Ma dove si provano le tastiere oggi?

Giacomo_15 07-11-24 22.12
Salve a tutti carissimi,
dopo molto tempo, in cui vi ho sempre comunque seguiti mi trovo a chiedere a voi, che sono certo come al solito una soluzione buona me la date sempre...

Vengo subito al punto:

Ma ad oggi, a meno di essere in zone come Roma o Milano, dove cavolo le provate le tastiere voi???

Vi spiego, sono sempre più soddisfatto del mio setup che mi accompagna oramai da anni, e che mi costruii anche sulla base dei vostri consigli, tuttavia ultimamente vorrei integrare il tutto ed indirizzarmi verso l'acquisto di qualche macchina nuova che tengo d'occhio da un po'...
E se le aggiunte più recenti (che comunque tanto recenti non lo sono dato che parliamo già di 4 anni dall'ultimo synth), le ho fatte senza problemi on line, ora, volendo optare per una macchina più seria mi è venuto un dubbio che penso sia più che legittimo...

Ma dove si provano gli strumenti ad oggi??

Il mio setup principale, kronos e s90es, lo avevo preso tutto o quasi, svariati anni orsono, all'emporio musicale senese, che oramai a quanto ne so ha chiuso o quasi i battenti (e mi viene da dire era anche normale visto come trattavano i clienti.. ma lasciamo perdere), ma oggi chi c'è??

Abito in Umbria, vicino perugia, ma al più mi organizzo un giorno per spostarmi...

Vorrei provare le seguenti macchine in primis, Moog Muse, Arturia Polybrute 12 che sono le due verso le quali sono più indirizzato.
Tuttavia seguivo da un po' anche Hydrasynth, Roland Jupiter x.

Ora non so se sono un incapace io, ma non sono riuscito a trovare un negozio che abbia queste macchine tutte insieme, o per lo meno le prime due...
Ed onestamente ordinare on line 7k di roba non mi pare una soluzione ottimale, nè per il portafogli, nè per l'immattimento di resi e seghe varie.

Chiedo dunque consiglio a voi, sulla vostra esperienza vissuta con i pochi negozi oggi rimasti, sia come competenza che come qualità del servizio offerto, prezzi, fornitura (e magari anche trattamento dei clienti, che non guasta..emo)
tsuki 07-11-24 22.30
Effettivamente è un problema...Anche il mio negoziante abituale da tanti anni,che ha sempre tenuto un buon campionario di tastiere con i modelli di maggior successo e diffusione,ultimamente si sta' disimpegnando da questo settore,tiene poca roba e vedo che non sta' ordinando le novita',non solo,non sta' piu' trattando marchi che vanno per la maggiore perchè ritiene di non poter essere competitivo sui prezzi rispetto ai megastore on line. E mi sembra un atteggiamento ormai diffuso nei vari negozi al dettaglio,anche se di ragguardevoli dimensioni.Per cui la risposta alla tua domanda è davvero difficile.Ed invece con i prezzi che hanno,penso che provarle prima dell'acquisto sia indispensabile.
Gabry94 07-11-24 22.54
tsuki ha scritto:
penso che provarle prima dell'acquisto sia indispensabile


