Storia di un fallimento

WTF_Bach 07-11-24 10.15
Ho ormai passato i sessanta.

Se metto in fila tutti gli errori che ho compiuto (e parlo solo di quelli musicali), arrivo senza alcun problema su Plutone: scelta di insegnanti sbagliati, esame di ammissione al conservatorio fallito, studiacchiamenti senza voglia né frutto, sentieri intrapresi e finiti nel nulla, sia per mia ignavia sia per mancanza di consigli giusti.

E quando i consigli giusti me li hanno dati, non ho saputo perseverare, ho stupidamente e presuntuosamente pensato di "essere arrivato".

Arrivato dove? da nessuna parte. Quattro fughette del cazzo malscritte e mezzo scopiazzate da Bach, una decina di standard malsuonati e meccanici, una tecnica improvvisativa dilettantistica e cervellotica.

Evidentemente oltre che alla perseveranza è mancato proprio il talento.

Che vita del cazzo. Veramente buttata via.
giosanta 07-11-24 10.21
@ WTF_Bach
Ho ormai passato i sessanta.

Se metto in fila tutti gli errori che ho compiuto (e parlo solo di quelli musicali), arrivo senza alcun problema su Plutone: scelta di insegnanti sbagliati, esame di ammissione al conservatorio fallito, studiacchiamenti senza voglia né frutto, sentieri intrapresi e finiti nel nulla, sia per mia ignavia sia per mancanza di consigli giusti.

E quando i consigli giusti me li hanno dati, non ho saputo perseverare, ho stupidamente e presuntuosamente pensato di "essere arrivato".

Arrivato dove? da nessuna parte. Quattro fughette del cazzo malscritte e mezzo scopiazzate da Bach, una decina di standard malsuonati e meccanici, una tecnica improvvisativa dilettantistica e cervellotica.

Evidentemente oltre che alla perseveranza è mancato proprio il talento.

Che vita del cazzo. Veramente buttata via.
Col senno di poi è facile essere severi con se stessi.
Personalmente sono incrollabilmente convinto che quelli cui è andata bene sono coloro che hanno estratto la pallina bianca al momento giusto. NULLA, assolutamente NULLA di più.
toniz1 07-11-24 10.37
Beh, intanto WTF
1) ti meriti un elenco emo
2) ti meriti un emo che fa sempre bene...
3) ehhhh... a me manca ancora un lustro più o meno, ma già posso fare ragionamenti simili e, vista la lunghezza della vita finora svolta, direi che possibilità di aver fatto caxxte in vita qui ne abbiamo tutti.
4) io però sono un po' più indulgente con me stesso... del tipo, visto che quando siamo nati non ci e' stato dato un manuale di sopravvivenza emo abbiamo dovuto fare con l'esperienza e le conoscenze del momento.. pertanto... se in quel determinato momento mi sono comportato così, probabilmente ho fatto la scelta che ritenevo opportuna con le conoscenze che avevo... COL SENNO DI POI ora farei scelte diverse?? alcune si .. alcune no... ma come metro di misura generalmente uso questo: Mi sono divertito? emo si/no... e se mi sono divertito, vuol dire che andava bene così! emoemoemo e amen.

Si fa quel che si può con quello che si ha a disposizione. emo
E pazienza.
Tanto, morirermo tutti! emoemoemo prima o poi.... emo

Dai dai che e' quasi venerdi! emoemo

ps: concordo con giosanta!
MarioSynth 07-11-24 10.51
WTF_Bach ha scritto:
Che vita del cazzo. Veramente buttata via.


Sciocchezze. Come ha mirabilmente sintetizzato giosanta, con il senno di poi sono capaci tutti.

Concentrati su quello che hai fatto, non su quello che non hai fatto: per il poco che può sembrarti, solo i suggerimenti che hai dato qui dentro, la maestria che hai dimostrato più volte, l'ispirazione che dai, valgono il prezzo del biglietto.

