Agli esperti di canto: repertorio registro basso.

  • drmacchius
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17-10-23 00.02

A parte il solfeggio cantato da ragazzo non ho mai veramente cantato. La voglia mi è venuta in etá adulta dopo una operazione alle tonsille, che fino a quel momento mi avevano reso tale pratica quasi impossibile.

Non ho una voce veramente addestrata, quindi non conosco la mia reale estensione -che attualmente è molto piccola e va dal mi/re bemolle basso al re centrale, ma in agilità e senza fatica dal fa/fa# al do centrale. Ho la voce chiara e non roca alla Mario biondi, nè scura alla Barry Write.

Non sono di certo un basso profondo, ma ho un registro che rientra di più nello spettro di quello che un tempo veniva chiamato basso cantante e oggi più spesso basso baritono.

Avessi scoperto l‘interesse per il canto probabilmente adesso non avrei problemi a fare come secondo lavoro il cantante lirico, ma non l‘ho fatto nè ho la minima voglia di mettermi a studiare lirica a 45 anni. Fatto sta che però che le uniche „canzoni che riesco a cantare così come sono state scritte e senza continui cambi di ottava a voce piena, senza perdere la voce per fare gli acuti nè fare contorsionismi laringei per raggiungere i bassi , sono arie liriche scritte per bassi non profondi.

Visto che il genere country lo reputo lassativo e io mi sono stancato di cantare le solite due tre canzoni di Johnny cash e dei Crash Test dummies, volevo chiedere se qualcuno poteva consigliarmi dei brani del repertorio rock/blues/r&b/pop cantabili nel mio registro di voce (e idealmente nella tessitura fa basso-do centrale), al limite cantando una ottava in basso, senza quindi dover trasportare i brani di uno o più toni.

Non ho trovato niente che si aggiri in quella estensione. Non riesco a scendere così in basso da sostituire il basso elettrico come fanno i bassi del gruppo a cappella che vanno per la maggiore su YouTube -non so come facciano e se si aiutino col vocoder, o se compressori e microfoni a condensatore facciano fare miracoli, ma ci sono alcuni che scendono quasi una ottava sotto persone come Kurt Moll, che quando canta il mi basso lo tiene quasi un minuto e spacca le casse del woofer dello stereo -non riesco a coprire l‘estensione dei baritoni senza fare falsetti alla Elio e le storie tese col vocoder, sembra ridicolo cantare una ottava sotto parti per tenori che cantano abbondantemente col falsetto come quelle dei Deep Purple, acdc, Queen. Le parte per soprano cantate due ottave per basso vengono decentemente, ma spesso i testi stonano proprio se cantati da un uomo.

C‘è qualcosa che potrei cantare anche io al karaoke o sono destinato a restare ridicolo cantando „la ci darem la mano“, „la vendetta è un venticello“, „ti ravviso o luoghi ameni“, ecc sotto la doccia?
  • WTF_Bach
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18-10-23 11.48

La calunnia è un venticello emo
  • drmacchius
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19-10-23 05.20

@ WTF_Bach
La calunnia è un venticello emo
Come ho già detto è uno dei pochi brani che riesco a cantare nella estensione originale con la mia voce naturale, senza falsetti, cambi di ottava, schiacciarmi la laringe per scendere più in basso.
  • emidio
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19-10-23 11.26

