@ paolo_b3
Beh sempre in tema di efficienza ed efficacia, in questo modo il monologo è salito alla cronaca nazionale e, come hai notato tu, internazionale. In questo modo tutti ne hanno appreso il contenuto, oltre a rendersi conto della figura barbina,
Direi che è uno staff di gente capace...
Nella seconda metà degli anni '70 sono stato uno studente milanese "berchettiano" di sinistra. di quelli che manifestavano in piazza..
Antifascista, elettore del PCI ai tempi di Berlinguer, ancora oggi "nostalgico" della figura del Presidente Pertini.
Fatta questa doverosa premessa, oggi rimango fedele al ripudio del fascismo in quanto dittatura, con tutti gli orrori che ne derivarono ..
E tuttavia, oggi
ripudio apertamente l'antifascismo.
RIFIUTO DI CONSIDERARMI "ANTIFASCISTA" nell'accezione in cui oggi viene interpretata da una certa parte politica..
RIPUDIO L'ANTIFASCISMO di oggi, come espressione di un potere intollerante, violento, prevaricatore, negatore della libertà di pensiero, al pari del fascismo. .
Fascismo ed antifascismo sono divenuti due facce della stessa medaglia (la dittatura) con la differenza che, mentre il fascismo oggi in Italia rivive sostanzialmente in piccoli gruppi di "nostalgici" ormai sostanzialmente innocui (non come negli anni '70, quando esisteva il terrorismo neofascista) il vero pericolo per la libertà democratica risiede nella retorica violenta dell'estremismo dei cosiddetti "antifascisti" (o "antifà", come preferiscono definirsi) sostenuti ed appoggiati dall'assordante silenzio di alcune forze politiche, che li utilizzano quale puntello del loro sistema di potere.
Perchè mi è sempre più chiaro che il cosiddetto "antifascismo" si è ormai ridotto a strumento di potere, utilizzato da una parte politica per delegittimare chiunque non si adegui al suo "sistema". .
Il cosiddetto antifascismo, di fatto, è divenuto il mezzo con cui si vorrebbe i
mporre una dittatura uguale e contraria a quella che infestò l'Europa nella prima metà del secolo scorso.
L' "antifascismo" oggi predicato da politici, intellettuali e mezzi di informazione non è più che una delirante caricatura dei valori per i quali migliaia di Partigiani (quelli veri, non i "sedicenti tali" dell'ANPI) hanno sacrificato la loro vita.
La storia viene continuamente distorta, manipolata, piegata, approfittando della profonda ignoranza delle giovani generazioni in materia di Storia (quella con la "esse" maiuscola), giungendo a definire come "fascismo" o "fascista" qualunque cosa non sia conforme al "comune sentire" di una parte.
E i giovani gridano, definendo "partigiani" un gruppo di terroristi, confondendo gli Ebrei in quanto popolo con le scelerate politiche di un governo scelerato, in un'ammucchiata di "antisionismo" che ignora persino il vero significato storico del termine "sionista".
E le "femministe" urlano e strillano contro il patriarcato in Italia, stendendo un pietoso "velo" sull'uccisione di centinaia di donne in Iran, ad opera di una dittatura che il patriarcato lo pratica per legge.
E le comunità LGBTQ+ simpatizzano allegramente con i rappresentanti di un mondo in cui gli omosessuali vengono messi in prigione, o addirittura condannati a morte.
Ma tant'è, tutto fa brodo.
Va bene qualsiasi cosa, da dare in pasto a tifoserie degne della peggiore "curva sud".
Oggi, in Italia, l'antifascista può essere solo di una parte politica? Ebbene, io mi ribello a questa logica e quindi
rifiuto di definirmi antifascista.
Io credo che chiunque ami la libertà e la democrazia sia per definizione un antifascista.
Io credo che chiunque
rispetti (tollerare non basta) la libertà di pensiero altrui, pur non condividendolo, sia per definizione un antifascista.
Io credo che chiunque sia disposto ad ascoltare e a dialogare con chi ha opinioni diverse, sia per definizione un antifascista.
Tutto ciò senza che qualcuno si arroghi il diritto di affibbiare "patenti" o "certificazioni".
La Costituzione Italiana, in quanto democratica, è per definizione CONTRARIA A QUALSIASI DITTATURA.
Il Mio 25 aprile sarà vissuto nella gratitudine per coloro che sono morti per consentirmi di vivere in un paese democratico e libero.
E libero intendo rimanere anche dai cosiddetti "antifascisti".