Mi domando: se quasi chiunque le prova prima di comprarle... e se ciò avviene essenzialmente tramite acquisto online... allora dev'esserci un bel viavai di resi emo
michelet 07-11-24 23.00
Se non si trovano più negozi con strumenti in esposizione da poter provare, la responsabilità non è da attribuire esclusivamente alla scarsa preparazione degli addetti alla vendita, ma purtroppo, è un po' colpa nostra. Negli anni '80 e '90, ricordo che facevo volentieri, in un pomeriggio, dagli 80 ai 140 km per recarmi presso negozi di Padova o Montebelluna (TV), dove trovavo assortimenti davvero considerevoli, tanto che ne uscivo sempre con le bave alla bocca. In quei negozi, oltre alla possibilità di provare i modelli più recenti e non dei sintetizzatori e strumenti elettronici, c'era anche del personale molto preparato che, quando serviva, aiutava nella scelta. Ricordo che queste persone facevano delle brevi dimostrazioni degli strumenti, spiegando le caratteristiche principali, evidenziando i punti di forza e, talvolta, anche qualche limite.
Bisogna anche aggiungere che all'epoca la circolazione delle informazioni si basava principalmente sulla carta stampata, internet doveva diventare ancora un mezzo di informazione di massa. Di conseguenza, chi aveva sempre le informazioni di prima mano erano sempre i negozianti ed i loro collaboratori alla vendita; noi appassionati arrivavamo sempre in seconda battuta e, talvolta, dovevamo "accontentarci" di quanto ci veniva raccontato.
L'avvento successivamente della vendita on line e dell'informazione di massa attraverso internet, ha creato uno stravolgimento epocale per quanto riguarda le politiche commerciali, a causa del quale i negozi fisici hanno subito un contraccolpo devastante, visto che a parità di prodotto, il prezzo era sensibilmente più basso.
Noi, come clienti finali, cercando sempre il prezzo più basso, abbiamo dato il colpo di grazia definitivo al settore, facendo in modo che i negozi fisici si allineassero con i prezzi a quelli dei negozi virtuali, tagliando contestualmente l'assortimento degli strumenti in esposizione.
Ad onor del vero, qual è quel negoziante che investirebbe centinaia di migliaia di euro in strumenti elettronici, peraltro dalla obsolescenza programmata, per tenerli in esposizione, sapendo poi che i clienti si recano in negozio solo per provarli e successivamente acquistarli on line?
Anche i negozi più importanti, ormai, hanno molti strumenti di valore medio basso in esposizione, mentre quelli più costosi li si possono ordinare, acquistandoli a scatola chiusa.
Non credo di essere pessimista, pensando che non ritorneremo più indietro.
L'unica possibilità per provare gli strumenti è acquistarli e, se non piacciono, avvalersi del diritto di recesso.
michelet 07-11-24 23.05
@ Gabry94
tsuki ha scritto:
penso che provarle prima dell'acquisto sia indispensabile


Mi domando: se quasi chiunque le prova prima di comprarle... e se ciò avviene essenzialmente tramite acquisto online... allora dev'esserci un bel viavai di resi emo
Beh, non credo ci siano altre possibilità. Le cose, comunque, stanno cambiando anche qui, perché da quanto ho capito, Thomann consente il diritto di recesso, entro i primi 30 giorni, però la spedizione è a carico dell'acquirente. Una cosa è restituire un Korg Volca, tutt'altro un Roland Fantom 8 EX...
tsuki 07-11-24 23.13
@ michelet
Se non si trovano più negozi con strumenti in esposizione da poter provare, la responsabilità non è da attribuire esclusivamente alla scarsa preparazione degli addetti alla vendita, ma purtroppo, è un po' colpa nostra. Negli anni '80 e '90, ricordo che facevo volentieri, in un pomeriggio, dagli 80 ai 140 km per recarmi presso negozi di Padova o Montebelluna (TV), dove trovavo assortimenti davvero considerevoli, tanto che ne uscivo sempre con le bave alla bocca. In quei negozi, oltre alla possibilità di provare i modelli più recenti e non dei sintetizzatori e strumenti elettronici, c'era anche del personale molto preparato che, quando serviva, aiutava nella scelta. Ricordo che queste persone facevano delle brevi dimostrazioni degli strumenti, spiegando le caratteristiche principali, evidenziando i punti di forza e, talvolta, anche qualche limite.
Bisogna anche aggiungere che all'epoca la circolazione delle informazioni si basava principalmente sulla carta stampata, internet doveva diventare ancora un mezzo di informazione di massa. Di conseguenza, chi aveva sempre le informazioni di prima mano erano sempre i negozianti ed i loro collaboratori alla vendita; noi appassionati arrivavamo sempre in seconda battuta e, talvolta, dovevamo "accontentarci" di quanto ci veniva raccontato.
L'avvento successivamente della vendita on line e dell'informazione di massa attraverso internet, ha creato uno stravolgimento epocale per quanto riguarda le politiche commerciali, a causa del quale i negozi fisici hanno subito un contraccolpo devastante, visto che a parità di prodotto, il prezzo era sensibilmente più basso.
Noi, come clienti finali, cercando sempre il prezzo più basso, abbiamo dato il colpo di grazia definitivo al settore, facendo in modo che i negozi fisici si allineassero con i prezzi a quelli dei negozi virtuali, tagliando contestualmente l'assortimento degli strumenti in esposizione.
Ad onor del vero, qual è quel negoziante che investirebbe centinaia di migliaia di euro in strumenti elettronici, peraltro dalla obsolescenza programmata, per tenerli in esposizione, sapendo poi che i clienti si recano in negozio solo per provarli e successivamente acquistarli on line?
Anche i negozi più importanti, ormai, hanno molti strumenti di valore medio basso in esposizione, mentre quelli più costosi li si possono ordinare, acquistandoli a scatola chiusa.
Non credo di essere pessimista, pensando che non ritorneremo più indietro.
L'unica possibilità per provare gli strumenti è acquistarli e, se non piacciono, avvalersi del diritto di recesso.
Concordo parola per parola...Comunque il metodo "ordino,e poi se non mi piace spedisco indietro" appare davvero scomodo,ma indubbiamente non ci sono grandi alternative.
mima85 07-11-24 23.23
tsuki ha scritto:
Concordo parola per parola...Comunque il metodo "ordino,e poi se non mi piace spedisco indietro" appare davvero scomodo


