Richiesta Aiuto Crumar Seven

MarcoC 01-08-24 14.24
Salve a tutti.....chiedo aiuto ai possessori o ex possessori del Crumar Seven in quanto non riesco a salvare i suoni e i miei preset nello strumento.
Ho visto sul manuale (esclusivamente in inglese come giustamente si conviene ad una azienda italiana) ma non ho trovato la procedura per poter salvare i miei preset né tantomeno quella per poter caricare dei suoni nuovi (tipo il pianoforte Venice 274 o simili) per poterli richiamare con i tasti sul pianoforte.
Sicuramente è una mia ignoranza da musicista "analogico" ma proprio non riesco.
Grazie a chi saprà aiutarmi.
filigroove 01-08-24 14.49
@ MarcoC
Salve a tutti.....chiedo aiuto ai possessori o ex possessori del Crumar Seven in quanto non riesco a salvare i suoni e i miei preset nello strumento.
Ho visto sul manuale (esclusivamente in inglese come giustamente si conviene ad una azienda italiana) ma non ho trovato la procedura per poter salvare i miei preset né tantomeno quella per poter caricare dei suoni nuovi (tipo il pianoforte Venice 274 o simili) per poterli richiamare con i tasti sul pianoforte.
Sicuramente è una mia ignoranza da musicista "analogico" ma proprio non riesco.
Grazie a chi saprà aiutarmi.
Una volta modificato il suono, per memorizzarlo basta selezionare uno dei tre banchi user (sono quelli col led giallo) e tenere premuto per qualche istante il tasto dove vuoi il suddetto suono. Un’animazione dei led confermerà l’avvenuta memorizzazione.
Nota bene, la memorizzazione non può essere fatta sul primo banco (led rosso).
Nota bene 2, se quanto ho scritto non funziona potrebbe essere attivata la “memory protect”, funzione attivabile e disattivabile solo tramite software.
filigroove 01-08-24 14.58
@ MarcoC
Salve a tutti.....chiedo aiuto ai possessori o ex possessori del Crumar Seven in quanto non riesco a salvare i suoni e i miei preset nello strumento.
Ho visto sul manuale (esclusivamente in inglese come giustamente si conviene ad una azienda italiana) ma non ho trovato la procedura per poter salvare i miei preset né tantomeno quella per poter caricare dei suoni nuovi (tipo il pianoforte Venice 274 o simili) per poterli richiamare con i tasti sul pianoforte.
Sicuramente è una mia ignoranza da musicista "analogico" ma proprio non riesco.
Grazie a chi saprà aiutarmi.
Per caricare i campioni, devi prima metterli su pennetta USB, poi la infili nel piano, e, tramite il suo software, vai a cliccare sulla home page l’icona relativa al caricamento del nuovo suono (è una scrittina in fondo alla pagina, una cosa tipo “new sample” o “new sound”), dopodiché segui la procedura che ti suggerisce la schermata. È molto semplice.
FranzBraile 01-08-24 20.53
Ciao Filigroove
Ti ho dato un thanks perché una tale spiegazione è rara da trovare, succinta, chiara ed efficace (e non ho Crumar)... Bravo!
D'altra parte mi chiedo se un semplice pianista, magari con qualche anno, sia obbiligato a capire certe trafile, soprattutto avendo un manuale non nella sua lingua.
MarcoC 01-08-24 22.30
@ filigroove
Per caricare i campioni, devi prima metterli su pennetta USB, poi la infili nel piano, e, tramite il suo software, vai a cliccare sulla home page l’icona relativa al caricamento del nuovo suono (è una scrittina in fondo alla pagina, una cosa tipo “new sample” o “new sound”), dopodiché segui la procedura che ti suggerisce la schermata. È molto semplice.
Grazie sei un grande emo
Poi mi dovranno sempre spiegare perché una azienda straniera se ne fotte di fare i manuali in italiano e una azienda italiana se ne fotte altrettanto........ma facciamo i manuali SOLO in italiano perché siamo italiani e lasciamo che questi cazzo di stranieri si sbattano per tradurseli.
Abbiamo uno strumento come il Crumar che è unico al mondo e forse l'unico strumento digitale che mi da piacere suonare e invece di farlo rosso/bianco/verde che facciamo?! Facciamo tutto in inglese.....emo
rdanl80 04-08-24 17.36
@ MarcoC
Grazie sei un grande emo
Poi mi dovranno sempre spiegare perché una azienda straniera se ne fotte di fare i manuali in italiano e una azienda italiana se ne fotte altrettanto........ma facciamo i manuali SOLO in italiano perché siamo italiani e lasciamo che questi cazzo di stranieri si sbattano per tradurseli.
Abbiamo uno strumento come il Crumar che è unico al mondo e forse l'unico strumento digitale che mi da piacere suonare e invece di farlo rosso/bianco/verde che facciamo?! Facciamo tutto in inglese.....emo
Perché il mercato italiano è marginale e la lingua internazionale più diffusa è l inglese. Molto più importante che il manuale venga ben compreso da chi abita nel resto del globo piuttosto che venga compreso dagli utenti italiani che non conoscono l inglese che sono una parte molto ma molto marginale del guadagno di chi vende tastiere e simili.
emo. Probabile che il manuale in questione nasca direttamente in inglese e tradurlo comunque costa denaro.
d_phatt 04-08-24 17.44
rdanl80 ha scritto:
Perché il mercato italiano è marginale e la lingua internazionale più diffusa è l inglese. Molto più importante che il manuale venga ben compreso da chi abita nel resto del globo piuttosto che venga compreso dagli utenti italiani che non conoscono l inglese che sono una parte molto ma molto marginale del guadagno di chi vende tastiere e simili.

