Ritmo capriccioso

  • ahivela
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13-12-19 04.18

Come scrivereste questo brano?
canzone
In 6/8, 3/4, 6/4, 12/8?
E perche'?
  • zaphod
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13-12-19 08.43

@ ahivela
Come scrivereste questo brano?
canzone
In 6/8, 3/4, 6/4, 12/8?
E perche'?
la bossanova si scrive tradizionalmente in 4/4 o C tagliato. Eviterei quindi il 6/8 e soprattutto il 12/8: mi farebbe venire in mente un altro ritmo (blues shuffle o classico terzinato tipo "Una rotonda sul mare").
Quindi resterebbero 3/4 o 6/4; per facilità di lettura indicherei 3/4 ma in ogni caso annoterei sulla partitura una cosa tipo "4+2 feel"
  • paolo_b3
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13-12-19 12.11

Si concordo con Zaphod, quando dice 4+2, questo per via dell'accentazione F / P / MF / P / F / P.
Mi piace pensarlo come un 4/4 dove "incalzi" la misura successiva con il 2/4. se segui il disegno ritmico la tua mente non si "appoggia" mai.
  • zaphod
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13-12-19 15.46

@ paolo_b3
Si concordo con Zaphod, quando dice 4+2, questo per via dell'accentazione F / P / MF / P / F / P.
Mi piace pensarlo come un 4/4 dove "incalzi" la misura successiva con il 2/4. se segui il disegno ritmico la tua mente non si "appoggia" mai.
esatto, la partitura più "naturale" sarebbe fatta di battute di 4/4 alternate a battute di 2/4.
Ma sfiderei chiunque a non bestemmiare qualora se la dovesse trovare davanti emo
  • vin_roma
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13-12-19 16.09

Giustissimo il già citato 4+2 di Zaphod.
E' evidente il ciclo della bossa che ha una battuta intera e la successiva tagliata a metà.

Come scrivere? Come hanno già detto: 6/4 con l'indicazione tra parentesi di 4+2 fratto 4.
Si usa parecchio e con questa canzone ti salvi perché risolvi subito, anche la famosa "Blue Rondò a la Turk" è 9/8 ma divisa in 2+2+2+3 fratto 8, una moresca nostrana è 11/8 divisi in 3+3+3+2 fratto 8.

Comunque molto bella e intrigante 'sta canzone.
  • maxpiano69
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13-12-19 16.26

Avrei detto anch'io 4+2 in questo caso, essendo la base (della bossa) un ritmo binario e non ternario (come diceva zaphod)

vin_roma ha scritto:
una moresca nostrana è 11/8 divisi in 3+3+3+2 fratto 8


OT ma... molto interessante questo! Qualche tempo fa ho composto un brano in 11/8 (che magari posterò tra un po' sul forum) che ha proprio questa scansione, ma non sapevo che avesse anche un nome ("moresca nostrana"), grazie Vincenzo (e che tu sappia la stessa suddivisione è usata anche in altri stili?)


  • paolo_b3
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13-12-19 16.32

maxpiano69 ha scritto:
OT ma... molto interessante questo! Qualche tempo fa ho composto un brano in 11/8 (che magari posterò tra un po' sul forum) che ha proprio questa scansione, ma non sapevo che avesse anche un nome ("moresca nostrana"), grazie Vincenzo (e che tu sappia la stessa suddivisione è usata anche in altri stili?)



Noi Guru ne sappiamo a pacchi! emo
  • vin_roma
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13-12-19 16.33

Ma il mio carissimo amico, che stimo molto (Gerardo Di Lella), ha arrangiato e diretto questo pezzo in 3/2, in pratica un 4/4 + 2/4 ma diviso ad accenti "larghi" (2+1) come nello swing, quindi gli accenti sono F - P - F.

