accordi di 7a...

steve 14-10-24 09.58
ok... accetto cose stabilite ormai da secoli (in via convenzionale) ma se è vero che ad es il Si è la 7a del Do... il Sib è la 7a minore perchè l accordo Do-Mi-Sol-Si è chiamato Do7+ e l accordo Do-Mi-Sol-Sib è chiamato Do7 e non coerntemente chiamati rispettivamente Do7 e Do7- ? Chiedo per un amico (che poi sarei sempre io... :D )
maxpiano69 14-10-24 10.12
Perchè il DO si chiama DO...? Convenzioni e neanche univoche: DO7+ nella notazione usata solitamente nel jazz (a parte il fatto che si userebbe C al posto di DO, ma dimentichiamocene per un attimo) invece sarebbe una 7a di dominante con la 5a aumentata e quello che intendi tu si scriverebbe Cmaj7 (o anche solo C lasciando la maj7 sottintesa)... convenzioni... e nella musica classica gli accordi non si scrivono affatto (pensa te).
steve 14-10-24 10.59
maxpiano69 ha scritto:
Perchè il DO si chiama DO...?


per la stessa ragione per cui "1" si chiama "uno"... ;D
vin_roma 14-10-24 11.06
È per il fatto che la siglatura tipo Real Book è pensata in senso assoluto e non relativo alla tonalità.
Anche nel linguaggio classico si usa (si usava) la siglatura armonica, i bassi numerati o il basso continuo ne sono esempio, ma questa è relativa alla tonalità.
Es.: se mi trovo in Domagg e sul basso Fa (IV grado) trovo 7, questo sarà un Mi, mentre se sono in tonalità di Sib quel 7 sul basso Fa sarebbe naturalmente un Mib.

Diciamo che l'influenza afro nella recente cultura occidentale, col blues e lo spiritual, hanno "smontato" le certezze della cultura classica introducendo nell'espressione melodica la coesistenza di accordi maggiori con canti che usano le terze minori e di conseguenza, anche se si è in Do magg., risulta più consono mettere una 7min sulle fondamentali anche quando queste sono le toniche della tonalità perché legano meglio con il carattere sommesso dei canti blues che, come detto, toccano le terze minori anche se l'accordo è maggiore.

Questo stile melodico armonico ha poi influenzato tutto il linguaggio musicale popolare del '900,, soprattutto nel linguaggio jazzistico al punto da farlo diventare dominante nel linguaggio musicale di uso comune e da qui la "facile" semplificazione stile Real Book in cui si presentano gli accordi come unità statiche e non legati alla tonalità generale è risultata vincente perché basta memorizzare la forma senza doverne calcolare di volta in volta la costruzione in base alla scala della tonalità.
zaphod 14-10-24 11.08
@ steve
ok... accetto cose stabilite ormai da secoli (in via convenzionale) ma se è vero che ad es il Si è la 7a del Do... il Sib è la 7a minore perchè l accordo Do-Mi-Sol-Si è chiamato Do7+ e l accordo Do-Mi-Sol-Sib è chiamato Do7 e non coerntemente chiamati rispettivamente Do7 e Do7- ? Chiedo per un amico (che poi sarei sempre io... :D )
Come dice Max, convenzioni: si parte dal presupposto che l'accordo di Do7 sia la dominante del Fa, tonalità che prevede il Sib in chiave, per cui l'accordo di settima costruito sul quinto grado della scala prevede una settima "minore", ossia ad un tono e mezzo dalla quinta (il Sib è ad un tono e mezzo dal sol - la quinta del do). Quindi, un accordo di settima (che non sarà più dominante) costruito sulla scala di do avrà un si naturale. E come lo distingui da un Do7 dominante? Proprio segnando che la 7ma è "maggiore", ossia 7+, maj7, ecc..