ciao, per rispondere in maniera immediata e semplicistica alla tua domanda: sull'italiano potresti dedicarti a De Andrè, mentre sull'internazionale ai Dire Straits. In ogni caso, cantare la musica contemporanea come se fosse un'aria lirica, credo sia ben poco gradevole e altamente controproducente.
Rispondendoti in maniera più articolata: leggo molti tuoi post sul canto, e ogni volta noto che tu tendi troppo a "vivisezionare" i cantanti. Cosa lodevole, perchè vuoi capire e imparare; ma il problema è che ti poni sempre con un approccio classico (lirico) nei confronti del canto moderno. Finchè avrai questo approccio, non potrai mai capire il canto moderno, semplicemente perchè ragioni entro dei confini che semplicemente non esistono più. Il canto lirico è (quasi) una scienza esatta; il canto moderno assolutamente NO. Altrimenti non esisterebbero aberazioni canore come Giusy Ferreri o Alessandra Amoroso, che fanno TUTTO quello che NON andrebbe fatto per cantare in maniera corretta e preservare la voce, eppure sono amate e riverite dal pubblico. Detto questo (e scusami per lo sfogo), quando si vuole studiare e cantare CORRETTAMENTE il canto moderno, lo si può fare tenendo conto che esistono tecniche efficaci per estendere quello che sarebbe il normale range di cui ognuno di noi è naturalmente dotato (ad esempio, il "power voice", che NON è semplice falsetto). Oppure esistono tecniche per creare "effetti" sulla voce in maniera assolutamente corretta e senza traumi per il vocal tract (ad esempio il "grot", che permette di aggiungere il "raschiato" a una voce limpida semplicemente sfruttando la vibrazione delle false corde). Il semplice studio dell'apertura di alcune vocali, pronunciate in un modo invece che in un altro, per farti un altro esempio, ti consente di recuperare almeno 2 toni in altezza senza il minimo sforzo o danno.
Quindi... Se davvero vuoi cantare in maniera "moderna", lascia perdere le arie, e cimentati nell'ascolto dei "colori" e delle sfumature che contraddistinguono i vari cantanti (parlo naturalmente di quelli "bravi").
  • emidio
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19-10-23 15.18

Il messaggio originale è stato rimosso ...
il problema infatti è che lui "pensa" lirico. Ed è - per sua stessa ammissione - abituato a cantare soprattutto quello. In ogni caso, la maggior parte delle canzoni può essere transposta, o - meglio! - riarrangiata per un range diverso.
Tenendo le tonalità originali... Ho fatto l'esempio di De Andrè, o Mark Knopfler. O il compianto Mike Francis, che componeva e cantava (da basso) canzoni stupende.
  • emidio
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20-10-23 10.48

Il messaggio originale è stato rimosso ...
non necessariamente un'ottava in basso; potrebbe semplicemente transporre (o, meglio, riarrangiare, se possibile) la base i semitoni necessari per cantare senza sforzo.
  • WTF_Bach
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20-10-23 11.07

Per quel pochissimo che so della tecnica di canto, a far decidere dev’essere il timbro e non l’estensione.

Se il timbro è tenorile, ma l’estensione non lo è, il problema è di tecnica: sei un tenore cui manca il passaggio.

Uguale in basso: se il timbro è baritonale o meglio ancora da basso, ma le note in basso non escono, vuol dire che manca l’esercizio.
  • drmacchius
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22-10-23 00.46

Il messaggio originale è stato rimosso ...
Trasporre é ovvio, ma necessita di riarrangiare al piano o avere accesso delle basi, mentre a me interesserebbe potere fare il karaoke con gli amici
  • drmacchius
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22-10-23 00.55

@ emidio
non necessariamente un'ottava in basso; potrebbe semplicemente transporre (o, meglio, riarrangiare, se possibile) la base i semitoni necessari per cantare senza sforzo.
Non ho assolutamente la voce da basso profondo, ma semmai più simile al basso settecentesco, ossia quella che era sfumata tra il basso e il baritono, non esasperando le note basse e non salendo mai eccessivamente in alto.

Sono un po‘ come quelli che non capisci che sono dei bassi sino a quando non fanno un fa basso di petto e che un tempo facevano le tipiche arie citate sopra.

Oggi spesso si definiscono bassibaritoni…..per capire il tipo di voce. Non faccio tremare i muri quando parlo normalmente, ho la voce relativamente chiara, ma non di certo alla Francesco di Giacomo.

