Maestro di pianoforte

  • Sonounafrana
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29-08-19 13.50

spero di non essere OT. Mi piace il pianoforte, sono autodidatta. Ultimamente un po in balia di me stesso, attingo nozioni ma poi puo capitare di non approfondire, mi domando spesso se quando sto facendo qualcosa lo sto facendo in modo corretto.. pensavo di prendere un Maestro di pianoforte (anche una maestra), io sono di Torino, ho provato dare una sbirciata, ma non è facile scegliere un maestro, tenendo conto poi nella mia eta' ormai sulla via della rottamazione... A me piacerebbe capire quello che sto facendo, poter leggere con disinvoltura uno spartico ma comprenderne anche l'analisi, o perlomeno provarci, comprendere l'armonia che tutti ne parlano e io non so di cosa tanno parlando. e mi incuriosisce sempre di piu. Qualcuno conosce un buon maestro a Torino, che non sia in webcam, e che io possa andare da lui e non lui da me perche sono con i bambini, la moglie.. il caos.. o qualche consiglio su come sceglierlo..

Grazie
Stefano
  • anonimo

29-08-19 14.19

@ Sonounafrana
spero di non essere OT. Mi piace il pianoforte, sono autodidatta. Ultimamente un po in balia di me stesso, attingo nozioni ma poi puo capitare di non approfondire, mi domando spesso se quando sto facendo qualcosa lo sto facendo in modo corretto.. pensavo di prendere un Maestro di pianoforte (anche una maestra), io sono di Torino, ho provato dare una sbirciata, ma non è facile scegliere un maestro, tenendo conto poi nella mia eta' ormai sulla via della rottamazione... A me piacerebbe capire quello che sto facendo, poter leggere con disinvoltura uno spartico ma comprenderne anche l'analisi, o perlomeno provarci, comprendere l'armonia che tutti ne parlano e io non so di cosa tanno parlando. e mi incuriosisce sempre di piu. Qualcuno conosce un buon maestro a Torino, che non sia in webcam, e che io possa andare da lui e non lui da me perche sono con i bambini, la moglie.. il caos.. o qualche consiglio su come sceglierlo..

Grazie
Stefano
Ciao Stefano!

Sono anch'io di Torino, ma, purtroppo, non so consigliarti un Maestro di Pianoforte.

Ti confermo, però, la necessità di averne uno che ti segua, che ti faccia notare dove sbagli quando suoni, che corregga eventuali posture o posizioni delle dita o diteggiature sbagliate, che ti insegni il "passaggio del pollice", che ti insegni l'uso dei pedali, che ti faccia leggere lo spartito con un solfeggio ritmico o cantato, ecc, cioè che ti aiuti a fare tutte quelle cose che non puoi fare da solo e che i Video di You Tube non possono insegnarti (ed anche i Maestri su Webcam lasciano il tempo che trovano se prima non hai interagito con un Maestro in carne ed ossa).

emo
  • lucio55
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29-08-19 14.40

@ anonimo
Ciao Stefano!

Sono anch'io di Torino, ma, purtroppo, non so consigliarti un Maestro di Pianoforte.

Ti confermo, però, la necessità di averne uno che ti segua, che ti faccia notare dove sbagli quando suoni, che corregga eventuali posture o posizioni delle dita o diteggiature sbagliate, che ti insegni il "passaggio del pollice", che ti insegni l'uso dei pedali, che ti faccia leggere lo spartito con un solfeggio ritmico o cantato, ecc, cioè che ti aiuti a fare tutte quelle cose che non puoi fare da solo e che i Video di You Tube non possono insegnarti (ed anche i Maestri su Webcam lasciano il tempo che trovano se prima non hai interagito con un Maestro in carne ed ossa).

emo
Scusate, ma online su youtube e nel suo sito internet c'è sempre il Tino Carugati con le sue innumerevoli e simpatiche ed attraenti lezioni, dense di suggerimenti pratici, e quant'altro possa servire per avvicinarsi al mondo della musica ed in particolare al pianoforte che lui definisce "leggero". Io stesso ne sto traendo beneficio su molteplici aspetti. Provare per credere.
  • artemiasalina
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29-08-19 14.43

