Spegnimento da ciabatta si o no?

  • maxpiano69
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27-05-24 10.50

doremi60 ha scritto:
Salve a tutti. Avendo un piccolo home studio con diverse apparecchiature tutte collegate (tranne computer e casse) su ciabatte con interruttori bipolari inserite in un mobile studio (comprate su Thomann). Secondo voi è consigliabile accendere e spegnere tutto insieme o è meglio singolarmente? Grazie

doremi58 ha scritto:
sì, lo faccio da 30 anni e non ho mai avuto nessun problema su nessuna apparecchiatura a patto di seguire poche regole:

- avendo più ciabatte (con interruttori) collegate, avviarle al massimo 2 alla volta per non creare un picco all'accenzione che in casa potrebbe andare oltre i consueti 3Kw
- l'alimentazione del mixer e in ultimo delle casse (se attive) devono sempre essere accesi alla fine della catena
- azzerare sempre i volumi del mixer/casse sia allo spegnimento che all'accenzione

scusate l'OT ma volevo sottolinearlo... perchè vedere @doremi58 che risponde a @doremi60 non è una cosa da tutti giorni! emoemoemoemo
  • marcoballa
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27-05-24 13.00

al di là della "botta" iniziale...
dipende da COSA accendi e spegni in quel modo.

molti mixer digitali e quasi tutte le tastiere di ultima generazione necessitano di spegnimento con salvataggio di impostazioni, ecc. nonchè di "arresto del sistema" come in un pc (si devono completare fasi di spegnimento di programmi, ecc.) e se togli corrente di botto è come se staccassi la spina senza effettuare tali fasi di spegnimento (pertanto - già sperimentato in una sala prove di un amico - errori di sistema, workstation bloccate, un paio di macchine in assistenza, ecc.).

quindi alcune macchine tocca proprio spegnerle una per una dal loro interruttore emoemo
  • maxpiano69
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27-05-24 14.38

@ marcoballa
al di là della "botta" iniziale...
dipende da COSA accendi e spegni in quel modo.

molti mixer digitali e quasi tutte le tastiere di ultima generazione necessitano di spegnimento con salvataggio di impostazioni, ecc. nonchè di "arresto del sistema" come in un pc (si devono completare fasi di spegnimento di programmi, ecc.) e se togli corrente di botto è come se staccassi la spina senza effettuare tali fasi di spegnimento (pertanto - già sperimentato in una sala prove di un amico - errori di sistema, workstation bloccate, un paio di macchine in assistenza, ecc.).

quindi alcune macchine tocca proprio spegnerle una per una dal loro interruttore emoemo
Questo è un buon punto, meglio non dare per scontato che tutti i possessori di certi dispositivi ne siano consapevoli emo se l'accensione/spegnimento è un soft-button e non uno switch vicino alla presa di alimentazione, è già un indizio che deve fare insospettire
  • d_phatt
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27-05-24 15.08

La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede del musicista o tecnico di turno, nonché dalla forma e dalla consistenza della ciabatta stessa, specialmente se questa viene lanciata (il cosiddetto spegnimento da remoto, in gergo tecnico).

Per esperienza personale diretta posso testimoniare che è del tutto fattibile spegnere gli interruttori della luce di casa se si è in grado di lanciare ciabatte con un buon livello di precisione, mentre per quanto riguarda mixer e tastiere la perfetta riuscita del gesto è molto più complessa ed effettivamente nei casi meno fortunati può causare danni anche notevoli. emo
  • marcoballa
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27-05-24 16.08

@ d_phatt
La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede del musicista o tecnico di turno, nonché dalla forma e dalla consistenza della ciabatta stessa, specialmente se questa viene lanciata (il cosiddetto spegnimento da remoto, in gergo tecnico).