E comunque alla fine ha ragione toniz, bisogna fare degli elenchi, che aiutano.
paolo_b3 07-11-24 10.53
@ WTF_Bach
Ho ormai passato i sessanta.

Se metto in fila tutti gli errori che ho compiuto (e parlo solo di quelli musicali), arrivo senza alcun problema su Plutone: scelta di insegnanti sbagliati, esame di ammissione al conservatorio fallito, studiacchiamenti senza voglia né frutto, sentieri intrapresi e finiti nel nulla, sia per mia ignavia sia per mancanza di consigli giusti.

E quando i consigli giusti me li hanno dati, non ho saputo perseverare, ho stupidamente e presuntuosamente pensato di "essere arrivato".

Arrivato dove? da nessuna parte. Quattro fughette del cazzo malscritte e mezzo scopiazzate da Bach, una decina di standard malsuonati e meccanici, una tecnica improvvisativa dilettantistica e cervellotica.

Evidentemente oltre che alla perseveranza è mancato proprio il talento.

Che vita del cazzo. Veramente buttata via.
Per quel poco che ti conosco non penso di te le stesse cose che pensi tu. Premesso che "forare una ruota" può capitare a tutti, tu hai capacità musicali e generali di tutto rispetto. Cos'hai sbagliato probabilmente? Nel non riuscire a far collimare le tue aspettative con le tue possibilità.
Ora è risaputo che la musica colta è per pochi, così come pochi di coloro che hanno intrapreso quel percorso sono riusciti a "sfondare" nel senso di ottenere successo di pubblico ed economico.
Un vecchio adagio che mi ripeto nei miei momenti di morale basso è "se non puoi controllare la macchina lasciala correre in curva" arriveranno tempi migliori.

Dai forza, rimetti la schiena nella posizione in cui sta di solito, dritta!

Un abbraccio Alessandro!
wildcat80 07-11-24 10.59
Non condivido una virgola di quello che hai scritto, perché penso che tu ti stia giudicando molto severamente e dalla prospettiva sbagliata.

Nella vita penso che le prospettive che possiamo dare alle nostre azioni siano due:
1) l'obiettivo finale, in cui il percorso non è fondamentale
2) il viaggio di piacere con un obiettivo che può essere lontano e nebuloso, oppure un percorso in cui si raggiungono piccoli obiettivi che si decidono man mano, e che non sono determinanti per la nostra realizzazione.

L'obiettivo di solito è un qualcosa di grosso, un obiettivo di vita, la famiglia, il lavoro.
Il viaggio è un qualcosa di complementare che sta in secondo piano, un qualcosa che fiancheggia le nostre priorità e che serve a farci stare bene: un passatempo insomma.

Il vero problema è capire quali sono gli obiettivi e qual è il contorno.
È una scelta di lucidità non facile, ma fondamentale.
L'uomo felice, al di là della fortuna, è quello che ha la lucidità per scegliere un obiettivo gratificante e possibile, e un viaggio piacevole che non sia fonte di malcontento.
Occorre molta obiettività nel valutare il proprio talento e la propria predisposizione: i cattivi consiglieri sono sempre dietro l'angolo.

E per concludere, non condivido nulla per il semplice motivo che se tu ti senti realizzato nelle tue fughette, non hai nulla da recriminare, così come non hai nulla da recriminare se il talento non è quello che immaginavi.
È molto peggio rendersi conto di avere talento ma di non essere in grado di sfruttarlo.
giosanta 07-11-24 11.08
wildcat80 ha scritto:
È molto peggio rendersi conto di avere talento ma di non essere in grado di sfruttarlo.

... la pallina...
Ovidio 07-11-24 11.25
@ WTF_Bach
Ho ormai passato i sessanta.

