13-07-16 20.11
Ecchime!
Come promesso, vi relaziono della prova fatta stamattina sul CP4 e sull'S7, grazie alla cortesia e disponibilità del mio pusher di fiducia (di strumenti musicali, s'intende! - Grazie Marco!).
TASTIERA
Cominciando dalla meccanica, l'S7 monta una Fatar TP40M, che devo dire ha un buon feeling ed un'ottima integrazione hardware/software, a livello di risposta "tasto-suono". Anche l'ivory feel è gradevole, dando delle buone sensazioni di controllo nei passaggi veloci. Il ritorno è naturale e non risulta gommosa. Ho sentito però la mancanza di una pesatura "graded", a me necessaria per lo studio in conservatorio.
Quella della CP4, oltre ad avere i tasti bianchi in legno, risulta essere dotata della "graded hammer", che ho sentito 'dura' al punto giusto, restituendo una resistenza più pianistica, almeno per il mio modo di suonare e percepire il tasto.
SUONO
L'S7, come già detto, ha un'ottima integrazione tasto-suono. Ciò facilita la percezione del suono, che, specie nel Vivo Grand, ho trovato ricco di armoniche; le risonanze sono molto spaziate nel panorama stereo e nella parte alta e bassa della tastiera il suono è davvero di una fedeltà notevole. Nella parte centrale ho avvertito un suono più medioso, meno 'aperto'. Ho trovato perfetto il piano "pop". Notevoli anche i suoni di piano elettrico. Il rumore del pedale mi sembra, nella versione di default, un po troppo accentuato e con un suono innaturale (sembra un "charleston" che si apre) anche se mi dicono che può essere editato in modo da renderlo più naturale. Ho apprezzato anche organo jazz e liturgico. Ho avuto l'impressione che si sia lavorato tanto su quello che caratterizza il suono dopo l'emissione (risonanza della cassa armonica, delle corde, simpatetica), cose molto appaganti per chi è abituato al pianoforte acustico. Una vera chicca l'effetto chiusura-apertura del coperchio del pianoforte.
Il CP4 ha un suono più cristallino, meno ricco di armoniche e la risonanza latita un po. La scelta tra CFX, CFIIIS e S6 abbraccia un largo spettro di utilizzi: sono assai versatili e mi è sembrato vengano fuori con un buon punch. I piani elettrici sono molto belli, compreso il Wurly, così come strings ed organi. La paletta suoni generale è più ampia rispetto all'S7, anche se non tutti sono di particolare pregio.
PANNELLO
C'è subito da dire che il CP4 è fatto di plastica non troppo nobile, mentre il Dexibell è in alluminio per la gran parte: l'impressione generale di quest'ultimo è di maggiore attenzione alla qualità costruttiva. Anche il display è più funzionale, più immediato di quello del CP4, come anche la disposizione dei comandi: mi è sembrata più intuitiva, specie per chi si approccia allo strumento per la prima volta, come nel mio caso.
Anche la disposizione dell'ingresso cuffia è più comodo nell'S7 (frontale), ed avendo usato la stessa cuffia di alta qualità per entrambe, l'amplificatore è risultato più efficiente. Nel CP4 ho trovato più comodi gli slide per il volume delle parti ed il dial rotativo, assenti nell'S7, sostituiti in quest'ultimo da manopole che sporgono troppo dal corpo dello strumento (con i rischi conseguenti).