Per capirci, più simile a Lui che non non a lui . Come timbro paradossalmente su De André ci vado bene, anche se paradossalmente trovo molto più difficile cantare de André che non i Queen: quel misto tra parlato e cantato sulle note basse tipico di Deandré, Conte, Leonard Cohen lo trovo estremamente difficile, forse perché provo a cantare di petto Note che loro solo accennano e si sentono solo per microfoni e post-produzione.
  • drmacchius
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22-10-23 01.10

@ WTF_Bach
Per quel pochissimo che so della tecnica di canto, a far decidere dev’essere il timbro e non l’estensione.

Se il timbro è tenorile, ma l’estensione non lo è, il problema è di tecnica: sei un tenore cui manca il passaggio.

Uguale in basso: se il timbro è baritonale o meglio ancora da basso, ma le note in basso non escono, vuol dire che manca l’esercizio.
Tra le varie risposte si miei topic mi era sembrato di capire che la tecnica permette di estendere la voce Verdi l‘alto, ms tendenzialmente in basso si va in modo naturale anche senza voce educata. Io mi sono convinto di essere un basso baritono perché il mi basso mi viene uno schifo e non riesco a fare in voce naturale il re, mentre la nota più bassa che riesco a tenere lunga e piena di petto é il fa. Non canto lirica perchè voglio fare il cantante lirico, ma perché in quel tipo di arie trovo brani che riesco a cantare senza dovere riarrangiare. A me piace da morire come canta Lui , ma non riesco a prendere le note basse nello stesso modo pieno e caldo che ha lui. Non capisco se si tratti di tecnica, microfoni o estensione scarsa mia
  • drmacchius
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22-10-23 09.23

@ emidio
non necessariamente un'ottava in basso; potrebbe semplicemente transporre (o, meglio, riarrangiare, se possibile) la base i semitoni necessari per cantare senza sforzo.
Chiedevo consigli su un repertorio cantabile senza riarrangiare o con una semplice trasposizione di ottava proprio perché non doverlo fare.

Non ho la voce addestrata (se non per le basi minime del solfeggio cantato) e non ho mai cantato per 40 anni. Cerco qualcosa da cantare seguendo i brani originali o ai karaoke per cominciare a capire dove mi trovo comodo. In pratica vorrei provare a fare quello che la maggioranza dei cantanti fa nell’adolescenza, prima di mettersi a studiare canto.

Non ho ancora capito dove sono comodo con la voce. Probabilmente rendo a impostare la voce in modo lirico semplicemente perché mi rende più facile intonare in quanto mi sento meglio, ma come hai fatto notare tu probabilmente è il modo più sbagliato per approcciarsi al repertorio che vorrei cantare.
  • drmacchius
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22-10-23 14.13

Il messaggio originale è stato rimosso ...
Di solito le basi sono fisse e impostate nelle tonalità delle canzoni originali
  • emidio
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23-10-23 14.48

drmacchius ha scritto:
Chiedevo consigli su un repertorio cantabile senza riarrangiare

io ad esempio ti avevo consigliato De Andrè, Dire Straits, Mike Francis.
  • drmacchius
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27-10-23 10.35

@ emidio
drmacchius ha scritto:
Chiedevo consigli su un repertorio cantabile senza riarrangiare

io ad esempio ti avevo consigliato De Andrè, Dire Straits, Mike Francis.
Ho provato a seguire il tuo consiglio e ho riscontrato il solito problema.
Dico sinceramente.
Non riesco a capire se sono io a cantare una ottava sotto, è un problema di tecnica o sono io ad avere un registro meno basso di de André (ma anche Cohen, Fossati, Conte).

Quando de André canta le note basse è come se lui le riuscisse a prendere di gola e io ci riesca solo se lo faccio di petto.

Per esempio nella „guerra di Piero“, alla fine del verso „ma sono mille papaveri rossi“, „i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente“, „il vento ti sputa in faccia la neve“ ecc, de André riesce a intonare la nota bassa appoggiata su „rossi“, „corrente“, „neve“ prendendola di „gola“ e accennandola come se stesse parlando.