(edit: Vincenzo mi ha più autorevolmente preceduto!!)
Whoispink 14-10-24 12.48
Dico la mia, salvo smentite da chi ne sa sicuramente più di me: nella musica classica l'accordo di settima di dominante, con la settima minore, è un accordo fondamentale per tutto il sistema tonale. Ha quindi acquisito lo status di "accordo di settima" per definizione, essendo anche denominato "accordo di settima di prima specie" nei manuali di armonia.
L'accordo con la settima maggiore (detto anche accordo di settima di quarta specie, nemmeno seconda o terza, poveretto) si è dovuto accontentare di una sigla ad hoc dato che "7" era già stato usato per il fratello maggiore.
giosanta 14-10-24 12.57
maxpiano69 ha scritto:
... e nella musica classica gli accordi non si scrivono affatto (pensa te).

Magari si facesse sempre così... "note su pentagramma", e addio ad ogni ambiguità!
WhiteMoon 14-10-24 14.19
vin_roma ha scritto:
se mi trovo in Domagg e sul basso Fa (IV grado) trovo 7, questo sarà un Mi


In effetti è giusto: se ci pensi, nell’Armonizzazione della Scala di Do Maggiore (cioè usando solamente le note della Scala Diatonica di Do per formare gli Accordi), il Fa ha il Mi naturale come Settima: DO7+, REm7, Mim7, FA7+, SOL7, Lam7, Si semidim (cioè Sim7 con la Quinta diminuita).

Il Sib (Settima minore del DO) ed il Mib (Settima minore del FA), non fanno parte della Scala Maggiore di DO e, quindi, In tonalità di DO Maggiore, la Settima dell'Accordo di Do è il Si naturale e la Settima dell'Accordo di Fa è il Mi naturale.

Che poi, per consuetudine, per abitudine, se non, addirittura per convenzione, nel Pop, nel Jazz, nel Blues, per DO7 e FA7 si intenda sempre una Settima minore (e che, se si voglia indicare una Settima Maggiore, sia necessario scriverlo esplicitamente come DO7+, DOmaj7, DO con un Delta, con un Triangolino) è un altro discorso. Addirittura, nel Blues, dove tutti gli accordi sono di Settima, non si può neanche dire che siano di Settima di Dominante.
WhiteMoon 14-10-24 15.45
maxpiano69 ha scritto:
Perchè il DO si chiama DO...? Convenzioni e neanche univoche: DO7+ nella notazione usata solitamente nel jazz (a parte il fatto che si userebbe C al posto di DO


Infatti: per noi, il DO si chiama DO, per altre culture (Anglosassoni), si chiama C. In Francia UT. E' una Convenzione.

Per facilitare la lettura delle note ai cantori, Guido d’Arezzo (995 – 1050), escogitò uno stratagemma.

Prese un Inno a San Giovanni e fece memorizzare ai cantori i suoni corrispondenti alle prime sillabe di ciascun verso della prima strofa:

Ut queant laxis

Resonare fibris

Mira gestorum

Famuli tuorum,

Solve polluti

Labii reatum,

Sancte Ioannes


Il nome "Do" è stato preferito a "Ut" perché, uscendo in vocale, si pronuncia in modo più fluido nel solfeggio, mentre la "t" finale di "Ut" può essere causa di fastidi nella pronuncia.
.
Avrebbe potuto inventare nomi di fantasia per le note, come hanno fatto Inglesi, Americani e Tedeschi: A, B, C, D, E, F, G (i Tedeschi hanno anche la H)...
maxpiano69 14-10-24 16.45
@ WhiteMoon
maxpiano69 ha scritto:
Perchè il DO si chiama DO...? Convenzioni e neanche univoche: DO7+ nella notazione usata solitamente nel jazz (a parte il fatto che si userebbe C al posto di DO


Infatti: per noi, il DO si chiama DO, per altre culture (Anglosassoni), si chiama C. In Francia UT. E' una Convenzione.

Per facilitare la lettura delle note ai cantori, Guido d’Arezzo (995 – 1050), escogitò uno stratagemma.

