Etichette e case discografiche!?!?!?!? :d?

  • A_Strato
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03-11-12 10.34

CIaoo!!!
Qualcuno riesce a spiegarmi quello che si dever sapere su case discografiche ed etichette (non so se sono la stessa cosa)
Da cosa sono a che cosa fanno (organizzano concerti?, ti portano in studio a registrare, come fai a contattarle ecc..)
Parlando soprattutto di gruppi rock
Ps: se in un gruppo manca tipo il batterista gli puoi mandare lo stesso il demo e poi per registrare te lo propongono loro?
Oppure se vuoi fare da solista come cantante e chitarrista come fai? :)

Grazie! :D
  • giannirsc
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03-11-12 10.56

non esistono più...ti basta pensare a questo dato.in 10 anni la vendita dei cd è calata del 90%..ormai le etichette indipendenti provano a sopravvivere con la distribuzione digitale..prendono qualsiasi artista e gli mettono in vendita i brani belli o brutti che siano nella speranza che gli amici lo acquistino...insomma con la crisi è un casino..anche fare il musicista..anni fa c'erano 1000 concerti da spartirsi in 20 musicisti turnisti..oggi ci sono 20 concerti all'anno e ci vogliono andare 3000 musicisti.
Se ti manca un elemento ci pensano loro..ti dicono dividiamoci le spese..ti dicono che per un disco ci vogliono 5000 euro e ti chiedono di partecipare con una piccola quota di 600-700 euro..in verità per farlo ci spendono 300 euro..insomma è una giungla dove emergere è quasi impossibile e non dipende dalla bravura..esempio stupido..se schettino volesse fare un cd glielo farebbero subito perchè è gia famoso..potresti far affondare una nave..ma ti conviene?
  • A_Strato
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03-11-12 13.19

C'e qualche possibilita' in piu' nel mercato estero?
(si pensa sempre in grande emo )
  • vin_roma
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04-11-12 17.51

A_Strato ha scritto:
C'e qualche possibilita' in piu' nel mercato estero?
(si pensa sempre in grande emo )

Si, ma hai difronte più concorrenti...

Il problema è che musica se ne fa tanta e il mercato si è ristretto.

Oggi anche chi è primo vende 20000 copie che in confronto col milione e mezzo di 35/40 anni fa è ridicolo (mercato italiano) e non ci copre neanche le spese.

Quel po di mercato che è rimasto è in mano a chi c' era già nei decenni passati.

Rimangono i tritacarne di S. Remo o di XFactor o Amici che comunque bruciano gli "artisti" nel giro di un anno.

Tutti fanno musica a livelli più che buoni e la fruizione è molto facile e spesso gratuita.
Così si è creata una giungla.
  • A_Strato
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04-11-12 20.39

Quindi diciamolo, non c'e piu' speranza di guadagnarsi da vivere solo con la musica...?
A meno che tu non faccia musica commerciale e quindi diventi milionario in un anno e questo ti basta per tutta la vita... emo
  • vin_roma
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04-11-12 22.02

A_Strato ha scritto:
Quindi diciamolo, non c'e piu' speranza di guadagnarsi da vivere solo con la musica...?

Campare con la musica è sempre stato difficile, soprattutto se si intraprende la carriera dell' autore e oggi lo è più che mai.

Ma non è impossibile fare il musicista...

Lo si può essere professionalmente dal pianobarista a chi suona sulle navi o nei circuiti delle sale da ballo, lo si può essere studiando canonicamente uno strumento e poi finire in qualche ente musicale (Opera, Accademie, circuiti di turnisti per film e dischi) e parallelamente autoprodursi sperando... ne conosco tanti in questi ambiti.

Avere successo invece è una cosa casuale, non puoi prevederlo, dipende da tanti fattori e non esiste uno standard da seguire.
  • ettore_duliman
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05-11-12 15.20

giannirsc ha scritto:
Se ti manca un elemento ci pensano loro..ti dicono dividiamoci le spese..ti dicono che per un disco ci vogliono 5000 euro e ti chiedono di partecipare con una piccola quota di 600-700 euro..in verità per farlo ci spendono 300 euro..


d'accordo su tutto ma non su queste cifre

mi risulta che per realizzare un album in studio servano almeno 3000€
più il mastering e la stampa di eventuali copie

per un album di 10/12 canzoni servono circa 10 giorni fra preparazione degli strumenti e dei suoni, registrazioni, assoli, cori, modifiche, mix, ....

parlo di band rock
  • A_Strato
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06-11-12 23.46

3000 euro che devi pagare totalmente te oppure le spese si dividono tra etichetta e artista?
  • vin_roma
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07-11-12 02.49

A_Strato ha scritto:
3000 euro che devi pagare totalmente te oppure le spese si dividono tra etichetta e artista?

Forse non hai compreso la storia...