Per esperienza personale diretta posso testimoniare che è del tutto fattibile spegnere gli interruttori della luce di casa se si è in grado di lanciare ciabatte con un buon livello di precisione, mentre per quanto riguarda mixer e tastiere la perfetta riuscita del gesto è molto più complessa ed effettivamente nei casi meno fortunati può causare danni anche notevoli. emo
emoemoemoemoemo
  • cecchino
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27-05-24 16.13

@ d_phatt
La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede del musicista o tecnico di turno, nonché dalla forma e dalla consistenza della ciabatta stessa, specialmente se questa viene lanciata (il cosiddetto spegnimento da remoto, in gergo tecnico).

Per esperienza personale diretta posso testimoniare che è del tutto fattibile spegnere gli interruttori della luce di casa se si è in grado di lanciare ciabatte con un buon livello di precisione, mentre per quanto riguarda mixer e tastiere la perfetta riuscita del gesto è molto più complessa ed effettivamente nei casi meno fortunati può causare danni anche notevoli. emo
emoemoemoemoemoemo
  • simondrake
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27-05-24 16.20

@ d_phatt
La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede del musicista o tecnico di turno, nonché dalla forma e dalla consistenza della ciabatta stessa, specialmente se questa viene lanciata (il cosiddetto spegnimento da remoto, in gergo tecnico).

Per esperienza personale diretta posso testimoniare che è del tutto fattibile spegnere gli interruttori della luce di casa se si è in grado di lanciare ciabatte con un buon livello di precisione, mentre per quanto riguarda mixer e tastiere la perfetta riuscita del gesto è molto più complessa ed effettivamente nei casi meno fortunati può causare danni anche notevoli. emo
un esempio pratico
  • cecchino
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27-05-24 16.29

@ simondrake
un esempio pratico
Nonostante la didascalia, non sono io emo
  • d_phatt
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27-05-24 16.55

@ simondrake
un esempio pratico
Una vera virtuosa dello "spegnimento" con la ciabatta! emo
  • mima85
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27-05-24 17.38

maxpiano69 ha scritto:
Bisogna distinguere i due dispositivi: il cosiddetto "salvavita" (interruttore differenziale) che scatta in caso di dispersione verso terra (ovvero se qualcuno sta prendendo o rischia di prendere una scossa) ed il magnetotermico che invece regola l'assorbimento e scatta se questo permane per un certo tempo (necessario alla parte "termica" per intervenire) al di sopra della soglia contrattuale


Da noi generalmente i quadri son fatti in modo da avere una terna di magnetotermici all'entrata prima del contatore (da noi in casa la corrente arriva trifase), poi c'è il contatore (trifase anche lui), dal contatore escono le tre fasi dalle quali poi vengono derivati i vari rami dell'impianto, distribuiti in modo più o meno uguale tra i tre circuiti, e ogni ramo ha il suo magnetotermico individuale. Tutti gli utilizzatori poi usano un neutro comune alle tre fasi, nella classica configurazione a stella.

Poi c'è il salvavita generale per il quadro (obbligatorio) ed eventualmente in aggiunta per uno o più dei singoli rami.
  • mima85
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27-05-24 17.39

@ d_phatt
La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede del musicista o tecnico di turno, nonché dalla forma e dalla consistenza della ciabatta stessa, specialmente se questa viene lanciata (il cosiddetto spegnimento da remoto, in gergo tecnico).

Per esperienza personale diretta posso testimoniare che è del tutto fattibile spegnere gli interruttori della luce di casa se si è in grado di lanciare ciabatte con un buon livello di precisione, mentre per quanto riguarda mixer e tastiere la perfetta riuscita del gesto è molto più complessa ed effettivamente nei casi meno fortunati può causare danni anche notevoli. emo
emoemoemo
  • paolo_b3
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27-05-24 17.44

@ simondrake
un esempio pratico
emoemoemo
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27-05-24 19.38

d_phatt ha scritto:
La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede...