Prese un Inno a San Giovanni e fece memorizzare ai cantori i suoni corrispondenti alle prime sillabe di ciascun verso della prima strofa:

Ut queant laxis

Resonare fibris

Mira gestorum

Famuli tuorum,

Solve polluti

Labii reatum,

Sancte Ioannes


Il nome "Do" è stato preferito a "Ut" perché, uscendo in vocale, si pronuncia in modo più fluido nel solfeggio, mentre la "t" finale di "Ut" può essere causa di fastidi nella pronuncia.
.
Avrebbe potuto inventare nomi di fantasia per le note, come hanno fatto Inglesi, Americani e Tedeschi: A, B, C, D, E, F, G (i Tedeschi hanno anche la H)...
Si si, il mio richiamo (scherzoso) era per sottolineare il fatto che le convenzioni si applicano a tutto, a partire dal nome delle note emo
Sbaffone 14-10-24 17.21
La Settima vedo un po’ esuberante, preferisco una terza abbondante o una quarta emo
maxpiano69 14-10-24 17.23
@ Sbaffone
La Settima vedo un po’ esuberante, preferisco una terza abbondante o una quarta emo
la quarta Sus è il topemo
zaphod 14-10-24 17.29
@ maxpiano69
la quarta Sus è il topemo
va bene tutto, basta che non siano bemolli... emo
vin_roma 14-10-24 18.51
@ maxpiano69
la quarta Sus è il topemo
La 4^ sus è una "trizinnica", meglio una 4^ eccedente emo
maxpiano69 14-10-24 19.19
@ vin_roma
La 4^ sus è una "trizinnica", meglio una 4^ eccedente emo
Bona anche la eccedente, ma vorrei precisare che io la Sus la intendevo come (auto)sospesa non trina emo
d_phatt 14-10-24 20.41
Noto una grande passione per l'armonia qui emo
WhiteMoon 14-10-24 23.10
maxpiano69 ha scritto:
Perchè il DO si chiama DO...


https://www.youtube.com/watch?v=hAVxH-X7bdE

«Do: se do qualcosa a te,
Re: è il re che c'era un dì,
Mi: è il "mi" per dire "a me",
Fa: la nota dopo il Mi,
Sol: è il sole in fronte a me,
Là: se proprio non è qua,
Si: se non ti dico no
e così ritorno al Do.»

Sembra una stupida canzoncina per bambini, ma, in realtà, la musica è di Richard Rodgers che fu compositore anche della musica di canzoni del calibro di Blue Moon, My Funny Valentine, The Lady Is a Tramp.
DjRomy 14-10-24 23.55
@ Whoispink
Dico la mia, salvo smentite da chi ne sa sicuramente più di me: nella musica classica l'accordo di settima di dominante, con la settima minore, è un accordo fondamentale per tutto il sistema tonale. Ha quindi acquisito lo status di "accordo di settima" per definizione, essendo anche denominato "accordo di settima di prima specie" nei manuali di armonia.
L'accordo con la settima maggiore (detto anche accordo di settima di quarta specie, nemmeno seconda o terza, poveretto) si è dovuto accontentare di una sigla ad hoc dato che "7" era già stato usato per il fratello maggiore.
Hai detto bene, come ognuno che dice il giusto nessuno se lo filaemo.
Tutto nasce dalla musica classica che da molto importanza all'accordo della dominante, che è praticamente l'accordo di 7ma più importante della scala maggiore.
Questo accordo ha il quarto suono a distanza di un tono dalla tonica rivoltata, per cui gli accordi di 7 con il quarto suono a distanza di solo un semitono, furono indicati con 7+.
WhiteMoon 15-10-24 00.09
DjRomy ha scritto:
Hai detto bene


Giusto! Tipica (anche se, a volte, un po' inflazionata e troppo scontata) è la "Cadenza Perfetta" V7 I, (Settima di Dominante-Fondamentale) che chiude moltissimi brani di Musica Classica e Lirica.
Ilaria_Villa 15-10-24 14.04
@ d_phatt
Noto una grande passione per l'armonia qui emo
emo