L'occasione inattesa

  • wildcat80
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04-07-24 07.05

Tempo fa avevo dichiarato l'interesse per un certo strumento, dopodiché avevo altresì dichiarati basta vintage.
Poi ho dovuto cambiare scooter, spesa imprevista ma non imprevedibile (contavo almeno altri 6 mesi di vita).
Poi così dal nulla mi arriva una notifica di MM, di un avvisami che avevo completamente dimenticato. Alpha Juno 2 in ottime condizioni a 400 euro.
Lo vende un signore che conosco, con cui ho venduto e comprato benissimo.
Lo fermo subito e lunedì vado a ritirare.
Porto a casa e noto che non è proprio in ottime condizioni: retroilluminazione andata, fianchetti con i
supporti vite interni spaccati, aftertouch ko, un tasto spara fortissimo a caso.
Non mi lascio prendere dallo sconforto. Apro, ripulisco tutto la tastiera tasto per tasto e... La causa della dinamica alterata del B4 era un "gatto" di polvere fra tasto e gommino che anticipava il contatto, l'aftertouch era semplicemente scollegato dalla scheda (problema comunissimo che non è un problema, si rimette in sede), la retroilluminazione è ripartita da sola.
Aprendo ho potuto constatare che la batteria tampone è effettivamente abbastanza nuova con slot moderno ad incastro e non saldata.
Devo solo sistemare, quando e se li troverò, i fianchetti con due nuovi per risolvere l'annoso problema dei supporti vite rotti (è una plastica che non si incolla facilmente, ed il rischio è di bloccare anche le viti).
Che dire? Ho beccato un esemplare senza Hoover Sound in memoria (direi fortunosamente), suona benissimo, pur non essendo un 60 o un 106 è estremamente Roland.
Le waveforms particolari (PWM Saw, Saw e subosc "choppati") poi lo rendono un po' il JX8P della famiglia Juno: allargano gli orizzonti sonori ammiccando verso le sonorità digitali.
Inoltre la meccanica è veramente ottima, l'AT spettacolare nella sua efficacia.
Certo: a 800/1000 euro non è da comprare, a 4/500 sì.
  • maxpiano69
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04-07-24 07.43

Non sarà un Juno o un JX8-P, ma come dici tu è comunque un RA polifonico Roland ed è comodissimo/trasportabilissimo (a differenza degli altri)
Hai colto una bella occasione! emoemo
  • cecchino
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04-07-24 07.48

@ wildcat80
Tempo fa avevo dichiarato l'interesse per un certo strumento, dopodiché avevo altresì dichiarati basta vintage.
Poi ho dovuto cambiare scooter, spesa imprevista ma non imprevedibile (contavo almeno altri 6 mesi di vita).
Poi così dal nulla mi arriva una notifica di MM, di un avvisami che avevo completamente dimenticato. Alpha Juno 2 in ottime condizioni a 400 euro.
Lo vende un signore che conosco, con cui ho venduto e comprato benissimo.
Lo fermo subito e lunedì vado a ritirare.
Porto a casa e noto che non è proprio in ottime condizioni: retroilluminazione andata, fianchetti con i
supporti vite interni spaccati, aftertouch ko, un tasto spara fortissimo a caso.
Non mi lascio prendere dallo sconforto. Apro, ripulisco tutto la tastiera tasto per tasto e... La causa della dinamica alterata del B4 era un "gatto" di polvere fra tasto e gommino che anticipava il contatto, l'aftertouch era semplicemente scollegato dalla scheda (problema comunissimo che non è un problema, si rimette in sede), la retroilluminazione è ripartita da sola.
Aprendo ho potuto constatare che la batteria tampone è effettivamente abbastanza nuova con slot moderno ad incastro e non saldata.
Devo solo sistemare, quando e se li troverò, i fianchetti con due nuovi per risolvere l'annoso problema dei supporti vite rotti (è una plastica che non si incolla facilmente, ed il rischio è di bloccare anche le viti).
Che dire? Ho beccato un esemplare senza Hoover Sound in memoria (direi fortunosamente), suona benissimo, pur non essendo un 60 o un 106 è estremamente Roland.
Le waveforms particolari (PWM Saw, Saw e subosc "choppati") poi lo rendono un po' il JX8P della famiglia Juno: allargano gli orizzonti sonori ammiccando verso le sonorità digitali.
Inoltre la meccanica è veramente ottima, l'AT spettacolare nella sua efficacia.
Certo: a 800/1000 euro non è da comprare, a 4/500 sì.
Che ricordi! Millantamila anni fa ci registrai un demo con la mia storica band (che a parte qualche sostituzione purtroppo forzata è ancora in attività) perché era disponibile nella sala dove facemmo le registrazioni e così evitai di portare dietro troppa roba. Ricordo (a parte alcuni suoni che posso ancora risentire dalla cassetta di allora) che si suonava decisamente con piacere. Se hai un po’ di spazio da dedicargli e a quel prezzo direi ottimo acquisto! emo
  • paolo_b3
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04-07-24 08.24

