Lungo weekend di reperibilità, cerco di riposarmi e cazzeggio su YouTube e trovo
questo video.
Ok, sono di parte... Io patisco in senso positivo il suono delle cornamuse, lo sento come un suono arcaico, la forza dell'aria domata dall'uomo, con un carattere austero, marziale e allo stesso tempo molto emozionante... Ma non è questo che mi ha colpito, almeno questa volta. Mi ha colpito il fatto di come in questa comunità si cerchi di tramandare la tradizione: i bambini, i ragazzi, una vita che ruota anche attorno alle gaite e ai tamburi. Certo, questo è un video promozionale di una delle bande di pipers più famose al mondo, però quello che si vede è vita reale, anche se ben confezionata.
Qui da noi la tradizione delle 4 province sta rinascendo a fatica grazie al recupero di alcuni progetti di inizio Novecento: le müse, le cornamuse (non sono zampogne ma cornamuse) della zona di confine detta delle 4 province (Genova, Piacenza, Alessandria e Pavia) c'è qualcuno che le sta ricominciando a costruire... Ma chi le suona? I trallallero, i cori polifonici rigorosamente maschili (affini alla paghjella corsa e ai tenores sardi) si stanno estinguendo... La ghironda, strumento delle valli occitane e del nostro estremo ponente, perduta.
Il mandolino genovese resta un reperto archeologico.
Conosco centinaia di milanesi e brianzoli e mi sono quasi messo a piangere quando uno mi ha detto "mio padre e mio zio suonano il firlinfeu"... E voi che cosa mi sapete dire delle tradizioni musicali delle vostre zone? Sopravvivono o muoiono?