in ogni caso, bisogna sporcarsi le mani e sperimentare, ma non ci vuole molto tempo per arrivare al risultato che si vuole (se si sa qual'é e non eccede le possibilitá fisiche del tablet).
  • zerinovic
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22-04-19 20.00

@ Raptus
In effetti hai proprio ragione, eppure non mi sembra di essere tutto sto caso particolare... a me piacerebbe poter considerare l'ipad come una via di mezzo tra un expander e un portatile, del tipo lo porto in giro (ingombro e peso meno di un mac), mi metto su una bella scaletta con una ventina di "performance" e via...zero cavi e tante funzionalità.. siamo nel 2020 quasi, mi sembra un concetto banale e "live oriented"... perchè dovrei spippolare con app di midi routing diverse... e tutto sto marasma di incompatibilità?
Poi qualcuno mi deve spiegare il senso di usare le DAW su ipad! Producers pendolari? emo
Puoi farlo si,chi te lo vieta, si tratta di fare un pó di strategia... Cosa vorrai implementare al cp88 organi e synth immagino. 2 app. Che puo gestire la cp88...spero.senno ti occorre anche imidipatchbay.
  • anonimo
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23-04-19 15.50

Ma la domanda principale è: cosa devi farci con l'ipad?

1) 1-2 virtual instruments + imidipatchbay?..

2) oppure split layer sequenze etc...?

Nel primo caso ci stai dentro tranquillamente (avrei potuto aggiungere un VI in più ma considerando che la domanda verte sull'utilizzo live, meno si sovraccarica e meglio è).

Nel secondo, occhio... per i soliti motivi: polifonia, risorse hardware limitate, etc.
L'ideale sarebbe affiancare all'ipad un modulo sonoro per le basi midi. Winlive (per ipad) ad esempio è un ottima app, leggera, per programmare basi e sequenze midi/mp3. E' possibile anche creare scalette, pdf per ogni file, etc. Effettuando il routing midi da Winlive su un modulo sonoro esterno (es. Ketron) si alleggerisce il carico della cpu e lo si dedica esclusivamente ai VI.

Stiamo parlando comunque di un prodotto che costa da 899 euro in su.
  • maxpiano69
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23-04-19 16.00

Spectrum ha scritto:
Stiamo parlando comunque di un prodotto che costa da 899 euro in su.


Ma no, non serve un Pro per far girare anche un paio di VI, il mio "vecchio" Air 2 lo fa quindi puoi partire da molto meno (anche sul nuovo, un 9.7" da 32Gb Wifi viene 359 ed ha un chip A10 Fusion che è più veloce del 35% rispetto al A8X del Air2)
  • Raptus
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23-04-19 16.03

@ anonimo
Ma la domanda principale è: cosa devi farci con l'ipad?

1) 1-2 virtual instruments + imidipatchbay?..

2) oppure split layer sequenze etc...?

Nel primo caso ci stai dentro tranquillamente (avrei potuto aggiungere un VI in più ma considerando che la domanda verte sull'utilizzo live, meno si sovraccarica e meglio è).

Nel secondo, occhio... per i soliti motivi: polifonia, risorse hardware limitate, etc.
L'ideale sarebbe affiancare all'ipad un modulo sonoro per le basi midi. Winlive (per ipad) ad esempio è un ottima app, leggera, per programmare basi e sequenze midi/mp3. E' possibile anche creare scalette, pdf per ogni file, etc. Effettuando il routing midi da Winlive su un modulo sonoro esterno (es. Ketron) si alleggerisce il carico della cpu e lo si dedica esclusivamente ai VI.

Stiamo parlando comunque di un prodotto che costa da 899 euro in su.
L'idea è di creare un setup generalista con un piano stage + ipad, il primo per i suoni di piano (generalmente quasi tutti noi suoniamo quello come strumento principale) il secondo come expander e "gestore della scaletta".

Vero che col punto 1) si coprirebbero un bel po' di casi, ad esempio accoppiando un CP ad un Korg Module potremmo dirci soddisfatti...

Il punto 2) secondo me sarebbe il top e probabilmente lo si raggiungerà tra poco, ho letto che uscirà tra poco il modulo Audio per Camelot Pro ( tra l'altro è italiano sto software...) che permetterà di utilizzare le app che ora non sono compatibili.
Un'altra app che ritengo interessante, sempre per chi volesse sperimentare divertendosi potrebbe essere Ireal pro, è un mix tra una app per setlist e per backing tracks, leggendo le recensioni ho visto che parecchi la usano live, soprattutto jazzisti.