La matematica della musica

  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13948
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2204  

12-12-19 15.07

@ anonimo
Di solito davanti a tali richieste, faccio solo finta di trasporre.

Nel caso la cantante abbia qualche rudimento di musica e sappia riconoscere quindi gli accordi, sono costretto a trasporre manualmente ma uso il traspose per "controtrasporre" alla tonalità originale.

Di solito, le cantanti gongolano e starnazzano: "ecco, così sì che va bene!"
Eh però se non ci arriva con la voce, li la prova è inconfutabile emoemoemo
  • wildcat80
  • Membro: Supporter
  • Risp: 7174
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1501  

12-12-19 15.10

My 2 cents. Il discorso relativo alla trascrizione di pezzi in tonalità differenti e alla differente percezione ha un fondamento fisico, cioè lo sviluppo differente delle armoniche.
Un esempio pratico: la chitarra.
Le armoniche di una chitarra dipendono, fra le altre, dal punto in cui si pizzica la corda.
Trasportando un pezzo di diversi semitoni, tipo una quinta o una quarta, e pizzicando allo stesso punto, lo spettro armonico cambia.
Non sono sensazioni ma c'è una ragione fisica.
  • ahivela
  • Membro: Expert
  • Risp: 1400
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 124  

12-12-19 15.13

Cyrano ha scritto:
Di solito, le cantanti gongolano e starnazzano: "ecco, così sì che va bene!"


Eh dipende dalle cantanti. Ci stanno delle arpie che ti sgamano subito, pure con mezzo tono, malefiche. E di fronte a qualche basso trucchetto ti guardano pure con aria mista tra disappunto, sfida e commiserazione. Quelle meno arpie (apprentemente, in realta' sono tutte arpie...) fanno il faccino sofferente e gli occhioni da cerbiatto, come a dire "perche' mi fai questo?"
E tu l'accazzi (cit)
  • anonimo

12-12-19 15.28

wildcat80 ha scritto:
Un esempio pratico: la chitarra.
Le armoniche di una chitarra dipendono, fra le altre, dal punto in cui si pizzica la corda.
Trasportando un pezzo di diversi semitoni, tipo una quinta o una quarta, e pizzicando allo stesso punto, lo spettro armonico cambia.
Non sono sensazioni ma c'è una ragione fisica.


Sì, è vero: certi Accordi, con la Chitarra, vengono eseguiti suonando solamente alcune corde "vuote", cioè non premute sulla tastiera della Chitarra stessa e, quindi, hanno un certo suono. Se si cambia la tonalità, quelle corde non suoneranno più "a vuoto", ma verranno tenute premute ed il suono cambierà: ovviamente il rapporto fra le note sarà lo stesso, ma il suono ottenuto sarà diverso. Quindi non è solamente questione di "essere capaci o non essere capaci di trasporre" (qualcuno diceva che i Musicisti devono essere capaci di trasporre un brano perché il cantante ha tutto il diritto di cantare la canzone che vuole nella tonalità che vuole), è proprio questione che cambia il suono...
  • ahivela
  • Membro: Expert
  • Risp: 1400
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 124  

12-12-19 15.38

lucablu ha scritto:
Sì, è vero: certi Accordi, con la Chitarra, vengono eseguiti sulle corde "vuote", cioè non premute sulla tastiera della Chitarra stessa e, quindi, hanno un certo suono. Se si cambia la tonalità, quelle corde non suoneranno più "a vuoto", ma verranno tenute premute ed il suono cambierà: ovviamente il rapporto fra le note sarà lo stesso, ma il suono ottenuto sarà diverso.


La chitarra e' proprio un caso a parte da questo punto di vista. Di suo e' uno strumento con determinati limiti, che ha delle tonalita' "privilegiate", per via delle corde a vuoto, quindi e' ovvio che suoni diversamente, ad ogni trasposizione eseguita meccanicamente. Trasporre sulla chitarra significa letteralmente riarrangiare. Oppure ci si aiuta col capotasto mobile, che aiuta a conservare corde a vuoto in determinate tonalita' (specie quando si suona da soli, e si ha necessita' di bassi sempre presenti). E magari lo stesso capotasto mobile diventa pure uno strumento di arricchimento, permettendo di scoprire sonorita' nuove con posizioni inusuali, usando le giuste corde a vuoto. Per non parlare del mondo delle accordature aperte.
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9246
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1172  

12-12-19 15.51

Un po' si e un po' no.

Se hai le basi su un karaoke e mi chiedi Battisti 5 semitoni sopra è evidente che la base farà schifo, i violini cominceranno a strillare in alto, il basso farà un "nedio", il tutto perderà corpo e sostanza, stessa cosa 5 semitoni sotto, il basso andrà a spasso con Virgilio all'inferno, le chitarre sembreranno un cimbalom e quelle belle note di archi risulteranno appassite.

Quando si cambia tonalità si deve per forza rimettere le mani, per quanto possibile, sulla posizione delle note a meno che non ci sia, come nella citata "la donna cannone", una forma, un riff, riconoscibile e caratteristico.
Appunto, nel caso de "La Donna Cannone", il riff iniziale non è sindacabile, è quello e basta, è melodia che oltretutto ha una sua posizione sonora, suonata dal pianoforte, melodia pacata, morbida e farla troppo su o troppo giù pregiudica il colore e l'emozione del brano.
Quindi, sapendo che una donna canta generalmente una 4^/5^ sopra l'uomo, va da se che o cambi l'intro o il brano risulterà "strano" ...a meno che non canti Fiorella Mannoia! emo.
Poi sta all'intelligenza dell'arrangiatore e di tutti i musicisti trovare le note giuste per non far perdere il senso, "l'aria" del brano, usando magari un basso a 5 corde, rivoltando o creando nuovi arpeggi più armonici con la chitarra, col pianoforte...

Questo è un problema col quale mi ci scontro quasi tutti i giorni, arrangio prevalentemente per strumenti veri ed ho a che fare con le estensioni naturali e non solo, anche con le zone di resa migliore e quante volte, pur avendo delle parti già scritte ma in altre tonalità, preferisco buttare tutto e rifare daccapo anziché creare un suono falso o rischiare di sentire l'oboista che mi dice "lo suoni lei questo Sib basso, piano e veloce..."

Poi è anche vero che certe tonalità sono più comode per la logica strumentale.
Ai sax e fiati in genere è auspicabile contenersi nelle tonalità con i bemolli, per un fatto naturale, di "taglio" degli strumenti ai quali, nella successione degli armonici, è più facile che incontrino bemolli che diesis e quindi non devranno andare a creare note strane ma le troveranno tutte li, naturalmente. Il miglior modo per prendersi un vafffff... da un trombettista è chiedergli un solo in Si magg.!
  • wildcat80
  • Membro: Supporter
  • Risp: 7174
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1501  

12-12-19 16.14

Non ho grande esperienza come arrangiatore, ma 10 anni fa avevamo una band con una sezione fiati (tromba, sax contralto, tenore e baritono) e avevo vinto l'appalto.
Oltre ad avere il tenorista convalescente da una resezione polmonare (incidente stradale) in cui dovevo dosare le note tenute, dovevo spesso confrontarmi con loro perché sapevo ben poco delle peculiarità tecniche dei vari strumenti... Io usavo Muse Score e dei SoundFont per avere un canovaccio, quindi era tutto uno scrivere, renderizzare, fare ascoltare, prendere appunti e modificare.