@ lucio55
Scusate, ma online su youtube e nel suo sito internet c'è sempre il Tino Carugati con le sue innumerevoli e simpatiche ed attraenti lezioni, dense di suggerimenti pratici, e quant'altro possa servire per avvicinarsi al mondo della musica ed in particolare al pianoforte che lui definisce "leggero". Io stesso ne sto traendo beneficio su molteplici aspetti. Provare per credere.
No, vi prego...il corso di piano su youtube no... capisco qualche consiglio, ma tenetevi alla larga dal web per certe cose.
Un insegnante di pianoforte è tutta un'altra cosa, ti segue, ti fa capire i tuoi errori (cosa che non capiresti mai da solo seguendo un corso) e ti mostra la strada giusta, individuale, per superare determinate difficoltà.
  • Sonounafrana
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29-08-19 14.57

@ lucio55
Scusate, ma online su youtube e nel suo sito internet c'è sempre il Tino Carugati con le sue innumerevoli e simpatiche ed attraenti lezioni, dense di suggerimenti pratici, e quant'altro possa servire per avvicinarsi al mondo della musica ed in particolare al pianoforte che lui definisce "leggero". Io stesso ne sto traendo beneficio su molteplici aspetti. Provare per credere.
Conosco il Tino, sono iscritto al suo canale, e gia preso qualche suo corso. Sicuramente è una bella persona, preparato, sopratutto sulla didattica.. purtroppo e un po' lontano...
  • anonimo
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29-08-19 15.14

@ Sonounafrana
spero di non essere OT. Mi piace il pianoforte, sono autodidatta. Ultimamente un po in balia di me stesso, attingo nozioni ma poi puo capitare di non approfondire, mi domando spesso se quando sto facendo qualcosa lo sto facendo in modo corretto.. pensavo di prendere un Maestro di pianoforte (anche una maestra), io sono di Torino, ho provato dare una sbirciata, ma non è facile scegliere un maestro, tenendo conto poi nella mia eta' ormai sulla via della rottamazione... A me piacerebbe capire quello che sto facendo, poter leggere con disinvoltura uno spartico ma comprenderne anche l'analisi, o perlomeno provarci, comprendere l'armonia che tutti ne parlano e io non so di cosa tanno parlando. e mi incuriosisce sempre di piu. Qualcuno conosce un buon maestro a Torino, che non sia in webcam, e che io possa andare da lui e non lui da me perche sono con i bambini, la moglie.. il caos.. o qualche consiglio su come sceglierlo..

Grazie
Stefano
Per la mia piccola esperienza, mi permetto di consigliarti da quale tipologia di maestro stare alla larga:
- quello "navigato" che ti ride in faccia la prima volta che ti vede ("ma a questa età? ahahah" etc etc)
- quello che fa decidere a te cosa fare a lezione perché in cuor suo stai perdendo solo tempo e denaro (o perché non ha un metodo di insegnamento ben definito per gli adulti)
- quello che insegna solo a bambini e fanciulli under 14 coi disegnini, colori, etc e applica lo stesso metodo con te
- in generale, colui che ti demotiva (anche se non se ne accorge) anziché spronarti a fare meglio

Personalmente mi sono trovato bene con un maestro chiaro, esplicito, severo, "vecchio stampo", che non ti molla un secondo per un'ora di fila. L'unica cosa che mi sono permesso di chiedergli era di seguire passo passo il programma ministeriale di conservatorio, sin dal primo anno.

I miei due scellini.
  • Raptus
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29-08-19 15.24

@ anonimo
Per la mia piccola esperienza, mi permetto di consigliarti da quale tipologia di maestro stare alla larga:
- quello "navigato" che ti ride in faccia la prima volta che ti vede ("ma a questa età? ahahah" etc etc)
- quello che fa decidere a te cosa fare a lezione perché in cuor suo stai perdendo solo tempo e denaro (o perché non ha un metodo di insegnamento ben definito per gli adulti)
- quello che insegna solo a bambini e fanciulli under 14 coi disegnini, colori, etc e applica lo stesso metodo con te
- in generale, colui che ti demotiva (anche se non se ne accorge) anziché spronarti a fare meglio

Personalmente mi sono trovato bene con un maestro chiaro, esplicito, severo, "vecchio stampo", che non ti molla un secondo per un'ora di fila. L'unica cosa che mi sono permesso di chiedergli era di seguire passo passo il programma ministeriale di conservatorio, sin dal primo anno.

