11-07-09 06.58
Di per sè lo status di
non editi non aggiunge ne toglie niente alle possibilità di plagio di un brano.
Se il brano è depositato e sospetti che qualcuno l'abbia copiato devi procedere per vie legali. La data di deposito presso la SIAE vale per stabilire la paternità del brano.
Per quanto riguarda l'utilizzo di un brano, per legge, l'utilizzatore deve pagarti (tramite SIAE) i diritti d'autore e nel caso di pubblicazione o diffusione richiedere il tuo permesso.
Dato che non esiste altro modo di far conoscere la propria musica se non quello di diffonderla è inevitabile che si debba correre qualche rischio di plagio o di utilizzo non autorizzato, per questo, a tutela degli autori, esiste la SIAE.
Per
edito si intende un brano la cui pubblicazione è affidata ad un editore.
All'editore viene attribuita una parte dei diritti, in cambio l'editore si occupa della distribuzione della tua musica in varie forme, dalla stampa delle partiture fino (in alcuni casi) alla pubblicazione su CD o altro supporto.
La paternità dell'opera è sempre ed inequivocabilmente attribuita all'autore (che cede una parte dei diritti).
In una causa per plagio l'editore può essere d'aiuto essendo a sua volta parte in causa ma non determinante per la soluzione della questione.
In altre parole, dal punto di vista della protezione avere i brani in edizione o meno, non fa nessuna differenza.