Ma queste note... dobbiamo suonarle proprio tutte?

  • paolo_b3
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21-01-20 18.46

vin_roma ha scritto:
Mario Battaini

emo
  • anonimo

21-01-20 18.50

@ vin_roma
Boh, non credo...
Forse non avrebbe “potuto volerlo”...e quasi certamente non avrebbe potuto pensarlo, questo sì.

Ma se, per una qualunque ragione, fosse stato costretto a rifarlo uguale identico, ci studiava su un paio di giorni e non lo avresti distinto dal l’originale.
  • benjomy
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21-01-20 19.08

@ vin_roma
Mio pensiero.

The Look of Love...

Originale:

Versione più ..."solare"?: è un'altra immagine, ma stava dentro al brano originale, è coerente con la Panair do Brasil, i viaggi sognati, le spiagge...

Diana Krall: ci ha giocato mostrando le sue capacità, ma il brano è stato rispettato, con un colore più moderno la canzone ha continuato a dire qualcosa...

Questa invece mi rompe le balle: mi dispiace essere irrispettoso per i validi musicisti ma ...non sento l'America anni '60, i miei sogni, se circo deveva essere mi sarei divertito di più a vedere i cinesi con i piatti in bilico... così è musica da palestra, niente a che vedere col suo scopo. Se si vuole esprimere energia c'é tanta musica coerente che lo permette.
qui però stiamo parlando di " versioni" del brano.... un po' più funk, più jazz etc. ( a me piace questa versione di Botti n.d.r.)
il discorso originario è invece " accompagnare un cantante"; al di là della versione che si propone, si cerca di capire quale sia il limite fra una esecuzione che accompagna e valorizza il canto e quella che va addirittura in contrato col canto, essendo essa stessa un solo o una parte solista
  • d_phatt
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21-01-20 19.10

@ vin_roma
d_phatt ha scritto:
Ma Horowitz...quante volte potrebbe ripetere la stessa frase all'interno di un brano complesso con sfumature infinitesime diverse che io forse non potrei nemmeno riconoscere? Quella gente sta su un livello a parte.

Ma chi se ne frega delle sfumature? La musica di Dalla sta in piedi esattamente nel modo che la faceva lui, sfumature e miglioramenti non servono, lo spirito e la coerenza fanno l'arte che sta in piedi, sia un Mario Battaini che esegue una mazurka, sia Bernestein che scrive Candide, sia De Andrè che canta Marinella ...tocca rispettare il messaggio profondo, umile o occelso che sia.
Non serve, e sarebbe strabordante e fuori tema, un Horowitz che suona Dalla. Sarebbe un esperimento per fare audience in tv ...ma di questi giorni, perché una volta anche i programmi TV erano più solidi e coerenti.

Poi dipende da cosa si cerca e si vuole dare con la musica.
Ciao (Buonasera?),
sul discorso del rispetto del messaggio profondo sono d'accordo, e infatti il concetto principale del mio intervento era questo: probabilmente chi è abituato a centellinare le più piccole sfumature espressive difficilmente potrà fornire un'esecuzione "rozza" (tra virgolette!!), che per l'appunto di certe cose non tiene conto allo stesso livello, con la stessa convinzione profonda di chi di certe sfumature se ne frega e suona le sue cose con spirito libero e puro...non so se riesco a spiegarmi. Ma non per questo dico che non abbia valore una cosa scritta o suonata con una visione meno raffinata, ma onesta.

Oltretutto chi sono io per dire cosa non avrebbe saputo fare Horowitz? Magari chiappa e suona un ragtime impeccabile e sudicio. E' solo che una sensibilità musicale di quel livello non ti porta a pensare troppo a quello che c'è al di sotto secondo me. Poi tutto può essere...chi lo sa.
  • d_phatt
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21-01-20 19.17

@ benjomy
qui però stiamo parlando di " versioni" del brano.... un po' più funk, più jazz etc. ( a me piace questa versione di Botti n.d.r.)
il discorso originario è invece " accompagnare un cantante"; al di là della versione che si propone, si cerca di capire quale sia il limite fra una esecuzione che accompagna e valorizza il canto e quella che va addirittura in contrato col canto, essendo essa stessa un solo o una parte solista
Comunque al riguardo ho ascoltato di recente (e solo in parte) un disco con Oscar Peterson che accompagna Ella Fitzgerald. E in effetti in alcuni punti più che un accompagnamento quello di Peterson sembrava un solo sotto al canto...e lì per lì non mi ha convinto granché, ma forse il modo giusto di vederlo era più quello di una sorta di contrappunto? Non lo so.

Qui
  • anonimo

21-01-20 19.21

@ d_phatt
Comunque al riguardo ho ascoltato di recente (e solo in parte) un disco con Oscar Peterson che accompagna Ella Fitzgerald. E in effetti in alcuni punti più che un accompagnamento quello di Peterson sembrava un solo sotto al canto...e lì per lì non mi ha convinto granché, ma forse il modo giusto di vederlo era più quello di una sorta di contrappunto? Non lo so.