Tecnica indispensabile se il locale del musicante è infestato dalle zanzare.
  • maxpiano69
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27-05-24 19.42

@ mima85
maxpiano69 ha scritto:
Bisogna distinguere i due dispositivi: il cosiddetto "salvavita" (interruttore differenziale) che scatta in caso di dispersione verso terra (ovvero se qualcuno sta prendendo o rischia di prendere una scossa) ed il magnetotermico che invece regola l'assorbimento e scatta se questo permane per un certo tempo (necessario alla parte "termica" per intervenire) al di sopra della soglia contrattuale


Da noi generalmente i quadri son fatti in modo da avere una terna di magnetotermici all'entrata prima del contatore (da noi in casa la corrente arriva trifase), poi c'è il contatore (trifase anche lui), dal contatore escono le tre fasi dalle quali poi vengono derivati i vari rami dell'impianto, distribuiti in modo più o meno uguale tra i tre circuiti, e ogni ramo ha il suo magnetotermico individuale. Tutti gli utilizzatori poi usano un neutro comune alle tre fasi, nella classica configurazione a stella.

Poi c'è il salvavita generale per il quadro (obbligatorio) ed eventualmente in aggiunta per uno o più dei singoli rami.
Si ma stai andando troppo a monte così e mi pare strano che tu la corrente la paghi su un contatore 380V trifase (a comune per giunta), se hai un contratto 220V monofase, quindi al tuo schema manca qualcosa, diciamo almeno 1 contatore... (ma stiamo andando OT; in ogni caso per far saltare il magnetotermico ci vuole una corrente costante, non uno spunto e nel caso specifico a meno di avere un carico di tastiere+ altro vicino alla capacità totale del contratto... la vedo assai improbabile insomma)

Io comunque voto per il metodo ciabatta di d_phatt emo
  • mima85
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27-05-24 20.14

maxpiano69 ha scritto:
Si ma stai andando troppo a monte così e mi pare strano che tu la corrente la paghi su un contatore 380V trifase (a comune per giunta)


Ti garantisco che da noi in Svizzera è così. Le piastre della cucina (elettriche), il forno e il riscaldamento elettrico (quando c'è) sono trifase, fino a pochi anni fa lo erano anche elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie ed asciugatrici. Se in una casa privata monofamiliare c'è il rifugio della protezione civile, come nel mio caso, il ventilatore al suo interno è trifase. Nelle nostre case è normale trovare da qualche parte una o più di queste prese.

Da noi la distribuzione elettrica alle case ed agli appartamenti avviene per la stragrande maggioranza delle volte in trifase.

maxpiano69 ha scritto:
se hai un contratto 220V monofase


I contratti monofase 220V da noi sono o per appartamenti veramente piccoli (1/2 locali) o per cose come garage, piccoli magazzini e via dicendo. Ma appena l'appartamento raggiunge i 3 locali e/o nella cucina ci sono le piastre elettriche, ecco che hai la trifase.

Da noi funziona così, da quel che ho potuto constatare distribuire la trifase a case ed appartamenti è un sistema che è molto usato nel nord Europa. Il nostro sistema elettrico è pesantemente basato su quello tedesco, perfino per quanto riguarda la corrente di trazione dei treni usiamo gli stessi standard.

maxpiano69 ha scritto:
in ogni caso per far saltare il magnetotermico ci vuole una corrente costante, non uno spunto


Li ho visti saltare anche per uno spunto. La maggior parte delle volte a causa dell'accensione di una ciabatta con su collegato laqualunque, ma mi è capitato anche che dopo un black-out, al tornare della corrente alcune linee con tante prese e conseguenti utilizzatori abbiano fatto abbassare il magnetotermico in testa al circuito. In questi casi sono dovuto andare io stesso nel quadro a riarmarlo, non prima di aver staccato o spento buona parte degli utilizzatori altrimenti non lo tiri su manco a martellate.
  • maxpiano69
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27-05-24 20.16

@ mima85
maxpiano69 ha scritto:
Si ma stai andando troppo a monte così e mi pare strano che tu la corrente la paghi su un contatore 380V trifase (a comune per giunta)


Ti garantisco che da noi in Svizzera è così. Le piastre della cucina (elettriche), il forno e il riscaldamento elettrico (quando c'è) sono trifase, fino a pochi anni fa lo erano anche elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie ed asciugatrici. Se in una casa privata monofamiliare c'è il rifugio della protezione civile, come nel mio caso, il ventilatore al suo interno è trifase. Nelle nostre case è normale trovare da qualche parte una o più di queste prese.

