Impianto passivo o attivo?

  • KlaudioKR
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06-03-13 14.05

Salve a tutti...

La mia domanda:

Impianto passivo o attivo?
Che differenza c'è tra un impianto passivo e attivo?
A livello di qualità, migliore passivo o attivo?

Grazie anticipatamente a tutti
  • textars
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06-03-13 14.52

Bella domanda, se ben studiato un impianto passivo in linea di massima rende meglio di un impianto attivo, specie alla luce delle rese "gonfiate" dai produttori degli ampli delle casse, i diffusori attivi sono maggiormente pratici in quanto se di buona fattura sono sicuramente progettati nel migliore dei modi e sono di piu' pratica installazione.
emo
  • jacus78
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06-03-13 15.13

io non ho capito se l'impianto è comprensivo di mixer oppure no....in questo caso, un mixer passivo analogico e due casse attive sarebbero la soluzione migliore per praticità di utilizzo. ma anche senza mixer, propenderei per le casse attive.
poi la scelta cade sempre in relazione al budget.
Edited 6 Mar. 2013 14:13
  • KlaudioKR
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06-03-13 16.26

@ textars
Bella domanda, se ben studiato un impianto passivo in linea di massima rende meglio di un impianto attivo, specie alla luce delle rese "gonfiate" dai produttori degli ampli delle casse, i diffusori attivi sono maggiormente pratici in quanto se di buona fattura sono sicuramente progettati nel migliore dei modi e sono di piu' pratica installazione.
emo
Beh guarda questa cosa che hai detto, è una verità almeno su carta, cioè ho letto su carta che le specifiche tecniche della cassa attiva sono completamente differenti rispetto alla medesima cassa però passiva....


Poi un' altra domanda che volevo farti textars... Ma gli ohm che cosa sono?
  • jacus78
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06-03-13 16.49

ti faccio un copia-incolla da un altro sito

[c]Partiamo da lontano: semplificando molto devi vedere un amplificatore come un dispositivo che fornisce alle sue uscite la potenza che riceve all'ingresso ( o più precisamente la potenza disponibile all'uscita della sua sezione di alimentazione) modulata seguendo il segnale musicale: poco segnale, poca uscita. Molto segnale, molta uscita. Quindi, l'amplificatore genera una potenza. Questa potenza deve essere utilizzata: chi la utilizza si definisce carico e sono gli altoparlanti ad esso collegati. Ogni altoparlante ha una sua resistenza, ossia la potenza non la attraversa liberamente ma incontra "un ostacolo" (ad essere precisi ogni altoparlante presenta valori di resistenza diversi per ogni frequenza). Questa resistenza (o la loro combinazione se il carico è un sistema di altoparlanti) può assumere vari valori ma che, mediamente, saranno prossimi a valori ben precisi (4-8 ohm). Quindi ogni altoparlante ha una impedenza.
Il nostro generatore (l'ampli) fornirà quindi valori di potenza diversi a seconda della resistenza sulla quale si troverà a lavorare. Resistenza più bassa, minore opposizione al passaggio della corrente, maggior potenza. Ovviamente questa potenza non può essere illimitata e, per consuetudine, in ambito home si cerca di mantenersi intorno agli 8 ohm.[/c]
  • textars
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06-03-13 17.07

@ KlaudioKR
Beh guarda questa cosa che hai detto, è una verità almeno su carta, cioè ho letto su carta che le specifiche tecniche della cassa attiva sono completamente differenti rispetto alla medesima cassa però passiva....


