@ wildcat80
Volevo solo condividere con voi le mie impressioni al rientro dalla Polonia.
Da un po' di anni non andavo nei paesi dell'ex blocco comunista, non dico sovietico perché la ex Jugoslavia (il paese che ho frequentato più recentemente è stato un ex stato jugoslavo) non era esattamente allineata all'URSS, ed ero curioso di vedere com'è stata l'evoluzione sociale ed economica.
Bene, 30 anni fa in Italia si prendevano per i fondelli i polacchi con Lech Walesa, me lo ricordo bene Striscia la notizia e tutto il resto, erano dei poveracci, me li ricordo bene i primi turisti polacchi che arrivavano con macchine imbarazzanti.
Ecco, oggi la Polonia è uno stato in cui il costo della vita è basso, gli stipendi medi sono decorosi (un filo più bassi dei nostri, ma con un costo della vita molto diverso), e che guarda al futuro con speranza, nonostante la vicinanza a zone critiche.
C'è stato un problema sociale grosso, che è quello dell'alcolismo, ma lo stato è intervenuto con buon successo.
Divieto di bere alcolici per strada e nei parchi, offerta di birre analcoliche vastissima (e sono buonissime), negozi che vendono alcolici ben identificabili con insegne appariscenti e soprattutto tutto a vista dall'esterno, per puntare sulla vergogna del cliente.
Ho seguito un po' la questione perché la Polonia era una delle destinazioni possibili per il nostro progetto di adozione: fino a pochi anni fa la Polonia aveva un forte bisogno di adozioni per situazioni di disagio dovuto all'alcolismo dilagante, adesso hanno praticamente chiuso alle adozioni internazionali (solo pochi bambini stranieri residenti sul suolo polacco) perché il problema alcolismo è stato largamente limitato.
Noi 30 anni fa eravamo in piena epoca yuppies, oggi a proposito di disagio sociale abbiamo una forte crescita delle ludopatie, peraltro ben foraggiate dallo Stato con tutti i vari giochi, gratta e vinci, bingo e simili.
Eppure siamo entrambi stati membri, certo loro hanno lo zloty e noi l'euro, ma non credo che il problema sia quello.
Evidentemente, negli ultimi 30 anni qualcuno ha sbagliato, e non sono stati loro.
Quando i paesi del patto di Varsavia e della ex Yugoslavia sono stati ammessi nella UE hanno avuto un periodo di crescita economica a due cifre, periodo che è ancora in corso, noi abbiamo già attraversato la fase del welfare ad indebitamento statale. E' una ruota che gira...