Qui
allora volete farmi bestemmiare
  • d_phatt
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21-01-20 19.24

@ anonimo
allora volete farmi bestemmiare
Ti assicuro che sono un grande estimatore sia di Peterson che di Ella (non che ci voglia molto per apprezzarli). Infatti sono stato il primo a dire "non lo so" xD
  • benjomy
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21-01-20 19.26

@ anonimo
allora volete farmi bestemmiare
“Devi studiare bene le 400 note che si possono suonare, per poi scegliere le quattro migliori” (Miles davis)
  • anonimo

21-01-20 19.26

@ d_phatt
Comunque al riguardo ho ascoltato di recente (e solo in parte) un disco con Oscar Peterson che accompagna Ella Fitzgerald. E in effetti in alcuni punti più che un accompagnamento quello di Peterson sembrava un solo sotto al canto...e lì per lì non mi ha convinto granché, ma forse il modo giusto di vederlo era più quello di una sorta di contrappunto? Non lo so.

Qui
Oh basta là!

E ancora

E per concludere...
  • d_phatt
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21-01-20 19.45

È bello che ci sia (al di là dei gusti personali) anche questo approccio "impegnato" all'accompagnamento, ci mostra una strada in più, poi ognuno deciderà modo suo come utilizzare lo spazio al di sotto di una cantante...io tanto devo per forza usare poche note che sennò mi impiccio presto emo devo sceglierle bene quelle da giocarmi emo

Molto interessanti tutti questi brani con Peterson/Ella. Giganti che si parlano...
  • anonimo

21-01-20 19.59

@ benjomy
“Devi studiare bene le 400 note che si possono suonare, per poi scegliere le quattro migliori” (Miles davis)
lo stesso Miles che aveva il quintetto con Herbie?
  • anonimo

21-01-20 20.10

Mo vi dico una cosa: spesso quelli che predicano sul “suonare poche note” sono degli scarponi in fatto di tecnica.
  • anonimo

21-01-20 20.22

@ anonimo
Mo vi dico una cosa: spesso quelli che predicano sul “suonare poche note” sono degli scarponi in fatto di tecnica.
emo
  • vin_roma
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21-01-20 20.28

@ anonimo
Mo vi dico una cosa: spesso quelli che predicano sul “suonare poche note” sono degli scarponi in fatto di tecnica.
Se le poche note sono funzionali ed esaurienti ai fini artistici valgono tanto quanto il più grande virtuosista della terra ...anzi, è probabile che il virtuosista farebbe più bella figura al circo che in sala da concerto.
  • benjomy
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21-01-20 20.31

@ anonimo
emo
Comunque voi due emo uscite sempre dal seminato. emoSe metti esempi di jazz puro e’ chiaro che quel tipo di pianismo sia perfetto . La diatriba è se sia sempre adatto quando si accompagna una cantante non esattamente jazz
  • anonimo

21-01-20 20.38

@ vin_roma
Se le poche note sono funzionali ed esaurienti ai fini artistici valgono tanto quanto il più grande virtuosista della terra ...anzi, è probabile che il virtuosista farebbe più bella figura al circo che in sala da concerto.
Ancora una volta, Vincenzo: una cosa è poter fare, una cosa è voler fare.
  • d_phatt
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21-01-20 20.38

Ma infatti non ha molto senso dire che ci vogliono poche o troppe note, ci vogliono quelle giuste, quando quelle giuste sono tante il difficile è essere in grado di suonarle bene e quando quelle giuste sono poche bisogna essere bravi a non invadere troppo spazio...

Che poi suonare le note "giuste" dall'inizio alla fine (parlo di quando non sono già scritte ovviamente) richiede una visione molto precisa di quello che si vuole dire con la musica, la musica che sente l'ascoltatore attento è definita quanto l'idea che è nella mente di chi suona...
  • anonimo

21-01-20 20.40

@ benjomy
Comunque voi due emo uscite sempre dal seminato. emoSe metti esempi di jazz puro e’ chiaro che quel tipo di pianismo sia perfetto . La diatriba è se sia sempre adatto quando si accompagna una cantante non esattamente jazz
allora, se fai pianobar non devi accompagnare come HH emo
  • paolo_b3
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21-01-20 20.43

Qui emerge la più grande spaccatura che c'è tra i forumer: la musica è fine a se stessa o è veicolo di emozioni? Se preferite la musica è musicale o sociale?
Da un punto di vista prettamente tecnico il brano di VCYS è una cagata mostruosa. Però fa pensare...

Volutamente messo nel thread sbagliato...
  • anonimo

21-01-20 20.46

@ paolo_b3
Qui emerge la più grande spaccatura che c'è tra i forumer: la musica è fine a se stessa o è veicolo di emozioni? Se preferite la musica è musicale o sociale?
Da un punto di vista prettamente tecnico il brano di VCYS è una cagata mostruosa. Però fa pensare...

Volutamente messo nel thread sbagliato...
a questo punto se emozione deve essere vai di neomelodici