Poi un' altra domanda che volevo farti textars... Ma gli ohm che cosa sono?
gli ohm sono i mantra dei santoni Tibetani... emo
Scherzi a parte è una unità di misura riguardante l'impedenza, in parole povere quello che evita che un diffusore lavori costantemente in corto circuito, o qualcosa di simile... non sono ferratissimo in questo ambito.
aggiungo...
emo
Edited 6 Mar. 2013 16:08
  • KlaudioKR
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06-03-13 17.31

@ jacus78
ti faccio un copia-incolla da un altro sito

[c]Partiamo da lontano: semplificando molto devi vedere un amplificatore come un dispositivo che fornisce alle sue uscite la potenza che riceve all'ingresso ( o più precisamente la potenza disponibile all'uscita della sua sezione di alimentazione) modulata seguendo il segnale musicale: poco segnale, poca uscita. Molto segnale, molta uscita. Quindi, l'amplificatore genera una potenza. Questa potenza deve essere utilizzata: chi la utilizza si definisce carico e sono gli altoparlanti ad esso collegati. Ogni altoparlante ha una sua resistenza, ossia la potenza non la attraversa liberamente ma incontra "un ostacolo" (ad essere precisi ogni altoparlante presenta valori di resistenza diversi per ogni frequenza). Questa resistenza (o la loro combinazione se il carico è un sistema di altoparlanti) può assumere vari valori ma che, mediamente, saranno prossimi a valori ben precisi (4-8 ohm). Quindi ogni altoparlante ha una impedenza.
Il nostro generatore (l'ampli) fornirà quindi valori di potenza diversi a seconda della resistenza sulla quale si troverà a lavorare. Resistenza più bassa, minore opposizione al passaggio della corrente, maggior potenza. Ovviamente questa potenza non può essere illimitata e, per consuetudine, in ambito home si cerca di mantenersi intorno agli 8 ohm.[/c]
Beh ora è un pò più chiaro, un'altra domanda è meglio avere due amplificatori uno per L e uno per R O uno che gestisca entrambi i canali l e r

Poi che marca deve essere un buon amplificatore almeno dalle mie ricerche ho visto

CROWN XTI4002

Lo conoscete poi ho visto anche altri come QSC O DYNACORD

Il fatto molto strano che ho visto che nelle casse passive il montaggio viene fatto sempre nel paese di origine, tipo molte jbl vengono fatte o in china o in Messico, mentre le jbl passive anche la più schifosa sta scritto Made in usa lo stesso vale anche per le casse della QSC

cioè sugli impianti passivi si fa tutto un'altra ragionamento, almeno da quello che ho notato io
Edited 6 Mar. 2013 16:33
  • KlaudioKR
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06-03-13 17.32

@ textars
gli ohm sono i mantra dei santoni Tibetani... emo
Scherzi a parte è una unità di misura riguardante l'impedenza, in parole povere quello che evita che un diffusore lavori costantemente in corto circuito, o qualcosa di simile... non sono ferratissimo in questo ambito.
aggiungo...
emo
Edited 6 Mar. 2013 16:08
Capito.... In parole povere una cassa per lavorare bene deve stare ad 8 ohm o 4 ohm
  • jacus78
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06-03-13 17.57

KlaudioKR ha scritto:
un'altra domanda è meglio avere due amplificatori uno per L e uno per R O uno che gestisca entrambi i canali l e r

a che scopo uno per L e uno per R? non ne vedo l'utilità....oggi ci sono ampli talmente sofisticati che non hanno bisogno di controllare una sola uscita (MONO)...le controllano entrambe con estrema facilità.....dipende poi sempre dai materiali usati nella fabbricazione.....materiali meno conduttori di elettricità saranno sempre quelli di fascia medio-bassa....
conosco dynacord per sentito dire e ne parlano bene, qsc mai sentita....
un buon ampli lo trovi solo se lo costruisci tu con i materiali che vuoi tu, con le impedenze che vuoi tu e tutto il resto.....ma così ogni casa ha i suoi pro e i suoi contro. c'è quello che si sente meglio a determinati hertz, c'è quello che agli stessi hertz si sente uno schifo....

per quanto riguarda la fabbricazione in un paese o nell'altro non ti so dire, ma potrei azzardare l'ipotesi che si tratti di politiche commerciali.
Edited 6 Mar. 2013 16:58
  • textars
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06-03-13 20.28

@ KlaudioKR
Capito.... In parole povere una cassa per lavorare bene deve stare ad 8 ohm o 4 ohm
In alcuni casi lavorano anche a 2 Ohm.... L'importante è che con tutta l'energia in gioco non si arrivi ad "impedenza 0"