Ottimo Doc! Perdonate la curiosità è un RA con controlli digitali? E si programma facile dallo strumento o ha un editor?
  • mima85
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04-07-24 08.36

Grande Doc, goditi il nuovo strumento emo

paolo_b3 ha scritto:
Perdonate la curiosità è un RA con controlli digitali?


Si, niente pippoli, solo display e bottoni alla DX-7 (o alla JX-8P tanto per nominare un suo parente).

In realtà l'Alpha Juno è un ibrido, nel senso che gli oscillatori sono completamente digitali, non sono gli stessi DCO dei Juno precedenti, che erano controllati digitalmente ma erano comunque oscillatori analogici. Ma è proprio grazie a questo che sono possibili tutte le forme d'onda speciali che ha l'Alpha e che gli altri Juno non hanno, oltre alle solite dente di sega e PWM. VCF e VCA invece sono analogici.

paolo_b3 ha scritto:
E si programma facile dallo strumento o ha un editor?


È facile da programmare nel senso che la catena di sintesi è piuttosto semplice, però è tedioso. Selezioni un parametro, inserisci il valore ruotando l'Alpha-Dial (la rotella in alto a sinistra), selezioni un altro parametro, inserisci il valore, e via così fino alla fine.

Esistono comunque diversi editor sia per PC che per Mac, e al giorno d'oggi penso pure per i vari tablet che sono in giro tra Apple e Android.
  • MicheleJD
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04-07-24 08.49

…io ci ho fatto le prime lezioni di musica (era la sola tastiera presente nella scuola di musica…), ai tempi delle scuole medie… ovviamente l’insegnante era una insegnante di pianoforte, con rifiuto totale di tutto ciò che non fosse piano classico, quindi usavamo un solo un timbro di piano che ovviamente era abbastanza imbarazzante…mi era vietato selezionare qualunque altro suono ma (in sua assenza) ricordo di aver provato dei bei strings…
  • wildcat80
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04-07-24 09.28

Gli oscillatori sono realmente NCO, oscillatori digitali che calcolano la forma d'onda in tempo reale, diciamo che sono paragonabili agli Oxford FPGA del Novation Peak, piuttosto che ai più o meno coevi oscillatori del PPG o del DW800.
Il risultato è che suonano molto diversi dagli oscillatori digitali basati su campioni o wavetables dell'epoca, sono molto analogici come carattere.
Il filtro è basato sullo stesso integrato del JX8P/SuperJX, e non va in auto oscillazione (che non è così importante su questo strumento), ci arriva vicino e basta dargli un filo di rumore in ingresso per avere quell'effetto.
La catena di sintesi è semplice ma più articolata dei Juno originali, sia per modulazioni che per forme d'onda, in particolare la PWM ha un suo LFO dedicato e indipendente, il pitch può essere modulato dall'inviluppo multistadio (tipo DW8000), poi c'è l'aftertouch con cui si può modulare anche il VCA, vengono dei bellissimi crescendo sui tappeti ad esempio... È una macchina molto snobbata perché legata ad un certo suono da rave, ma in realtà fa tutto quello che può fare un Juno e anche di più, con un sound forse un filo meno "liquido" e più moderno, ma sempre molto analog.
Devo dire che l'editing via alpha dial non è così noioso, e che le contiettere a membrana non perdono un colpo.
Provato rapidamente iPG800 su iPad, proverò Patch base perché include la gestione librarian, che non avendo la cartuccia sarebbe molto utile comunque.
  • paolo_b3
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04-07-24 09.56