Purtroppo è anche un metodo che favorisce gli acquisti impulsivi, contemporaneamente svuotando completamente di qualsiasi senso di responsabilità gli acquirenti. Con tutto ciò che comporta il continuo viavai di merce venduta e ritornata, che va trasportata avanti e indietro con il conseguente dispendio di energia (= inquinamento) e, per molte categorie merceologiche, spesso questo significa anche che la merce resa verrà semplicemente buttata.

Questa mentalità, oltre a distruggere i negozi fisici, porta a grandissimi sprechi e non è sostenibile sul lungo termine. Non dico che si debba abolire il commercio via Internet, ma quantomeno documentarsi in maniera sufficiente su quello che si va ad acquistare in modo da essere ragionevolmente sicuri che sia quello che effettivamente fa per noi.
1paolo 08-11-24 06.44
@ michelet
Se non si trovano più negozi con strumenti in esposizione da poter provare, la responsabilità non è da attribuire esclusivamente alla scarsa preparazione degli addetti alla vendita, ma purtroppo, è un po' colpa nostra. Negli anni '80 e '90, ricordo che facevo volentieri, in un pomeriggio, dagli 80 ai 140 km per recarmi presso negozi di Padova o Montebelluna (TV), dove trovavo assortimenti davvero considerevoli, tanto che ne uscivo sempre con le bave alla bocca. In quei negozi, oltre alla possibilità di provare i modelli più recenti e non dei sintetizzatori e strumenti elettronici, c'era anche del personale molto preparato che, quando serviva, aiutava nella scelta. Ricordo che queste persone facevano delle brevi dimostrazioni degli strumenti, spiegando le caratteristiche principali, evidenziando i punti di forza e, talvolta, anche qualche limite.
Bisogna anche aggiungere che all'epoca la circolazione delle informazioni si basava principalmente sulla carta stampata, internet doveva diventare ancora un mezzo di informazione di massa. Di conseguenza, chi aveva sempre le informazioni di prima mano erano sempre i negozianti ed i loro collaboratori alla vendita; noi appassionati arrivavamo sempre in seconda battuta e, talvolta, dovevamo "accontentarci" di quanto ci veniva raccontato.
L'avvento successivamente della vendita on line e dell'informazione di massa attraverso internet, ha creato uno stravolgimento epocale per quanto riguarda le politiche commerciali, a causa del quale i negozi fisici hanno subito un contraccolpo devastante, visto che a parità di prodotto, il prezzo era sensibilmente più basso.
Noi, come clienti finali, cercando sempre il prezzo più basso, abbiamo dato il colpo di grazia definitivo al settore, facendo in modo che i negozi fisici si allineassero con i prezzi a quelli dei negozi virtuali, tagliando contestualmente l'assortimento degli strumenti in esposizione.
Ad onor del vero, qual è quel negoziante che investirebbe centinaia di migliaia di euro in strumenti elettronici, peraltro dalla obsolescenza programmata, per tenerli in esposizione, sapendo poi che i clienti si recano in negozio solo per provarli e successivamente acquistarli on line?
