17-05-21 19.16
Mi fa piacere condividere con voi alcune riflessioni sulla produzione della musica elettronica, dal punto di vista, pare scontato, di chi impara e non di chi insegna.17-05-21 19.32
Gli arpeggi: personalmente non uso i classi up, down, up&down, random, ma tendo a programmarmi tutto con un plugin dedicato, che è Bluearp, in cui sostanzialmente si disegna il ritmo e la successione delle note (key1, key2, e così via fino a 5), si decide se usare polifonie/accordi o linee monofoniche, poi si mette in loop e si suona, finché non salta fuori l'arpeggio che piace.17-05-21 19.43
Due parole ancora sulla tecnologia.17-05-21 19.51
Una trattazione veramente approfondita ed esaustiva.18-05-21 01.24
Sottoscrivo ogni virgola.18-05-21 10.15
18-05-21 10.24
L'altro giorno mi è capitato di ascoltare in macchina, quindi casualmente, un pezzo nuovo di Justin Bieber, che non è uno dei miei preferiti.18-05-21 11.45
I Beatles hanno insegnato a tutti come comporre musica Pop.18-05-21 13.27
18-05-21 14.16
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Sono d'accordo su tutto, a settembre uscirà un mio album in stile synthwave e per me che vengo dal pope dal funky all'inizio è stato difficile e nello stesso divertente trovare " la linea guida"... per le ritmiche mi sono affidato ad una tr-505 ed una elettrico per avere dei suoni più minimal ..suoni di basso ne ho scelti 4 dal dx7.. solo con la fusione di basso e batteria il brano deve girare..pochi pattern e poche variazioni.. poi trovare una melodia mi è risultato più semplice.. per mia abitudine quando scrivo un pezzo del genere preferisco creare solo 16 battute dove faccio suonare di tutto,drum,basso,tastiere arpeggi..poi li spalmo e li alterno all'interno del brano.18-05-21 15.56
Diciamo che la tecnologia ha fatto emergere la possibilità di autoprodursi, con tutte le incognite del caso.18-05-21 16.42
18-05-21 17.11
Secondo me c'è un punto fermo che vale per la musica elettronica, il jazz, la classica, il rock, la psichedelia...18-05-21 20.50
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E comunque, la musica elettronica è anche (e soprattutto aggiungerei) Battiato (per essere attuali), Vangelis, John Carpenter, Giorgio Moroder, Harold Faltermeyer, Tangerine Dream, Kraftwerk, Boards of Canada... Tutta gente che faceva uso di sequenze, drum machines, arpeggi, alcuni in in un ambito pionieristico a dir poco.18-05-21 21.30
Concordo con Wildcat di nuovo!! aggiungo che tempo fa se non ricordo male su gearsl**z emh volevo dire gearspace ho letto di come Vince DiCola compose le sigle di Rocky (non ricordo quale brano nello specifico) Impressionante leggere come fu composto. Suonando live una ad una tutte le tracce, compreso parti che sembravano suonate da un arpeggiatore. Anche quella credo possa in qualche maniera essere considerata elettronica, ma nessuno di noi credo non possa che ammirare un compositore ed esecutore di tale spessore. Ps e alla conversazione intervenne Vince stesso, con grande umiltà e disponibilità tra l altro!!! Esempio di come un grande come lui, ha comunque rispetto di quelli che non sono di certo al suo livello, se non sono addirittura semplici amatori18-05-21 21.36