I miei due scellini.
Spectrum io ho avuto tutte le tipologie che hai detto emo, ne manca una: quello che oltre a far decidere a te, ti fa fare solo quello che piace a lui (anche se non c'entra nulla con quello che vorresti imparare).
In generale direi quello che non usa un metodo e quello che non ha passione per l'insegnamento (lo vedi subito, dall'attegiamento menefreghista).
A me soprende che nel mondo della musica (materia matematica), forse perchè in passato la studiava chi aveva soldi e non la passione, ci sia così tanto caos e si trovino facilmente maestri inutili.
Spezzerei una lancia per il maestro che fa lezione solo ai bimbi, se si è alle prime armi io non ci vedo niente di male dell'iniziare con quel tipo di approccio (se non ti fa solo colorare le note e si riadatta, ovviamente).
  • anonimo
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29-08-19 15.30

@ Raptus
Spectrum io ho avuto tutte le tipologie che hai detto emo, ne manca una: quello che oltre a far decidere a te, ti fa fare solo quello che piace a lui (anche se non c'entra nulla con quello che vorresti imparare).
In generale direi quello che non usa un metodo e quello che non ha passione per l'insegnamento (lo vedi subito, dall'attegiamento menefreghista).
A me soprende che nel mondo della musica (materia matematica), forse perchè in passato la studiava chi aveva soldi e non la passione, ci sia così tanto caos e si trovino facilmente maestri inutili.
Spezzerei una lancia per il maestro che fa lezione solo ai bimbi, se si è alle prime armi io non ci vedo niente di male dell'iniziare con quel tipo di approccio (se non ti fa solo colorare le note e si riadatta, ovviamente).
Mi manca un tipo, come ho potuto dimenticarmene? emo
- quello che ti dice "le mie lezioni private durano 1 ora e 1/2, nella scuola di musica 50 minuti, ti conviene da me" e poi a casa sua passi un'ora a ragionare di fi*a, calcio, politica, vari amarcord.... e la lezione reale si riduce a 20-30 minuti emo
  • wildcat80
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29-08-19 15.41

Colgo occasione per condividere una riflessione. Io ho fatto il V di pianoforte che ero un ragazzino, poi non avevo più voglia di passare ore al pianoforte, avevo altri interessi, fra cui la musica leggera.
Un giorno, scopro che un amico di famiglia aveva avuto un glorioso passato come tastierista durante gli anni dell'università, a cavallo fra gli anni 70 e gli anni 80. Lui mi ha insegnato i primi rudimenti, il II/V/I, le pentatoniche, le scale blues.
Insomma, sotto certi aspetti ho dovuto ricomincaire da capo, e non avevo neppure vent'anni.
Oggi ho un collega di 45 anni che aveva anche lui interrrotto gli studi da ragazzino, e ha ripreso, in un doppio binario: la classica e il jazz.
Tecnicamente è a posto, molto ben impostato, molto ma molto bravo, per quanto riguarda la classica.
Sul versante jazz è una tragedia, perché fatica molto a uscire dal concetto di armonia classica, ma pian pianino sta iniziando a capire e a suonare.
Lui ha fatto una scelta vincente: ha scelto di farsi seguire da 2 insegnanti differenti, tutti e due che hanno attività prevalente come musicisti e non come docenti.
Tutta questa premessa per dire che a una certa età non è impossibile imparare, anzi, per molti aspetti più si è adulti più c'è la testa, e si riesce a far rendere il poco tempo disponibile al meglio, più che da ragazzini.
Si cresce e si matura come in tutto il resto.
Bisogna solo cercare e trovare il giusto docente, che sappia creare un percorso didattica davvero personalizzato, salvo il fatto che alcuni elementi nozionistici sono fondamentali per capire anche tutto ciò che è diverso dalla classica.
Non dico che il vecchio compimento inferiore sia fondamentale, però saper leggere in chiave di Fa e Sol, saper solfeggiare, conoscere le basi dell'armonia e della musica tonale servono e molto a capire e a progredire in qualsiasi genere.
  • anonimo
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29-08-19 15.44

raptus ha scritto:
Spezzerei una lancia per il maestro che fa lezione solo ai bimbi, se si è alle prime armi io non ci vedo niente di male dell'iniziare con quel tipo di approccio (se non ti fa solo colorare le note e si riadatta, ovviamente).