Ce un Alpha Juno 2 lasciato nella sala prove dove vado io, per me il proprietario non sa a che cifre si vende emoemoemo
  • filigroove
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04-07-24 21.04

mima85 ha scritto:
gli oscillatori sono completamente digitali

Nooo, non lo sapevo! Stento ancora a crederci, ma Mima è come il Vangelo del synth…
Comunque come editor va bene anche lo stesso iPg800 che uso per il Jx8p, infatti sono inclusi i programmer per gli Alpha, per il Jx3p, nonché, se ricordo bene, per il D50.
Una cosa che mi ha sempre fatto gola degli Alpha sono gli inviluppi multistadio (come avevo sull’M1).
Bell’oggetto, complimenti.
  • wildcat80
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04-07-24 22.27

@ filigroove
mima85 ha scritto:
gli oscillatori sono completamente digitali

Nooo, non lo sapevo! Stento ancora a crederci, ma Mima è come il Vangelo del synth…
Comunque come editor va bene anche lo stesso iPg800 che uso per il Jx8p, infatti sono inclusi i programmer per gli Alpha, per il Jx3p, nonché, se ricordo bene, per il D50.
Una cosa che mi ha sempre fatto gola degli Alpha sono gli inviluppi multistadio (come avevo sull’M1).
Bell’oggetto, complimenti.
iPG800 è ottimo, ma non fa da librarian. Solitamente non sono un grande utilizzatore di editor e librarian, però qui oltre al problema editing, c'è il problema memoria limitata, per cui fa comodo aver possibilità di salvare patch e registrarle su iPad o iCloud.
  • maxpiano69
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05-07-24 07.48

@ filigroove
mima85 ha scritto:
gli oscillatori sono completamente digitali

Nooo, non lo sapevo! Stento ancora a crederci, ma Mima è come il Vangelo del synth…
Comunque come editor va bene anche lo stesso iPg800 che uso per il Jx8p, infatti sono inclusi i programmer per gli Alpha, per il Jx3p, nonché, se ricordo bene, per il D50.
Una cosa che mi ha sempre fatto gola degli Alpha sono gli inviluppi multistadio (come avevo sull’M1).
Bell’oggetto, complimenti.
Anche io mi ero fatto ingannare dal fatto che anche sullo schema a blocchi del Service Manual (si trova facilmente in rete) Roland lo definisce DCO, ma guardando poi il dettaglio dello schema funzionale di quel DCO si vede che di fatto è un generatore completamente digitale che legge le waveform da delle tabelle in ROM (come facevano anche il D50 o il DX7), è piú un NCO (termine introdotto recentemente e che all'epoca non si usava).

Thanks a mima85 per la preziosa informazione emo

05-07-24 08.46

Eh niente, la GAS è la GAS.
Goditelo.
  • mima85
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05-07-24 09.06

filigroove ha scritto:
Nooo, non lo sapevo! Stento ancora a crederci, ma Mima è come il Vangelo del synth…


Non so se lo intendevi in questo modo, ma io non lo vedo come un punto a sfavore. Alla fine quel chip sputa dente di sega e PWM così come le sputerebbe un DCO con ancora un nucleo analogico, tanto alla fine o DCO o tabelle lette da una ROM stiamo sempre parlando di oscillatori che suonano dritti come fusi, in entrambi i casi non ci sono le imperfezioni tipiche dei VCO. Però l'oscillatore dell'Alpha Juno emette anche una manciata di forme d'onda aggiuntive piuttosto interessanti, che un DCO normale non potrebbe mai emettere, per di più anche quelle modulabili in PWM.

Immaginandomi il Juno ideale, prenderei di base il Juno 60, gli aggiungerei il MIDI ed il portamento del Juno 106 e gli metterei gli oscillatori dell'Alpha Juno.

maxpiano69 ha scritto:
Thanks a mima85 per la preziosa informazione


emo
  • wildcat80
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05-07-24 09.37

Le forme d'onda più interessanti sono i sub con quadra choppata, sono ricchi di armoniche acute, la fondamentale la tagli con l'HPF e vengono fuori suoni interessanti.
C'è da dire che rispetto ad esempio a DW8000 o PPG le onde sembrerebbero molto meno soggette ad aliasing e/o impoverimento delle armoniche nelle ottave acute, ma è altrettanto vero che i piedaggi disponibili vanno fino al 4', quindi ottava superiore rispetto al do centrale, e che l'octave shift consente solo di abbassare di un'ottava e non di alzare, per cui...
  • filigroove
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05-07-24 16.47

mima85 ha scritto:
Non so se lo intendevi in questo modo, ma io non lo vedo come un punto a sfavore.

