20-01-10 16.21
paperinics
Ozy ha già detto abbastanza
Voglio solo aggiungere che la struttura gerarchica della Wavestation deve essere compresa nella sua interezza, pena l'esaurimento nervoso.
La cosa più pratica è considerare un banco RAM come una camera stagna dove le Patches vengono usate per creare le Performances e, a loro volta, le wavesequences per alimentare alcune Patches.
Se invece, come dice Del Noce, si vuole fare gli "sboroni"
puoi arrivare ad un livello di programmazione molto complesso per il quale, ad esempio, il banco ROM ed il RAM1 fanno da "serbatoio" di dati per il banco RAM2.
Però, ti avverto, che lavorare in questo modo richiede una progettualità sulla macchina e nervi molto saldi.
Infatti, avere 32 Wavesequences, 35 Patches e 50 Performances in un banco è sufficiente a creare buone textures.
Quando avrai imparato a programmarti le wavesequences dal pannello di Wavestation, capirai perché avere un banco da 32 è più che bastevole.
Consiglio vivamente l'uso di un editor librarian per gestire la Wavestation EX. Per quanto ne so l'unico che permette di editare completamente la wavesequences è il vecchio galaxy plus Editors che gira sotto Mac OS9 oppure SoundDiver (anche se non è così intuitivo come il primo).
Anche il più recente MidiQuest, ha una pagina per la programmazione della wavesequence che è del tutto insufficiente.
Tieni in considerazione che data l'età della Wavestation, se userai un editor librarian, sarai costretto ad inviare più volte il contenuto della wavesequence perché la Wavestation stessa non lo aggiorna...
Tutto sommato però, Wavestation è ancora uno strumento che nonostante la raggiunta maggiore età, è ancora sfruttabile.
Edited 20 Gen. 2010 15:25