Anche i negozi più importanti, ormai, hanno molti strumenti di valore medio basso in esposizione, mentre quelli più costosi li si possono ordinare, acquistandoli a scatola chiusa.
Non credo di essere pessimista, pensando che non ritorneremo più indietro.
L'unica possibilità per provare gli strumenti è acquistarli e, se non piacciono, avvalersi del diritto di recesso.
Vero pensa che, (negli anni 80 sich..) avevo ricevuto un invito , ovviamente accettato, da parte di un grande negozio fisico oltre Torino, alla presentazione dei primi campionatori Akai. Il dimostratore era Gianni Nocenzi che ha fatto un gig di 2 ore seguito da una tavola rotonda tra tutti i partecipanti.
Esperienza che ricordo ancora oggi dopo 40 anni !
michelet 08-11-24 07.56
@ 1paolo
Vero pensa che, (negli anni 80 sich..) avevo ricevuto un invito , ovviamente accettato, da parte di un grande negozio fisico oltre Torino, alla presentazione dei primi campionatori Akai. Il dimostratore era Gianni Nocenzi che ha fatto un gig di 2 ore seguito da una tavola rotonda tra tutti i partecipanti.
Esperienza che ricordo ancora oggi dopo 40 anni !
Ma non solo, sempre nei “mitici” anni ‘80. il negozio di Padova, dove ero allora cliente, prima di passare ad Essemusic dal 1991 in modo quasi definitivo, mi regalava i biglietti “espositore” per la fiera SIM di Milano. Non erano biglietti normali, perché oltre ad essere nominativi, davano priorità all’ingresso per le demo e una maggiore attenzione da parte del personale degli stand. Erano decisamente altri tempi, tanto che negli anni successivi quando la fiera si spostò a Rimini, oltre ad essere logisticamente molto più scomoda (almeno per me) non c’era più quell’atmosfera magica, piena di entusiasmo, perché già si sentiva la crisi che avrebbe contraddistinto il settore negli anni a venire.
paolo_b3 08-11-24 08.09
I posti più riforniti qui nella mia zona sono All for music (BO) e Music in (RSM). Poi però che abbiano tutto quello che cerchi non saprei dirti, hanno un sito web dove ci sono gli oggetti esposti, nuovo e usato. Attenzione a quelli ordinabili come saprai non sono in negozio, ma se li vuoi te li fanno arrivare.
zerinovic 08-11-24 10.11
provato Niccolai a Pisa?
sweezy58 08-11-24 10.21
Che tristezza ritornare ai tempi in cui in via San Sebastiano a Napoli, a due passi dal conservatorio, c'era il mondo intero a tua disposizione. Ora è praticamete il deserto...e per provare qualche tastiera se tutto va bene a Roma se no a Bologna o Milano e oltre. I rivenditori dicono che per stare al passo non possono più permettersi nè di comprare altre tastiere, specialmente quelle più costose, né gli spazi fisici di un tempo. Allora mi chiedo: i grandi marchi di strumenti musicali non potrebbero almeno periodicamente organizzare delle fiere collettive e mettere a disposizione i loro strumenti per provarli? Io ci andrei di corsa anche a 700 km!
toniz1 08-11-24 10.30
sweezy58 ha scritto:
Allora mi chiedo: i grandi marchi di strumenti musicali non potrebbero almeno periodicamente organizzare delle fiere collettive e mettere a disposizione i loro strumenti per provarli? Io ci andrei di corsa anche a 700 km!