Anni fa, andai da una signora, la classica "maestrina di musica" in pensione. A parte le note coi disegnini e gli origami che, secondo me, si potevano evitare (avevo più di 20 anni). Ma aldilà di ciò, erano proprie le tempistiche didattiche da bambini a demotivarmi ( e le avevo fatto presente che non ero a digiuno di pratica tastieristica). Dopo 4 lezioni eravamo ancora ai colori delle note. E-che-cavolo, ma so anche leggere e scrivere eh. Se aspettavo la maestrina, un metodo Bona o un Beyer li avrei visti forse dopo un anno. Per fortuna mollai al secondo mese.
Con il maestro successivo compresi che un individuo può assimilare velocemente - se ne ha voglia e studia - anche partendo da un metodo didattico canonico.
Questa la mia esperienza, ma ovviamente stiamo ragionando dell'abito su misura.
  • fighterrx

29-08-19 16.06

artemiasalina ha scritto:
No, vi prego...il corso di piano su youtube no... capisco qualche consiglio, ma tenetevi alla larga dal web per certe cose.


Certo non è raccomandabile (e legale) cimentarsi in opere di ingegneria o medicina dopo un corso su youtube.
Mi sembra invece del tutto senza controindicazioni provare ad imparare a suonare. Il peggio che può succedere è sbagliare le note o suonare male.

Siamo d'accordo che un maestro personalizzato è meglio, ma bisogna anche considerare il costo. Youtube è gratis.

Sono anche certo che TUTTI gli acquirenti della Panda sappiano che la Mercedes è meglio, ciò nonostante si vendono più Panda che Mercedes.
  • anonimo
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29-08-19 16.22

wildcat80 ha scritto:
Oggi ho un collega di 45 anni che aveva anche lui interrotto gli studi da ragazzino, e ha ripreso, in un doppio binario: la classica e il jazz.

Secondo me ha fatto benissimo. Anni fa ho preso lezioni di canto moderno e tuttora mi diletto, ma sento che mi manca l'impostazione lirica che comunque in certe situazioni è utile. Infatti in autunno vorrei iniziare a prendere lezioni di canto lirico, avvisando però il maestro che le mie reali intenzioni non sono imparare il belcanto ma soltanto l'impostazione. Non so se esistano insegnanti di canto moderno che formano anche sull'impostazione lirica, io qui in zona non ne ho trovati.

wildcat80 ha scritto:
Tutta questa premessa per dire che a una certa età non è impossibile imparare, anzi, per molti aspetti più si è adulti più c'è la testa, e si riesce a far rendere il poco tempo disponibile al meglio, più che da ragazzini.
Si cresce e si matura come in tutto il resto.

Sempre secondo me, se l'obiettivo non è il posto fisso in una orchestra, l'età conta fino a un certo punto. Ho esperito personalmente - confrontandomi con altri adulti - che l'entusiasmo e l'abnegazione contano più dell'età. Vedo ragazzini privi di qualsiasi passione per la musica, spinti dai genitori a studiare uno strumento. Poco tempo fa ho suonato con un batterista letargico, di una freddezza impressionante... ho saputo in seguito che era diplomato in conservatorio!emo

wildcat80 ha scritto:
Sul versante jazz è una tragedia, perché fatica molto a uscire dal concetto di armonia classica, ma pian pianino sta iniziando a capire e a suonare.

