28-01-20 14.34
@ anonimo
In effetti più che un vero "sistema quartale" (che esiste ma è molto più complesso di così) trattasi di un bignamino per usare voicings ove gli intervalli di quarta giusta la fanno da padrone.
Non è che il tutto diventi "modale" per miracolo, anzi...semplicemente si ottiene un sound vagamente "modale".
Appunto, sono solo alcuni episodi che si possono esprimere con questo tipo di armonie, ma alla fine vanno sempre a cozzare con la "tonalità" di una melodia che può anche essere modale, per questo l'uso assoluto delle quarte diventa improponibile.
Le successioni di quarte hanno un colore tipico, aiutano, caratterizzano, ma fanno sempre riferimento ad un voicing al quale vengono volutamente omesse alcune voci per ottenere quel suono.
In Do magg. (I in tonalità di Do) il primo accordo quartale utile è Mi-La-Re ma in pratica è un Do6/9 con la 5^ omessa, poi, in relazione al senso del tema, sul II grado (Re) possiamo mettere Fa-Si-Mi (Re-6/9 con 5^omessa) o, se più bluseggiante, un Fa-Sib-Mib.
Insomma, per me farne una regola su questo mi sembra un po' arzigogolato, ma nel linguaggio jazz sono una sega
.
Magari ci sono cose che non conosco.