Comunque i torni contano. emo Magari scrivere 4+2 è un modo più classico di dividere la musica ma, effettivamente, in 3 è più semplice e in linea con il balance del ritmo.
  • ahivela
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14-12-19 05.38

zaphod ha scritto:
la bossanova si scrive tradizionalmente in 4/4 o C tagliato. Eviterei quindi il 6/8 e soprattutto il 12/8:


In realta' anche se la clave somiglia parzialmente alla bossa nova, il brano non ha molto a che vedere con essa.
E' "onda nueva", un ritmo venezuelano, letteralmente inventato dall'autore del brano (Aldemaro Romero), derivato a sua volta dalla grande famiglia dello joropo, che ha quel caratteristico andamento saltellante e sghembo, tipicamente scandito dall'arpa venezuelana (ricordate la musichetta di Elisir di Michele Mirabella, o volendo anche Dolcenera di De Andre'?), ma comunque innestato su un andamento a barcarola. E infatti lo joropo (ma anche molti valzer venezuelani) si usano scrivere come 6/8 + 3/4, a volte anche semplicemente in 3/4 o 6/8.
Comunque, buona l'intuizione del 4 + 2
A questo punto allora, questo arrangiamento in particolare, lo vedrei come un 8/8 + 4/8, in sostanza un 12/8, se non altro per semplicita' di lettura.
Ovviamente grazie a tutti emo
  • ahivela
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14-12-19 05.58

vin_roma ha scritto:
Ma il mio carissimo amico, che stimo molto (Gerardo Di Lella)


Grandissimo Gerardo Di Lella. Imperdibile il suo Napoli & Jazz.
  • vin_roma
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14-12-19 13.05

Ahivela...
Cacchio se sei esperto! emo mi fa piacere!
Comunque, per dire, "Alma Llanera", penso il simbolo dello Joropo, l'ho sempre visto scritto in 3/4.
Sa sai di più fammi sapere come cavolo dividono 'sti sudamericani che mi intrigano molto ma tra Jujuy, Zamba, Joropo ...da buon europeo cappotto dopo tre battute! emo ahahah!
  • vin_roma
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14-12-19 13.58

@ ahivela
vin_roma ha scritto:
Ma il mio carissimo amico, che stimo molto (Gerardo Di Lella)


Grandissimo Gerardo Di Lella. Imperdibile il suo Napoli & Jazz.
...
  • ahivela
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15-12-19 06.21

vin_roma ha scritto:
Cacchio se sei esperto! mi fa piacere!


Macche' esperto, diciamo che amo molto la musica latino-americana. Ma e' argomento talmente vasto che non bastano 18 vite emo

vin_roma ha scritto:
Comunque, per dire, "Alma Llanera", penso il simbolo dello Joropo, l'ho sempre visto scritto in 3/4.
Sa sai di più fammi sapere come cavolo dividono 'sti sudamericani che mi intrigano molto ma tra Jujuy, Zamba, Joropo ...da buon europeo cappotto dopo tre battute! ahahah!


Il cappottamento e' sempre dietro l'angolo, co' ste musiche latine emo
Il fatto e' che, almeno a mio parere, noi "occidentali", da razionali e razionalizzanti quali siamo, cerchiamo di ingabbiare sempre tutto in una griglia temporale quadrata, o comunque regolare. Anche per evidenti ragioni di scrittura. Ma purtroppo, o per fortuna, gran parte della musica figlia e figliastra dell'Africa, o comunque derivante da passi di danze, o disegni ritmici di tamburi tribali, se ne frega della gabbia, anche perche' NON nasce su di essa, meno che mai nasce su un pentagramma.
Per tornare ai sudamericani: loro, almeno nella loro testa, non ragionano per quarti, mezzi e ottavi, per griglie regolari insomma. Loro si basano sulla clave, che in ogni occasione ha un disegno tutto suo, a volte anche apparentemente complesso. Una volta interiorizzata alla perfezione la clave (e anche la danza, o comunque la fisicita' aiuta molto in questo), si parte su quella, e si possono dimenticare i nostri quarti e ottavi: il ritmo procedera' molto piu' fluido, con gli accenti "automaticamente" nei posti giusti, naturale e meno ingessato o meccanico. La clave e' la loro "gabbia" temporale e temporanea, diversa per ogni stile o ritmo. Un po' come, per noi, tentare di cantare una capricciosa moresca: se si legano le figure ad un testo, una sillabazione, una frase, diventa piu' facile da leggere a tempo, e soprattutto da memorizzare, piuttosto che contare le figure come un ragioniere, e cercarvi una regolarita' aritmetica, una ciclicita', che a volte non c'e' affatto. Insomma, mentalmente, loro non hanno bisogno di suddividere. Lo fanno solo se "sono costretti" a tradurre, cioe' a trascrivere, ma non quando suonano.