Io invece la devo tenere più lunga e di petto, con un risultato decisamente più baritonale, ma risuotando alla fine faticosissima e lasciandomi dopo due o tre strofe col fiatone. Di sicuro la tecnica giocherà un ruolo, ma è una canzone che riescono a intonare cani e porci ai falò in spiaggia e io sudo per prendere le note basse, anche se a me vengono decisamente più cupe e vibranti con un effetto così o così invece che da tipica canzone da canzoniere per chitarra.

Tra parentesi trovo molto più facili da cantare le canzoni che ho postato come esempio che quelle di De André.

Sinceramente non capisco quale sia l‘ottava reale in cui canta de André o canto io, non capisco se il problema è semplicemente che sono io che non so cantare o se ho completamente frainteso quale sia il mio registro.

Possibile che trovi meno difficili le arie di Rossini, che mi permettono di cantare tutte le note senza perdere la voce o dovermi comprimere la laringe, che le più comuni canzoni da karaoke!?
  • emidio
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30-10-23 10.26

@ drmacchius
Ho provato a seguire il tuo consiglio e ho riscontrato il solito problema.
Dico sinceramente.
Non riesco a capire se sono io a cantare una ottava sotto, è un problema di tecnica o sono io ad avere un registro meno basso di de André (ma anche Cohen, Fossati, Conte).

Quando de André canta le note basse è come se lui le riuscisse a prendere di gola e io ci riesca solo se lo faccio di petto.

Per esempio nella „guerra di Piero“, alla fine del verso „ma sono mille papaveri rossi“, „i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente“, „il vento ti sputa in faccia la neve“ ecc, de André riesce a intonare la nota bassa appoggiata su „rossi“, „corrente“, „neve“ prendendola di „gola“ e accennandola come se stesse parlando.

Io invece la devo tenere più lunga e di petto, con un risultato decisamente più baritonale, ma risuotando alla fine faticosissima e lasciandomi dopo due o tre strofe col fiatone. Di sicuro la tecnica giocherà un ruolo, ma è una canzone che riescono a intonare cani e porci ai falò in spiaggia e io sudo per prendere le note basse, anche se a me vengono decisamente più cupe e vibranti con un effetto così o così invece che da tipica canzone da canzoniere per chitarra.

Tra parentesi trovo molto più facili da cantare le canzoni che ho postato come esempio che quelle di De André.

Sinceramente non capisco quale sia l‘ottava reale in cui canta de André o canto io, non capisco se il problema è semplicemente che sono io che non so cantare o se ho completamente frainteso quale sia il mio registro.

Possibile che trovi meno difficili le arie di Rossini, che mi permettono di cantare tutte le note senza perdere la voce o dovermi comprimere la laringe, che le più comuni canzoni da karaoke!?
ti ho scritto in privato.

30-10-23 10.57

@ drmacchius
A parte il solfeggio cantato da ragazzo non ho mai veramente cantato. La voglia mi è venuta in etá adulta dopo una operazione alle tonsille, che fino a quel momento mi avevano reso tale pratica quasi impossibile.

Non ho una voce veramente addestrata, quindi non conosco la mia reale estensione -che attualmente è molto piccola e va dal mi/re bemolle basso al re centrale, ma in agilità e senza fatica dal fa/fa# al do centrale. Ho la voce chiara e non roca alla Mario biondi, nè scura alla Barry Write.

Non sono di certo un basso profondo, ma ho un registro che rientra di più nello spettro di quello che un tempo veniva chiamato basso cantante e oggi più spesso basso baritono.

Avessi scoperto l‘interesse per il canto probabilmente adesso non avrei problemi a fare come secondo lavoro il cantante lirico, ma non l‘ho fatto nè ho la minima voglia di mettermi a studiare lirica a 45 anni. Fatto sta che però che le uniche „canzoni che riesco a cantare così come sono state scritte e senza continui cambi di ottava a voce piena, senza perdere la voce per fare gli acuti nè fare contorsionismi laringei per raggiungere i bassi , sono arie liriche scritte per bassi non profondi.

