04-10-12 14.49
Ciao a tutti, dopo alcuni anni in cui abbiamo portato live un progetto basato su cover anni 80 – 90, avendo perso momentaneamente il batterista ed il chitarrista solista avremmo pensato di provare a mettere su un repertorio diciamo acustico sempre di cover.05-10-12 12.01
io ho suonato con un gruppo in cui c'erano due chitarre assieme al mio pianoforte. Il genere era il blues e avevamo un repertorio di più di due ore.05-10-12 17.09
Grazie per la risposta ! i problemi secondo me risiedono essenzialmente nella corretta scelta del repertorio e nella difficoltà di rendere dei suoni adeguati e ben amalgamati.05-10-12 18.05
esatto ci state arrivando piano piano al problema... evita suoni lunghi e tappeti. Lascia perdere archi e organi e pad. Usa sempre suoni percussivi (pianoforti, in pratica, acustici o stile DX7). Vi conviene prendere i pezzi e totalmente riarrangiarli (noi riuscivamo a fare Norvegian Wood blueseggiato perché diversamente era impossibile). Il bello di riproporre i brani in acustico è quello di poterli stravolgere, riarrangiare e trovare un nuovo spirito nel brano...08-10-12 12.34
Hai ragione Ruggero, ma il riarrangiamento di un brano non è cosa facile soprattutto se si parte da brani che come ti dicevo hanno già un'impronta acustica. Diverso potrebbe essere se si reintepretano brani che appartengono a generi che con l'acustico non hanno nulla che fare (che ne so classici del rock o della dance) ...ma anche qui il rischio di essere fraintesi è alto...