Roland D-50

@ Robertmarkold64
Buongiorno a tutti, la mia D-50 non si accende più, credo sia il trasformatore che alimenta la scheda all’ingresso della tastiera.
È ancora possibile trovarne uno? Altrimenti qualcuno sa dirmi le tensioni sul secondario che dovrei leggere?
Il trasformatore è: BANDO 245-480UO BD14F3-0005 ingresso 240v 220v 120v 100v
Secondario 26,5v ma ho 5 fili, 2 arancioni, 2 rossi ed uno nero.
Resto in attesa di vostri consigli.

@ maxpiano69
Magari dico una banalità: controllato prima di tutto il fusibile?

@ mima85
A complemento del corretto suggerimento di maxpiano, specifico che se si cambia il fusibile con uno nuovo dello stesso valore e quello salta ancora, non bisogna lasciarsi prendere dalla tentazione di tentare con fusibili più grossi.

Se salta significa che c'è un cortocircuito da qualche parte e il fusibile sta facendo correttamente il suo lavoro di proteggere lo strumento. Aumentarne il valore o peggio sostituirlo con un grosso tocco di metallo o carta stagnola arrotolata, come qualche volpone ogni tanto ha fatto e fa ancora, nella speranza che così si riesca ad accendere lo strumento, significa rischiare di far danni veramente irreparabili.

@ Robertmarkold64
Buongiorno a tutti, la mia D-50 non si accende più, credo sia il trasformatore che alimenta la scheda all’ingresso della tastiera.
È ancora possibile trovarne uno? Altrimenti qualcuno sa dirmi le tensioni sul secondario che dovrei leggere?
Il trasformatore è: BANDO 245-480UO BD14F3-0005 ingresso 240v 220v 120v 100v
Secondario 26,5v ma ho 5 fili, 2 arancioni, 2 rossi ed uno nero.
Resto in attesa di vostri consigli.

@ 1paolo
Se sei in grado di fare ciò che ti hanno consigliato procedi, altrimenti ti consiglio una bella revisione generale con risoluzione ovviamente del problema in un centro specializzato. Ti costerà non poco e quindi fatti fare un preventivo ma lo strumento ha un valore, sia dal punto di vista qualitativo che di mercato, che ne vale certamente la spesa.

@ Robertmarkold64
Ringrazio tutti per i suggerimenti, ma devo aggiungere alle cose già dette, un particolare importante.
Il trasformatore è sicuramente rotto, con il tester misuro tra 0 e 220 come era collegato circuito aperto, quindi è andato🤷🏼???. Questo ovviamente non mi permette di conoscere e misurare il secondario.

@ mima85
Se il primario è aperto allora si, è evidentemente rotto. Qui trovi un trafo sostitutivo (l'ultimo che hanno a magazzino, quindi affrettati...), insieme a miriadi di altri pezzi di ricambio non solo per il D-50, ma anche per tanti altri strumenti.

@ mima85


No ci sono anche le spese di spedizione, ma non credo che supereranno i 50$. Con un centinaio di $/euro tra pezzo e spedizione dovresti cavartela.

Comunque vedrai l'importo della spedizione nel carrello, al momento del pagamento.

@ PandaR1
Scusa ma se e' un banale trasformatore AC/AC 220-26.5 invece di spendere 100 euro per una roba vecchia che chissa' quanto dura non converrebbe questo?

Trasformatore

o anche questo

t2

@ mima85
Entrambi sono usati (il primo "ricondizionato"), quindi in quanto ad affidabilità è un terno al lotto tanto quanto l'originale. Per di più sono toroidali e per montarli nel D-50 devi inventarti delle staffe di adattamento, sempre che poi trafo e staffe ci stiano nell'anfratto in cui era previsto il componente originale, che è abbastanza più piccolo di quei toroidi. Per risparmiare qualche decina di euro non mi sembra che il gioco valga la candela.

Di trasformatori bruciati negli strumenti Roland ne ho sentite veramente, ma veramente poche, uno di questi casi è quello del nostro amico qui. Io direi che può andare con un trafo originale senza problemi, i trasformatori sono comunque dei componenti molto semplici e la loro durata, salvo qualche eccezione per via di sfiga o sovraccarichi, la si misura in parecchi decenni.

@ mima85


L'originale costa nemmeno 20 euro in più e non ti devi far problemi di inventarti staffe di adattamento, per le quali ti devi anche procurare il materiale vanificando quindi il risparmio. I 50 euro/dollari di spedizione è una mia stima e non è detto che debba pagare quella cifra, verosimilmente ne pagherà pure di meno.



La "faccia" in un trasformatore non significa niente, e quello della foto di Syntaur ha una brutta faccia solo perché è un po' sporco superficialmente. Ho a casa reattori di lampade a scarica (che costruttivamente sono come un trasformatore, ma con un solo avvolgimento invece di due) che a guardarli li daresti morti per la discarica e invece funzionano perfettamente. Per di più non è detto che la foto sul sito di Syntaur sia del componente specifico, magari è solo indicativa.



Io ci ho già comprato materiale da Syntaur, in circa 2 settimane mi è arrivato senza il minimo problema. E non credo che Robertmarkold64 abbia un bisogno talmente urgente del suo D-50 da rendere inaccettabili 2 settimane d'attesa.

Resto della mia opinione e del consiglio che è meglio spendere ed aspettare un po' di più, ma di andare con l'originale.

@ mima85


Non so come la vedi tu, ma io preferisco spendere 70 euro in più (che poi, come ho detto prima, magari non saranno neanche 70 perché i 50 di spedizioni è stata una mia stima, che non è necessariamente esatta) ed essere sicuro che posso aprire il D-50, togliere il vecchio trafo, infilargli quello nuovo, richiudere e riottenere lo strumento funzionante, piuttosto che risparmiarli e poi dover correre al ferramenta a prendere staffe da modellare e bucare per infilare il toroidale nello strumento, sempre che il tutto ci stia. Inoltre, se questo lavoro lo dovrà fare un tecnico, i 70 euro risparmiati si trasformano in magari 150/200 euro spesi.

Per quanto riguarda i dazi non so come funziona da voi, ma dove vivo io (Svizzera) per componentistica elettronica usata e di scarso valore come quel trafo, non fanno pagare nulla. Non credo che in Italia le regole siano tanto diverse per questi casi perché di fatto è merce che non ha valore commerciale, è roba usata su cui non va pagata l'IVA.

Insomma anche qui vale il vecchio adagio del "chi più spende meno spende". Che poi stiamo parlando di una differenza misurata in decine di euro, non di centinaia, per la quale secondo me non vale la pena rischiare.



Questa può essere una buona idea a condizione che i nuovi condensatori siano di alta qualità (gli originali lo sono), ma prima ancora di far questo darei una ripassata alle saldature dei regolatori di tensione, che per come è costruita la scheda dell'alimentatore (regolatori avvitati ad un dissipatore avvitato a sua volta alla scheda) sono molto stressate per via delle dilatazioni termiche. Cosa che sul mio D-50 mi ha fatto rincorrere i fantasmi per un paio di mesi, nel tentar di capire perché cacchio non si inizializzava all'accensione. In breve: segnale di reset intermittente o del tutto assente, a causa di una saldatura aperta proprio su uno di quei componenti e per quel motivo. Ripassata la saldatura, problema risolto.