Visto che il genere country lo reputo lassativo e io mi sono stancato di cantare le solite due tre canzoni di Johnny cash e dei Crash Test dummies, volevo chiedere se qualcuno poteva consigliarmi dei brani del repertorio rock/blues/r&b/pop cantabili nel mio registro di voce (e idealmente nella tessitura fa basso-do centrale), al limite cantando una ottava in basso, senza quindi dover trasportare i brani di uno o più toni.

Non ho trovato niente che si aggiri in quella estensione. Non riesco a scendere così in basso da sostituire il basso elettrico come fanno i bassi del gruppo a cappella che vanno per la maggiore su YouTube -non so come facciano e se si aiutino col vocoder, o se compressori e microfoni a condensatore facciano fare miracoli, ma ci sono alcuni che scendono quasi una ottava sotto persone come Kurt Moll, che quando canta il mi basso lo tiene quasi un minuto e spacca le casse del woofer dello stereo -non riesco a coprire l‘estensione dei baritoni senza fare falsetti alla Elio e le storie tese col vocoder, sembra ridicolo cantare una ottava sotto parti per tenori che cantano abbondantemente col falsetto come quelle dei Deep Purple, acdc, Queen. Le parte per soprano cantate due ottave per basso vengono decentemente, ma spesso i testi stonano proprio se cantati da un uomo.

C‘è qualcosa che potrei cantare anche io al karaoke o sono destinato a restare ridicolo cantando „la ci darem la mano“, „la vendetta è un venticello“, „ti ravviso o luoghi ameni“, ecc sotto la doccia?
Ci sono parecchi artisti che ad oggi cantano come bassi , per esempio : tim foust , Geoff Castellucci , eric holloway , Avi Kaplan , da loro ci sono molti ri arrangiamenti di canzoni in chiave di basso , potresti trovare ciò che fa al caso tuo
  • Tommyonsite
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30-10-23 15.24

@ drmacchius
Di solito le basi sono fisse e impostate nelle tonalità delle canzoni originali
Ciao scusa, ho provato a seguire il discorso, ma forse mi sono perso.. Parli delle basi del karaoke?
  • drmacchius
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31-10-23 23.17

@ Tommyonsite
Ciao scusa, ho provato a seguire il discorso, ma forse mi sono perso.. Parli delle basi del karaoke?
Si
  • drmacchius
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31-10-23 23.20

@ emidio
ti ho scritto in privato.
Grazie, ma la mail non ‚ho ricevuta perché la mail di iscrizione non è più attiva da 12 anni - ebbene sì, mi iscrissi 20 anni fa-. La mia mail ha lo stesso nick, ma su Gmail
  • drmacchius
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31-10-23 23.29

@ AlexBassVulkano
Ci sono parecchi artisti che ad oggi cantano come bassi , per esempio : tim foust , Geoff Castellucci , eric holloway , Avi Kaplan , da loro ci sono molti ri arrangiamenti di canzoni in chiave di basso , potresti trovare ciò che fa al caso tuo
Caszellucci e caplan li conosco. Non se se sia dovuto al fatto che cantino sol9 con microfono carico di effetti, L se usano tecniche da canto moderno che non conosco, ma riescono a fare note un ottava più bassa di un basso profondo lirico, anche se a sentirli -soprattutto caplan- non sembrano così bassi. Io riesco a fare bene il fa basso e se mi sdraio o sono rilassato e caldo il mi, che faccio fatica a tenere per più di un paio di secondi. Castellucci arriva al do di una ottava più in basso, cosa che secondo il libro di teoria musicale che avevo da ragazzo non dovrebbe essere possibile.

Kurt Moll -che era uno che nelle incisioni spacca il woofer dello stereo ed è stato uno dei bassi profondi più potenti della lirica dell‘ultimo secolo scendeva al massimo due toni e mezzo più in basso di me e quando faceva il do (un ottavo sopra castellucci), si sentiva propria come perdesse di intensità e facesse fatica a tenerlo per più di qualche secondo ed è considerato un grande perché nonostante questo lo prendeva di petto a un volume tale da farlo sentire in teatro,

Non so come facciano e non ho capito se sono io che non ho la tecnica o loro che sono extraterrestri