05-11-19 18.15
Tra l'altro ció che qui viene esposto non é troppo dissimile dagli insiemi paralleli di chang05-11-19 18.50
06-11-19 12.01
06-11-19 12.14
Ottime osservazioni sulle quali, in effetti, ho molto riflettuto in passato06-11-19 12.17
Ed ecco che dovrebbe essere chiaro come il rilievo di ogni singola nota in una frase non viene, o perlomeno non viene principalmente, dall'articolazione delle dita, ma da un movimento biomeccanico fine e complesso ove hanno eguale importanza tutti i concetti esposti sopra...peso assegnato alla catena cinetica, velocità nelle rotazione del polso sui tre assi cartesiani, dito che spinge verso dito che tira, uso cosciente della sensazione di contatto tra il polpastrello ed il tasto...e così via06-11-19 12.20
Aggiungo che però se vogliamo un suono ed un'articolazione tipo "jeux perlé" allora dobbiamo approcciare il meccanismo in maniera diversa: polso basso, nocche alte, mano come se tenesse un mandarino...ma comunque non staccare il polpastrello dal tasto06-11-19 12.22
Ed infine: tutto questo è teoria e didattica, se quardate Evgeni Kissin, lui spesso raccoglie completamente il mignolo a riccio, in maniera antiesteticissima e apparentemente "sbagliata"...ma per lui, funziona benissimo, ed i risultati si sentono06-11-19 13.30
06-11-19 14.27
Un piccolo appunto: quanto conta cambiare tastiera, e quanto conta invece migliorare la propria comprensione della musica?06-11-19 14.29
Molto interessante sia il video che la discussione che ne è seguita, visto il primo e seguo volentieri la seconda06-11-19 14.35
Un piccolo appunto: con Andrea (Orange) parlavamo di "aggrapparsi" alla tastiera06-11-19 14.37
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Interessante il video.02-12-19 16.51