Potenziometri toni 250k per fender stratocaster.

  • davina96
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31-03-14 01.17

Salve, ho da poco fatto sostituire i potenziometri dei toni e ho fatto ritastare il manico in acero sulla mia stratocaster contemporary JAPAN SSS del 1986.
Alcuni mesi fa avevo anche sostituito i pick-up originali con 3 Seympour Duncan SSL-2 (una goduria che non vi dico) utilizzando anche il potenziometro Fender S-1 al volume per ulteriori combinazioni dei pick-up stessi ottenendo suoni fantastici, potenti e dinamici per moltisismi generi musicali.
Come detto in apertura di questo post, recentemente ho fatto cambiare i potenziometri dei toni e fatto rifare il manico.
Il risultato è stato una perdita sensibile di dinamica e di brillantezza del suono (vedi intro di "Amici per sempre" dei POOH o "Sultan of swing" dei DIRE STRAITS) con un suono quindi generalmente in tutte le posizioni meno presente, meno brillante e meno potente.
Faccio presente che da tasti JUMBO sono passato a MEDIUM JUMBO guadagnando decisamente in comodità sul manico e in intonazione generale dello strumento.
Ho misurato i valori dei vecchi pot ottenendo un range 0-310K nonostante siano dichiarati 250K, mentre i nuovi danno valori 0-250K rispettando quindi le specifiche del produttore.

Veniamo alla domanda:

E' possibile un impoverimento generale del suono per i tasti leggermente più piccoli dei precedenti (cosa che io escludo, anche dopo aver parlato con l'eccellente liutaio che mi sempre lasciato soddisfatto per i lavori effettuati sulla mia chitarra)?
E' altresì possibile che i pot nuovi avendo un valore più basso rispetto ai vecchi, possano "mangiare" un pò di suono e di frequenza alte, schiacciando il suono e rendendolo un pò anonimo (per i miei gusti ovviamente)? Tanto è vero che per ottenere suoni più billanti si montano i 500K. Secondo me e il liutaio è possibilissimo.

Se il problema è causato dai pot, ve li regalo e rimetto i vecchi dopo averli puliti per bene, che nonostante siano numericamente bugiardi - dichiarati 250K ma effettivamente 310K - pare che abbiano il merito di rendere la chitarra più brillante e dinamica .... emo

Qualcuno ha esperienza con i POT FENDER NO-LOAD?
Da quello che ho letto dovrebbero fare al caso mio, lasciando passare tutto quando sono tutti aperti e restituendo quindi potenza e brillantezza al suono. Sono lineari o logaritmici?

GRAZIE 100000 per le vostre risposte e i vostri consigli. Buona musica a tutti. DAVIDE
  • Alarico
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31-03-14 16.05

Ciao.
Come ho spiegato con un post in un noto forum dedicato alle 6 corde, la differenza tra i valori dei potenziometri (250K, 500K, 1M e 1,5M) è che all'aumentare del valore del potenziometro del volume c'è una conseguente riduzione del filtraggio di acuti del pickup.
Generalmente sui single coil si utilizzato quelli da 250k per la loro peculiarità nell'attenuare le frequenze alte (aumentare il taglio delle stesse), ovvero di equilibrare il carattere timbrico degli stessi (cosa opposta per gli humbuckers dove vengono preferiti quelli da 500k in presenza di un tono più scuro ove è preferibile ridurre il taglio delle frequenze alte).
Per quanto riguarda la tipologia dei tasti, questa non influisce sul timbro ma sulla "pulizia" dell'esecuzione (soprattutto negli assoli). Una tastiera vintage richiede più precisione, ove ogni piccola imperfezione della tecnica emerge, restituendo un suono "sporco", mentre con i medium si viene aiutati nel sustain e coprono meglio le "indecisioni" del polpastrello nel premere correttamente la corda.
Nel risponderti sul "lineare / logaritmico", generalmente i primi vengono utilizzati per i pot volume, mentre i secondi per quelli dei toni. La differenze comunque non incidono sul timbro della chitarra.
Buona musica.
  • lipuwwf
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31-03-14 16.43

Tuttavia non dimentichiamoci che le posizioni precedentemente utilizzate, se si inserisce un logaritmico invece di un lineare non sono più coincidenti salvo i fine corsa min e max che devono coincidere ( a livello timbrico). I valori comuni sono 220K (preso in prestito dal valore commerciale delle resistenze) e in alcuni casi 250K ma le differenze sui toni di fatto sono minime è invece più importante rispettare log con log e lin. con lin. By
  • davina96
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31-03-14 17.37

Grazie mille per la risposta.

Ti confermo che ho avuto la sensazione di un minor sustain passando da tasti JUMBO a MEDIUM JUMBO, la differenza è minima alle mie orecchie e non ritengo questo un problema. Ho guadagnato in comodità e intonazione.

Il vero problema è la dinamica e la brillantezza del suono, con il tuo conforto penso proprio che passerò di nuovo ai vecchi potenziometri originali, sostituiti solo per scrupolo considerando che fra poco dovrò spegnere per loro 30 candeline, avevo ritenuto opportuno sostituirli, ma funzionano ancora bene.
Mi dai ragione sul fatto che avendo un valore effettivo di 310K (contro i nuovi 250K) restituiscono un suono più presente, dinamico e brillante. Inoltre sono lineari (i nuovi invece sono logaritmici) e li preferisco decisamente perché la linearità nel cambio del tono, a mio modo di vedere, offre più gestibilità del suono e meno rischio di rendere il suono improvvisamente troppo cupo o troppo brillante.


