25-03-18 11.16
Buondì a tutti, vediamo se riesco a scrivere due righe per aiutare i neofiti della programmazione a capire come funziona il
cuore di questi fantastici strumenti, che sopravvive oramai dal lontano 1990 (anno di produzione del k2000), quasi non modificato.
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Quindi è vecchio?
no, è stato pensato fin dall'inizio con un approccio estensibile e modulare, se volete più ingegneristico che da musicista.
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Quindi è complicata?
ni, diciamo che è complesso perchè permette di fare un sacco di cose, ma per fortuna i controlli sono stati organizzati in
menu ben organizzati
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Cosa è la VAST?
L'acronimo lo cercate su wikipedia, il succo è che NON è un'architettura rigida, tradotto: potete emulare l'architettura che
volete, il limite è fondamentalmente la fantasia.
E' più facile a farsi che a dirsi:
in modalità program si selezione un programma, poi si clicca edit e si comincia.
1. un programma è fatto da un certo numero di layer e ciascun layer può suonare o meno a seconda di certe regole
2. un layer è fatto di:
1 oscillatore a campioni (la keymap),
4 blocchi DSP in cui ci mettiamo la catena di sintesi che vogliamo
1 amplificatore che determina l'inviluppo del segnale
Per accedere ai vari layer di un program si usano i tastini alla sinistra del display (il numero del layer compare in alto
a dx)
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Come faccio a modificare un layer?
lo seleziono, poi uso i menu a display.
Il menu KEYMAP mi permette di scegliere il set di campioni che userò (è a tutti gli effetti un multisample a più livelli,
ma per semplicità pensiamo ad un livello di uno strumento campionato lungo tutta la tastiera), con relativo transpose, il
keytrack (ovvero se l'altezza del suono segue esattamente la progressione sui tasti oppure sale meno o di più),se va suonato
in stereo (occupando due oscillatori) o mono, se va suonato in avanti, al contrario, rimablzando in avanti e indietro o se
va sostituito con un rumore bianco (Playback Mode)
Il menu LAYER mi permette di mettere le condizioni per cui la KEYMAP che ho selezionato prima deve suonare (intervallo di
note compreso tra LoKey e HiKey, oppure intervallo di velocita compreso tra LoVel e HiVel), se la rotella del bender deve
funzionare su questo layer , se il campione deve suonare quando premo il tasto o lo rilascio (Trig),oppure se deve suonare
secondo che un controller abbia un certo valore ("Enable" ci metto il controller,"S" ci metto NORM e poi l'intervallo di
valori che mi fanno suonare il layer o RVRS se voglio che suoni fuori da quell'intervallo... ad esempio: non riesco a posizionare
l'attivazione del layer usando LoVel o HiVel (che hanno solo 6 valori da PPP a FFF), allora metto LoVel:PPP,HiVel:FFF,"Enable":
GAttVel, "S":NORM 0 41 e quel campione suonerà solo con MIDI velocity da 0 a 41...
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Un momento ...cos'è "GAttVel"?
è uno dei millemila controller della VAST, sta per Global Attack Velocity ed è la MIDI velocity dell'ultimo tasto premuto.
La VAST permette di mettere in un sacco di posti questi elementi per modulare le grandezze di riferimento...c'è un controller
per ogni LFO, per il valore dell'inviluppo (anzi ce ne sono 3 di generatori di inviluppo), per l'aftertouch, per tutti gli slider
e le rotelle o i pulsanti, per ogni MIDI CC, ci sono pure generatori di rumori casuali, comodi per emulare le imperfezioni degli strumenti analogici. Una volta che cominciate ad usarli poi diventano comodissimi.
I menu PITCH e AMP non esistono, sono solo link che vi portano al menu DSPCTL (..ma 'ndo sta?... premi il menu "more" sul lato destro...)
ok, ora comincia la VAST vera e propria