Esatto, mi pare piuttosto evidente.

D'altra parte qui in questo forum quando si parla di strumenti Crumar e del Gemini siamo sempre gli stessi 4 gatti, e stiamo parlando di prodotti che sotto alcuni specifici aspetti (emulazioni elettromeccaniche a modelli fisici in primis) rappresentano o rasentano lo stato dell'arte. Va un po' meglio con gli strumenti Studiologic, che sembrerebbero godere di una buona diffusione, ma poi se li mettiamo a confronto con i topic sugli stage Roland e Yamaha siamo poco a tanto. Mentre nuovi topic sugli stage piano di Dexibell e Viscount, che pure a mio avviso producono ottimi strumenti davvero interessanti e dalle potenzialità notevoli, qui nel forum non emergono quasi mai.
MarcoC 04-08-24 22.42
@ rdanl80
Perché il mercato italiano è marginale e la lingua internazionale più diffusa è l inglese. Molto più importante che il manuale venga ben compreso da chi abita nel resto del globo piuttosto che venga compreso dagli utenti italiani che non conoscono l inglese che sono una parte molto ma molto marginale del guadagno di chi vende tastiere e simili.
emo. Probabile che il manuale in questione nasca direttamente in inglese e tradurlo comunque costa denaro.
Naturalmente è come dici tu ma io volevo sottolineare che a volte occorrerebbe un po' di "orgoglio italiano" visto che quando vogliamo le cose le abbiamo e le facciamo meglio di tutti.
greg 05-08-24 08.28
@ d_phatt
rdanl80 ha scritto:
Perché il mercato italiano è marginale e la lingua internazionale più diffusa è l inglese. Molto più importante che il manuale venga ben compreso da chi abita nel resto del globo piuttosto che venga compreso dagli utenti italiani che non conoscono l inglese che sono una parte molto ma molto marginale del guadagno di chi vende tastiere e simili.

Esatto, mi pare piuttosto evidente.