Prima di tutto per quel che so, in ambito serio, con 3000 ci paghi la sala per un solo brano sì e no... forse due se sei veloce. Mix a parte.

Sul fatto di chi tira fuori i soldi... se il tuo prodotto è vendibile troverai sicuramente chi si sobbarcherà tutte le spese, ma tocca stare anche attenti con chi vende fumo o fa perdere tempo...

Conosco molte sale che a tempo perso, tanto non hanno molto da fare di questi tempi, si inventano concorsi, selezioni o spesso offrono anche gli studi per provinare "nuovi talenti"... spesso sono in buona fede ma all' atto pratico hanno conoscenze ed agganci simili a quelle di chi ci casca: cioè niente! Ma quest' ultima situazione equivale ad andar di lusso! Altrimenti paghi!

Situazioni artistiche che negli ultimi anni sono diventate anche importanti hanno sempre avuto alle spalle qualcuno che sapeva dove mettere le mani oltre la musica. I personaggi, con cui a vario titolo ho avuto a che fare, hanno investito soldi nelle registrazioni in prima persona o insieme a chi dopo sapeva come farli passare in televisione o fargli fare da spalla ad altri artisti già affermati... gente che è (o era) nel giro da tanto tempo a cui telefonare ad un capo RAi, a D. Zard o alla Caselli era cosa quotidiana...

Non esiste uno standard per la riuscita, ogni cosa è una realtà diversa dalle altre.

Posso parlare di un mio amico che suonava il basso con me ed era fissato per i Police... scriveva canzoni particolari, conobbe un rampante giovane impresario calabrese sbarcato a Roma con tante pretese, questo aveva i soldi... li ha investiti... e sono anni che è sulla breccia (non faccio il nome).

Chi ricorda i Baraonna? Venivano dalla provincia di Salerno e molti anni prima di San Remo erano ospiti in una trasmissione in RAi dove lavoravo. Come ci riuscirono? Il padre si armò di furgone e si dedicò ai figli canterini portandoli in giro a cantare in ogni situazione e bussò pure in RAI, a mani nude, senza conoscere nessuno, aspettando che qualcuno li ascoltasse... qualcuno li ascoltò e li prese...

Non voglio fare nomi... ma una ragazza che ancora dice la sua è figlia di madre e padre cantanti negli anni '70, è cresciuta nel Blues e nel Soul e le NinnaNanna gliele cantava la voce più nera d' Italia. All' epoca dell' esordio era fidanzata con un mio amico, figlio di artista RAI, che gestiva situazioni musicali con RAI e Fininvest. Conosceva tutti tra quelli che contavano e chiedere una canzone ad hoc ad uno dei più bravi autori italiani e un passaggio a P. Baudo non gli è stato difficile... e da lì...

Ma c' è un fatto da non sottovalutare: è comunque gente che ha qualcosa da dire, non è solo questione di conoscenze... queste sono un mezzo ma il "fritto" ce lo devi mettere tu altrimenti resti dove sei.

Quindi la strada potrebbe essere: caparbietà, investire, sapersi intrufolare ma soprattutto "avere qualcosa da dire"

ah... poi ci vuole un mercato che possa accoglierti, ma pare sia cosa rara di questi tempi... purtroppo!
  • A_Strato
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07-11-12 15.02

E se l'album fosse autoprototto (potrei farlo con il mio gruppo in uno studio di registrazione fatto da me no? ) si riuscirebbe a metterlo in commercio? se si come?
oppure lo vendi solamente a chi ti conosce?
emo
  • vin_roma
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07-11-12 15.23

Devi realizzare per bene il tuo prodotto (oggi non si mettono più ad investire sulle idee, le vogliono già pronte), farlo ascoltare a chi ha le mani in pasta (ma gente seria e importante) e fargli venire la voglia di muoversi... e che soprattutto ne tragga profitto!

Ma guarda che di gente con le mani in pasta non ce n' è molta e comunque non ti chiede soldi... li hanno già le persone che contano
  • ettore_duliman
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07-11-12 19.07

la storia degli "Of Monsters and Men" dice che è ancora possibile sfondare con un singolo orecchiabile ben suonato e ben arrangiato (ed un video accattivante)

comunque oggi per farsi conoscere è opportuno farsi sentire attraverso una intensa attività live sul territorio

registrare un album oggi costa relativamente poco, lo si fa soprattutto come traguardo personale

se poi si hanno ambizioni più alte... beh non ho idea di come fare per realizzarle...

la bravura (strumentale e compositiva) non sono sufficienti (e purtroppo talvolta neppure necessarie): conosco molte band solo nella mia provincia che hanno prodotti (almeno secondo me) di molto superiori a quello che passa per radio, eppure non vanno oltre i 30/40/50 live all'anno e i 100/200 cd venduti (al 95% durante i live)
Edited 7 Nov. 2012 18:11