02-02-22 00.22
@ markelly2
A me invece, affascina molto.
Il primo approccio a questo tipo di arte l'ho avuto leggendo una "storia della musica" di Massimo Mila.
Non mi è parso per niente che trattasse di "lampadine" e "ragù"
.
In particolare proprio Luigi Nono portava avanti un concetto politico molto profondo.
C'è gente che si innamora sentimentalmente delle automobili ed ha rapporti sessuali con le marmitte...
Si chiama meccanophilia.
Ognuno ha il diritto di far scaturire il proprio piacere da qualsiasi evento/cosa che glielo provochi, ma ci sono cose che percorrono, più o meno bene, l'asse dritto della crescita, della innata ricerca evolutiva (cerchiamo sempre la risposta alla domanda fondamentale: chi siamo e dove andiamo?) e poi ci sono cose che percorrono assi tronchi che si estendono dai lati della domanda fondamentale ma che si fermano o spariscono nel nulla.
Se mai dovessi assistere ad un concerto di musiche di Nono dovrei chiudere gli occhi e armarmi delle più vivide e potenti immagini o ambientazioni di fantasia per accompagnare e dare un senso a quegli assemblaggi di suoni ...ma penso che non resisterei comunque.
Io sono uno di quelli che ha bisogno di cercare il senso nelle cose perché so che mi porteranno in avanti.
So pure che molti vengono ingannati dall'essenza incatalogabile di alcuni eventi e per questo credono/sperano che all'interno vi si trovino verità nascoste, incomprese ai più. Ci si sente come un Indiana Jones nella piramide delle emozioni.
Boh, io non mi fido e se una volta, spinto dalla timidezza, dalla coscienza di non aver capito, mi sforzavo di cercare il "motivo" di certe espressioni artistiche, ammiravo gli acculturati esplicatori dei contenuti di certi scrigni ...oggi invece prendo il coraggio e dico: nun me piace, nun lo sopporto, spiegateme la differenza tre queste note e quelle che potrebbero uscire casualmente da un pallottoliere...