Né a favore, né a sfavore, semplicemente ho sempre creduto che avesse dei DCO classici.
Quindi Alpha è il vero anello di congiunzione tra l’epoca analogica e quella digitale post-d50 di Roland.
  • mima85
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05-07-24 16.51

filigroove ha scritto:
Quindi Alpha è il vero anello di congiunzione tra l’epoca analogica e quella digitale post-d50 di Roland


Si, come per Korg lo sono stati i DW. Anche altri produttori in quegli anni hanno cominciato a rendere digitali gli oscillatori lasciando tutto il resto analogico, il primo che mi viene in mente è Ensoniq.

Tra l'altro il fondatore di Ensoniq, Bob Yannes, è stato l'inventore qualche anno prima del chip SID del Commodore 64. La sezione audio del Commodore 64 di fatto è il precursore di questo modo di costruire i sintetizzatori perché i 3 oscillatori del SID, sebbene creino le consuete onde dei synth analogici, sono digitali, ma il filtro a valle è analogico. E anche gli oscillatori del SID avevano dei trucchetti per generare altre forme d'onda oltre alle consuete dente di sega, PWM e triangolari.
  • wildcat80
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05-07-24 17.29

Stavo leggendo un po' di cose al riguardo.
Non è proprio un oscillatore che si basa su forme d'onda più o meno statiche e lette come DW o PPG.
Dal "manuale d'officina" vedo che gli output sono sawtooth, square, sub, e che le onde PWM sarebbero generate a valle.
Da modwiggler "However, it turns out that the Alpha Juno has a completely different design, with much less of an analog component. There is a custom "DCO" chip which has 6 independent digital oscillators. Each oscillator takes the 12MHz master clock and divides it down by a power of two based on the note being played. For the highest notes the effective clock is 6MHz, and for the lowest notes this seems to be divided by 2048 to form an effective sample rate of 3kHz. On each divided clock, an increment is added to a 16 bit accumulator (I'm sure the accumulator is at least 13 bits, but I'm not sure of the exact number of bits). Then, the top 8 bits of the accumulator are sent to a digital waveshaper, and then to what looks like an R-2R based DAC on-chip. This signal is then sent straight to the fully-analog filter." and "at high frequencies, aliasing artifacts are present around a sampling rate of 6MHz. Since aliasing is present, we know the ramp is being generated by an accumulator counting at a non divisor of the sample rate."Fonte info
Altre info
  • mima85
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05-07-24 20.11

@ wildcat80
Stavo leggendo un po' di cose al riguardo.
Non è proprio un oscillatore che si basa su forme d'onda più o meno statiche e lette come DW o PPG.
Dal "manuale d'officina" vedo che gli output sono sawtooth, square, sub, e che le onde PWM sarebbero generate a valle.
Da modwiggler "However, it turns out that the Alpha Juno has a completely different design, with much less of an analog component. There is a custom "DCO" chip which has 6 independent digital oscillators. Each oscillator takes the 12MHz master clock and divides it down by a power of two based on the note being played. For the highest notes the effective clock is 6MHz, and for the lowest notes this seems to be divided by 2048 to form an effective sample rate of 3kHz. On each divided clock, an increment is added to a 16 bit accumulator (I'm sure the accumulator is at least 13 bits, but I'm not sure of the exact number of bits). Then, the top 8 bits of the accumulator are sent to a digital waveshaper, and then to what looks like an R-2R based DAC on-chip. This signal is then sent straight to the fully-analog filter." and "at high frequencies, aliasing artifacts are present around a sampling rate of 6MHz. Since aliasing is present, we know the ramp is being generated by an accumulator counting at a non divisor of the sample rate."Fonte info
Altre info
Quindi l'accumulatore (che sostanzialmente è un contatore) è usato per generare una dente di sega che poi viene processata dal waveshaper digitale per ricavare la classica PWM e tutte le altre onde particolari dell'Alpha Juno.