08-12-23 14.44
Quando si parla degli anni 90 non bisogna dimenticare un genere musicale che a me personalmente non è mai piaciuto, il grunge.
Un'onda che nel giro di pochi anni è quasi riuscita a cancellare certi aspetti del rock anni 80, sia a livello musicale (arrangiamenti essenziali basati sulla triade chitarra/basso/batteria), che culturale: avversione al divismo e machismo intrinseca al rock, lotta alla misoginia (uno degli aspetti più caratteristici del grunge era l'avversione verso lo sfruttamento sessuale delle groupie), avversione a tutto ciò che è mainstream.
Poi vabbè, i Pearl Jam sono diventati idoli planetari finendo loro stessi ad essere parte del mainstream, ma questo è un altro discorso.
Sicuramente gli anni 90 non sono interessanti quanto i seventies, non si discute, ma bisogna sempre ricordare una cosa fondamentale.
Gli anni 70 sono stati un periodo di rivoluzione culturale e tecnologica che non ha avuto eguali negli anni a venire.
L'onda del 68 ha portato grosse riflessioni a livello mondiale, la tecnologia in ambito musicale ha drasticamente rivoltato il sound praticamente di ogni genere musicale con l'avvento dei sintetizzatori: un decennio così è irripetibile, perché tutto ciò che è avvenuto dopo è solo sviluppo e progresso (a volte anche regresso) delle rivoluzioni innescate in quel periodo.
Pensiamo solo una cosa. Negli anni 50 se volevi un suono di archi, dovevi avere gli archi.
Negli anni 60 è arrivato il Mellotron che però non era tecnologia per tutti. Negli anni 70 sono arrivate le strings machine verso la fine i primi polifonici con cui si arrivava ad approssimazioni strabilianti per l'epoca, poi sono arrivato gli anni 80 con l'esplosione del digitale e del campionamento, negli anni 90 la PCM ha spopolato, sono arrivati i modelli fisici e tutto quello che noi oggi abbiamo, spesso a portata di mano su uno smartphone.
Ma è tutto partito da lì, dalla Golden Age dei 70s.
Gli anni 90 a mio avviso sono ancora da salvare perché non era proprio tutto a disposizione di tutti, il fenomeno di livellazione verso il basso è cosa ben più recente con la banalizzazione del tutto e del tutto che possono fare tutto.
E poi, lo dico più più di pancia che di testa, gli anni 90 sono gli anni che noi 40/50 anni di oggi abbiamo vissuto da adolescenti, e ciò che vivi negli anni in cui formi il tuo essere adulto non lo puoi cancellare, perché ha contributo a plasmarti in qualche modo.
Ed è per questo che riascolto con piacere ballate come These days.