Mentre siamo in argomento, mi sai dire qualcosa sui FENDER NO-LOAD?

Sono logaritmici o lineari?
Il fatto che in posizione 10 si auto-escludono dal circuito permette il passaggio libero del suono carico di alti restituendo dinamica e brillantezza nonostante siano 250K?

GRAZIE 10000. Ciao. DAVIDE
Edited 31 Mar. 2014 15:38
  • lonestar
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01-04-14 13.25

Alarico ha scritto:
Per quanto riguarda la tipologia dei tasti, questa non influisce sul timbro ma sulla "pulizia" dell'esecuzione (soprattutto negli assoli). Una tastiera vintage richiede più precisione, ove ogni piccola imperfezione della tecnica emerge, restituendo un suono "sporco", mentre con i medium si viene aiutati nel sustain e coprono meglio le "indecisioni" del polpastrello nel premere correttamente la corda.


mi sono ritastato la gibson ed ho messo dei medium mi sembra di notare che meno è il punto di appoggio della corda sul fret più questa vibra quindi maggior sustain ?!

correggimi se sbaglioemo
  • Alarico
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01-04-14 21.04

@ lonestar
Alarico ha scritto:
Per quanto riguarda la tipologia dei tasti, questa non influisce sul timbro ma sulla "pulizia" dell'esecuzione (soprattutto negli assoli). Una tastiera vintage richiede più precisione, ove ogni piccola imperfezione della tecnica emerge, restituendo un suono "sporco", mentre con i medium si viene aiutati nel sustain e coprono meglio le "indecisioni" del polpastrello nel premere correttamente la corda.


mi sono ritastato la gibson ed ho messo dei medium mi sembra di notare che meno è il punto di appoggio della corda sul fret più questa vibra quindi maggior sustain ?!

correggimi se sbaglioemo
Non è solo una mera questione di sustain (dove ovviamente entrano in gioco diversi fattori) ma di pulizia e precisione della nota, comunque UN RIPASSO non nuoce emo
  • Alarico
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01-04-14 23.38

davina96 ha scritto:
Mentre siamo in argomento, mi sai dire qualcosa sui FENDER NO-LOAD?

Sono logaritmici o lineari?


Come ho già scritto in precedenza, quelli per i volumi sono (quasi sempre) lineari, mentre per i toni si preferiscono i logaritmici. Per esserne certo dovresti dirmi che sigle sono incise sui relativi pot.

davina96 ha scritto:
Il fatto che in posizione 10 si auto-escludono dal circuito permette il passaggio libero del suono carico di alti restituendo dinamica e brillantezza nonostante siano 250K?


Dinamica e brillantezza sono abbastanza caratteristici dei single coil Fender di serie.
Alcune aziende specializzate ne producono comunque varietà un po per tutti i gusti.

Il compito del circuito "no load", come dice lo stesso termine, è quello di liberare il segnale da ogni "minimo" carico di resistenza presente nei normali pot quando sono aperti al massimo.

Per dare la giusta voce alle sei corde elettriche, il concetto di qualità del segnale su tutto il suo percorso resta valido.
Valvolari decenti (cono da 12"), cablaggi di qualità ed effetti analogici costano molto.
Spendere tanto per avere un'eccellente chitarra e poi tralasciare la qualità di tutto il resto non porterà mai a risultati soddisfacenti.
  • lonestar
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02-04-14 13.30

Alarico ha scritto:
Non è solo una mera questione di sustain (dove ovviamente entrano in gioco diversi fattori) ma di pulizia e precisione della nota, comunque UN RIPASSO non nuoce emo


avevo letto il tuo articolo è stata una spinta in più emo....e per curiosità ed anche per una questione estetica alla fine ho tolto i jumbo 149 e tra tutti i tasti smd ho scelto i 152 ed adesso sono contento perchè il tocco è perfetto, nessuna sbavatura
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02-04-14 14.12

@ lonestar
Alarico ha scritto:
Non è solo una mera questione di sustain (dove ovviamente entrano in gioco diversi fattori) ma di pulizia e precisione della nota, comunque UN RIPASSO non nuoce emo


avevo letto il tuo articolo è stata una spinta in più emo....e per curiosità ed anche per una questione estetica alla fine ho tolto i jumbo 149 e tra tutti i tasti smd ho scelto i 152 ed adesso sono contento perchè il tocco è perfetto, nessuna sbavatura
emo Un piccolo O.T.... in qualche parte dell'hard disk di un vecchio pc che utilizzavo anni fa, dev'esserci ancora una tua foto risalente come minimo agli anni 2007 / 2008.... un auto scatto (dal cellulare)... nulla di erotico emo, sigaro e vestaglia da "convalescenza" post operatoria emo

Tornano in argomento...
Attualmente ho tre chitarre elettriche (una Strato dell'84, una Telecaster '52 e una LP R9 '59).
Manici completamente diversi.
Quella che mi ha aiutato a migliorare il suono e la pulizia delle esecuzioni è proprio la Telecaster.
Tastiera più vintage di quella non la puoi trovare (in una chitarra "di serie").
Le prime volte che la suonavo mi sono accorto che ogni piccolo errore non veniva "perdonato".
Ho faticato ha tirarci fuori le stesse cose che con le altre sembravano di routine, e non sto parlando di dimensioni del manico (quello della Les Paul è una mazza da baseball), ma proprio dei tasti.
Nei soli, se non premi con la giusta energia e precisione le corde, viene fuori un "pastrocchio" non da poco però, migliorarmi su questa chitarra mi ha fatto fare un netto salto di qualità sulle altre.