24-12-20 21.21
@ Giuffreeze
ho le idee UN PO' confuse, questo è vero, ma so cos'è il jazz e so cos'è la musica classica. Piuttosto mi sa che tu non hai capito la mia domanda.
Io ho capito la tua domanda. Però la mia domanda sorgeva spontanea. Comunque provo a darti una mano concreta e a chiarirti le idee:
La prima differenza è lo strumento. Nella corso classico si usano solo ed esclusivamente chitarre classiche, in quello jazz in genere si usano le semiacustiche o le elettriche. Poi ovviamente nulla ti impedisce di suonare del jazz con una classica, ma questo è un altro discorso.
E questa è la prima differenza, e neanche quella più importante.
Poi nei corsi di strumento classici (che sono sempre esistiti, da secoli potremmo dire) si studia il repertorio classico, barocco, romantico e in generale "colto" di uno strumento, quindi brani e opere dei più grandi compositori della storia della musica come Bach, Mozart, ecc...poi in realtà per la chitarra classica gli autori in genere sono un po' diversi perché per certi versi e per motivi storici lo strumento in questione ha un repertorio un po' "a parte".
Si studiano i brani di questi autori, nota per nota ESATTAMENTE come sono stati scritti, si studia come interpretarli, si studia tantissima tecnica perché il repertorio è immenso e arriva a punte di complessità tecnica altissime (quando non trascendentali, per esempio molti diplomati con 10 e lode al pianoforte gli studi trascendentali di Liszt non li vedono manco col binocolo). Poi per chi vuole fare il concertista o per chi vuole perfezionarsi il diploma di conservatorio non è la fine, ma solo un passaggio verso ulteriori corsi di perfezionamento.
Il corso classico mira quindi a formare esecutori,
interpreti dei brani del repertorio "colto" (parola che non mi piace granché).
Il corso jazz è diverso, si studiano gli standard, si studia ed esercita l'improvvisazione, e anche lì ovviamente c'è lo studio tecnico perché senza quello non si va da nessuna parte, perché anche i bravi jazzisti sono mostri del loro strumento, i normali diplomati sono in genere MEDIAMENTE meno preparati sulla tecnica strumentale rispetto alle controparti classiche, ma questo non è per colpa del jazz, è per colpa della MEDIAMENTE ancora acerba organizzazione dei corsi jazz.
Insomma nei corsi jazz si studiano le cose tipiche del jazz. Poi questi corsi sono molto giovani, la musica jazz stessa è giovane se confrontata con quella barocca per dire, quelli che verranno fra 200 anni potranno guardarla nella stessa prospettiva storica in cui noi oggi guardiamo a Handel e Haydn. Quindi non stupirti se sentirai parlare di professori jazz non diplomati nei corsi jazz, è perché i corsi jazz ai loro tempi non esistevano. Chissà cosa avrebbero dato per averli, magari.
Poi lo studio del jazz presenta una difficoltà per noi insita, quella dell'apprendimento di un linguaggio musicale che viene da basi storiche e culturali completamente diverse dalle nostre, insomma è un mondo diverso.
Poi in entrambi i corsi si fa tanta teoria musicale, specialmente con i nuovi ordinamenti dove i laureati IN MEDIA sono un po' meno strumentisti e più "conoscitori a 360° della musica rispetto ai diplomati del vecchio ordinamento (che era solo classico) che avevano meno materie accessorie ma esami di strumento estremamente più pesanti. Si studiano storia della musica, solfeggio, armonia, ecc., materie che al preaccademico sono in gran parte comuni sia al corso classico che jazz e poi si differenziano ulteriormente nel triennio e nel biennio.