Se metto in fila tutti gli errori che ho compiuto (e parlo solo di quelli musicali), arrivo senza alcun problema su Plutone: scelta di insegnanti sbagliati, esame di ammissione al conservatorio fallito, studiacchiamenti senza voglia né frutto, sentieri intrapresi e finiti nel nulla, sia per mia ignavia sia per mancanza di consigli giusti.

E quando i consigli giusti me li hanno dati, non ho saputo perseverare, ho stupidamente e presuntuosamente pensato di "essere arrivato".

Arrivato dove? da nessuna parte. Quattro fughette del cazzo malscritte e mezzo scopiazzate da Bach, una decina di standard malsuonati e meccanici, una tecnica improvvisativa dilettantistica e cervellotica.

Evidentemente oltre che alla perseveranza è mancato proprio il talento.

Che vita del cazzo. Veramente buttata via.
Cos'è il successo?
WTF_Bach 07-11-24 11.26
Grazie a tutti. è un momento un po' così, non sto bene di salute e comincio a pensare di aver sprecato la mia vita.

Non è tanto il successo, è il fatto di non aver concluso sostanzialmente un cazzo...sempre a metà del guado...
EADgbe 07-11-24 11.51
Siamo in miliardi qui sopra: chi mai potrà dire di aver lasciato un segno, oggi, tra dieci o cento anni?

(Ri)guardati Basta che funzioni, di Woody Allen.
1paolo 07-11-24 12.07
@ WTF_Bach
Grazie a tutti. è un momento un po' così, non sto bene di salute e comincio a pensare di aver sprecato la mia vita.

Non è tanto il successo, è il fatto di non aver concluso sostanzialmente un cazzo...sempre a metà del guado...
“la vita e’ tutto un equilibrio sopra la follia” cit. Vasco..
..avercene di persone come te in un mondo dove tra uomini, mezzi uomini, ominicchi, prendinc.. e quaquaraqua (cit Sciascia) si propende fortemente verso gli ultimi ..
Ten dur me amis!
E soprattutto “Vale più il tempo ancora da trascorrere di quello già trascorso” (questa e’ mia..!)
Niente bilanci, ma nuove ed emozionanti avventure (io ad es faccio il nonno).emo
emo
maxpiano69 07-11-24 12.15
@ EADgbe
Siamo in miliardi qui sopra: chi mai potrà dire di aver lasciato un segno, oggi, tra dieci o cento anni?

(Ri)guardati Basta che funzioni, di Woody Allen.
Condivido, bisogna cercare sempre di guardare alle cose nella giusta prospettiva ed in ogni caso nella vita ci sta tutto, le aspettative, le delusioni, i momenti di esaltazione e quelli di sconforto... l'importante è dargli il giusto peso e non darsi troppo addosso perché a meno che certi errori non fossero scelte consapevoli, anche di tutte le conseguenze future, si tratterebbe solo di senno del poi (come diceva l'amico giosanta)

Forza e coraggio, panta rei... emo
d_phatt 07-11-24 12.16
Guarda, non ci siamo mai visti di persona, eppure sei uno di quelli che hanno contribuito talmente tanto qua dentro (e non solo a livello tecnico o musicale, ma anche umano) che sembra quasi di conoscerli di persona e con cui non si ha timore di fare una battuta, anche scema...per cui penso di poter dire con una discreta cognizione di causa quello che sto per dire.

Innanzitutto concordo con le risposte precedenti, e a esse mi appoggio. Probabilmente ora che sei arrivato a un certo punto nel percorso musicale (alto, e intendo di livello, di capacità, non di età), è facile immaginarsi con lo stesso livello di conoscenze e competenze ma a 25 anni, fin troppo facile e altamente ingiusto nei confronti di sé stessi. Indipendentemente dal percorso, ognuno di noi può guardare più in là di quello che ha, e a quelli che stanno su un livello simile al tuo non rimane che guardare al top, perché ormai tutto il resto è fatto. E ti pare poco? È una cosa enorme.