Io ho fatto il percorso contrario, ho studiato armonia "moderna" in passato e da due anni sto districandomi nell'armonia classica. Devo ammettere che forse sarebbe stato meglio se avessi fatto l'opposto, perché l'armonia jazz, almeno in Italia, viene spiegata in modo "meccanico", per velocizzarne l'apprendimento: i voicing, le sostituzioni armoniche, etc etc, ma se non hai un buon maestro che ti segue e ti mostra esempi concreti di come mettere in pratica il tutto, resti alla stregua del teorico. E ovviamente devi maturare il buon gusto, quindi ascoltare tanta musica jazz e blues anche mentre studi l'armonia classica.... poi la musica d'insieme nel jazz è un altro aspetto fondamentale per crescere, ma in provincia gli aspiranti jazzisti sono pochi e il confronto è molto limitato. Ahimé, non siamo a Boston! Conosco alcuni validi musicisti che dopo esperienze negli Usa sono tornati con un bagaglio tecnico impressionante!! Ma proprio un altro mondo! E non sono andati per studiare, ma per suonare on-the-road, o nei teatri, nei musical, etc. "rubando" idee e trucchi qua e là da chi ne sapeva più di loro. Alcuni di loro mi hanno raccontato di aver jammato con turnisti che negli anni 70 suonarono con gruppi del calibro dei Doors!
Pardon ho divagato. Tornando a "bomba", trovo comunque propedeutica l'armonia scolastica perché fa capire dei concetti che nei testi di armonia moderna danno per scontati o escludono a priori, basandosi su un approccio "comportamentale" anziché "cognitivo" (perdonatemi il lessico da psicologo, non me ne venivano a mente altri).
Inoltre spesso siamo condizionati da sogni o desideri mutevoli nel tempo, e per fortuna è così! Tutto muta.
20 anni fa suonavo rock, blues e volevo approfondire il jazz. Oggi di quel periodo è rimasto poco, l'attenzione si è spostata sulla classica e sui compositori di colonne sonore (non ascolto quasi altro). Per cui anche l'oggetto degli studi è radicalmente cambiato.
Mi scuso per l'OT.
  • anonimo
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29-08-19 16.35

@ fighterrx
artemiasalina ha scritto:
No, vi prego...il corso di piano su youtube no... capisco qualche consiglio, ma tenetevi alla larga dal web per certe cose.


Certo non è raccomandabile (e legale) cimentarsi in opere di ingegneria o medicina dopo un corso su youtube.
Mi sembra invece del tutto senza controindicazioni provare ad imparare a suonare. Il peggio che può succedere è sbagliare le note o suonare male.

Siamo d'accordo che un maestro personalizzato è meglio, ma bisogna anche considerare il costo. Youtube è gratis.

Sono anche certo che TUTTI gli acquirenti della Panda sappiano che la Mercedes è meglio, ciò nonostante si vendono più Panda che Mercedes.
Secondo me l'approccio con un maestro in carne ed ossa è fondamentale.
Poi è anche vero che nowadays su internet c'è chi ci trova moglie, in teoria tutto si può (o si potrebbe) emo
  • Raptus
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29-08-19 16.45

@ anonimo
raptus ha scritto:
Spezzerei una lancia per il maestro che fa lezione solo ai bimbi, se si è alle prime armi io non ci vedo niente di male dell'iniziare con quel tipo di approccio (se non ti fa solo colorare le note e si riadatta, ovviamente).

Anni fa, andai da una signora, la classica "maestrina di musica" in pensione. A parte le note coi disegnini e gli origami che, secondo me, si potevano evitare (avevo più di 20 anni). Ma aldilà di ciò, erano proprie le tempistiche didattiche da bambini a demotivarmi ( e le avevo fatto presente che non ero a digiuno di pratica tastieristica). Dopo 4 lezioni eravamo ancora ai colori delle note. E-che-cavolo, ma so anche leggere e scrivere eh. Se aspettavo la maestrina, un metodo Bona o un Beyer li avrei visti forse dopo un anno. Per fortuna mollai al secondo mese.
Con il maestro successivo compresi che un individuo può assimilare velocemente - se ne ha voglia e studia - anche partendo da un metodo didattico canonico.
Questa la mia esperienza, ma ovviamente stiamo ragionando dell'abito su misura.
A me la "maestra" per fortuna l'ha riadattato per un adulto, a parte qualche passaggio che in effetti mi faceva ridere (i saltini sui tasti) per il resto per uno totalmente a digiuno di teoria e tecnica di pianoforte classico partire come fossi un bambino è stata una manna dal cielo che mi ha aperto un mondo.
Perchè, e non lo dice nessuno purtroppo, è solo suonando che ti viene la voglia di suonare... l'essere umano è fatto così, ti devi gasare per voler fare davvero qualcosa, ci devi prendere gusto. Grazie a lei in due annetti già sapevo fare sonate da 4/5 anno di conservatorio, mi sembrava incredibile.
Perchè ci sono così tanti chitarristi? Perchè per tanti anni è passata l'idea che la chitarra fosse più facile e sembra più facile riuscire ad arrivare ad un livello di indipendenza tale da poterti far "gasare" (improvvisare su pentatoniche ad esempio).
Col pianoforte, secondo me a causa dei metodi arcaici che vengono insegnati, questo livello di indipendenza si raggiunge solo dopo tanti anni se autodidatti oppure da piccoli solo grazie ad un maestro.
Ma come puoi sperare di poter motivare un ragazzino se gli presenti davanti tomi di esercizi noiosi da fare senza un obiettivo tangibile? Questo è il motivo per cui tanti (compreso me) han lasciato perdere da piccoli per poi relativamente pentirsene.
  • Sonounafrana
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29-08-19 17.04

