13-09-19 08.34
@ luigitarta
La Legge non è che sia molto Chiara ma comunque quando c'è un controllo bisogna sempre dimostrare di avere acquistato l'originale e spetta al musicista l'onere della prova! Poi potete inventarci tutte le scuse che volete ma "verbale salato" sarà cari amici musicisti
Il problema sorge quando la copia originale non esiste, come nel caso in cui una base MIDI, residente sull'hard disck della mia tastiera, sia stata da me creata.
Ipotizziamo che io suoni una serata di piano bar utilizzando delle basi MIDI residenti sulla mia tastiera, e subisca un controllo
1) I diritti SIAE della serata sono stati pagati ed il borderò regolarmente compilato e coerente con quanto effettivamente eseguito
2) l'hard disk della mia tastiera sia in regola per quanto riguarda i contributi relativi alla tassa per copia privata
3) ad un'eventuale contestazione sulla provenienza delle basi MIDI, io affermi "le ho messe insieme io"
Ora, l'ispettore SIAE si trova a dover provare che le basi MIDI siano invece opera di ingegno di un terzo da me acquisite illecitamente (nota bene: non si tratta dei diritti d'autore sul brano, ma della tutela dell'opera di programmazione di colui che ha assemblato la base midi)
Ora i casi sono due, ed entrambi contemplano il sequestro della tastiera ed un'analisi forensica dell'hard disk
1) nelle basi stesse vi è un codice appositamente inserito dal programmatore, che ne dimostri inequivocabilmente l'origine
2) sia condotta un'analisi nota per nota, bit per bit per provare la corrispondenza assoluta tra la base MIDI da me eseguita e una base di origine industriale, di cui non posso provare la legittima acquisizione
In ogni caso, se non vado errato, sta a chi accusa poter provare tutto questo, e non a me dover provare l'inverso
Ma sentiamo se qualche amico avvocato ha un parere in merito