Personalmente io ritengo il tuo percorso musicale bellissimo e profondamente valido, da quello che ho capito la musica non è nemmeno il tuo lavoro (o almeno non quello principale), ma è evidente la volontà che hai avuto di andare veramente fino in fondo nella ricerca della "verità" musicale, basta pensare alle tue sintesi teoriche sul jazz, togliendo le nozioni inutili e cercando la vera natura delle cose. E, anziché custodire gelosamente le tue conquiste, le hai condivise più che generosamente (anche qui, ma non solo), già soltanto queste cose ti rendono un merito enorme, ed è soltanto una parte del tuo lavoro musicale. Senza contare che hai una conoscenza completa a 360° della musica, è una cosa che possono vantare in pochi, cercando tra i diplomati di conservatorio forse 1 su 20 (e sono ottimista) può dire una cosa del genere.

Il tuo percorso è stato il tuo, e tuo soltanto, e mi sembra che ti abbia condotto a un ottimo livello. Ripeto, facile immaginare cosa passa per la testa di uno come te quando guarda al livello ancora successivo, ma questo alla fine vale per tutti, in tutti gli ambiti, nell'ambito in cui io sono un professionista c'è una lista infinita di persone più titolate e di un livello superiore al mio, eppure io sono contento di fare il mio, cercare di farlo bene (in un ambito che comunque non è proprio semplicissimo e che richiede uno sforzo mentale continuo e tanto studio prima di poter arrivare a essere preparati il giusto) e soprattutto di cercare di migliorare e approfondire ogni giorno, senza mai accontentarmi.
Non so perché, ma nella musica invece le persone tendono ad essere più insoddisfatte, anche quelle bravissime. Forse è insito nella natura stessa della materia, però è una cosa un po' ingiusta e forse anche scorretta verso sé stessi.

Dobbiamo tutti (io per primo) imparare a pensare che anche i migliori, o anche più banalmente quelli che hanno la posizione lavorativa dei nostri sogni, sono lì non soltanto grazie alle loro capacità, ma anche perché hanno avuto la possibilità di farlo, la vita gli si è messa nel modo giusto, e hanno trovato la strada. Bravi poi loro ad imboccarla e a proseguirla, ma se uno quella possibilità o quella libertà mentale non ce l'ha proprio...siamo artefici del nostro destino soltanto nei limiti delle nostre possibilità, ma nessuno può davvero piegare la vita al suo volere se lei si mette di traverso.

Guarda a quello che hai fatto: il tuo percorso se ti ha portato fino a qui ha meritato di essere vissuto in ogni suo momento, e soprattutto goditi il risultato dei tuoi sforzi. Già essere al punto dove sei è un privilegio, un privilegio duramente conquistato e non regalato da nessuno.
WhiteMoon 07-11-24 13.11
d_phatt ha scritto:
nell'ambito in cui io sono un professionista c'è una lista infinita di persone più titolate e di un livello superiore al mio, eppure io sono contento di fare il mio, cercare di farlo bene (in un ambito che comunque non è proprio semplicissimo e che richiede uno sforzo mentale continuo e tanto studio prima di poter arrivare a essere preparati il giusto) e soprattutto di cercare di migliorare e approfondire ogni giorno, senza mai accontentarmi.
Non so perché, ma nella musica invece le persone tendono ad essere più insoddisfatte, anche quelle bravissime. Forse è insito nella natura stessa della materia, però è una cosa un po' ingiusta e forse anche scorretta verso sé stessi.


