@ dielle63
Ogni tanto mi viene voglia di aggiungere una seconda tastiera nei live.
Avendo una 88 tasti pesati, sarebbe logico metterci “su” una waterfall o una synth action. Però……
Da tempo disabituato ad usarle, quando mi capita il tasto più piccolo ne soffro parecchio.
E non parlo di finezze d’esecuzione (di cui, ahimè, non sono capace).
Parlo proprio di prendere una nota in più se raddoppio il basso con la sinistra o nei passaggi veloci prendere due tasti con un dito o “cadere” su una nota sbagliata.
Non parliamo poi se devo accompagnare con la sinistra sul piano e fare il solo sul tasto piccolo
Ma succede solo a me?
So che potrebbe essere solo abitudine ma dopo un po’ che provo mi deprimo e mi dico di restare su soli tasti da piano.
Ti capisco molto perché a me è successo l'esatto opposto.
Non avendo mai toccato un pianoforte vero fino ai 28 anni ed essendo nato tastierista (synth) ho provato la stessa sensazione, quando era ora di passare alla tastiera pesata mi sentivo bloccato, come quasi non potessi esprimere quello che volevo fare perché appunto dovevo rispettare sia la dimensione dei tasti che la pesatura, per non dire dei tasti che facevo fatica a premere.
Iniziando a studiare pianoforte e proseguendo fino ad oggi che ho 40 anni ora non ci faccio più caso, le dita si adattano a seconda della tastiera che ho sotto anche perché adatto quello che devo fare a seconda dello strumento.
Quindi se devi fare un solo di un synth il mio consiglio è di iniziare ad usare solo una tastiera da synth, cioè inizia a differenziare i pezzi con gli strumenti giusti e piano piano ti ci abituerai.