@ Ovidio
Parlando con un amico con più anni di me, è sorta una riflessione. Essendo nato negli anni '70, ho iniziato ad ascoltare musica nei primi anni '80, all'incirca all'età di 10 anni, e a condividerne le emozioni socialmente... poi l'adolescenza e le sue inevitabili mentalizzazioni, eccetera.
Non ho mai amato la musica commerciale, o perlomeno non tutta: quindi con le dovute cautele ed eccezioni. Eppure oggi, degli anni '70 mi piace anche la "declinazione" commerciale: ma se avessi vissuto quel periodo, l'avrei apprezzata ugualmente? Probabilmente il soul e la fusion, sì. Con la disco music, leggevo da qualche parte, fu l'inizio del declino, in quanto prodotta da musicisti eccelsi che miravano più al facile guadagno attraverso ripetitivi grooves che decretarono la fortuna del genere. Ma la mia riflessione dovrebbe esondare verso un discorso più ampio, extra-musicale. Non c'è tempo e non vorrei annoiarvi.
Concludo: nell'era della società liquida, densa di incertezze, il rassicurante mito del vintage ci attrae e ci coccola. Ma non so se, potendolo vivere, avrei ugualmente apprezzato tutto di quel periodo. Forse rimpiango la presenza dei valori sociali di quel tempo? Non so, non ne sono sicuro. Forse mi piaceva la socialità, l'autenticità, l'immediatezza, la semplicità rispetto alle dinamiche odierne, che si rifletteva anche sulla musica. Ma sento che è una risposta ancora incompleta.
Forse rimpiango la presenza dei valori sociali di quel tempo? Non so, non ne sono sicuro. Forse mi piaceva la socialità, l'autenticità, l'immediatezza, la semplicità rispetto alle dinamiche odierne, che si rifletteva anche sulla musica.
Beh, gli anni settanta sono iniziati sull’onda del ‘68 con conquiste sociali come divorzio e aborto, ma poi ci sono stati, perlomeno da noi, l’iperinflazione, l’austerity (nei festivi non potevi usare la macchina), le rivolte sociali ( in questi giorni “consigliata” da Landini
) e verso la fine, gli anni di piombo che tutti spero ricordiamo come monito per il futuro.
Nel campo musicale e’ stato un periodo che si può paragonare al nostro rinascimento dove moltissimi artisti hanno potuto esprimere talento e creatività come in nessun altro decennio, men che meno in quelli del nuovo millennio.