01-04-20 09.38
Conclusioni
1) il primo esercizio parrebbe sottintendere l'uso dell'articolazione delle dita per produrre il suono.
No.
Tale esercizio serve solo a rendere le dita forti, flessibili ed indipendenti, dimodoché il loro lavoro micrometrico possa adeguatamente trasmettere ai tasti i movimenti più "indifferenziati" del polso e della mano.
Se osserviamo un filmato di Arrau che suona, rarissimamente lo vedremo staccare in maniera visibile le dita dai tasti.
2) i movimenti necessari a produrre il suono coinvolgono tutti gli assi su cui i segmenti corporei possono ruotare
- asse dell'avambraccio-polso-mano
- asse "su e giù" del polso
- asse del polso-mano che fa "ciao"
- più avanti vedremo anche i concetti di "gomito che accompagna" e "corpo che accompagna" (movimenti che, peraltro, ABM disprezzava e detestava con tutta l'anima).
Bisogna imparare a "sentire" tutti questi movimenti.
Allora suonare diventerà una finissima collaborazione di micrometrici movimenti sincronizzati del corpo e non una martellante articolazione delle dita da schiacciatore di bottoni.