Grazie a tutti per le risposte e i consigli, effetivamente volevo evitare queste tipologie e approccio. Io ho 53 anni, certo non ho ambizioni da concertista. Non mi sono nemmeno posto il problema; la musica mi da emozioni, volevo approfondire questo aspetto del tutto personale. Nonostante questo mi piacerebbe approfondire un po' la materia, capire in ogni momento cosa sto facendo. Non parto proprio da zero, leggo gli spartiti non con una totale padronanza, ho ancora difficolta in certi passaggi che cerco di solfeggiare forse in un modo un po spartano. E successo con il Al Chiaro di luna di Bethoven nella linea del "canto" che non riuscivo farmela entrare anche a orecchio.. ho dovuto memorizzare quel ta-tata .. vabbe... conosco la chiavi di violino e basso... le scale tutte su piu ottave a mani unite con il passaggio del pollice e viceversa.. non ho pero' un repertorio... e quando qualcuno mi chiede suonaci qualcosa... sto terminando il beyer.. al chiaro di luna sono a meta ma mi diverto a cercare di dargli una interpretazione mia... mi piacerebbe imparare la tecnica per armonizzare una determinata melodia che ultimamente le scopro magicamente sotto le dita .. e poi avrei un milione di domande da fargli... e nonostante tutto anche solo per eseguire Al Chiaro di luna in un modo appena sufficiente e valso tutto questo...
  • wildcat80
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29-08-19 21.09

Non Sei un musicista ma a livello di informatica musicale chapeau! Se la tua attitudine è la stessa che hai mostrato nel post sul minipc, non avrai difficoltà a raccogliere i risultati!
  • fulezone
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30-08-19 09.29

Vorrei fare una domanda controcorrente, so che il punto di vista da cui parto è già sbagliato a prescindere,
le ultime lezioni con il maestro le ho fatte nel 1997 ora ho 40 anni e vorrei prendere qualche lezione,
il fatto è che non mi interessano tutte le basi e partire da zero, solo quelle fondamentali
non credo ormai basterebbe una vita per ripartire da zero anche se dovrei,
vorrei qualcosa di pratico da mettere in atto in breve tempo per colmare le lacune che ho
ma solo sulla parte che mi interessa, non andrò mai a fare un concerto di musica classica,
ma mi piacerebbe fare una bella improvvisazione veloce senza paura di inciampare sulle dita!
  • wildcat80
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  • Loc: Genova
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30-08-19 09.39

Parli di basi teoriche o tecniche? Perché parlando di improvvisazione vai toccare un tasto in cui sia la teoria che la pratica vanno a fondersi in maniera sinergica.
  • fulezone
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30-08-19 09.45

@ wildcat80
Parli di basi teoriche o tecniche? Perché parlando di improvvisazione vai toccare un tasto in cui sia la teoria che la pratica vanno a fondersi in maniera sinergica.
Basi Tecniche,
io ho 40 anni, non ho altri 20 anni per studiare!
Ormai è tardi per partire da zero non ho nemmeno il tempo!
  • Raptus
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30-08-19 09.58

@ fulezone
Basi Tecniche,
io ho 40 anni, non ho altri 20 anni per studiare!
Ormai è tardi per partire da zero non ho nemmeno il tempo!
Non è vero che non abbiamo tempo, abbiamo altre priorità.
Da giovane si ha tempo non perchè lo si decide o si pianifica ma perchè se ne ha talmente tanto tra pause scolastiche che puoi provare qualsiasi cosa per non annoiarti.
Da adulti, come ha detto qualcun altro, è diverso, è meglio per tanti punti di vista: sai cosa vuoi. Sai cosa devi imparare, sai dove vuoi arrivare, conosci i tuoi limiti e le tue ambizioni.
Avessi avuto tutte queste certezze da giovane... sarei un concertista famoso (o un insegnante sottopagato :D )