Esperimento facile facile: provare a cantare il tema del celebre Chan Chan cubano sovrapponendosi ad una scansione regolare di quarti, all'occidentale insomma, e poi provare a cantarlo su uno schema di clave son 3-2. Nel primo caso ci vuole una certa attenzione per rimanere a tempo, invece cantando solo SULLA clave viene tutto piu' facile e naturale.
  • BB79
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15-12-19 08.50

@ ahivela
vin_roma ha scritto:
Cacchio se sei esperto! mi fa piacere!


Macche' esperto, diciamo che amo molto la musica latino-americana. Ma e' argomento talmente vasto che non bastano 18 vite emo

vin_roma ha scritto:
Comunque, per dire, "Alma Llanera", penso il simbolo dello Joropo, l'ho sempre visto scritto in 3/4.
Sa sai di più fammi sapere come cavolo dividono 'sti sudamericani che mi intrigano molto ma tra Jujuy, Zamba, Joropo ...da buon europeo cappotto dopo tre battute! ahahah!


Il cappottamento e' sempre dietro l'angolo, co' ste musiche latine emo
Il fatto e' che, almeno a mio parere, noi "occidentali", da razionali e razionalizzanti quali siamo, cerchiamo di ingabbiare sempre tutto in una griglia temporale quadrata, o comunque regolare. Anche per evidenti ragioni di scrittura. Ma purtroppo, o per fortuna, gran parte della musica figlia e figliastra dell'Africa, o comunque derivante da passi di danze, o disegni ritmici di tamburi tribali, se ne frega della gabbia, anche perche' NON nasce su di essa, meno che mai nasce su un pentagramma.
Per tornare ai sudamericani: loro, almeno nella loro testa, non ragionano per quarti, mezzi e ottavi, per griglie regolari insomma. Loro si basano sulla clave, che in ogni occasione ha un disegno tutto suo, a volte anche apparentemente complesso. Una volta interiorizzata alla perfezione la clave (e anche la danza, o comunque la fisicita' aiuta molto in questo), si parte su quella, e si possono dimenticare i nostri quarti e ottavi: il ritmo procedera' molto piu' fluido, con gli accenti "automaticamente" nei posti giusti, naturale e meno ingessato o meccanico. La clave e' la loro "gabbia" temporale e temporanea, diversa per ogni stile o ritmo. Un po' come, per noi, tentare di cantare una capricciosa moresca: se si legano le figure ad un testo, una sillabazione, una frase, diventa piu' facile da leggere a tempo, e soprattutto da memorizzare, piuttosto che contare le figure come un ragioniere, e cercarvi una regolarita' aritmetica, una ciclicita', che a volte non c'e' affatto. Insomma, mentalmente, loro non hanno bisogno di suddividere. Lo fanno solo se "sono costretti" a tradurre, cioe' a trascrivere, ma non quando suonano.

Esperimento facile facile: provare a cantare il tema del celebre Chan Chan cubano sovrapponendosi ad una scansione regolare di quarti, all'occidentale insomma, e poi provare a cantarlo su uno schema di clave son 3-2. Nel primo caso ci vuole una certa attenzione per rimanere a tempo, invece cantando solo SULLA clave viene tutto piu' facile e naturale.
emo
Grazie doverosoemo
  • vin_roma
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15-12-19 09.41