D'altra parte qui in questo forum quando si parla di strumenti Crumar e del Gemini siamo sempre gli stessi 4 gatti, e stiamo parlando di prodotti che sotto alcuni specifici aspetti (emulazioni elettromeccaniche a modelli fisici in primis) rappresentano o rasentano lo stato dell'arte. Va un po' meglio con gli strumenti Studiologic, che sembrerebbero godere di una buona diffusione, ma poi se li mettiamo a confronto con i topic sugli stage Roland e Yamaha siamo poco a tanto. Mentre nuovi topic sugli stage piano di Dexibell e Viscount, che pure a mio avviso producono ottimi strumenti davvero interessanti e dalle potenzialità notevoli, qui nel forum non emergono quasi mai.
O T = sarebbe ora che Crumar e altri brands si dedichino a riprogettare qualche bel synth analogico, magari polifonico. A parte i top GRP, i piccoli, ma cazzutelli IK Multimedia Unosynthpro x.... Non mi sovvengono altre valide alternative italiche.....
filigroove 05-08-24 08.48
@ greg
O T = sarebbe ora che Crumar e altri brands si dedichino a riprogettare qualche bel synth analogico, magari polifonico. A parte i top GRP, i piccoli, ma cazzutelli IK Multimedia Unosynthpro x.... Non mi sovvengono altre valide alternative italiche.....
Temo che per svariate ragioni i prezzi sarebbero di nicchia (basti vedere la riproposta del monofonico storico). Credo gli convenga puntare su un VA o, a limite, su un ibrido, anche visto che il loro ingegnere principale è esperto di tecnologia digitale e qualcosa del genere l’ha già realizzata.
Fra l’altro con il livello del digitale di adesso diventa quasi una pippa mentale questo volere l’analogico a tutti i costi (ovviamente personalissima cinsiderazione), magari il/i filtro/i…
Secondo me lo faranno.
greg 05-08-24 09.34
@ filigroove
Temo che per svariate ragioni i prezzi sarebbero di nicchia (basti vedere la riproposta del monofonico storico). Credo gli convenga puntare su un VA o, a limite, su un ibrido, anche visto che il loro ingegnere principale è esperto di tecnologia digitale e qualcosa del genere l’ha già realizzata.
Fra l’altro con il livello del digitale di adesso diventa quasi una pippa mentale questo volere l’analogico a tutti i costi (ovviamente personalissima cinsiderazione), magari il/i filtro/i…
Secondo me lo faranno.
Beh, non credo di aver parlato di riedizioni, un rifacimento coi dovuti costi contenuti intelligentemente non sarebbe male. Di contro, da possessore di Minifreak con filtro analogico, JUPITER XM con filtro digitale e i miei cazzutissimi SE 02 Roland in polychain, io non ho dubbi di cosa da più soddisfazione, la poliedricità e massimizzazione nell'utilizzo è un altro discorso. Chiaro che, in tema Crumar Legend, ad esempio, fosse tecnicamente possibile produrrei un synth da abbinare, modulare almeno nel numero di voci. Magari ibrido nella parte di effetti digitali, oscillatori contollati come in un roland JX, DCA e due multifiltri di cui uno assolutamente analogico. Non costerebbe poco. Ma un synth così potente su un Legend, madonna che trio Clone Hammond, cloni di piano e synth digitali e romplers piú di synthone come sopra
giosanta 05-08-24 11.01
filigroove ha scritto:
volere l’analogico a tutti i costi

A tutti i costi no, ragionevolmente si.
filigroove 05-08-24 12.21
@ giosanta
filigroove ha scritto:
volere l’analogico a tutti i costi

A tutti i costi no, ragionevolmente si.
Sì, laddove vale la pena. Per quello ho scritto il filtro.
marcoballa 06-08-24 10.36
filigroove ha scritto:
Credo gli convenga puntare su un VA

che in effetti c'è già, all'interno del GEMINI (e suona pure bene!)
basterebbe "cucirgli addosso" un controller dedicato (49 o 61 tasti synth) con tutti i pirulini già mappati...
prezzo ragionevole e ne venderebbero a secchiate emoemo
emo
d_phatt 06-08-24 11.28
@ marcoballa
filigroove ha scritto:
Credo gli convenga puntare su un VA

che in effetti c'è già, all'interno del GEMINI (e suona pure bene!)
basterebbe "cucirgli addosso" un controller dedicato (49 o 61 tasti synth) con tutti i pirulini già mappati...
prezzo ragionevole e ne venderebbero a secchiate emoemo
emo
Suona davvero molto bene a mio avviso. Il top sarebbe un aggiornamento che rivedesse un po' alcuni limiti delle matrici di modulazione (ammesso che l'hardware non sia già portato al limite come potenza di calcolo), ma già così oltre ad avere ottimi suoni in stile analogico classico ci si può anche divertire con un po' di sound design. Poi in combinazione con gli effetti interni (in particolare il bellissimo riverbero) può dare davvero belle soddisfazioni.
giosanta 06-08-24 21.28
marcoballa ha scritto:
basterebbe "cucirgli addosso" un controller dedicato

Del resto si sa che "la potenza è nulla senza controller"*
*cit: Pirelli.
marcoballa 06-08-24 21.43
@ giosanta
marcoballa ha scritto:
basterebbe "cucirgli addosso" un controller dedicato

Del resto si sa che "la potenza è nulla senza controller"*
*cit: Pirelli.
questa era degna del Baffone emoemoemoemoemo