SimonKeyb ha scritto:
che chiusura mentale cristo santo... uno dice che la musica deve essere elitaria, l'altro che o uno segue un corso seriamente e diligentemente o va a fare altro...
Per quel che mi riguarda non è nemmeno chiusura mentale, è serietà. Se vuoi imparare sono disponibile e ti metto alla prova, se invece vuoi perdere tempo, fallo perdere a qualcun altro. Tutto qua. Non vedo dove stia il problema, nè la chiusura mentale. Anzi, è tutto chiaro e senza equivoci
. Io non mi sogno di andare a far perdere tempo alle persone se poi non ho voglia di imparare. Ed esigo che gli altri non lo facciano con me. Se poi le esigenze degli insegnanti sono chiusure mentali beh...siamo fuori strada. Io ci metto il mio tempo e la mia passione ad insegnarti qualcosa, ma voglio che tu allievo metta il tuo sacrificio a studiare, altrimenti manca equilibrio. Ovviamente è inteso che se cerchi me per le produzioni, io non saprei davvero da che parte iniziare quindi ti manderei da qualcuno che ne sa più di me. Cosa c'è di sbagliato in questo?
(ovviamente il "tu" non è riferito a te, ma in generale).
PS, questo discorso funziona solo sul privato e con lezioni uno/uno dove sei tu insegnante che decidi il metodo di studio. Nel pubblico non funziona così. Nel pubblico non hai un singolo ma una classe, e devi lavorare su tutti i ragazzi ed è tutto molto più difficile, perchè come si diceva sopra, ci sono alunni che non hanno la benché minima voglia di nulla e in più disturbano anche quelli che ne avrebbero un minimo. E per ultimo, nel pubblico sei un dipendente e devi attenerti a programmi già fatti da qualcun altro (Ministero). Programmi che, la maggior parte delle volte, non piacciono nemmeno a te che li devi insegnare. Eppure, te li fai piacere e cerchi di condividerli ai ragazzi al meglio delle tue capacità.
La verità è che non si sa più cosa siano i sacrifici, cosa sia studiare con 40gradi fuori mentre gli altri sono a mare, non si sa più cosa sia l'ansia di una interrogazione o di una prova scritta, non si ha più il piacere di gustare l'attesa del raggiungimento di un obiettivo. E tutto ciò, non credo dipenda dagli insegnanti.