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Sono cantante e tastierista. Con un batterista e un bassista stiamo realizzando un repertorio di musica Sinth pop anni 80. Depeche Mode, Alphaville, New Order, Omd, Simple Minds, Duran Duran, ecc. Facendo anche una certa ricerca sonora con batteria elettronica ed effetti Sinth bass. Ora, per suonare questo genere è fondamentale realizzare delle sequenze, (puoi avere anche due tastieristi, ma che senso ha per uno dei due suonare un motivo di tre note per tutto un brano?! Es. Enola gay) quindi mi sono cimentato nel mondo delle DAW e dei Vst, scaricato i vst tipici di quel periodo e realizzato delle discrete sequenze di diversi brani, con l'aggiunta di alcune parti di tastiera suonate manualmente da me mentre canto. L'incubo che mi attenaglia, dopo aver tanto cercato e lavorato, è il temibile "EFFETTO PIANO BAR" sempre in agguato, confermatomi da diversi musicisti con cui ho suonato ("sembra di suonare sopra una base mp3" cit.). premesso che so bene di essermi infilato in un ginepraio scegliendo un genere che veniva partorito in studio più che in sale prove, sulla base delle vostre esperienze, come mi consigliate di muovermi? Il genere è questo...l'esaltazione della tecnologia, ma non tutti capiscono. Meglio una sequenza in meno e un tastierista in più, che farebbe esattamente quello che fa una sequenza? O forse inserire una chitarra elettrica la dove non dovrebbe esserci e diminuire le parti elettroniche? Confido nelle vostre esperienze e consigli17-12-20 08.29
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Sicuramente le timbriche di basso e batteria sono fondamentali: il batterista deve avere i campioni di linnDrum, Simmons, Roland TR e oberheim DMX ...il bassista pure per i vari moog, prophet, dx7, ecc.. Negli anni 80 il bassista che suonava con me era anche un bravissimo tastierista e aveva il korg poly 61 in sync con batteria elettronica TR e suonava principalmente quello...In rari casi usava il basso. Il batterista aveva la Simmons..17-12-20 10.07
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L'importante è che ci sia l'enfasi, i crescendi e i momenti tranquilli, le parti cariche da ballare, l'emotività. Queste cose valgono un po' per tutti i live. La gente vuole divertirsi quando ascolta un live. La versione studio in genere invece uno l'ascolta a casa, in poltrona, e la gusta con una calma che non c'è in un locale. Dal vivo, a meno di un concerto dedicato in teatro, la gente è distratta e comunque vuole essere catturata emotivamente (oltre a canticchiare le canzone che conosce). Puoi farla o no come la versione studio, è irrilevante, basta che però le basi non rovinino le dinamiche e le cose che ho scritto a inizio post.17-12-20 12.32
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