improponibile...
1) quanti strumenti dovrebbero portare?
2) cosa dovrebbero portare???... solo tastiere/pianoforti/synt?... o tutta la linea?
3) quanti esemplari per tipo?... senno' fai una coda infinita e alla fine non lo provi
4) quanti stadi di calcio ti servono come superficie?
5) e poi le case piccole??...
cosa facciamo, solo yamaha, roland, korg, clavia, studiologic, moog, kawai, casio??
per provare tutto quanto stai? 1 mese?...

imho improponibile... gia' le fiere con solo le novità... erano un casino.
maxpiano69 08-11-24 11.51
@ toniz1
sweezy58 ha scritto:
Allora mi chiedo: i grandi marchi di strumenti musicali non potrebbero almeno periodicamente organizzare delle fiere collettive e mettere a disposizione i loro strumenti per provarli? Io ci andrei di corsa anche a 700 km!


improponibile...
1) quanti strumenti dovrebbero portare?
2) cosa dovrebbero portare???... solo tastiere/pianoforti/synt?... o tutta la linea?
3) quanti esemplari per tipo?... senno' fai una coda infinita e alla fine non lo provi
4) quanti stadi di calcio ti servono come superficie?
5) e poi le case piccole??...
cosa facciamo, solo yamaha, roland, korg, clavia, studiologic, moog, kawai, casio??
per provare tutto quanto stai? 1 mese?...

imho improponibile... gia' le fiere con solo le novità... erano un casino.
Condivido ma soprattutto: che convenienza ne avrebbero, visto che tanto vendono lo stesso (online e non)?

La verità è che in passato anche i modelli nuovi erano molti di meno (come numero all'anno) e comunque anche allora perfino i negozi più grandi e forniti non potevano averli sempre tutti, figuriamoci oggi... i tempi cambiano...
Deckard 08-11-24 11.53
@ Giacomo_15
Salve a tutti carissimi,
dopo molto tempo, in cui vi ho sempre comunque seguiti mi trovo a chiedere a voi, che sono certo come al solito una soluzione buona me la date sempre...

Vengo subito al punto:

Ma ad oggi, a meno di essere in zone come Roma o Milano, dove cavolo le provate le tastiere voi???

Vi spiego, sono sempre più soddisfatto del mio setup che mi accompagna oramai da anni, e che mi costruii anche sulla base dei vostri consigli, tuttavia ultimamente vorrei integrare il tutto ed indirizzarmi verso l'acquisto di qualche macchina nuova che tengo d'occhio da un po'...
E se le aggiunte più recenti (che comunque tanto recenti non lo sono dato che parliamo già di 4 anni dall'ultimo synth), le ho fatte senza problemi on line, ora, volendo optare per una macchina più seria mi è venuto un dubbio che penso sia più che legittimo...

Ma dove si provano gli strumenti ad oggi??

Il mio setup principale, kronos e s90es, lo avevo preso tutto o quasi, svariati anni orsono, all'emporio musicale senese, che oramai a quanto ne so ha chiuso o quasi i battenti (e mi viene da dire era anche normale visto come trattavano i clienti.. ma lasciamo perdere), ma oggi chi c'è??

Abito in Umbria, vicino perugia, ma al più mi organizzo un giorno per spostarmi...

Vorrei provare le seguenti macchine in primis, Moog Muse, Arturia Polybrute 12 che sono le due verso le quali sono più indirizzato.
Tuttavia seguivo da un po' anche Hydrasynth, Roland Jupiter x.

Ora non so se sono un incapace io, ma non sono riuscito a trovare un negozio che abbia queste macchine tutte insieme, o per lo meno le prime due...
Ed onestamente ordinare on line 7k di roba non mi pare una soluzione ottimale, nè per il portafogli, nè per l'immattimento di resi e seghe varie.