Da noi la distribuzione elettrica alle case ed agli appartamenti avviene per la stragrande maggioranza delle volte in trifase.

maxpiano69 ha scritto:
se hai un contratto 220V monofase


I contratti monofase 220V da noi sono o per appartamenti veramente piccoli (1/2 locali) o per cose come garage, piccoli magazzini e via dicendo. Ma appena l'appartamento raggiunge i 3 locali e/o nella cucina ci sono le piastre elettriche, ecco che hai la trifase.

Da noi funziona così, da quel che ho potuto constatare distribuire la trifase a case ed appartamenti è un sistema che è molto usato nel nord Europa. Il nostro sistema elettrico è pesantemente basato su quello tedesco, perfino per quanto riguarda la corrente di trazione dei treni usiamo gli stessi standard.

maxpiano69 ha scritto:
in ogni caso per far saltare il magnetotermico ci vuole una corrente costante, non uno spunto


Li ho visti saltare anche per uno spunto. La maggior parte delle volte a causa dell'accensione di una ciabatta con su collegato laqualunque, ma mi è capitato anche che dopo un black-out, al tornare della corrente alcune linee con tante prese e conseguenti utilizzatori abbiano fatto abbassare il magnetotermico in testa al circuito. In questi casi sono dovuto andare io stesso nel quadro a riarmarlo, non prima di aver staccato o spento buona parte degli utilizzatori altrimenti non lo tiri su manco a martellate.
Si impara sempre qualcosa, il mondo è vario (thanks) emo
  • Ilaria_Villa
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28-05-24 13.41

@ d_phatt
La fattibilità dello spegnimento mediante ciabatta dipende da tutta una serie di fattori, partendo dal livello di atletismo e di coordinazione occhio-piede del musicista o tecnico di turno, nonché dalla forma e dalla consistenza della ciabatta stessa, specialmente se questa viene lanciata (il cosiddetto spegnimento da remoto, in gergo tecnico).

Per esperienza personale diretta posso testimoniare che è del tutto fattibile spegnere gli interruttori della luce di casa se si è in grado di lanciare ciabatte con un buon livello di precisione, mentre per quanto riguarda mixer e tastiere la perfetta riuscita del gesto è molto più complessa ed effettivamente nei casi meno fortunati può causare danni anche notevoli. emo
emoemoemo
  • doremi58
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01-06-24 19.27

@ maxpiano69
doremi60 ha scritto:
Salve a tutti. Avendo un piccolo home studio con diverse apparecchiature tutte collegate (tranne computer e casse) su ciabatte con interruttori bipolari inserite in un mobile studio (comprate su Thomann). Secondo voi è consigliabile accendere e spegnere tutto insieme o è meglio singolarmente? Grazie

doremi58 ha scritto:
sì, lo faccio da 30 anni e non ho mai avuto nessun problema su nessuna apparecchiatura a patto di seguire poche regole:

- avendo più ciabatte (con interruttori) collegate, avviarle al massimo 2 alla volta per non creare un picco all'accenzione che in casa potrebbe andare oltre i consueti 3Kw
- l'alimentazione del mixer e in ultimo delle casse (se attive) devono sempre essere accesi alla fine della catena
- azzerare sempre i volumi del mixer/casse sia allo spegnimento che all'accenzione

scusate l'OT ma volevo sottolinearlo... perchè vedere @doremi58 che risponde a @doremi60 non è una cosa da tutti giorni! emoemoemoemo
é vero emo ma credo d'essere il primo anche anagraficamente.