Se posso permettermi di commentare: anch'io, se penso al passato, mi chiedo: "Avrei potuto fare di più?" Alcune persone (amici, parenti, amici di famiglia), sapendo che suono, mi chiedono: "Perché non hai fatto il Conservatorio?" Domanda lecita, per carità, ma, quando cominciai a suonare da bambino (primissimi Anni '70), il Conservatorio, non era come ora che ci sono anche Corsi di Pianoforte Jazz, Pianoforte Pop, ecc. Si studiava solo Pianoforte Classico e GUAI a suonare Jazz ("Si rovinano le dita", dicevano... emo ). Per cui, va bene così. Sono già stato fortunato che, i miei genitori, vista la mia passione per la Musica, mi abbiano comprato un ottimo Pianoforte Verticale nuovo (che conservo ancora oggi a casa mia) e mi abbiano fatto studiare per anni con un Maestro Privato che veniva a casa a darmi lezioni. Molti miei amici, a 11-12 anni d'età, non avrebbero avuto le possibilità economiche di fare una cosa del genere. Va bene così.

Poi ho scelto di iscrivermi all'Università e fare un altro mestiere e, come dici giustamente tu: "C'è una lista infinita di persone più titolate e di un livello superiore al mio, eppure io sono contento di fare il mio, cercare di farlo bene (in un ambito che comunque non è proprio semplicissimo e che richiede uno sforzo mentale continuo e tanto studio prima di poter arrivare a essere preparati e soprattutto di cercare di migliorare e approfondire ogni giorno, senza mai accontentarmi." continuo a seguire Corsi di Aggiornamento e a studiare per approfondire sempre di più le nozioni che possono servire nella mia Professione in Ospedale, in Laboratorio Analisi.

Sì, ora, forse, con il senno di poi e con le possibilità che ci sono oggi (Scuola Media Musicale, Liceo Musicale, Corsi di Pianoforte Jazz al Conservatorio, ecc.), avrei fatto altre scelte, ma, per l'epoca, le scelte fatte, le ritengo giuste: non mi sarebbe piaciuto studiare SOLO Pianoforte Classico, senza avere la possibilità di conoscere ed approfondire altri Generi, dal Jazz alla Musica Pop, ecc..

Ora suono per diletto con i miei due Gruppi, faccio qualche Concerto ogni tanto...

Va bene così! emo
WTF_Bach 07-11-24 13.46
Spesso penso che nella mia vita sono corso dietro a delle cazzate (soldi, potere, belle donne) che mi hanno creato solo stress ed amarezza.

Poi penso che magari invece sono solo uno stupido con delle ambizioni sproporzionate per i suoi mezzi.

Se invece di fare il dirigente e perdere tempo e salute dietro alla figa avessi fatto il falegname...
1paolo 07-11-24 13.52
@ WTF_Bach
Spesso penso che nella mia vita sono corso dietro a delle cazzate (soldi, potere, belle donne) che mi hanno creato solo stress ed amarezza.

Poi penso che magari invece sono solo uno stupido con delle ambizioni sproporzionate per i suoi mezzi.

Se invece di fare il dirigente e perdere tempo e salute dietro alla figa avessi fatto il falegname...
..invece che Cyrano saresti Geppetto, con le sue segheemo
WTF_Bach 07-11-24 13.57
@ 1paolo
..invece che Cyrano saresti Geppetto, con le sue segheemo
ma è meglio un geppetto felice o un cyrano infelice?
1paolo 07-11-24 14.02
@ WTF_Bach
ma è meglio un geppetto felice o un cyrano infelice?
Un Cyrano felice, ovvio emo
Deckard 07-11-24 14.13
@ 1paolo
“la vita e’ tutto un equilibrio sopra la follia” cit. Vasco..
..avercene di persone come te in un mondo dove tra uomini, mezzi uomini, ominicchi, prendinc.. e quaquaraqua (cit Sciascia) si propende fortemente verso gli ultimi ..
Ten dur me amis!
E soprattutto “Vale più il tempo ancora da trascorrere di quello già trascorso” (questa e’ mia..!)
Niente bilanci, ma nuove ed emozionanti avventure (io ad es faccio il nonno).emo
emo
Io direi più che “La vita è come ‘na scaletta de ‘n pollaio, corta e piena de merda”
steve 07-11-24 14.24