Chiedo dunque consiglio a voi, sulla vostra esperienza vissuta con i pochi negozi oggi rimasti, sia come competenza che come qualità del servizio offerto, prezzi, fornitura (e magari anche trattamento dei clienti, che non guasta..emo)
Roma non è vicinissima, ma se volessi approfittare per una gita con annessa buona carbonara vista Colosseo al modico prezzo di 50€, puoi trovarci Your Music e Play! Music store che sono ultra forniti, competenti e disponibili.
maxpiano69 08-11-24 12.02
@ Deckard
Roma non è vicinissima, ma se volessi approfittare per una gita con annessa buona carbonara vista Colosseo al modico prezzo di 50€, puoi trovarci Your Music e Play! Music store che sono ultra forniti, competenti e disponibili.
Io ci verrei solo per la carbonara vista Colosseo! emo
WhiteMoon 08-11-24 12.07
toniz1 ha scritto:
cosa facciamo, solo yamaha, roland, korg, clavia, studiologic, moog, kawai, casio??


Una volta, alla fine degli Anni '80 - inizio Anni '90, la Roland aveva, in ogni grande città (Milano, Torino, Roma), una Showroom dove erano esposte le principali Tastiere del Marchio e le potevi provare tranquillamente e chiedere informazioni al personale. Non potevi acquistare (non erano negozi, avevano solamente gli esemplari esposti, non avevano magazzino), ma potevi farti un'idea e, poi, andare nel tuo negozio di fiducia e ordinare/acquistare la Tastiera che avevi scelto.
ifus 08-11-24 12.07
@ mima85
tsuki ha scritto:
Concordo parola per parola...Comunque il metodo "ordino,e poi se non mi piace spedisco indietro" appare davvero scomodo


Purtroppo è anche un metodo che favorisce gli acquisti impulsivi, contemporaneamente svuotando completamente di qualsiasi senso di responsabilità gli acquirenti. Con tutto ciò che comporta il continuo viavai di merce venduta e ritornata, che va trasportata avanti e indietro con il conseguente dispendio di energia (= inquinamento) e, per molte categorie merceologiche, spesso questo significa anche che la merce resa verrà semplicemente buttata.

Questa mentalità, oltre a distruggere i negozi fisici, porta a grandissimi sprechi e non è sostenibile sul lungo termine. Non dico che si debba abolire il commercio via Internet, ma quantomeno documentarsi in maniera sufficiente su quello che si va ad acquistare in modo da essere ragionevolmente sicuri che sia quello che effettivamente fa per noi.
Condivido e aggiungo avere la testa di comprare quello che serve e non tutte le novità in modo compulsivo per poi scoprire di non averne bisogno
PandaR1 08-11-24 12.17
@ toniz1
sweezy58 ha scritto:
Allora mi chiedo: i grandi marchi di strumenti musicali non potrebbero almeno periodicamente organizzare delle fiere collettive e mettere a disposizione i loro strumenti per provarli? Io ci andrei di corsa anche a 700 km!


improponibile...
1) quanti strumenti dovrebbero portare?
2) cosa dovrebbero portare???... solo tastiere/pianoforti/synt?... o tutta la linea?
3) quanti esemplari per tipo?... senno' fai una coda infinita e alla fine non lo provi
4) quanti stadi di calcio ti servono come superficie?
5) e poi le case piccole??...
cosa facciamo, solo yamaha, roland, korg, clavia, studiologic, moog, kawai, casio??
per provare tutto quanto stai? 1 mese?...

imho improponibile... gia' le fiere con solo le novità... erano un casino.
Per evitare le code basta organizzare tutto online, ogni utente (magari pagando, a giornata o a slot) prenota uno slot di mezz'ora per strumento, vai li al momento giusto e non fai coda.
Ovviamente ci vogliono limiti per ogni utente per il numero di slot prenotabili in una giornata... quando gli slot sono esauriti, ciccia
Accedono solo quelli che hanno slot prenotati e solo 15 minuti prima del loro slot, cosi' non c'e' neanche ressa dentro
giosanta 08-11-24 12.29
WhiteMoon ha scritto:
... Roland aveva, in ogni grande città (Milano, Torino, Roma)...

E l'altra Italia (si c'è anche quella). Allora W il commercio on line!